dicrex ha scritto:
Qualche anno fa ero un po' così anche io, si andava soprattutto in gruppo e ti adeguavi agli altri, quindi andavi senza pensare molto alle conseguenze, come il detto l'unione fa la forza, ti sembrava normale essere così. Le moto che ho avuto, anche ad andature sostenute davano una certa tranquillità (soprattutto lo ZZR) e quindi ti fidavi sia di te che della moto. I sorpassi li facevi anche azzardando perché la moto rispondeva subito e con un attimo ti schizzava via e ti permetteva di sentirti coperto. Fai i corsi di guida e prendi ancora più confidenza, vai in pista e ti sembra che tutto diventi più facile e osi sempre di più cercando il limite.
Era insomma la normalità del gruppo. Poi sei costretto a lasciare la moto, ti prendi uno scooter che invece dei 100 cv ne ha 22 e l'unica cosa che puoi fare è correre in discesa e guardare il panorama in salita, fino a quando questa storia di guardare il panorama non ti comincia a prendere. Dopo 5 anni ricompri la moto, ha un po' di cavalli in meno della vecchia (circa 45), vai a fare un giro con altri e succede che torni dopo il giro con la soddisfazione di aver guidato bene, di non aver perso il manico non rimanendo indietro, ma senti anche di non esserti veramente divertito, di avere come l'impressione di aver perso qualcosa, di aver sprecato tempo.
Tutto questo per dirti che non è questione di essere pazzi o meno, ma è una questione di abitudine, di trovarsi in una situazione in cui si impara ad apprezzare un certo lato della moto, un certo modo di viverla. C'è chi comincia col gruppo di smanettoni e non vede altro che velocità e curve col ginocchio a terra, chi inizia con la comitiva di scalatori e non vede altro che curve e tornanti, chi capita col gruppo di viaggiatori e che se non fa almeno 500 km ad uscita non si sente soddisfatto.
Io sarà per l'età (non è che sia vecchio, ma neanche più ventenne), sarà che dall'ultima moto a quella attuale c'è spuntata in mezzo una figlia, sarà che da allora ho cambiato ambiente e comitiva, sarà che con lo scooter ho cominciato ad apprezzare quello che mi sta intorno, sarà che qui in Toscana gli autovelox sono dietro ogni angolo, con la moto nuova ho cominciato ad andare ad andature tranquille, a godermi il viaggio, a fermarmi quando vedo un bel posto e soprattutto ad andare in giro da solo, visto che di persone come me (diposte ad andare tranquilli) purtroppo non ne ho ancora trovata una.
concordo su tutto, in particolar modo sul neretto, e, aggiungo io, certi posti il sabato pomeriggio e la domenica meglio evitarli. Ti ritrovi dentro a una manche di sbk senza saper come ci sei capitato