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Inviato: 19 Ago 2014 20:43
Oggetto: A zonzo per la Francia!
Antefatto
Quest'anno, insieme a mio fratello ritornato in sella dopo quasi trent'anni, avevamo deciso di percorrere le Gole dell'Ardeche, una specie di canyon come quello del più conosciuto Verdon. La zona "obiettivo" si trova a Nord-Ovest di Avignone il che significava, partendo da Tarquinia, la bellezza di quasi 900Km di autostrada.
Per Mukkona non sarebbe stato un problema, anche se l'autostrada non è mai divertente, ma mio fratello avrebbe preferito spezzare il viaggio con almeno una tappa. Per ridurre la durata, avevamo quindi pensato a mettere le moto su un carrello e fare tutta una tirata in auto, cosa decisamente più alla portata.
Ci eravamo quindi messi all'opera fin da Aprile per ottenere l'autorizzazione al montaggio del gancio di traino sull'auto di mia cognata che è in leasing. Tralascio la descrizione dell'incubo burocratico che abbiamo dovuto attraversare, basti sapere che, alla fine, riusciamo ad avere tutto pronto. con il carrello nel mio garage.
Nel pomeriggio di sabato 2 Agosto, mio fratello in moto e mia cognata in auto, arrivano a Tarquinia e c'è la cerimonia del caricamento delle moto sul carrello! Non avete idea della preoccupazione che mi aveva preso. Mi ero ripassato un'enormità di video su YouTube su come caricare le moto sui carrelli e non mi erano sfuggiti i video di figuracce allucinanti con cadute di tutti i tipi!
Ma alla fine, e devo dire più facilmente del previsto, riusciamo a caricare le moto sul carrello e rimettere il tutto in garage, pronto per la partenza la mattina successiva.
La mattina successiva, la truppa è pronta! Ecco la foto ricordo del grande momento della partenza
Nonostante l'auto abbia potenza in abbondanza, un po' per le norme, un po' per la preoccupazione sul destino del prezioso carico, l'andatura è stata, come dire, "moderata" . Strada facendo non sono mancate scenette divertenti come quando mio fratello sbotta a ridere dicendo "Ehi, ho alzato gli occhi ed ho pensato <Ma guarda 'sti du' str**zi con le moto che mi stanno attaccati alle chiappe!>". Ilarità generale!
Dopo quasi 11 ore di viaggio caratterizzate anche da forti temporali in Versilia ed a Genova ed abbastanza provati nonostante ce la fossimo presa comoda, arriviamo a Pont Saint Esprit, il luogo che avevamo scelto come base e che si trova praticamente all'entrata Est dele Gole dell'Ardeche. Ecco la foto che testimonia l'arrivo delle moto, indenni, nel parcheggio dell'hotel!
Come si dice "stanchi, ma felici" ce ne andiamo a cena in posto lì vicino dove, tanto per cambiare, ci prendiamo un po' di pioggia perché non c'era posto al coperto...
La mattina successiva, come da programma, andiamo tutti e quattro, rigorosamente in auto (perché mia cognata si rifiuta categoricamente di salire in moto con mio fratello) a trovare un loro amico pittore che abita lì vicino, in un piccolo borgo chiamato Saint André de la Rochepertuis. Alain, questo il suo nome, ha acquistato un'enorme magione di quasi 900mq che sta piano piano ristrutturando. L'edificio è imponente
L'interno, almeno la parte già ristrutturata, è davvero bello
Nel pomeriggio, rientrando a Pont Saint Esprit, ci siamo fermati in un negozio di ceramiche dove mia cognata ha acquistato dei vasi per il giardino. Nel frattempo, Giusy ed io abbiamo fatto un giro del circondario ed abbiamo trovato una rotonda (che in Francia hanno quasi universalmente soppiantato gli incroci fuori dei centri abitati) simpaticamente decorata con rotoli di fieno "truccati" come animali
In fine di giornata, abbiamo fatto una breve visita a Pont Saint Esprit a cominciare dal ponte sul Rodano che dà il nome al paese
Alcuni scorci caratteristici
Una lapide in Francese ed in Lingua d'Oca
Continua...