Calimar ha scritto:
Quello che contesto è la mania tipicamente italiana di normare su tutto. Facciamo leggi su ogni possibile boiata, e poi non le facciamo rispettare. Facciamo rispettare quelle che ci sono, PRIMA. E' inutile dire "ci sono un sacco di incidenti mortali" quando questo deriva, prima ancora che dalle protezioni, dall'incuria o malafede degli automobilisti e dall'inadeguatezza delle strade. Un paraschiena non ti salva la vita se centri il montante di un guard rail, o se il deficiente di turno ti passa sopra con un suv!
Spendiamo la nostra energia a rendere le strade più sicure per tutti, poi facciamo norme nuove.
EDIT: uno studio dei costruttori di moto europei indica che su 778 casi di incidenti motociclistici in cui era presente un altro veicolo, in 489 (62.8%) il conducente dell'altro veicolo ha commesso un errore nella valutazione del traffico tale da causare l'incidente (simili errori dal motociclista sono nel 27.7% dei casi). Un errata strategia nell'affrontare il traffico da parte di un altro veicolo ha causato un incidente a una moto in 316 casi su 778 (40.6%). La decisione inglese di fare una campagna per sensibilizzare gli automobilisti forse è il caso di farla, no?
Purtroppo questo è uno dei tanti problemi da risolvere. Sicuramente si può fare di più in termi di prevenzione e sensibilizzazione, ma questa è una conferma del fatto che il motociclista è esposto a gravi rischi.
Proprio per questo sarebbe il caso, come sostiene anche Eli di non stare ad aspettare il buonsenso da parte di chissà chi e fare norme che consentano da una parte di proteggere di più una categoria a rischio come la nostra, dall'altra parte provvedere alle strade, agli automobilisti indisciplinati, infrastrutture ecc...