In wiaggio, winter 2014: Tauerntreffen, EstEuropa, Elefanten
14840879
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Inviato: 7 Feb 2014 12:50
Ti 6 perso?????
bandito1
Ginocchio a Terra
Ranking: 203
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Inviato: 10 Feb 2014 15:49
Hola Wizz! Ti si sono congelate le dita??
I tuoi fans aspettano! Daiii!!!
saturnz70
Sbk
Ranking: 946
14844814
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Inviato: 10 Feb 2014 19:54
Che fine ha fatto??????????????
non doveva essere di ritorno????
bandito1
Ginocchio a Terra
Ranking: 203
14852037
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Inviato: 16 Feb 2014 5:37
LadyM ha scritto:
Appena scarico la macchina li metto da qualche parte per vederle tutti.
Sei riuscita a scaricarle?
bandito1 ha scritto:
Ti 6 perso?????
Ciao a tutti, in realtà sono tornato a casa la sera del 2 Febbraio, ma il giorno dopo sono subito torno a lavoro e l'inizio dell'anno è sempre micidiale per la mia attività... Gennaio Febbraio e Marzo sono mesi con poco respiro, aver fatto poi un'intera settimana di ferie a Gennaio è stato quasi letale!
Ora sono via sempre per lavoro, ma da lunedì sera sarò di nuovo a casa e vedrò di rimettermi in pari. Perdonate l'attesa
Se ci fate caso, non ho più scrittto niente neanche su Facebook.
Ciao!
wizz
Celebrità
Ranking: 8545
14853395
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Inviato: 17 Feb 2014 10:51
wizz ha scritto:
LadyM ha scritto:
Appena scarico la macchina li metto da qualche parte per vederle tutti.
Sei riuscita a scaricarle?
Macchè….non ho voglia e testa di fare quello. Mi dispiace…faccio prima darvi la scheda con le foto
Ho letto che sei in Iran. Fai con comodo
LadyM
Senza Benza
Ranking: 74
14855337
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Inviato: 18 Feb 2014 16:29
wizz ha scritto:
Perdonate l'attesa
Ciao!
Ci mancherebbe! L'importante è che stai bene Wizz!
saturnz70
Sbk
Ranking: 946
15199581
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Inviato: 2 Dic 2014 0:06
Buonasera a tutti!
Lo so che vi ho fatto aspettare un po' (un bel po'), ma aprire un'attività mia è stata una pessima idea per il tempo che investivo per scrivere... Almeno non sono calati i giri in moto, anzi, quest'anno ho fatto ancora più chilometri
Ma veniamo a noi, è il momento di raccontarvi qualcosa di questo wiaggio...
wizz
Celebrità
Ranking: 8545
15199624
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Inviato: 2 Dic 2014 7:22
Era ora! Ciao Wizz!
LadyM
Senza Benza
Ranking: 74
15199720
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Inviato: 2 Dic 2014 9:51
Venerdì 24 Gennaio 2014
Sono le 19:00, è appena finita un’altra lunga giornata di lavoro; ma la mia moto è fuori ad attendermi, già pronta con i bagagli per andare all’Elefantentreffen in Germania. Hey, ma aspetta un attimo, l’Elefante si svolgerà la settimana prossima, quindi perchè partire adesso?
-
Come ogni anno, insieme ad un gruppo di amici organizzo il nostro Elefanten con molto anticipo. Si decide insieme quando partire e che itinerario seguire, in base alle necessità e preferenze di ognuno. Quest’anno però ho a disposizione l’intera settimana, così partirò nel week-end precedente. Si uniranno a me Omar e Ivan, per un giro turistico a Cracovia e Auschwitz, in Polonia, e in Repubblica Ceca, posti che conosco bene.
Loro partiranno lunedì, pertanto mi organizzo per fare qualcosa da solo nel week-end. Mi ricordo di un motoraduno in Austria, dove però serviva una sorta di invito. Cerco su internet, ed eccolo qui, il Tauerntreffen: l’organizzazione sembra seria e molto puntigliosa fin da subito. Viene sottolineato che, per raggiungere l’evento, è necessario percorrere, con la moto, una pista da sci/slittini. Ovviamente la pista sara innevata, visto che si trova a 1.725 metri di altitudine, con manutezione minima. È indispensabile partire solo se si è convinti di voler affrontare questa sfida, da loro definita “rally, e solo se muniti di attrezzatura idonea.
Dopo aver letto il regolamento, mando la mia richiesta, in inglese. Incredibile, vengo accettato subito!
Finalmente proverò le catene per la moto su un percorso impegnativo...
-
È buio, fa freddo, chi partirebbe mai a quest’ora? È un venerdì sera di Gennaio, potrei farmi una doccia calda ed uscire a bere birra, ma in Austria c’è un gruppo di nuovi amici che mi aspetta per un week-end di festa insieme. Uno di quegli eventi che nel bene o nel male mi resterà impresso per sempre.
Da Lugo di Romagna a Trieben, base dell’evento, ci sono circa 700 chilometri; prevedo almeno 6 ore di viaggio. Parto già in ritardo di un’ora (strano...) e mi immetto quindi in autostrada per recuperare un po’ di tempo. La pioggia giunge a farmi compagnia, mantenendo la temperatura calda, 8°C fino a Udine.
È tardi e dovrei andare avanti, ma la fame ha la meglio sulla mia proverbiale concentrazione: devo proprio cedere al salasso di un pasto light in autogrill. Mi telefona Urska, amica biker, che mi invita a fermarmi da lei per la notte, appena oltre il confine con la Slovenia. Ma preferisco tirare dritto fino a Trieben, per essere pronto già la mattina presto e avere tutto il tempo necessario ad affrontare la difficile salita.
“Se continua a piovere così, troverò la neve già sul Tarvisio” – penso – “Come quella volta sul Bernina”.
Ma invece smette. La strada inizia a salire; adoro questo tratto, anche se di notte non è possibile godere del panorama Friulano.
Sento il motore faticare, e non capisco se sia dovuto al freddo o alla salita. Sono carico, meno di altre volte, eppure non l’aveva mai fatto. Ecco superato il confine, sono in Austria. Devo fermarmi a prendere la Vignette, ne approfitto per far riposare la moto. Nel parcheggio non ce ne sono altre.
Se c’è un paese dove adoro l’autostrada, questo è l’Austria: i continui cavalcavia ti fanno godere di un panorama spettacolare, e oltre a questo i pedaggi sono economici. Basti pensare che con 4.90 Euro, che è il taglio minimo della Vignette per le moto, è possibile percorrere le autostrade liberamente per ben 10 giorni!
Dopo un te caldo sono pronto a ripartire, quando mi si avvicina un ragazzo: mi saluta, chiedendo se sono lo stesso che è stato a Mosca il mese scorso. Parliamo come amici che si conoscono da tempo, mi racconta che anche loro stanno andando ad una festa/raduno a Norimberga.
Riparto, e la moto continua a tentennare: a gas costante, la sento andare a tre cilindri, costringendomi ad accelerare, per poi riprendersi.
“Tieni duro, ti ho promesso che questo è l’ultimo.”
Nei 120.000 chilometri percorsi in questi quattro anni mi ha portato ovunque volessi, a partire dalla Sicilia e ai primi sterrati sull’isola d’Elba, per poi giungere tre volte in Russia e poi a Capo Nord.
Superata Villach, dovrei tagliare da Klagenfurt, ma la strada è tortuosa e c’è forte possibilità di neve: sono costretto ad allungare fino a Graz. Arriverò tardissimo: Andreas, l’organizzatore, aveva opzionato per me una camera a Trieben, ma ora forse è troppo tardi per disdirla. È quasi mezzanotte, decido di fermarmi per chiamarlo e spiegargli la situazione. È ancora in piedi, è al raduno insieme ai molti partecipanti che sono già arrivati.
“Andreas, mi dispiace ma arriverei a notte fonda. Sono ancora in tempo per cercare una camera con Booking.com per fermarmi a Graz, dovrei arrivarci alle due di notte.”
“Wizz, in Austria nessuno ti accetterebbe a quell’ora. Continua il tuo viaggio verso Trieben, io intanto chiamo l’albergo e vedo cosa possono fare. Al limite, qualcuno verrà prenderti per portarti al rifugio con il sidecar o un gatto delle nevi. Dormirai al caldo da qualche parte.”
Resto sbalordito dalla solidarietà di Andreas: e dire che ci siamo conosciuti per e-mail solo qualche giorno fa!
Riprendo la mia strada, mentre le temperature iniziano ad abbassarsi precipitosamente: gli otto gradi di Udine sono un lontano ricordo, eppure sono passate solo poche ore. Raggiungo le porte di Graz poco prima delle due di notte, la temperatura è scesa a -3°C. Faccio una veloce sosta di rifornimento, senza nemmeno togliere il casco, e controllo il cellulare: c’è un nuovo sms.
“Wizz, vai al Triebener Hof, in centro a Trieben, segui le indicazioni. La porta è aperta, entra al primo piano: camera 103, troverai le chiavi appese. A domani, Andreas.”
wizz
Celebrità
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15199735
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Inviato: 2 Dic 2014 10:02
Riparto più deciso che mai: mancano solo un centinaio di chilometri, devo seguire per Linz.
La strada torna a salire, è notta fonda, fa freddo. Ma sono determinato ad arrivare.
Questo wiaggio è iniziato solo da poche ore ma mi ha già riempito di emozioni. Chissà cosa mi aspetterà domani!
Le sorprese però non sono ancora finite: inizia una galleria, di quelle che sembrano portarti dall’altra parte del mondo da quanto sono lunghe. Finalmente l’uscita, con la neve ad aspettarmi: pochi centimetri, ma sufficienti a portarmi a livello di allarme. Sono le tre di notte, fa freddo, sono stanchissimo ed inizio ad avere sonno. Devo farcela.
Davanti a me, un casello: alcuni pedaggi “speciali” in Austria, come il lunghissimo ponte Europa, vengono pagati a parte. Dopo la macchinetta per il pagamento, la strada è piuttosto pulita: i mezzi spalaneve devono essere entrati in operazione immediatamente. Li raggiungo dopo pochi chilometri, sono tre: uno per corsia, il sale che spargono mi rimbalza dritto nel cupolino e sulla visiera, con un fastidioso ticchettìo.
Poco dopo, la mia uscita: sono arrivato! Percorro lo svincolo, arrivando alla strada provinciale, dove la situazione è ben diversa rispetto all’autostrada: la neve è tutta lì, a coprire il manto stradale per almeno tre centimetri.
Metto giù i piedi dalle pedane e affronto la prima svolta, a sinistra verso il paese, con il posteriore che tende a derapare. Procedo a gas costante e velocità moderata, non ha senso montare le catene per gli ultimi cinque minuti di strada. Ecco Trieben, maledizione, pieno di rotonde. La moto è pesante, con i bagagli per una settimana; ma le sbandate sono talmente immediate ad ogni svolta, che imparo subito a controllarle, gestendo il gas e il peso del corpo. È quasi divertente: un pirla, in piena notte, infreddolito e stanco, con la moto stracarica che si diverte a derapare per le rotondine di questo paesotto dormiente. Con la neve che scende imperterrita come a voler nascondere tutto.
Triebener Hof, eccola, una tipica guest-house austriaca: l’ingresso carrabile ha una rampa in discesa, ultima difficoltà e poi andrò a nanna. Riesco a mettere la moto sotto un lato della casa riparato dal tetto. Finalmente scarico il borsone e mi dirigo verso l’ingresso: la porta è veramente aperta. La luce si accende automaticamente, salgo le scale, ecco le camere: 101, 102... 103. La chiave è lì appesa.
Entro, tolgo gli stivali e i pantaloni, fradici. Ci butto sopra il giubbotto.
Sono le 3:30, e svengo sul letto con le panta ancora addosso.
...continua...
(click sulla foto per vederla in grande)
wizz
Celebrità
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15199759
15199759
Inviato: 2 Dic 2014 10:25
Come inizio non male.......è un anno che aspetto questo report......
bandito1
Ginocchio a Terra
Ranking: 203
15199780
15199780
Inviato: 2 Dic 2014 10:47
bandito1 ha scritto:
Come inizio non male.......è un anno che aspetto questo report......
Nei prossimi giorni potrai leggere la continuazione. Punto a finirlo entro fine anno, visto che il 19 Dicembre si riparte....
wizz
Celebrità
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15199836
15199836
Inviato: 2 Dic 2014 12:14
Ottimo Wizz...
Resto sintonizzato...
JO74
Global Mod
Ranking: 6463
15199891
15199891
Inviato: 2 Dic 2014 13:28
wizz ha scritto:
Nei prossimi giorni potrai leggere la continuazione. Punto a finirlo entro fine anno, visto che il 19 Dicembre si riparte....
Riparti... e dowe wai?
bastiancontrario
Coord. Gruppo
Ranking: 1573
15199972
15199972
Inviato: 2 Dic 2014 14:45
18 Febbraio
2 Dicembre
Sei in ritardo....
E' la tua 40° settimana + 10
Comunque è nato.....
Grazie
robibebo
Ginocchio a Terra
Ranking: 244
15199994
15199994
Inviato: 2 Dic 2014 15:02
bastiancontrario ha scritto:
Riparti... e dowe wai?
Sto per aprire un topic apposito, intanto puoi dare un'occhiata qui (è il video di presentazione con tutto ciò che ho fatto in questi mesi e bozza dell'itinerario, dura appena un minuto)
Nella vita ci sono tante altre cose, oltre ai forum
Comunque per rimanere aggiornati su ciò che combino con le moto, potete seguire la pagina su Facebook cliccando "mi piace":
In wiaggio by wizz - Facebook
wizz
Celebrità
Ranking: 8545
15200364
15200364
Inviato: 2 Dic 2014 22:47
Aspetto per leggere il seguito.
MotoPaolo55
Super Sport
Ranking: 736
15202432
15202432
Inviato: 5 Dic 2014 10:01
Sabato 25 Gennaio 2014
Nel collasso della notte devo aver dimenticato la luce accesa, allungo la mano per spegnerla. L’illuminazione della stanza però non cambia. “Diamine, son già le 10:30 di mattina!” Corro alla finestra, sta ancora nevicando: da qui non riesco a vedere la moto; avranno pulito la strada? Raccolgo la mia roba e scendo giù, voglio partire subito verso il raduno.
Il piazzale è completamente innevato, la moto per fortuna ha ricevuto riparo dal tetto. Un signore italiano sta tornando dal ristorante per preparare la sua Vespa.
“Noi torniamo a casa” – mi dice – “il primo gruppetto dei nostri è partito stamattina ma ha detto che la strada è impraticabile, alcuni sono caduti”.
“Alcuni sono caduti” - Non so perché, ma questa frase mi fa un senso strano: riecheggia nella mia testa per qualche momento, forse riportando alla mia mente i “caduti” che hanno combattuto le guerre, o forse ricordandomi le botte prese con la moto da cross… “Caduti… Alcuni sono caduti…”
“E se cado anche io?... Ma mica devo correre, l’importante è non farsi male!”.
Entro nel ristorante, riescono ancora a darmi la colazione. Due panini farciti, un succo, un bel caffettone allungato con latte. Sono le 11:30 e sono già al distributore; riempio anche il serbatoio della moto e sono pronto a partire. Continua a nevicare, ma la strada è ricoperta di sale, la neve non attacca. C’è un folto via-vai di sidecar, trovare la direzione per il raduno non è difficile.
Il sito dell’evento spiega che dal distributore al rifugio ci sono solo 15 chilometri, di cui i primi 9 su “normale strada di montagna”. Una strada bellissima, fatta di strette curve tra casette di montagna e vista sulla valle innevata. Continua a nevicare, incrocio un cartello che mi avvisa della pendenza massima del 16%, l’inclinazione della strada cambia subito e vertiginosamente. L’asfalto inizia a farsi bianco. La sede stradale si restringe, portandomi presto in quel tratto troppo stretto perché gli spazzaneve possano passare: da qui in avanti non ci saranno aiuti esterni, tutta la neve che cadrà sarà lì ad attendermi. Ma non sono l’unica moto che sta salendo, noto delle tracce davanti a me e metto lì le mie gomme, senza problemi fino a 2-3 centimetri di neve nonostante la strada sia molto ripida. Supero una curva a destra molto stretta, cui segue un lungo rettilineo: un gruppo di Ducatisti francesi si è fermato a montare le catene. Se le sono fatte in casa, tranne il più anziano di loro, con la sua Paul Smart 750, che monta catene di produzione austriaca fatte apposta per le moto. Ne approfitto per fermarmi a mia volta e poter così salire in gruppo con loro. Sulla ruota anteriore monto le catene genovesi che ho preparato da me, legate con uno spezzone di camera d’aria, mentre sulla posteriore monto gli arpioni in acciaio inox che l’amico Dante mi ha preparato a Dicembre poco prima di partire per Mosca. Li ho provati su 10 centimetri di ghiaccio, fuori dalla dacia del mio amico russo, e sono andati alla grande; Dante ha avuto una trovata non indifferente. Questa volta li fisso con delle cinghie, sperando reggano allo sforzo. Prima di partire mi sono allenato nel montaggio, così che in pochi minuti sono pronto a ripartire. I francesi invece sono indietro come le nespole. Decido quindi di salutarli e ripartire da solo: è tardi e non sono sicuro di raggiungere il traguardo questa volta, voglio avere più margine di tempo possibile.
La neve ha finalmente smesso di cadere, ma la situazione dopo la prima curva non è rassicurante…
(…continua…)
(click sulla foto per vederla in grande)
wizz
Celebrità
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15203228
15203228
Inviato: 6 Dic 2014 8:38
E noooo.... Non si può lasciare così!
CBR_125R
Very Important Tinga
Ranking: 7725
15203239
15203239
Inviato: 6 Dic 2014 9:20
In perfetto stile Wizz
MotoPaolo55
Super Sport
Ranking: 736
15203364
15203364
Inviato: 6 Dic 2014 13:50
Prometto che prima del 19 lo finisco, prometto!
Anche con qualche video!
wizz
Celebrità
Ranking: 8545
15203377
15203377
Inviato: 6 Dic 2014 14:15
wizz ha scritto:
Prometto che prima del 19 lo finisco, prometto!
Anche perché...
Altrimenti...
A Casina, potremmo prendere "provvedimenti"...
JO74
Global Mod
Ranking: 6463
15203387
15203387
Inviato: 6 Dic 2014 14:27
...sempre Report interessantissimi...e pieni di suspense fino al prossimo....sei un grande!
kaisch
Senza Benza
Ranking: 97
15203742
15203742
Inviato: 7 Dic 2014 0:44
JO74 ha scritto:
Anche perché...
Altrimenti...
A Casina, potremmo prendere "provvedimenti"...
Prima dei prendermi!
E poi, ho detto 19, non 14 Quando e se ci vedremo a Casina, penso ne mancherà ancora un pezzetto...
kaisch ha scritto:
...sempre Report interessantissimi...e pieni di suspense fino al prossimo....sei un grande!
Grazie mille! Dovrei chiudere quella maledetta partita Iva e mettermi a scrivere full time... Pianto la tenda sotto al ponte del paese
wizz
Celebrità
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15205168
15205168
Inviato: 9 Dic 2014 13:31
CBR_125R ha scritto:
E noooo.... Non si può lasciare così!
mi pare a Holly e Bengj quando finiva la puntata con Holly in aria dopa la rovesciata che guardava il pallone andare verso la porta e il portiere in tuffo che diceva "non ti farò segnare Holly"
ricordo solo io?!
bailystic
Sbk
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15205206
15205206
Inviato: 9 Dic 2014 14:27
bailystic ha scritto:
mi pare a Holly e Bengj quando finiva la puntata con Holly in aria dopa la rovesciata che guardava il pallone andare verso la porta e il portiere in tuffo che diceva "non ti farò segnare Holly"
ricordo solo io?!
Holly in aria... E wizz poco lontano, come paragone...
Dai che se fate i bravi stasera posto il continuo su facciadabbuck e domani lo ricopio qui
wizz
Celebrità
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15205815
15205815
Inviato: 10 Dic 2014 8:24
Sabato 25 Gennaio 2014
2° parte
Dopo la sosta, riparto: ora con catene e arpioni montati sulle ruote ho molta più trazione, ma la moto è piuttosto instabile e devo fare attenzione. Lo spessore della neve depositata sull’asfalto aumenta fino a 4-5 centimetri, ma è fresca e i miei accessori riescono a darmi trazione senza alcun problema. Guido con i piedi sulle staffe, a velocità piuttosto sostenuta: sono in terza a quasi 60 km/h. La strada qui è piuttosto pianeggiante, affronto diverse curve leggere rallentando senza frenare, semplicemente rilasciando l’acceleratore e sfruttando il freno motore. Ogni tanto lo spessore di neve si fa più alto, portando la moto a leggere sbandate, che controllo tranquillamente vista la velocità contenuta.
“Bene, sto procedendo a velocità più sostenuta del previsto: in questo modo riuscirò ad arrivare all’incrocio senza troppi problemi”.
L’incrocio è il punto dove terminano i 9 chilometri di “normale strada di montagna”, per lasciare spazio al tratto più impegnativo: da lì, inizia il chilometro di strada in mezzo al bosco che porta al parcheggio delle piste da sci, e dopodichè alla partenza del vero e proprio rally, lungo la pista da sci fino al rifugio.
Forse sto riflettendo troppo su cosa mi aspetterà, supero un tornante in maniera piuttosto allegra: ad attendermi, in uscita di curva, c’è un mucchio di neve molto più spesso, forse caduta dagli alberi.
La moto scivola davanti, la tengo su con un colpo di reni e aprendo il gas, ma eccola che si intraversa dietro, chiudo il gas, riprende trazione, di botto, troppo velocemente, si intraversa di nuovo ma dall’altra parte, non riesco a girare in tempo il manubrio e… SBEM!
Sono per terra; l’allaccio di sicurezza del Gaucho si è aperto, così non sono rimasto impigliato, sono caduto oltre la moto. La neve ha attutito l’impatto, non mi sono fatto nulla.
“Che botta! Ero stato così bravo, poi mi ha mollato di botto. Devo stare più attento”.
Il fondo non è ghiacciato, così che riesco a sentire una marginale tenuta dell’asfalto. Ma la moto è carica con i bagagli per un’intera settimana, è difficile tenerla quando parte di traverso.
La rialzo senza problemi, usando la tecnica di schiena, ma un dito mi si impiglia nel ragno, strappandomi parte del guanto. Lo riparo con del nastro americano e riparto. La strada si trasforma in un continuo sali-e-scendi, fatto di incredibili dune d’asfalto. Il panorama tutto bianco è monotono ma bellissimo, con la strada che spesso volge lo sguardo sulla valle. A un certo punto, ecco aprirsi un rettilineo contornato di alberi: rallento, pronto ad evitare altri mucchi di neve. La strada però è in lieve discesa, con un’inclinazione davvero leggera ma sufficiente ad aumentare la mia velocità e a mettermi in crisi. Freno leggermente col posteriore, ma la moto si intraversa; prendo un mucchio di neve, sbando con l’anteriore, ma la sbandata si compensa con quella al posteriore. Prendo un altro mucchio di neve piuttosto alto, questa volta però sento la moto scivolare pari pari e non posso fare altro che lasciarmi andare a terra, rotolando al suo fianco.
E sono due, ma per fortuna non mi sono fatto nulla neanche stavolta.
La buona trazione sulla neve fresca mi da troppo sicurezza: vado troppo forte, e appena becco un punto ghiacciato, ecco che mi trovo in grosse difficoltà.
Risollevo la moto, nessun danno. Le valigie laterali GIVI hanno resistito anche a questa botta, nonostante abbiano già percorso più di centomila chilometri con qualche caduta sulle spalle.
Quanti chilometri mancheranno all’incrocio? Queste difficoltà mi hanno portato in enfasi, portando il mio obiettivo proprio a quell’incroci: ci arriverò mai?
Riparto, deciso: il sali-e-scendi continua, facendosi ancora più accentuato. Passo attimi di terrore incrociando alcune auto, altre mi superano. “Ma dove vanno, con questo tempo?”. O forse dovrebbero chiedermelo loro.
Un’altra salita, un’altra duna, di nuovo gli alberi, il fondo è ghiacciato e la moto sbanda di brutto: giù i piedi dalle staffe, a fatica riesco a risalirne. Mi fermo in cima, per recuperare fiato, quando vedo arrivare una moto: una piccola enduro. Subito sembra un miraggio, in mezzo a questo bianco perpetuo, forse viene dal paradiso. Il pilota veste una tuta arancione ad alta visibilità. Alzo la mano per salutarlo, poi la agito, facendogli segno di fermarsi. Non monta le catene, ma ha su delle buone tassellate. A fatica rallenta fino a fermarsi poco lontano da me, un side-car lo segue a poca distanza.
In inglese gli chiedo…
“Quanto manca all’incrocio?!?”
(…continua…)
(click sulla foto per vederla in grande)
wizz
Celebrità
Ranking: 8545
15272025
15272025
Inviato: 3 Mar 2015 16:41
Sabato 25 Gennaio 2014
3° parte
L’endurista con la giacca arancione alza il braccio e lo porta dietro di se: “Appena 200 metri, subito dopo la discesa. Sei arrivato!”
Lo ringrazio, tra un misto di incredulità e gioia: ce l’ho fatta!
Riparte, senza alcuna incertezza, con il sidecar che lo segue subito dopo, salutandomi. Abbasso la visiera e percorro il breve tratto in discesa coi piedi per terra: l’incrocio è ampio e c’è spazio per fermarsi in sicurezza. Un gruppo di vespisti scesi dal raduno si prepara a ripartire, sono italiani, ci salutiamo al volo.
Finalmente l’incrocio! La sosta è obbligatoria, così come la foto di rito!
Sono gasatissimo ma allo stesso tempo teso: il sito diceva che già arrivare fin questo punto non sarebbe stato facile, ma da qui in avanti la strada si farà molto più impegnativa.
Non ho idea di cosa mi aspetti, così passo più tempo possibile all’incrocio, in compagnia di due austriaci che viaggiano su un vecchio sidecar e hanno molta esperienza di guida in queste condizioni, coi quali chiacchiero in inglese.
Arriva un altro gruppo di tre motociclisti, sono italiani, e insieme optiamo sul da farsi.
Loro sono in quattro su tre moto, hanno avuto un problema con un vecchio sidecar che hanno lasciato più giù.
Decido di smontare gli arpioni dalla gomma posteriore, per provare l’ultima soluzione che ho deciso di adottare: una catena per gomma da auto, la vecchia Fiesta di mio nonno.
(…continua…)
(click sulla foto per vederla in grande)
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