Sono stato tentato più volte di non rispondere a questo topic perchè sinceramente quando se ne va' un ragazzo, soprattutto se in questo modo, c'è poco da dire. Per chi crede l'ideale sarebbe una preghiera per gli altri il ricordo che quantomeno onorerà la sua troppo breve carriera.
Sinceramente non so se si poteva correre in quelle condizioni, non mi trovavo in pista, però spero che se così fosse, la morte di Andrea possa servire per il futuro.
Inoltre scusatemi ma io non sopporto quelli che dicono che è uno schifo etc, etc, il motociclismo è uno sport pericoloso e non si può pretendere che non accada mai nulla, certo si può sperare, si può e si deve migliorare la sicurezza, ma stiamo sempre parlando di uomini che affrontano curve a più di 200 all'ora su 2 ruote! Il fascino stesso delle moto, così come nell'automobilismo deriva dal rischio, negarlo sarebbe da ipocriti. Negli anni fortunatamente la sicurezza è aumentata tantissimo, una volta ad ogni Gp c'era la conta dei morti e dei feriti, forse ce lo siamo dimenticato? I piloti sono persone fortunate, perchè guadagnano (e non credetevi chissà quanto almeno che nn si tratti di Rossi, Lorenzo e pochi altri) attraverso la loro più grande passione, che poi è la stessa che accomuna, chi più chi meno, quelli che scrivono su questo forum e perchè hanno avuto una famiglia che li ha sostenuti. Senza togliere nulla alle qualità e soprattutto all'impegno necessario per arrivare a certi livelli.
L'altra sera una mia amica mi ha chiesto come potesse partire la Moto gp dopo quello che era accaduto. Tralasciati i soliti, ovvi ragionamenti di carattere economico, le ho risposto che umanamente aveva ragione ma che da motociclista e amante delle corse nn ero d'accordo con lei.
Se così non fosse stato in passato ora le corse in moto nn ci sarebbero...
Queste persone corrono per passione e quando sento dire di pressione degli sponsor, dell'organizzazione etc (che comunque nn si può negare ci siano) mi viene da ridere. Esiste il libero arbitrio, volendo potrebbero sempre scendere dalla moto e tanti saluti, ma se così fosse nn sarebbero mai diventati piloti. L'adrenalina, la competizione, la voglia di superare se stessi e non ultimi denaro e fama sono più forti di ogni paura. Guardate il TT o le altre corse stradali, se fosse solo per i soldi...
Ultima cosa, ho letto di qualcuno che diceva che la Moto gp è più seria e che questo nn sarebbe mai successo. Premesso che da quest'anno il sign. Ezpeleta è (sfortunatamente) a capo di entrambe i campionati mi sembra che negli ultimi anni si siano registrati più decessi nel motomondiale piuttosto che in Sbk senza considerare che solo dopo la morte del povero Daijiro si accorsero che Suzuka, con quelle vie di fuga, se così possiamo chiamarle, non era sicura. Quindi per favore non sparate cazz... a caso inebetiti dalle parole di Meda.
Scusate lo sfogo e comunque alla fine di tutte queste parole non posso fare altro che continuare a essere triste per la morte di Andrea
RIP