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Inviato: 1 Giu 2013 20:56
Oggetto: Installazione variatore Multivar "regole"
Buonasera ragazzi.
Dopo aver apprezzato le caratteristiche del vario della Malossi , multivar, ma vale anche per gli altri , gradirei condividere con voi la mia esperienza che tratta del corretto montaggio visto che vi sono ancora delle incertezze sullo stesso , ed anch'io fino ad adesso ero per il plug and play senza osservare certe finezze.
La prima cosa da fare dunque , quando si va a montare un variatore aftermarket è quella di osservare bene certe regole e munirsi di un calibro , in maniera da essere precisi sul montaggio e sopratutto , se non vogliamo che la pista si distrugga, incavandosi , posizionare correttamente il centraggio.
Procediamo come segue:
1 Smontare il vecchio variatore senza estrarlo dalla sede , ma rimuovere solamente il ventolino , e liberarlo dalla cinghia.
2 Tenendolo in pressione con la mano, in maniera da essere sicuri che lo spinotto sia ben in battuta sulla ruota libera, misurare con il calibro , la distanza che rileviamo tra la testa dell'albero e la base del cono del vecchio variatore, per intenderci, poco sopra alla boccola che innesta nello spinotto.
3 Una volta rilevata la misura , segnarla e smontare il vecchio variatore.
4 La Malossi fornisce una serie di 3 spessori , dei quali , uno è per limitare la velocità (fermo originale), mentre gli altri due , sono per spessorare e misurano circa 5 e 2 mm di colore nero.
5 Ad una prima vista verrebbe da montare direttamente il nuovo variatore in loco del vecchio e spessorare il ventolino più o meno nella stessa maniera , come del resto avevo fatto anch'io, ma non è precisamente così , visto che lo spinotto del Malossi e probabilmente di altri variatori aftermarket , differisce in lunghezza di circa 2 mm.
La cosa potrebbe sembrare ininfluente , ma invece oltre a non sfruttare tutta la pista conica , il motore non raggiunge la velocità massima , visto che la cinghia non sale oltre un certo livello, perchè , anche se i rulli fanno fare tutta la corsa al vario, la distanza di -2 mm impedisce tutto l'utilizzo della pista, con conseguente riduzione di rapporto.
Io me ne sono accorto perchè dopo un certo numero di km il segno immancabile che la cinghia lascia, era troppo basso rispetto alla totalità della pista e non ne capivo il motivo , pensando che i rulli di maggior diametro, non faccessero fare tutta la corsa al vario.
Dopo avere fatto diverse prove e misurando , mi sono accorto che lo spessore da 2 mm va interposto dietro al piattello , tra ruota libera e il piattello stesso, in maniera da ripristinare l'esatta misura tra la testa dell'albero e cono variatore.
Montato così , il variatore esegue tutta la corsa e la cinghia sale quasi fino in cima , usandola al 95 %, come sul vecchio vario e lo fa rumoreggiare molto meno.
Oltre a questo se vi è necessità, interponete tra ventolino e spinotto il classico spessore da 0,4/0,5 mm, per evitare che la cinghia non sforzi troppo , per attrito, quando si trova giacente sullo spinotto, dunque in partenza.
Bene questa è la mia esperienza, la condivido con voi , perchè penso che lo spirito del forum sia questo, ma ricordo a tutti che non mi prendo nessuna responsabilità di eventuali danni che potete provocare facendo tale taratura, perchè sicuramente poi qualcuno magari avendo problemi, non dica che sia colpa di questo topic, dunque scegliete liberamente se farlo o meno.
Naturalmente vi aggiornerò su come procede sia l'usura del cono che il rendimento del motore , nonché il consumo della cinghia.
Se avete domande sono qui.
Saluti a tutti SCR1