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Inviato: 3 Mag 2013 15:12 Oggetto: I magnifici 7 - Croazia e un po' di Slovenia
ANTEFATTO E GIORNO 0 - 24/04/13
Asti (Torino) - Novara Sud - Vicenza
Volevamo andare in Toscana.
O, in alternativa, nel Sud della Francia.
Poi Giove Pluvio s'è messo a far lo str... in continuazione, e ci ha regalato (e ci sta regalando ancora, all'infinito) una primavera detestabile.
Così, una settimana prima della partenza (stabilita per Mer 24/04/13 nel tardo pomeriggio), iniziamo a guardare spasmodicamente le previsioni del tempo su mille siti, ovviamente nessuno concorde! Scambi di mail a manetta fra tutti, un casino immondo.
Avvicinandosi il giorno zero... ancora più confusione, con una generale tendenza al brutto per la meta preferita, e al troppo variabile per la seconda scelta.
Domenica 21/04: tensione alle stelle, previsioni in peggioramento... e decisione critica. Seguire il sole.
Già... ma su tutta Europa farà schifo!
Nessun problema: un angolo d'Europa col sole c'è, ed è... LA CROAZIA!
Bene... ma chi la conosce? Chi c'è mai stato? Nessuno!
Si organizza al brucio, sbirciando su qualche buon report qui sul Tinga, fidandosi del web e andando a sentimento.
Nascono gli itinerari, poi vengono decisi i pernottamenti, vengono cancellate tutte le prenotazioni fatte negli altri posti (compreso il lettuccio in cucina per Peppe... poi scoprirete perché... )... e si inizia a pregare per il bel tempo in Croazia!
Personalmente, passo la giornata del 24/04 a smoccolare come un ottomano, dietro a paventate revisioni di Tisìfone, balle raccontate da officine furbette, tagliandi strapagati (ma d'altronde MV è MV), bulloni che si nascondono in posti astrusi (aaahhh se ci penso!), installazioni di borse veramente f***e e altre amenità. Alle 16 sono distrutto e sogno di dormire... invece ho ancora da preparare i bagagli!!! DISASTRO.
Dopo aver comunicato ad Alex che tardo fino ad ore imprecisate a causa di un bullone (smontato da me anche se non serve... ma poi servirà eccome...) che gioca a nascondino dietro al copripignone, risolvo il problema con un po' di sano c... e mi appresto a partire, non prima di aver ri-comunicato ad Alex che il punto di ritrovo e l'ora restano invariati (e Alex mi manda a quel paese per l'ennesima volta... ma che ci posso fare?!?!?).
Carico come uno sherpa (ma di classe, vista la bellezza inusitata delle borse originali MV veramente introvabili ), parto e per poco non cado lungo la rampa del mio garage, mi rinfranco e vado!
E VIA! Tramonto bellissimo, temperatura gradevole, tutto il necessario perché questo viaggio sia grande. OLE'!
L'itinerario è questo (si inizia fra le vigne e si finisce fra le risaie):
Morale alle stelle! Salvo poi dimenticarmi che, dalle parti di Desana, c'è un c... di velox con un limite di velocità che non ricordo (credo e spero 90)... ci arrivo bel bello, lo vedo, lo passo... e pinzo come un matto!
Speriamo che non funzioni, o che io sia riuscito a frenare abbastanza. Uffa, cominciamo bene!
Proseguo, lasciandomi alle spalle le colline ed affrontando la noiosa pianazza vercellese e poi novarese, sbaglio strada piegando verso Novara Est, torno indietro, faccio casino come al solito, rotonde al contrario, scarsa mobilità causa bagaglio, eccetera; arrivo a Novara Ovest, acchiappo l'autostrada e giungo puntuale all'area di servizio di Novara Sud, punto di ritrovo!
Ci sono già Alex con Nazza, casco-nuovo-figo-gratis-da-provare-muniti, Peppe che fa bella mostra dei suoi pneumatici semislick-causa-sono-il-più-ragno-del-mondo-ma-trovo-la-scusa-che-non-ho-avuto-tempo-di-cambiarli, e Claudio (che sembra un GSista... a cui manca solo il GS!).
Si cena lautamente a base di schifezze da autogrill aspettando Dany&Cindy, che arrivano rapidamente e puntualmente; si fa un po' il punto della situazione, cercando di motivarci a vicenda (o a Vicenza, vista la destinazione... ok ok, mi suicido per questa battuta...) per affrontare gli svariati km di pallostrada che ci separano dal primo pernottamento a Vicenza; e poi si parte in colonna verso Est!
ovvero una devastazione di balle che la metà basta.
Oltretutto, la temperatura si rinfresca... io ringrazio di esser freddoloso e di essermi tenuto l'imbottitura nella tuta triplo strato ma bestemmio per i guanti traforati (che andranno benissimo col sole... ma la sera...), Nazza e Cindy battono i denti, Alex è protetto dall'anguria che si tiene davanti, Peppe risparmia sul riscaldamento convogliando la fiatella lungo la fodera del giubbotto e Claudio si consola abbagliando tutti col suo nuovo mirabolante kit di luci superbianche (che gli copierò presto! ).
Dopo una sosta intermedia per rifornimento e riposo, si arriva a Vicenza, dove in albergo siamo attesi come messia (strano... ): per telefono, non erano sicuri di poterci far mettere le moto al coperto a causa dell'elevato afflusso di clienti... scendiamo in garage e abbiamo 75.000 metri quadri tutti a nostra disposizione, essendo praticamente gli unici! Ma per favoreee!!!
Smontiamo i bagagli, incateniamo le moto che nemmeno Houdini potrebbe liberarle, saliamo in stanza e piombiamo nel sonno dei giusti, in attesa che cominci, l'indomani, la vera e propria missione-Croazia!
'Notte...
Bertran_de_Born
Minimoto Champ
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Inviato: 3 Mag 2013 15:28
Eggersi
Il sottoscritto
Peppe il ritardatario
Il casco gentilmente offertoci dalla Nolan per il test su strada
BurnOut
Very Important Tinga
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Inviato: 6 Mag 2013 17:19
Colazione da campioni.. la prima di tante..
manca la foto del cartello con scritto che era vietato portare via cibo.. e il nostro Peppe prontamente si fa due panini e se li mette in saccoccia.. Non male, visto che poi ce li siamo sbranati anche noi..
Il carico dei bagagli..
Pronti VIA!!
nazza
Very Important Tinga
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Inviato: 6 Mag 2013 17:45
Ciao ragazzi i vostri post e le vostre avventure sono sempre divertenti e coinvolgenti, spero di fare il primo giro o il primo viaggio con voi al più presto anche se sono un fermone
muchogusto1
Ginocchio a Terra
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Inviato: 7 Mag 2013 9:49
GIORNO 1 - 25/04/13
Vicenza - Opatija - Tour dell'Istria
Dopo una riposante nottata (passata come se io e Claudio fossimo ospiti in una segheria canadese, visto il casino immondo che fa quell'animale di Peppe russando! ), il bel sole che ci accoglie al risveglio ci mette un sacco di buon umore... e la solita endemica fame!
In tempo zero siamo nella sala da pranzo dell'albergo, a razziare il buffet: come testimoniano le immagini che Nazza ha postato qui sopra, mangiamo a 4 palmenti (mentre Dany&Cindy se la dormono).
Peppe, incurante dei cartelli ammonitori, si carica lo zaino di roba (paninazzi e quant'altro, che poi puntualmente gli mangeremo durante la giornata): altra pesante avvisaglia della sua natura di RagnoRussante del WestGP!
Arrivati Dany&Cindy, sistemiamo i bagagli, saliamo (non senza una certa fatica, come si evince dalle immagini che mi ritraggono arrampicato su Tisìfone, incastrato fra le mie fashionissime borse originali MV ) sui destrieri e ci avviamo a prendere la pallostrada per l'ultimo tratto italiano.
In mezzo al traffico vicentino del mattino, rischiamo il patatrac un paio di volte a causa dei soliti automobilisti abbelinati, poi entriamo in autostrada e lì iniziano ad esploderci le balle per la noia, se non fosse per un gruppo di motociclisti (impegnati, come noi, nella traversata Ovest-Est del NordItalia) fra cui spicca una più che carinissima Ducatista con un Hypermotard attrezzato con borse solo leggermente meno metrosessuali delle mie.
Come se non bastasse, ci si mettono pure i lavori a rompere le scatole, oltre alle immancabili code dovute... non si sa a cosa! Superandole sfruttando l'agilità del mezzo a due ruote, ci si accorge che, veramente, in autostrada si formano code per... IL NULLA!
In ogni caso, facendo una sosta intermedia per qualche minuto di riposo ed i vari pieni di benzina, si arriva finalmente nei dintorni di Trieste.
Qui si abbandona la pallostrada, si entra in Croazia (il controllo di frontiera è veramente accurato: il tipo legge una rivista, prende il mio passaporto, mi guarda nel... casco e mi fa segno di levarmi dalle balle! ) e si percorrono circa 40 km di statale, prima di prendere un nuovo tratto autostradale croato (non senza aver fatto incavolare tantissimo la casellante perché siamo privi di Kune, valuta locale... ma ciula di più!!! ) che ci porta nelle vicinanze di Opatija, nostra prima destinazione!
Arriviamo alla pensione che ci ospiterà per la notte, con l'intenzione di posare i bagagli e spararci a cannone il girozzo dell'Istria... qui scopriamo che la padrona è rinc...issima, prima credeva che fossimo 9, poi 5... alla fine dà due camere matrimoniali alle due coppiette e dice a me, Claudio e Peppe di seguirla perché ci deve far vedere l'appartamento in cui pernotteremo noi. Va bene!
Saliamo in macchina e la tipa ci fa fare il giro turistico della bella Opatija... io, dopo 34 secondi netti, vado in visibilio per la quantità spropositata di gnocca di qualità eccelsa e non mi ricordo più niente, demandando a Claudio (promosso sul campo come "il più affidabile del WestGP" ) il compito di ricordarsi la strada per arrivare all'alloggio.
Arriviamo in un complesso abitativo, piuttosto strettino quanto a spazi, nel centro della meravigliosa cittadina: percorriamo una salita al 125.000% (che già mi fa pensare che sarà un casino arrivarci in moto, e soprattutto manovrarci coi bagagli... ) ed entriamo in un piccolo cortile in cui spicca un dehors carinissimo... a nostra completa disposizione!
Entriamo, e l'alloggio è ben tenuto ed ampio: diciamo alla tipa che ci va benone e ce ne torniamo a prendere le moto (con nuovo visibilio per la f...a presente).
Ci gasiamo come pazzi coi compagni di viaggio per la bellezza della nostra sistemazione, perdiamo un'ora dietro alla registrazione dei documenti, poi riusciamo finalmente a partire per posare i bagagli!
Salire non è difficile... appena arrivati in cortile con le moto, al primo tentativo di parcheggio in un posto comodo per lo scarico... la vicina di sopra (che, evidentemente non ha una ceppa da fare! ) urla "NONONONONONONONONONOOOOOO!!!" e noi intuiamo, scaltri come faine, che non ci farà mai passare un parcheggio "fisso" lì davanti.
Dopo averla mandata a quel paese fingendo di darle ragione (tanto l'Italiano lo capisce, ma il Piemontese no... ) scarichiamo veloci e raggiungiamo gli altri, perché si possa pranzare e poi partire per il girozzo, visto che non è presto!
Frugale pasto a base di hot-dog sul lungomare di Opatija (simpatica la barista... con 20 anni in meno sarebbe un bocconcino niente male! Ma pure così... ), si parteee!!!
Tarantolati per la troppa pallostrada percorsa, diamo tutto quel che possiamo lungo la strada rivierasca che, da Opatija, si dirige verso Sud: il paesaggio è semplicemente meraviglioso, con un mare magnifico sotto di noi e scogliere a picco, piccole calette, acqua verdissima... ragazzi, quest'Istria è inaspettatamente magnifica!
Per non parlare dell'asfalto (che sembra quello francese a grana grossa... yummm...!!!) e del tracciato... ARF!
Arrivati a Pola, punta Sud istriana e cittadina di una certa importanza storica, mettiamo le moto in sosta (ovviamente a pagamento ma noi non paghiamo) fra porto e anfiteatro e ci rechiamo a fare il periplo di questo importante monumento romano (visto che, di entrare, non se ne parla perché costa... e non ne vale la pena perché si vede benissimo pure da fuori! ).
Scesi dalla parte alta della città, cerchiamo di capire se non vi sia altro di interessante da vedere osservando con attenzione una planimetria a bassorilievo... non ci campiamo una mazza e, complice la solita fretta perché "presto che è tardi" (cit.), decidiamo di ripartire.
Torniamo alle moto e c'è un tipo che prende i numeri di targa con un orpello elettronico... sì sì, mandaci la multa in Italia, va'!!!
Da Pola risaliamo verso Rovinj, attraverso una strada piuttosto indegna di nota... arrivati qui e rapiti dal tramonto, dai localini sul porticciolo e dai chiodi di una seduta dietro di me (che io non vedo, me la segnalano dopo un'ora! ), prendiamo un aperitivazzo e sostiamo un poco. Anche questo piccolo borgo è veramente carino... mi piace quest'Istria!
Decidiamo di affrettarci a tornare verso Opatija, evitando di fare il "giro alto" attraverso Buzet e tagliando per i monti (Pazin e dintorni).
E QUI CAPIAMO TANTE COSE:
1 - Sempre portarsi dietro una visiera trasparente perché, dopo il tramonto e per strade così strette e mal illuminate (o completamente buie!) non si vede una mazza e bisogna fidarsi del faro di Alex&Nazza, oppure alzare la visiera diurna e prendersi in faccia tonnellate di bestiame volante croato!
2 - I tracciati delle strade minori sono fatti a caso: il Croato è fantasioso e ama il rischio... quindi inserisce delle doppie/triple varianti con chicane e S e quant'altro dopo i dossi! Ovviamente, larghezza della carreggiata non superiore a 3 m, tanto che gli incroci fra 2 auto risultano difficoltosi. Insomma, "non proprio il Mugello" (ri-cit.).
3 - I cartelli stradali che indicano l'attraversamento di animali sono "dedicati": se ci sono i cinghiali (tanti!) mettono il cinghiale; se le rane, la rana; e così via. Quelli delle formiche sembrano vuoti, da lontano... HAHAHA!
L'ultima parte del tragitto, nonostante la bellezza clamorosa dei paesaggi (per quel che riesco a vedere da dietro alla visiera specchiata!), è un calvario, sia per motivi di visibilità che per la stanchezza accumulata.
Giunti sulle cime sopra la riviera, però, ci si para davanti uno spettacolo inatteso e commovente per bellezza e delicatezza: il sorgere di una luna favolosa sul mare.
Rinfrancati dallo spettacolo, scendiamo in città; le coppie vanno velocemente a rassettarsi per la serata, noi sistemiamo le moto praticamente in casa, sotto il dehors, visto che altri motociclisti han piazzato le loro cavalcature proprio dove volevamo metterle noi!
Spostando un vaso, il nostro motoparking è veramente uno spettacolo!
Ci si trova sotto casa, le coppie parcheggiano vicino a noi (e soprattutto alla facciazza della sopra-vicina! ) e si va a far pappa in un localino molto carino in centro, a pochi passi: accolti bene e sistemati in un tavolo centrale nel dehors, iniziamo (al fresco... parecchio fresco!) a tritare come sempre.
Ad un certo punto, il cameriere (vedendo Cindy intirizzita) decide di accendere le lampade per il riscaldamento, ed iniziamo allegramente ad abbronzarci...
Finita la lauta cenetta e pagato un conto RIDICOLO rispetto agli standard italiani, torniamo verso i nostri appartamenti: la stanchezza non ci consente di fare nemmeno una passeggiatina minuscola... così, dopo aver sistemato una coperta in più per il fresco della notte, iniziamo a ronfare beatamente (o, per lo meno, Peppe ronfa come un cinghiale ma grazie al dio dei motociclisti è sistemato in un'altra stanza!!! )...
Bertran_de_Born
Minimoto Champ
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Inviato: 7 Mag 2013 14:56
GIORNO 2 - 26/04/13
Rijeka - Krk - Costa dalmata - Zara - Bibinje
Il risveglio è decisamente migliore del precedente, visto che la segheria canadese era relegata ben lontana da me e Claudio!
Prepariamo in fretta le cose e, in accordo con gli altri, ci apprestiamo ad andare a far colazione al supermarket, così magari prendiam pure qualcosa per il pranzo (sì, ma dove lo mettiamo se siamo già carichi come sherpa??? ).
La manovra di uscita dal cortile, con la mia Tisìfone carica, è da comiche anni '30: ci metto una vita, faccio manovra manco avessi per le mani un TIR ma ce la faccio... evviva!
Così evito di disonorare subito il nuovissimo e sudatissimo adesivo della "Banda missilistica WestGP", attaccato sul mio storico casco con cura e dedizione, conferitomi da Alex per meriti sul campo. ORGOGLIO!
Ci sediamo al bar del piccolo centro commerciale tutti insieme... solo che lì servono solo cose da bere... per mangiare, ci dicono sia necessario andare direttamente nel supermercato.
Mai mandare me e Dany a comprare roba per la colazione!!! Infatti, torniamo con ogni sorta di porcate sintetiche, che ci scofaniamo senza alcuna pietà né ritegno, compreso il rotolazzo cioccolatoso devastante che, sulle prime, desta più di un sospetto.
Colazione fatta, si parte!
La prima destinazione è Rijeka, ovvero Fiume, che osserviamo passando fra le vie del centro: i Croati guidano in modo vergognoso e la città è bella grossa ma, a mio avviso, non bellissima. Piuttosto tradizionale, direi.
Si passa oltre e l'attesa per la vera meta di giornata sale: la famosa isola di Krk, un sasso calcareo enorme, piantato in mezzo all'Adriatico, collegato alla terraferma attraverso un ponte spettacolare.
Già il panorama, dalla costa, è stupefacente... più ti avvicini e più ti esalta: paghi le 3 Kune per il passaggio sul ponte (vale come A/R), attraversi il mare come volando (suggestiva la "strettoia" in corrispondenza dell'isoletta di Sveti Marko, fra due pareti calcaree) e arrivi su un'isola incredibile.
La attraversiamo da Nord a Sud, osservandone il paesaggio e percorrendone le strade ricche di saliscendi: l'intenzione è quella di giungere nei dintorni della punta più meridionale dell'isola, oltre il villaggio di Stara Baska, per arrivare ad una spiaggia fantasmagorica di cui abbiam sentito parlare molto bene.
Avvicinandoci al villaggio la qualità del fondo stradale peggiora progressivamente... tanto che, ad un certo punto... la strada si interrompe all'improvviso e diventa un ghiaione, in corrispondenza di un gruppo di abitazioni! MA CHE E'?
Arriva un camionazzo che deve scaricare materiale edile... Alex chiede ad una signora e, in Esperanto (noto incrocio fra Italiano, Calabrese, Arabo e Croato), si riesce a capire che la strada è interrotta e verrà riaperta l'indomani!
Impariamo un'altra cosa importante, che ci tornerà utile nel pomeriggio: in Croazia i lavori NON sono segnalati proprio bene...
Affranti per il fatto di perdere la giornata al mare in quella bella spiaggia, giriamo le moto e... anzi, no: TUTTI GLI ALTRI girano la moto, io fatico come una bestia e mi tocca accodarmi al camion che, dopo aver scaricato, se ne torna indietro... TUTTI coloro che vorrebbero fare il nostro stesso tragitto (compreso un pullman enorme!) si fermano a chiedere info al camionista, che si ferma e fa il gentile.
Io aspetto e crepo di caldo, mentre i miei compagni di viaggio se ne vanno verso Krk-capitale! UFFA! Grazie, eh!
Vabbè, mi faccio un tratto di strada in solitaria dopo aver sfanculato il camionista e ritrovo gli altri più avanti, ad un incrocio: riunitici, procediamo alla ricerca di un posticino tranquillo ove goderci un po' di mare.
Lo troviamo in una caletta abbastanza appartata: ristorantino con dehors ad un metro dal mare, spiaggetta (ciottolosa, e che si vuol pretendere?!?), parchetto ombroso dietro e panorama. Beh, ci accontentiamo? EDDAI!
Decidiamo di godercela e mangiamo al ristorantino, un po' tesi per la paura di pagare cifre astronomiche visto che ci sfondiamo di pesce... invece: MENO DI 20€ A TESTA, con tutta quella roba!!! Questo Paese è un sogno.
Ci svacchiamo in riva al mare, e qui si mettono in mostra spettacoli vergognosi a base di panze improponibili, peli in bella vista, carnagioni stile Conte Vlad e altre amenità.
Dopo ore di dolce far niente, a malincuore riprendiamo le moto e ripartiamo; riattraversiamo il ponte e pieghiamo verso Sud, lungo la costa.
I paesaggi sono sempre più belli, sia a valle che a monte: pareti a strapiombo sul mare, isole frastagliate, colori stupendi esaltati dal meteo estremamente favorevole... tutto tremendamente meraviglioso, se non fosse per il fondo stradale da pazzi.
Scavi attraversano continuamente la carreggiata, riempiti solo con l'immancabile ghiaietto calcareo che non è proprio il massimo del grip e della sicurezza... uno scavo segnalato e quattro no! Un pericolo costante.
In più, come anticipato in precedenza, i lavori non sono segnalati... se non SUL POSTO! Dopo un bel curvone a destra, in cui ci esaltiamo in piega nonostante i bagagli... SBAM! Per poco non baciamo il posteriore di un pullman, fermo a causa di un semaforo provvisorio: più avanti, un bell'escavatore fa il suo lavoro. Ma oh! Si fa così?!?!?
Procediamo oltre... fino a Novi Vinodolski è un continuo andare e fermarsi per 'sti maledetti scavi a caso, poi tutto questo finisce e ci godiamo decine e decine di km di strada PERFETTA con curve spettacolari e pochi paesi da attraversare: come un passo di montagna... ma in piano e col mare a pochi metri! IL PARADISOOO!!!
Ok, va bene... ma quando finisce 'sto paradiso? OOOH!
Cavolo, per far stancare NOI di far curve, ce ne vuole! Qui ci sono riusciti!
Qualche km prima di Starigrad ci fermiamo per riposarci, questa traversata risulta abbastanza faticosa... quanto manca all'arrivo a Bibinje?
A me piace tutto qui, perché la geologia mi piace per "mestiere", ma capisco che un paesaggio così apparentemente monotono possa non aiutare a divertirsi chi non si esalta con doline, carsismo ed affini...
Ci ristoriamo, pisciata di rito e ripartiamo... l'ultima parte di viaggio è abbastanza noiosa e contraddistinta dalla stanchezza, dal meteo che peggiora un pochetto (ma senza arrivare a piovere, fortunatamente) e dal crescere dell'oscurità: stavolta, grazie al consiglio di Peppe, ho cambiato visiera e non ho più problemi di buio, meno male.
Zara non ci sembra granché (anche se le gnocche abbondano pure qui, questione di geni! ); Bibinje è poco lontano... arriviamo in paese, il TomTom di Alex scazza come al solito, chiediamo info e troviamo, finalmente, la pensione in cui alloggeremo per la notte.
Qui potremmo stare ognuno in una camera, grazie alla bassa stagione e alla corrispondente poca affluenza: così releghiamo la segheria canadese Peppe in un altro alloggio e ci garantiamo una nuova notte tranquilla.
Abluzioni di rito, freschetto in giro: nelle vicinanze del porticciolo scoviamo un posticino in cui mangiare (niente di speciale stavolta), poi torniamo rapidamente in camera per il sonno dei giusti.
Il mattino ha l'oro in bocca!
Quindi ci svegliamo relativamente presto, per poter andare all'alimentari del paese e comprare qualcosetta per la colazione... infatti svaligiamo il piccolo negozio, torniamo a casuccia ed iniziamo a farcire paninazzi di dimensioni epiche con ogni sorta di salume pesantissimo!
Dopo aver fatto pappa per bene, ed intascati i pochi avanzi, l'osservazione del cielo non ci convince un granché ma partiamo: il progetto di giornata è recarci a Betina, ove dormiremo questa notte, lasciare i bagagliazzi e partire scarichi alla volta di Spalato e, in seguito, del parco naturale intorno al fiume Visovac.
Una sessantina di km senza infamia e senza lode e giungiamo nell'isola di Murter, molto carina e turisticamente apprezzabile e vivibile, passando sopra il ponte a Tisno.
A Betina, dopo il solito scazzo del TomTom, arriviamo alla pensioncina familiare ove dormiremo e veniamo accolti da un tipo brutto a vedersi ma assolutamente buono e simpatico, il quale ci saluta cordialmente e ci mostra gli ambienti: niente di che, ma c'è una sala comune veramente grande con PC collegato al web ed un impianto stereo degno del peggior Mattia!
Ma tanto che ci frega? Scarichiamo e partiamo, no?
NO.
Perché due gocce iniziano a scendere... poi tre... POI TRENTAMILIARDIDIMILIARDI.
Una pioggia pazzesca, con vento forte e freddo. DISASTRO!
Non copriamo nemmeno le moto perché in cinque minuti netti scende il diluvio universale... le lasciamo là, all'intemperia, e ci ritiriamo nelle nostre stanze con la speranza che migliori nel pomeriggio e ci consenta, almeno, di visitare 'sto benedetto parco.
NIENTE.
La pioggia non mollerà per tutto il giorno, anzi: andrà ancora intensificandosi nel pomeriggio. Più volte tentiamo di uscire, almeno per andare a fare qualche acquisto... niente da fare.
A quel punto, ci svacchiamo completamente: chi fornica in camera, chi si autoconvince di aver dimenticato roba in altri alberghi (che contatta, tesissimo, via mail dopo ricerche affannose) e poi invece al ritorno scoprirà di averla lasciata a casa, chi fa saltare la corrente, chi tenta di farsi una doccia calda (invano, e il nostro amico troglodita è costretto ad intervenire per far riparare gli impianti), chi se la fa ma trasforma il bagno in un lago e poi si stira i capelli incurante del rischio di fulminazione, chi dorme, chi sfrutta la connessione wifi per ammazzarsi di chat... una noia MORTALE.
Verso sera migliora un po', consentendoci di andare a fare l'agognata spesa (utile sia per l'aperitivo pre-cena che per la colazione del giorno successivo): svaligiamo pure questo supermercato e, non contenti, decidiamo di premiarci prenotando nel miglior ristorante di pesce del paese.
Tornati in pensione, si intavola una violentissima partita ad Uno, in cui ognuno di noi dà ovviamente il peggio di se stesso in termini di competitività animalesca.
Poi si esce e si va al ristorante, sfruttando il bel tempo incipiente: anche qui, come in altre occasioni, si mangia ottimamente e come maiali a costi ragionevolissimi, col solo problema della comprensione col cameriere (che porta la metà del fritto misto di pesce mandando in overflow il sempre più rancino Peppe! ).
Dopo cena, ci concediamo finalmente una passeggiatina ristoratrice per le vie del paese, giungendo al porto turistico: sbaviamo un po' dietro a yacht che mai ci potremo permettere (a meno di vincite al Superenalotto...), sognamo quanto basta ad occhi aperti... e torniamo indietro a sognare ad occhi chiusi.
O meglio: a cercare di farlo.
Già, perché la segheria canadese è con noi stanotte. Ce l'ho proprio al mio fianco.
Mai sognato così tanto di uccidere qualcuno con una mazzata ben assestata... ma, memore di un insegnamento datomi proprio da Peppe dopo il tentato sonnellino pomeridiano, gli intimo con perentorietà, nel cuore della notte "Girati!!!" e lui, bofonchiando nel sonno, obbedisce e ci fa finalmente dormire in pace!
Bertran_de_Born
Minimoto Champ
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Inviato: 7 Mag 2013 17:00
mi sto spanciando di risate ripensando a quei momenti
nazza
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Inviato: 7 Mag 2013 18:19
ahahahahahahahahah
siete grandi
muchogusto1
Ginocchio a Terra
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Inviato: 8 Mag 2013 10:13
Seguo con molto interesse... E molto, molto divertito...
JO74
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Inviato: 8 Mag 2013 12:13
Aspetta le foto allora
nazza
Very Important Tinga
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Inviato: 8 Mag 2013 22:13
GIORNO 4 - 28/04/13
Valle del Visovac - Traversata interna della Croazia - Plitvice - Rupa
Eh già: decisi a recuperare la giornata precedente, caratterizzata dal forzato fermo di uomini e mezzi a Betina, tutti vogliamo vedere qualcosa di interessante e carino e decidiamo di visitare sia il Parco Nazionale della Valle del Visovac, non lontano, sia il bellissimo ed assai noto Parco Nazionale dei Laghi di Plitvice, situato molto più a Nord (nel cuore della Croazia continentale) e a metà strada rispetto alla meta di giornata, Rupa (al confine fra Croazia e Slovenia, nel Nord dell'Istria).
Consci che circa 460 km, più le visite dei parchi, richiedono energia... iniziamo a tritare roba da mangiare come ossessi: in particolare, regna sovrana la famosa Mortadela croata (non è un errore, ha veramente una L sola!), che entra di diritto fra le peggiori randellate da colazione della storia del mio stomaco (e di quello di tutti gli altri).
Dopo aver ficcato nello zaino di Peppe (al solito...) le provviste per il viaggio (ovvero gli avanzi della colazione... mica pochi, nonostante ci siamo impegnati come d'abitudine) carichiamo le cavalcature e partiamo alla volta della Valle del Visovac.
L'inizio della mattinata è motociclisticamente complicato: la strada è il solito pasticciaccio polveroso e pieno di insidie, Peppe va ogni giorno più piano perché, Imperatore Incontrastato della Ragnaggine Applicata, invece di cambiare le gomme prima di partire, decide di consumarle fino alle tele e aspetta di venire in Croazia sperando che costino meno (costringendoci a cercare gommisti in paeselli improbabili), io e Alex siamo agli sgoccioli con la benzina...
Arriviamo nella parte meridionale del parco ed apprendiamo che le visite alle cascate più alte sono soltanto guidate (su comodo autopullman) e che si paga un obolo.
Dopo le manovre di rito sul ghiaione (per me ogni volta più complicate! ) decidiamo di proseguire oltre, sperando di trovare più a Nord un posto da cui vedere le cascate in modo indipendente e soprattutto gratis (la presenza di Peppe ci sta contagiando oltre misura... )!
La strada che circonda il parco è molto carina, ed immersa in un paesaggio che esalta le mie reminiscenze geologiche; dopo poca strada, ci fermiamo vicino all'attracco del battello che porta all'isola di Otok Visovac (sede di un ex-monastero) per godere del bel panorama (purtroppo, privo delle cascate "alte" che sono nella parte inferiore del corso del fiume).
Riprendiamo il viaggio e saliamo ancora verso Nord: oltre Bristane entriamo ufficialmente nel parco e decidiamo di visitarne la porzione centrale.
Parcheggiamo, paghiamo l'immancabile obolo e ci godiamo un'oretta in mezzo alla natura più totale, fra paesaggi favolosi, cigni, cascate, cascatelle, giochi d'acqua naturali, spettacoli geologici, ricostruzioni storiche dell'utilizzo dell'acqua nelle varie epoche... anelli di ferro che si materializzano all'improvviso dai pontili e che rischiano di farmi cadere in acqua per l'ilarità degli astanti... cucciolate di papere a zonzo... passerotti invadenti e possessivi... insomma, bellissimo!
Rinfrancati da cotanta Madre Natura, ripartiamo ed io e Alex cominciamo a strizzare a causa della poca benzina rimastaci nei serbatoi... Alex mi rassicura e mi fa "Tranquillo, qui sopra, fra 5 km al max, c'è un benzinaro" e io, fra me e me, penso "Speriamo che 'sto c... di navigatore ci azzecchi almeno stavolta altrimenti restiamo a piedi e ci tocca ciucciare la benza dal serbatoio di Peppe (così impara ad essere così rancino)...".
In effetti il chirurgico Garmin di Alex ci prende in pieno: il benzinaio c'è.
CHIUSO (da anni, probabilmente).
La spia della riserva è sempre più accesa, quasi ci buca le cornee... boh, che fare?
Ci viene in aiuto il navigatore di Peppe... il quale ci guida, lungo una variante non prevista (il cui percorso è caratterizzato da andature bradipe-sottocoppia-che-più-piano-non-si-può...), oltre il parco e verso l'autostrada croata A1: dopo l'entrata, a pochi km, c'è un'area di servizio sicuramente aperta nonostante sia domenica!
Anche in autostrada il ritmo è bassissimo... io ed Alex facciamo a gara a chi resta prima a piedi... manca poco al distributore! 1 km... 800 m... 500 m... E ALEX VINCEEE!!!
Mi fa segno con le dita come a dire "Finita!", io lo sfilo, arrivo nella piazzola e sento il minimo della mia motina a un milione di giri... E CHE CULOOO!!! CI SONO ARRIVATO AL PELO!!!
Mentre faccio rifornimento, stupefacendomi del fatto che Tisìfone possa aver percorso ben 265 km con un pieno (cifra che non pensavo mai più di raggiungere), arrivano tutti gli altri... ed in coda Alex che spinge! HAHAHA!
Momento storico immortalato da decine di foto... esilarante, Mr. Garmin!
Pausa di raccoglimento e si riparte: usciamo dall'autostrada poco più a nord e rientriamo nella profonda Croazia, piegando verso Knin e, da lì, puntando decisi verso Gracac.
Ci circonda il nulla cosmico, punteggiato da villaggetti disabitati, abbandonati ma con grandi cimiteri affollatissimi (BRRR... ) e da strani cartelli bianchi e rossi col teschio in mezzo. Mah...
Incrociamo un'auto, una moto od un camion ogni 20 km almeno; per il resto, pochissimo da segnalare. Il deserto assoluto. Ed un senso di inquietudine costante.
Sostiamo ad una fermata del bus (un bus che si ferma qui in mezzo al niente???), sfruttando lo spazio a bordo strada per banchettare coi famosi avanzi della colazione; io ne approfitto per una sontuosa pisciata fra le frasche, nei pressi di una casa in rovina.
Quando torno, Alex mi fa "Ma te la sei letta la mail sui campi minati nell'interno della Croazia?"... al che impallidisco e, all'istante, comprendo cosa diavolo significhino quei cartelli bianchi e rossi... e realizzo che il pisciatone infrattato poteva essere... un gran botto!
Ripresomi, mangio a 4 palmenti per sentirmi ancora più vivo: ripartiamo, col meteo che fa un po' le bizze ma non ci regala acqua.
Arriviamo nei dintorni del parco di Plitvice e il paesaggio si ammorbidisce decisamente: più verde, più gente in giro... sensazione di liberazione dall'"oppressione" procurataci dall'attraversamento del territorio interno croato. AAAHHH!!!
Visto che vorrei evitare di restare nuovamente a piedi, memorizzo un distributore poco prima della nostra sosta al parco; poi tutti decidiamo di fermarci presso uno degli ingressi principali, per prendere informazioni su escursioni, brevi visite e paesaggi da non perdere in zona.
Le notizie non sono ottime, se messe in parallelo con il poco tempo a nostra disposizione (siamo già oltre le quattro del pomeriggio): un'escursione minimale dura circa un'ora e mezza e ci mancano ancora 200 km al nostro arrivo a Rupa!
Decidiamo di mettere ai voti la faccenda, perché il dilemma è notevole: visitare qualcosa di bello rischiando di arrivare ad ore pazzesche in albergo, oppure tagliare l'escursione e ripartire?
Di norma, sceglierei la prima (inutile fare del moto-turismo se poi si fa solo la parte della moto-, minimizzando la parte del -turismo! ); in questo caso, complice un po' di stanchezza e non conoscendo la "natura" dei km che mancano alla meta, voto per la seconda ipotesi come tutti tranne Dany&Cindy che, comprensibilmente a mio avviso, somatizzano pesantemente la cosa ma civilmente si adeguano.
Ci rifocilliamo e, prima di ripartire, raccomando ad Alex di far benza nel distributore memorizzato prima... ma lui no! LUI E' UN DURO!!! "Ma daaaiii, tanto dopo ne troviaaamooo, figuuuratiii!!!".
E così passiamo una mezz'oretta da tregenda perché per almeno 30 km non c'è un chezz di distributore a pagarlo oro, ed è pure domenica e quelli lungo le strade normali sono generalmente chiusi.
Meglio che Alex non senta tutto quello che pronuncio dentro al mio casco... in ogni caso, anche qui poche centinaia di metri prima di finire secchi, arriviamo ad un'area di servizio molto casereccia e facciamo l'agognato rifornimento, fra il divertimento generale, Nazza che mi dà ragione fin dall'inizio e che fa il c... al fidanzatino, e la mia voglia di sopprimere il Mod!
Ma la giornata di gloria di BurnOut non finisce mica qui... E NO!
Già, perché decidiamo di evitare l'ulteriore traversata interna (passeremmo per Ogulin, per intenderci) e di piegare verso il mare, con strade meno ignote e kilometraggio minore; tutto bene, certo... MA... complice il maledettissimo navigatore... invece di condurci tranquilli verso l'Adriatico, Alex ci fa passare per una vallata contraddistinta dalla presenza di buche tremende, un'unica strada strettissima e tortuosa (con curve a sorpresa come se piovesse), cani rabbiosi pronti ad aggredire chiunque ed imprevisti in ogni angolo. Praticamente il castello stregato delle giostre in versione motociclistica!
Quando giungiamo all'incrocio con uno stradone enorme (ovvero: quello che avremmo dovuto percorrere...), vorremmo scuoiare vivo il Mod! Il quale se la ride (Nazza un po' meno... ), mentre Peppe ci informa che, seguendo il suo comunissimo TomTom, avremmo fatto lo stradone bello e risparmiato parecchi minuti. GRAZIE, EH!
Vabbè... procediamo scollinando (Brinje) ed arriviamo al mare a Senj, ripercorrendo da qui, in senso inverso, la strada fatta due giorni prima (compresi i ghiaioni e tutte le altre porcate... ) per scendere verso Zara.
Nulla da segnalare nei dintorni di Rijeka; da qui in poi si sale di quota e si raggiunge Rupa col favore delle tenebre.
Veniamo accolti in albergo da una simpaticissima signora che ci fa un testone così con le sue chiacchiere, ci spiega che possiamo cenare in un postazzo per camionisti lì vicino, ci rassicura sulla sistemazione delle moto (al coperto e al sicuro nel suo garage) e ci racconta che è avvezza ai motociclisti perché in molti si fermano lì quando vanno a girare al circuito di Rijeka.
Raccolti i documenti da registrare, ci accompagna alle camere (decisamente minuscole, ma la pulizia e l'ordine sono maniacali, tanto da destare il nostro stupore e la nostra ammirazione... beh, dopo l'approssimazione della Croazia meridionale, qui sembra di stare in Austria! ) e ci lascia.
La cena è consumata col solito appetito: ci sfondiamo di carne stavolta!
E il postazzo per camionisti, che da fuori sembra un incrocio fra una sala-giochi e un locale per scambisti, da dentro... pure, però si rivela un ottimo posto dal punto di vista culinario!
Si torna in camera: dopo la doccia di rito, tutti in branda ad ascoltare il concerto per sola sega del buon Peppe (ma stavolta l'ho piazzato di fianco a Claudio! ), il quale ha passato metà serata a pianificare come e dove cambiare 'ste benedette gomme il giorno successivo...
Bertran_de_Born
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Inviato: 9 Mag 2013 9:55
GIORNO 5 - 29/04/13
Postumia - Nova Gorica - Lago di Garda
La mattinata inizia con una brutta notizia: Dany&Cindy, segnati dalla faticosa giornata precedente, decidono di tornare a casa con un giorno d'anticipo, tirando dritto via pallostrada invece di fermarsi ancora una notte sul Lago di Garda.
Con dispiacere li salutiamo, augurando loro un buon viaggio di ritorno...
E' anche il tanto atteso momento del cambio-gomme da parte del Re dei Rancini Peppe: invece di fare la traversata della porzione orientale della Slovenia, tirerà dritto verso Trieste alla ricerca delle agognate coperture a basso costo, partendo con un po' d'anticipo.
Prima della partenza, però... come non perpetuare la tradizione delle colazioni da campioni del WestGP?!?!?
Già la sera prima avevamo intortato la signora, chiedendole di prepararci una bella colazione... in mattinata, dimostra di aver capito tutto facendoci trovare, nella saletta dedicata, un buon quantitativo di cibo di ogni tipo che noi spazzoliamo spietatamente come al solito (lasciando soltanto un urfido succo di ciliegia - credo... - allungato con 3 litri d'acqua ). Come da tradizione, intaschiamo tutto ciò che resta lasciando poca roba, giusto per non farci dare dei maiali...
Si parte!
Pieno d'ordinanza (anche il buon Alex, dopo la giornata di gloria, è diventato iperprevidente...) e via verso il confine: il viaggio dura ben 3 minuti, perché la frontiera croato-slovena è veramente in paese!
Un po' di coda al controllo-documenti... ma... arriva un messaggio del buon Peppe, che Nazza mi riporta... suona più o meno così: "Luca, puoi guardare se tu hai il mio passaporto al posto del tuo? Perché io ho appena passato una frontiera col tuo!". EEEHHH?!?!?!?!?
Guardo e spunta il brutto faccione di Peppe dal documento che porto nella fondina... ottimo, vorrà dire che per passare i controlli userò la carta d'identità (e meno male che me li porto entrambi...)!
Dopo aver passato senza problemi l'accuratissimo controllo ed essermi fatto 4 risate alla faccia di Peppe (che, se fosse stato privo di documenti alternativi e - per caso - gli avessero chiesto di togliersi il casco... visto che non mi somiglia PER NIENTE credo si sarebbe fatto qualche giorno al fresco pensando a quanto care costano le gomme in Slovenia... TIE'!!! ), riparto insieme ai miei restanti 3 compagni di viaggio (Claudio, Alex&Nazza) verso la verde ed amena Slovenia, contraddistinta da pulizia, ordine e paesaggi collinari e montani veramente carini, oltre che da strade non bellissime come fondo ma con tracciati divertenti.
Peccato per il meteo, piuttosto uggioso anche se mai piovoso: vista la bellezza di questa porzione di Slovenia, decidiamo che potrà essere interessante visitarla - col sole! - in futuro e la promuoviamo come meta potenziale per un nuovo viaggio, nonostante sia noiosissimo raggiungerla via pallostrada (ma si può sempre decidere di creare un bell'itinerario lungo tutto l'arco alpino... ).
Nelle vicinanze di Postumia abbiamo un'esitazione: visitiamo le grotte oppure le lasciamo per il viaggio futuro, preferendo il giro del lago di Garda? Facciamo la seconda, va'!
Tiriamo più o meno dritto verso Nova Gorica senza particolari problemi e godendoci il panorama: giunti lassù, prendiamo la pallostrada che ci porterà dritti verso Verona e, da lì, a Bardolino, meta di giornata.
Nulla da segnalare durante il viaggio, sempre tradizionalmente noiosissimo, lungo il NordEst italiano via Serenissima, a parte l'incontro abbastanza casuale con Peppe: ci si ferma in un'area di sosta e tutti si ammira le splendide gomme nuove montate dal nostro, il quale è tutto gongolante perché ha risparmiato probabilmente 24 centesimi rispetto all'averle prese in Italia. MA VA' LAAA'!!!
Spuntino veloce in autogrill e via con la noia, fra i soliti superlavori stradali fatti male per scelta (così ogni anno se ne fanno degli altri, no? Questo è il classico assistenzialismo del sistema-Italia... e poi uno non deve dire niente... ) e un traffico tranquillo, senza particolari code.
Giungiamo a Bardolino, in un camping organizzatissimo che sembra un villaggio turistico 5 stelle, ordinato, pulito, preciso (si vede che qui vengono i Tedeschi...): ci vengono assegnate 2 mobil-homes FANTASTICHE con ogni comfort, per me è la prima volta in un orpello del genere e saltabecco come un bimbo col giocattolo nuovo!
Le manovre sul terreno bagnato non sono il massimo (per me il problema si porrebbe anche sull'asciutto, ma lasciamo stare... ) ma parcheggiamo di fianco alle mobil-homes, scarichiamo i bagagli, facciamo merenda con i pezzi di colazione rimasti e decidiamo il da farsi: visto il meteo abbastanza favorevole, anche se non soleggiatissimo, l'ideale è spararsi la costa orientale del Garda sino a Riva! E VIA!
Nonostante un bel po' di merenderos e rincoglioniti assortiti lungo la strada, ci godiamo i - sempre splendidi - panorami che il Garda ci regala (Tedesche comprese! ) ed arriviamo a Riva, cambiata completamente dall'ultima volta che l'abbiamo visitata e con un'area pedonale bordo-lago assai ampia e vivibile.
Dopo una passeggiata in centro, decidiamo di concederci un aperitivo come si deve sulla piazzetta antistante lo scalo: spritz a manetta e via andare! Offre Bertran!
Riprendiamo le cavalcature e torniamo verso Sud, al tramonto, proseguendo decisi verso Peschiera ove abbiamo deciso di cenare.
Trovato un posticino carino, ci sediamo e ci spariamo una pizza ben fatta (finalmente!); prima di andare via, facciamo conoscenza con un cinquantenne fighettone con ipergnocca (acidula) al seguito, il quale si incuriosisce a causa dei nostri super-discorsi su decatalizzazioni, omologazioni e altre amenità mentre la gnocca si dimostra palesemente disinteressata a tali faccende.
Verso la fine della conversazione, scopriamo che ha... una Brutale 910!!! ECCOLO LI'!!! Vabbè, ho speranza, dai... per lo meno riguardo all'ipergnocca!
Fine-serata in "gelateria automatica": ognuno si piglia la coppa, si serve dai distributori e poi paga a peso. Ovviamente riempiamo le coppe all'inverosimile, attratti più dal giochino che dal gelato (francamente un po' spugnoso)... e quasi nessuno arriva alla fine! O mi sbaglio, Nazza...?
Temperatura freschettina e grande umidità al ritorno... più l'effetto del gelato... beh, quando arrivo in mobil-home, potete immaginare quale sia la prima operazione che eseguo, con gran soddisfazione peraltro!
Peppe nel pomeriggio aveva deciso di andare a disturbare il sonno di Alex&Nazza, quindi io e Claudio chiudiamo in tranquillità la vacanza con una camera per uno (fatta salva una prova del riscaldamento da parte mia... diciamo che è meglio tenerlo spento, visto che, dal rumore, sembra di star davanti ad un turboreattore! ).
L'indomani, gli ultimi km prima di terminare la vacanza, uffa!
E le previsioni danno pure tanta tanta acqua...
La mattinata inizia col magone, per l'acqua notturna presa dalle nostre motine e per le previsioni non certo esaltanti: prenderemo pioggia sicuramente.
L'unica è passare dalla A21, più a Sud, evitando il tratto lombardo di A4 contraddistinto da piogge più intense.
Facciamo colazione (parca, questa volta... sarà la tristezza... ), carichiamo le moto, ci godiamo lo spettacolo di Peppe con l'antipioggia (che lo rende un incrocio fra un autospurghista e un pescatore di tonni pinne gialle), facciamo il pieno e partiamo, con strade e tempo umidi.
Io manco mi sono portato l'antipioggia, in viaggio: ho deciso di fidarmi del mio ultimo grande acquisto, ovvero la tuta turistica triplo-strato... e ho fatto bene! Primo: non piove così tanto, se non per qualche kilometro ma nulla di che. Secondo: nonostante il breve ma intenso lavandone, non un filo d'acqua penetra... e vaiii!!!
In pallostrada nulla da segnalare; lungo la A21 il tempo, a tratti, sembra persino schiarirsi... poi entriamo in Piemonte e troviamo freddo, nebbia e strade bagnate. Ecco, perfetto!
Come da programma, sosta per i saluti al sottoscritto in area di servizio Crocetta Nord: foto di rito, baci&abbracci, i miei compagni di viaggio ripartono verso il Torinese, mentre io dopo 5 km sono a casa, a scaricare, attaccare mille lavatrici e lavare la moto per due ore e mezza sfruttando il ritorno inaspettato del bel tempo!
Alcuni spunti:
1 - Volevamo altre mete ma ci è piaciuta tanto la Croazia! E in Slovenia... torneremo!
2 - Mete a parte, l'importante è avere una compagnia come questa: non ci sono problemi che tengano, con amici così!
3 - Importante per il futuro: al fine di fare del moto-turismo in cui ci sia anche il -turismo... kilometraggio max giornaliero 250 km!
4 - Per chi vorrà andare in Croazia: non pisciate nei prati. NON FATELO! E occhio alle strade, ai guidatori locali... e ai gatti neri!
Bertran_de_Born
Minimoto Champ
Ranking: 1652
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Inviato: 9 Mag 2013 11:34
report come sempre perfetto,
non vedo l'ora di vedere le foto
shiftyhornet
Very Important Tinga
Ranking: 1108
14344131
14344131
Inviato: 9 Mag 2013 12:24
Mi sono ammazzato dal ridere !!!
samurai
MotoGp
Ranking: 1322
14344916
14344916
Inviato: 9 Mag 2013 16:21
aggiungerei anche "occhio alle rane, e ai serpentazzi"!
domani con calma arrivano le foto.. TREMATE COMPAGNI DI VIAGGIo!!!
nazza
Very Important Tinga
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Inviato: 9 Mag 2013 16:24
nazza ha scritto:
aggiungerei anche "occhio alle rane, e ai serpentazzi"!
domani con calma arrivano le foto.. TREMATE COMPAGNI DI VIAGGIo!!!
Non l'ho scritto perché tanto non li vedete... antianimalisti!!!
Quanto alle foto, scrivevo all'amore tuo: potreste togliere i post di foto precedenti e metterle tutte al fondo, con indicato il giorno e qualche commentuccio, giusto per organizzare il tutto per benino?
Sò troppo un insgegnieeeeeeerrrrrrrr...
Bertran_de_Born
Minimoto Champ
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14346226
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Inviato: 10 Mag 2013 3:56
Bertran_de_Born ha scritto:
...........chi si autoconvince di aver dimenticato roba in altri alberghi (che contatta, tesissimo, via mail dopo ricerche affannose) e poi invece al ritorno scoprirà di averla lasciata a casa.........
Peppe77k
Very Important Tinga
Ranking: 3344
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Inviato: 10 Mag 2013 4:12
Bertran_de_Born ha scritto:
[b].........
Un po' di coda al controllo-documenti... ma... arriva un messaggio del buon Peppe, che Nazza mi riporta... suona più o meno così: "Luca, puoi guardare se tu hai il mio passaporto al posto del tuo? Perché io ho appena passato una frontiera col tuo!". EEEHHH?!?!?!?!?
Guardo e spunta il brutto faccione di Peppe dal documento che porto nella fondina... ottimo, vorrà dire che per passare i controlli userò la carta d'identità (e meno male che me li porto entrambi...)! .....
correzione.....ho passato tutte e 2 le frontiere esibendo il tuo passaporto !! quella in uscita dalla Croazia e quella in ingresso in Slovenia....
Per la cronoca: alla dogana slovena c'è una doganiera da paura......ha visto la tua foto e mi ha lasciato andare proprio perchè avrà pensato che non c'era nulla di interessante in un Metrosexual!
Peppe77k
Very Important Tinga
Ranking: 3344
14346562
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Inviato: 10 Mag 2013 8:50
Peppe77k ha scritto:
Per la cronoca: alla dogana slovena c'è una doganiera da paura......ha visto la tua foto e mi ha lasciato andare proprio perchè avrà pensato che non c'era nulla di interessante in un Metrosexual!
Tsè... ha guardato la foto e s'è messa in testa che c'era bisogno di una bella perquisa ("Yummm che figo questo qua... mmm... e avrà certamente una Brutale... aaahhh", toccandosi vistosamente), poi ha dato un'occhiata al personaggio dal vivo e alla moto ed ha pensato "Meglio spedirlo via il prima possibile, guarda come si presenta in giro! E quelle gomme, poi...".
Mi devi una FDM a questo punto: associare la mia faccia a quell'ambaradan è GRAVISSIMO!
Bertran_de_Born
Minimoto Champ
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14348160
14348160
Inviato: 10 Mag 2013 17:26
Girello proprio niente male e report veramente bello...
Ora mi metto in fila ad attendere le foto...
JO74
Global Mod
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14349091
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Inviato: 10 Mag 2013 22:18
JO74 ha scritto:
Girello proprio niente male e report veramente bello...
Grazie a te e a tutti coloro ai quali strappo almeno un sorriso con le mie supervaccate!
Bertran_de_Born
Minimoto Champ
Ranking: 1652
14352193
14352193
Inviato: 12 Mag 2013 19:32
Complimenti a tutti ed in particolare a Bertan per il report a dir poco fantastico.
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