tom998r ha scritto:
Scusa se mi permetto, ma dal basso della mia ignoranza vorrei specificare che la frequenza di registrazione delle cinghie è solitamente di 110Hz.
Con i MHz ci facciamo funzionare i telefonini, per quello che ricordo e quel poco che ne capisco, dai 900 ai 1900. Correggetemi se sbaglio.
La storia dei MHz non l'ho scritta io per primo. Leggi bene...
Anzi, per la precisione, aveva scritto Mh tralasciando la z.
Dato che le frequenze non si misurano in Megahenry ho ipotizzato che gli fosse scappata la z di Hertz.
Veramente a 110 MHz lavorano le radio militari ed aeroportuali.
I telefoni cellulari stanno molto più su in frequenza, direi 870 - 960 MHz e 1880 - 2120 MHz (MHz più, MHz meno... non ho sottomano il piano nazionale frequenze che ho in laboratorio).
tom998r ha scritto:
Che la brugola da 5 o 6 sia un metodo che funziona nessuna obiezione, anche se non l'ho mai provato. Secondo me è però inadatto ad una persona che, per scarsa esperienza in materia, non sa neanche se i denti della cinghia stanno all'interno o all'esterno della stessa.
Nello stesso sito che parla del metodo della frequenza è descritto dettagliatamente (e con ricca documentazione fotografica) come cambiare le cinghie.
Anche io sono dell'idea che, almeno la prima volta, conviene farlo fare da un meccanico...
Però se uno vuole imparare...
tom998r ha scritto:
Considera una cosa: non voglio sembrare sbilanciato a favore del "metodo frequenza", ma solo portare all'attenzione che è un procedimento legato alle leggi della fisica.
E se cinghie prodotte in annate diverse con materiali diversi (anche solo leggermente) risuonano a frequenze diverse?
tom998r ha scritto:
Ricorda per caso le note prodotte dal pizzicare una corda di chitarra al variare del tensionamento della stessa?
Certo che si, è la stessa cosa.
Non a caso dicevo che si deve tensionare una cinghia e non accordare un pianoforte.