ansetup ha scritto:
La "pura inerzia" di cui parli non esisterebbe se la velocità di spostamento del mezzo fosse pari a 0...., ed altro non è che l' ormai arcinoto "controsterzo" , che volenti o nolenti sfrutta le forze giroscopiche tanto spesso tirate in ballo.....
Questa tecnica funziona a 3 km/h come a 200 km/h....., ma ovviamente , essendo strettamente correlata alle suddette forze , è più efficace e maggiormente percepibile nei suoi effetti al salire delle velocità.....
Questa tecnica funziona a 3 km/h come a 200 km/h....., ma ovviamente , essendo strettamente correlata alle suddette forze , è più efficace e maggiormente percepibile nei suoi effetti al salire delle velocità.....
Sui veicoli a due ruote esiste un effetto inerziale che non ha nulla a che vedere con le forze giroscopiche. Immagina di partire da fermo con il manubrio girato a sinistra (senza muoverlo e quindi senza effetti giroscopici) e con delle rotelle che mantengono il mezzo verticale. Per forza di cose il mezzo si appoggia sulla rotella destra. Se non ce l'avessi il mezzo si inclinerebbe a destra fino a cadere. Puoi bloccare questa caduta girando il manubrio a destra all'inclinazione desiderata. Questo avviene per pura inerzia. Se consideri un monopattino (ruote piccole, leggere e a bassa velocità) l'inerzia domina di gran lunga sull'effetto giroscopico. Anche un pattinatore in equilibrio su una lama da ghiaccio procede in questo modo. Nelle moto avviene a bassa velocità, diciamo sotto i 20~30km/h in cui sembra di dover girare il manubrio nel verso della curva, ma per iniziarla bisogna comunque ruotarlo dal lato opposto
ansetup ha scritto:
La pressione sul poggiapiedi interno alla svolta , sia che venga attuata rimanendo in linea col corpo moto , sia sfruttando il naturale aumento di pressione dovuto allo spostamento del corpo verso l' interno , serve soprattutto a trasferire buona parte del "peso-pilota" più in basso di quanto non accadrebbe se si scaricasse totalmente sulla sella.....
Questo abbassamento del "peso-pilota" aiuta a percorrere linee più efficaci ed aumenta la stabilità del mezzo.....
Questo abbassamento del "peso-pilota" aiuta a percorrere linee più efficaci ed aumenta la stabilità del mezzo.....
Stavo riflettendo sulla differenza tra un pilota in piedi sulle pedane ed uno inginocchiato sulla sella, la cui posizione del baricentro è comparabile. Il pilota inginocchiato è molto meno ancorato alla moto e potrebbe reagire ad un'improvvisa inclinazione della stessa spostandosi dalla parte opposta e diminuendo la stabilità e la direzionabilità del mezzo. Quello in piedi scarica il peso su una base più larga ed è più stabile. Comunque non posso dire che questa cosa mi sia del tutto chiara
ansetup ha scritto:
la velocità di percorrenza non è strettamente correlata al grado di inclinazione della moto.....
Giusto, infatti se il pilota inclina la moto da un lato sporgendosi dall'opposto, è possibile procedere in linea retta con la moto inclinata. Ma dalla posizione del baricentro del complesso moto + pilota, non si scappa: esso determina univocamente la relazione tra velocità e raggio di curvatura