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Difficoltà nel misto lento arrivata con la nuova moto
Messaggio Inviato: 19 Ago 2012 23:41
Oggetto: Difficoltà nel misto lento arrivata con la nuova moto
 

Ciao a tutti, ho da poco cambiato moto salendo in sella ad una R1, il problema è che io e lei andiamo veramente poco d'accordo nel misto stretto, il mio stile di guida predilige avantreni granitici, mi piace sentire molto l'anteriore e guidare con il baricentro sbilanciato in avanti, il retrotreno lo snobbo abbastanza, solitamente rimane molto leggero con tendenze a saltelli in frenata e qualche scodata in uscita curva, non mi interessa molto e non ne ho gran timore perchè riesco comunque a gestire il tutto aiutandomi con un ammortizzatore di sterzo e spostando eventualmente il mio peso indietro tutte le volte che occorre (85 kg), la paura invece ce l'ho quando sento l'anteriore (E di conseguenza tutta la moto a seguire) che non va dove vorrei io, mi fa molta paura la tendenza ad allargare e l'entrata in curva è proprio il cruccio di tutto ciò....
Le curve cerco sempre di affrontarle con il motore su di giri, sfrutto la massima trazione aprendo un pochino il gas ancora prima di arrivare a centro curva e questo mi fa chiudere la traiettoria finale di uscita esattamente come vorrei, non riesco proprio invece a piegare se non ho sempre a disposizione una repentina risposta al gas e di conseguenza entrando con marce troppo alte vado dritto, con la R1 mi succede proprio questo, non riesco ad impostare le entrate come vorrei, ho provato a usare anche la 1° nello stretto, l'entrata migliora leggermente ma non mi sembra una soluzione troppo valida.
Questa la mia esperienza pregressa con le due ruote :

-Honda Crm 50cc
-Aprilia Rs 125cc
-Aprilia Rs 250cc
-Kawasaki Z750
-Kawasaki Zx6r (636)

Con le ultime due della lista avevo raggiunto un feeling a dir poco unico nel misto lento, una volta scelta la marcia giusta (2° o 3°) l'entrata veniva quasi da sola, sembrava di avere quasi avantreni che guidassero al posto mio, con l'R1 non riesco proprio a gestire la discesa in piega e l'impostazione iniziale, l'uscita è il punto dove mi tocca recuperare tutto quello che perdo ed è frustrante perchè prima di passare a questa Yamaha l'unica cosa in cui andavo bene era proprio il misto lento dato che nel veloce non ho mai saputo guidare davvero fino al mio personale limite anche per paura della velocità, vorrei ritrovare la percorrenza che avevo prima e la capacità di iniziare bene una piega, girare così non mi piace, non mi diverto e mi sento Valentino sulla Ducati, com'è possibile passare dall'essere sicuri e "veloci" nel mistro stretto a sentirsi come se non si sapesse più andare in moto ?
Fra l'altro, anche se la cosa non ha una rilevanza fondamentale, da quando possiedo la Yamaha sono sempre l'ultimo del gruppeto di 600 con cui giro e mi diverto sempre meno, vedo gli altri divertirsi e arrivare freschi quando io invece devo far fatica per tenere la ruota dell'ultimo e arrivo stracciato....
Come posso far scorrere questa R1 nel misto ?

Ps. Trattasi del modello 2003 quindi sì una 1000 cc ma con pochi cv e tanto mid-range.
 
Messaggio Inviato: 20 Ago 2012 6:14
 

Ciao , "Lucas"..... icon_smile.gif
Storie come la tua le ascolto molto spesso.... icon_wink.gif
Sei al tuo primo "millone" sportivo...., e ti stai rendendo conto di quanto sia impegnativo e affatto semplice da sfruttare.....
Datti tempo....., ma non illuderti di ritrovare l' efficacia e la relativa semplicità di guida sullo stretto rilevate con le precedenti moto..... icon_rolleyes.gif
Stai usando il setting di serie ?....
E come gomme , come sei messo ?.... eusa_think.gif



doppio_lamp_naked.gif doppio_lamp_naked.gif
 
Messaggio Inviato: 20 Ago 2012 8:36
 

A livello di gomme monto delle Rosso II, il posteriore è chiuso da entrambe le parti, l'anteriore invece è completamente nuovo sui bordi, pressioni consigliate dal costruttore, penso di avere un delta P di circa 0,2 bar a favore del posteriore.
Le sospensioni le ho indurite su tutti i fronti, sia compressione che rebound, sia anteriore che posteriore, sono a circa 5 click dal tutto chiuso in tutti e 6 i registri idraulici (4ant + 2 del mono) avendo a disposizione 20-25 click, il precarico sia davanti che dietro è settato circa a metà delle tacche disponibili, le sospensioni sono state rigenerate quindi l'idraulica lavora in maniera corretta, con questa configurazione vado abbastanza bene, o per meglio dire, vado, forse potrei provare a mollare un po l'idraulica in compressione delle forcelle, originariamente quando ho acquistato la moto giravo con la configurazione std. che prevede circa 10-15 click dal tutto chiuso su tutti i registri, inutile dire che era assolutamente troppo morbida, peso circa 85kg e spesso viaggio con passeggero...

Grazie a tutti
 
Messaggio Inviato: 20 Ago 2012 10:48
 

strano, il 2003 non è così asse da stiro come la mia, quindi è solo il passaggio al mille... sembra facile ma ci vogliono anni per riuscire a sfruttarlo decentemente.
 
Messaggio Inviato: 20 Ago 2012 12:45
 

Lucas ha scritto:
A livello di gomme monto delle Rosso II, il posteriore è chiuso da entrambe le parti, l'anteriore invece è completamente nuovo sui bordi, pressioni consigliate dal costruttore, penso di avere un delta P di circa 0,2 bar a favore del posteriore.
Le sospensioni le ho indurite su tutti i fronti, sia compressione che rebound, sia anteriore che posteriore, sono a circa 5 click dal tutto chiuso in tutti e 6 i registri idraulici (4ant + 2 del mono) avendo a disposizione 20-25 click, il precarico sia davanti che dietro è settato circa a metà delle tacche disponibili, le sospensioni sono state rigenerate quindi l'idraulica lavora in maniera corretta, con questa configurazione vado abbastanza bene, o per meglio dire, vado, forse potrei provare a mollare un po l'idraulica in compressione delle forcelle, originariamente quando ho acquistato la moto giravo con la configurazione std. che prevede circa 10-15 click dal tutto chiuso su tutti i registri, inutile dire che era assolutamente troppo morbida, peso circa 85kg e spesso viaggio con passeggero...

Grazie a tutti




Premesso che il setting è molto soggettivo...., in linea di massima non è una buona cosa tenere le idrauliche relativamente chiuse durante la fase di apprendistato..... icon_rolleyes.gif
Per far "scorrere" la moto , è necessario avere buon feedback in percorrenza , con sospensioni che siano sensibili ad ogni minimo input..... eusa_think.gif
Non potrebbe essere che , a forza di smanettarci su , tu abbia incasinato il buon bilanciamento di base ?..... eusa_think.gif
Non volermene , ma capita pure nelle "migliori famiglie" , di perdere la trebisonda , quando si smanetta troppo sui registri cercando di trovare un feedback che magari non arriva per altri motivi (....ad es. , una fase di apprendistato ancora troppo breve..... eusa_shifty.gif )....
I trasferimenti di carico , con un mille , assumono ancor più importanza di quanto avvenga con mezzi meno prestanti , e se vengono inibiti eccessivamente da un setting troppo "chiuso" , potrebbero generare scarsa aderenza e/o poco feeling con il fondo.....
Forse potresti ritornare sui tuoi passi , riportando la moto nella configurazione ciclistica originale o perlomeno poco "distante" dalla stessa , adeguando magari il precarico molla del mono solo per l' uso in coppia....., rimandando eventuali operazioni di "settaggio dedicato" a quando sentirai di poter gestire con maggior tranquillità la nuova moto..... icon_wink.gif


doppio_lamp_naked.gif doppio_lamp_naked.gif
 
Messaggio Inviato: 21 Ago 2012 10:03
 

ansetup ha scritto:




Premesso che il setting è molto soggettivo...., in linea di massima non è una buona cosa tenere le idrauliche relativamente chiuse durante la fase di apprendistato..... icon_rolleyes.gif
Per far "scorrere" la moto , è necessario avere buon feedback in percorrenza , con sospensioni che siano sensibili ad ogni minimo input..... eusa_think.gif
Non potrebbe essere che , a forza di smanettarci su , tu abbia incasinato il buon bilanciamento di base ?..... eusa_think.gif
Non volermene , ma capita pure nelle "migliori famiglie" , di perdere la trebisonda , quando si smanetta troppo sui registri cercando di trovare un feedback che magari non arriva per altri motivi (....ad es. , una fase di apprendistato ancora troppo breve..... eusa_shifty.gif )....
I trasferimenti di carico , con un mille , assumono ancor più importanza di quanto avvenga con mezzi meno prestanti , e se vengono inibiti eccessivamente da un setting troppo "chiuso" , potrebbero generare scarsa aderenza e/o poco feeling con il fondo.....
Forse potresti ritornare sui tuoi passi , riportando la moto nella configurazione ciclistica originale o perlomeno poco "distante" dalla stessa , adeguando magari il precarico molla del mono solo per l' uso in coppia....., rimandando eventuali operazioni di "settaggio dedicato" a quando sentirai di poter gestire con maggior tranquillità la nuova moto..... icon_wink.gif


doppio_lamp_naked.gif doppio_lamp_naked.gif


quotone ... ma soprattutto per quello che vuoi tu dovresti andare su setup morbidi ... non rigidi. I setub rigidi rendono la moto più stabile e meno agile e molto più adatta al veloce che non al misto stretto. Ti straconsiglio di riportare tutto al setup originale, provarla e postare le tue impressioni da lì vediamo anche di capire come muovere i registri.

Le gomme come pressione stai sui 2,3 sia davanti che dietro non dare troppa differenza di presisone al momento (soprattutto per l'uso stradale) e vediamo anche lì cosa succede.

doppio_lamp.gif
 
Messaggio Inviato: 21 Ago 2012 10:46
 

Seguirò il vostro consiglio, vediamo cosa succede riaprendo le idrauliche, diciamo che l'anteriore ho voluto indurirlo appositamente perchè in fase di frenata scendeva davvero molto rendendo la frenata stessa meno efficace, purtroppo c'è da dire che questa moto ha un impianto frenante davvero sottodimensionato, devo sempre anticipare la frenata e modularla, forse anche questo è uno dei motivi che mi impediscono di prendere confidenza con il mezzo, l'aver paura di andar lungo a causa dei freni inefficienti e quindi l'essere agitato e deconcentrato proprio in fase di inserimento, non so, l'unica certezza è che non riesco più a divertirmi come prima e girando in gruppo perdo un po il sorriso icon_sad.gif
 
Messaggio Inviato: 21 Ago 2012 10:49
 

brusca ha scritto:
sembra facile ma ci vogliono anni per riuscire a sfruttarlo decentemente.

Sfruttarlo è un conto, ma essere messi a disagio è strano. Non sono mai salito su un R1, ma ho provato diversi 1000 carenati e naked e non mi sono mai sentito impedito in fasi particolari della guida.

L'ultimo che ho provato è il 999R ed ho avuto un feeling pazzesco già dopo due curve tanto che quando sono risalito sulla mia facevo fatica a guidare icon_eek.gif

Sono abbastanza convinto anch'io che ci sia un problema di registri troppo chiusi. A volte le sospensioni sembrano morbide, ma in realtà lavorano perfettamente. Le regolazioni poi dipendono chiaramente dalle quote ciclistiche e chiudere tutto a priori su ogni moto perché sembra morbida può portare ad effetti molto deleteri.

Comunque datti tempo, quando avrai fatto qualche migliaio di km sulla nuova bestiola tutto verrà più naturale, a volte il rodaggio va fatto più che altro al pilota 0509_up.gif
 
Messaggio Inviato: 21 Ago 2012 11:10
 

urano88 ha scritto:

L'ultimo che ho provato è il 999R ed ho avuto un feeling pazzesco già dopo due curve tanto che quando sono risalito sulla mia facevo fatica a guidare icon_eek.gif


eusa_whistle.gif eusa_whistle.gif eusa_whistle.gif .... icon_asd.gif icon_asd.gif icon_asd.gif icon_asd.gif icon_asd.gif icon_asd.gif

urano88 ha scritto:

Comunque datti tempo, quando avrai fatto qualche migliaio di km sulla nuova bestiola tutto verrà più naturale, a volte il rodaggio va fatto più che altro al pilota 0509_up.gif


0509_up.gif
 
Messaggio Inviato: 21 Ago 2012 13:24
 

urano88 ha scritto:
L'ultimo che ho provato è il 999R ed ho avuto un feeling pazzesco già dopo due curve tanto che quando sono risalito sulla mia facevo fatica a guidare icon_eek.gif


vero, l'ho provato a ledenon, una bicicletta... peccato lo sia anche di motore icon_smile.gif

comunque sia, con la mia faccio 12-15 giri a franciacorta e sono stanco, con un 600 posso fare un'endurance.
 
Messaggio Inviato: 22 Ago 2012 14:04
 

brusca ha scritto:


vero, l'ho provato a ledenon, una bicicletta... peccato lo sia anche di motore icon_smile.gif



Daiiiii esagerato!!! icon_asd.gif icon_asd.gif icon_asd.gif icon_asd.gif comunque si ... in pista le ducati di motore restano indietro ... è un po sempre stato così ... soprattuto con le serie pre 1098 e company ...
 
Messaggio Inviato: 22 Ago 2012 23:00
 

Anche io nel misto stretto (ma stretto sul serio) non mi fido e sento poco l'anteriore, è come se stesse per mollarmi. Nel mio caso è sicuramente inesperienza ed incapacità di guida, in fondo con la moto ci ho fatto solo 3900 km e tutti quest'anno, è la mia prima moto seria e non ho la giusta confidenza. Inoltre la Day è sicuramente meno amichevole che un 600 giapponese...
Tutto questo senza mai toccare il setting e controllando abbstanza spesso la pressione delle gomme.

Probabilmente sbaglio anche posizione di guida, nelle curve lente sotto i 50-60 km/h non mi viene naturale piegare molto la moto, mi pare come già detto che l'anteriore abbia meno grip. Dovrei caricarlo di più col peso e sporgermi maggiormente col corpo?
 
Messaggio Inviato: 23 Ago 2012 5:50
 

eugenio2strokes ha scritto:
Anche io nel misto stretto (ma stretto sul serio) non mi fido e sento poco l'anteriore, è come se stesse per mollarmi. Nel mio caso è sicuramente inesperienza ed incapacità di guida, in fondo con la moto ci ho fatto solo 3900 km e tutti quest'anno, è la mia prima moto seria e non ho la giusta confidenza. Inoltre la Day è sicuramente meno amichevole che un 600 giapponese...
Tutto questo senza mai toccare il setting e controllando abbstanza spesso la pressione delle gomme.

Probabilmente sbaglio anche posizione di guida, nelle curve lente sotto i 50-60 km/h non mi viene naturale piegare molto la moto, mi pare come già detto che l'anteriore abbia meno grip. Dovrei caricarlo di più col peso e sporgermi maggiormente col corpo?



Premesso che sullo stretto , a mio modesto parere , non "paga" molto cercare la "piega ad effetto", per tutta una serie di motivi che forse al momento non è il caso di sviluppare....., sei certo di "pestare con convinzione" sulla pedana interna alla curva durante tutta la fase di inserimento ?...... eusa_think.gif
L' azione anzidetta incrementa di molto l' aderenza dell' anteriore , e aiuta non poco a "sentirlo" più preciso e stabile in traiettoria...... icon_wink.gif



doppio_lamp_naked.gif doppio_lamp_naked.gif

Ultima modifica di ansetup il 23 Ago 2012 11:18, modificato 1 volta in totale
 
Messaggio Inviato: 23 Ago 2012 8:15
 

Io devo dire che ho uno stile di guida un po strano, ad esempio la moto mi piace settata rigida e caricata tutta sull'anteriore, in condizioni di bilanciamento fra ant. e post. (Moto piatte tipo Italiane) non riesco a guidare, durante la curva esco dalla moto ma senza mai cercare il ginocchio, anzi, mi guardo bene dal mettere troppo fuori la gamba, praticamente sposto il sedere in fuori, porto il busto in avanti e mi appendo alla porzione più esterna del serbatoio con lo sterno quasi appoggiato ad esso, così mi sembra di avere molto feeling con l'anteriore e di riuscire ad imprimere molta più forza sia sui manubri che sulla moto in generale, in poche parole cerco di fare questo, ovviamente non raggiungo un angolo di piega del genere dato che non sono un pilota :

immagini visibili ai soli utenti registrati



Non riesco invece assolutamente a fare qualcosa di questo genere in quanto mi risulta innaturale per la mia guida :

immagini visibili ai soli utenti registrati

 
Messaggio Inviato: 23 Ago 2012 9:06
 

c'è un solo modo per sapere se uno stile di guida è più o meno efficace, il cronometro.
 
Messaggio Inviato: 23 Ago 2012 9:22
 

brusca ha scritto:
c'è un solo modo per sapere se uno stile di guida è più o meno efficace, il cronometro.


Vabeh ma a me più che altro interessa divertirmi e sentire confidenza con la moto più che guardare il cronometro, e vorrei capire il perchè di questa tendenza ad allargare della moto e della mia difficoltà in inserimento, non so mai in che punto inserire perchè poi a volte chiude perfettamente la traiettoria altre volte invece allarga clamorosamente costringendomi a frenare cattivo di posteriore e tirarla su per non farla uscire fuori....
 
Messaggio Inviato: 23 Ago 2012 9:46
 

come gia detto prova a settarla sul morbido, migliora nello stretto... poi certamente un mille è piu difficile da guidare rispetto a un 600 leggero, perchè le quote ciclistiche sono fatte per donare piu stabilità che agilità nello stretto.
per il discorso freni, ti consiglio di fare qualosa pure li, non andrei mai in giro con un mezzo di cui non mi fido della frenata: cambia pastiglie, tubi in treccia( se non li ha gia), tolleranze dimensionali dei dischi ecc...
 
Messaggio Inviato: 23 Ago 2012 11:36
 

Lucas ha scritto:


Vabeh ma a me più che altro interessa divertirmi e sentire confidenza con la moto più che guardare il cronometro, e vorrei capire il perchè di questa tendenza ad allargare della moto e della mia difficoltà in inserimento, non so mai in che punto inserire perchè poi a volte chiude perfettamente la traiettoria altre volte invece allarga clamorosamente costringendomi a frenare cattivo di posteriore e tirarla su per non farla uscire fuori....




Queste tue rilevazioni mi fanno pensare a 2 possibilità :

- Forse non hai ancora sviluppato una costante coordinazione motoria durante le azioni di spinta su pedane e manubrio , senza averne reale percezione..... eusa_think.gif
Ciò significa che , a seconda di quanto riesci ad essere coordinato nelle azioni anzidette , la moto seguirà in maniera più o meno precisa la traiettoria voluta.....
Il livello prestazionale della tua attuale moto richiede azioni più "mirate" , rispetto alle precedenti cavalcature..... icon_wink.gif

- Oppure....., devi ancora abituarti alla tipica caratteristica delle moto di questa categoria , e cioè la innata tendenza a modificare la loro "posizione" sul tracciato , in relazione all' uso del motore..... eusa_think.gif
Le inerzie , i trasferimenti di carico , la stessa capacità di cambiare inclinazione , sono fortemente condizionati dal grado di apertura del gas e dal numero di giri motore.....

In entrambi i casi....., devi darti tempo e lavorarci sù...... 0510_confused.gif



doppio_lamp_naked.gif doppio_lamp_naked.gif
 
Messaggio Inviato: 24 Ago 2012 11:45
 

ansetup ha scritto:



Premesso che sullo stretto , a mio modesto parere , non "paga" molto cercare la "piega ad effetto", per tutta una serie di motivi che forse al momento non è il caso di sviluppare....., sei certo di "pestare con convinzione" sulla pedana interna alla curva durante tutta la fase di inserimento ?...... eusa_think.gif
L' azione anzidetta incrementa di molto l' aderenza dell' anteriore , e aiuta non poco a "sentirlo" più preciso e stabile in traiettoria...... icon_wink.gif



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Purtroppo solo quando penso "devo spingere sulle pedane" lo faccio veramente bene, sennò non ho ancora automatizzato del tutto la cosa, nel senso che semplicemente ci carico più peso, ma non spingo veramente tanto. Vedrò di ricordarmi più spesso di farlo per bene icon_smile.gif
 
Messaggio Inviato: 24 Ago 2012 14:41
 

quando ti sporgi dalla moto per fare la curva premi per forza sulla pedana interna... il problema semmai è schiacciare quella esterna (e sei col sedere dall'altra parte) quando dai il gas.
 
Messaggio Inviato: 25 Ago 2012 23:04
 

La pressione sulla pedana interna in fase di inserimento , sullo stretto assume ancor più importanza che sul veloce , al fine di gestire "al bacio" la traiettoria voluta...... icon_smile.gif
Normalmente , l' ideale sarebbe coordinare la suddetta pressione (....aiutata dallo spostamento del corpo internamente alla moto.....) con la spinta in avanti sulla manopola interna , per sfruttare le forze giroscopiche a nostro favore.....
Ma...., come sappiamo , queste ultime risultano poco efficaci a velocità relativamente basse.....
Ecco perchè , sullo stretto , dove si viaggia proprio a velocità relativamente basse , la "qualità" della pressione sulla pedana interna assume grande importanza per definire la traiettoria con buon feeling......

Anni fà , andando per passi con un amico , motociclista "di ritorno" (....coetaneo , ma rimasto senza moto per 2 decenni....) , notavo che aveva la tendenza posturale da te descritta....., cioè si spostava col corpo internamente , senza sporgere la gamba relativa , anzi tenendola praticamente a fianco del serbatoio..... eusa_think.gif
Dopo parecchi consulti incrociati , mi resi conto che teneva l' arto inferiore in quel modo perchè , invece di sfruttare lo spostamento del corpo per aumentare "naturalmente" la pressione sul poggiapiedi , non trovando sicura e stabile tale postura , finiva per lavorare molto di braccia anche per tenersi alla moto..... icon_confused.gif
Alla fine...., anche in inserimento premeva sulla pedana esterna quasi come sull' interna.....
Mi resi conto di questa sua tendenza anche in relazione al setting da lui preferito , dove tendeva a preferire quote ciclistiche agilissime (....avantreno molto "basso".....) , che gli permettevano cambi di direzione/inclinazione immediati , senza neccessità di spinte convinte e precise..... icon_neutral.gif
La contropartita era però un mezzo nervoso e poco preciso in traiettoria , che non lo aiutava affatto nel "togliersi la ruggine" accumulata negli anni.....

Io credo che potresti avere lo stesso "problema" vissuto da quel mio amico.... eusa_think.gif , risolto affinando parecchio lavoro e postura della gamba interna alla svolta...... icon_wink.gif


doppio_lamp_naked.gif doppio_lamp_naked.gif
 
Messaggio Inviato: 26 Ago 2012 12:21
 

ansetup ha scritto:
Normalmente , l' ideale sarebbe coordinare la suddetta pressione (....aiutata dallo spostamento del corpo internamente alla moto.....) con la spinta in avanti sulla manopola interna , per sfruttare le forze giroscopiche a nostro favore.....
Ma...., come sappiamo , queste ultime risultano poco efficaci a velocità relativamente basse.....
Ecco perchè , sullo stretto , dove si viaggia proprio a velocità relativamente basse , la "qualità" della pressione sulla pedana interna assume grande importanza per definire la traiettoria con buon feeling......


eusa_think.gif eusa_think.gif eusa_think.gif Allora questo come lo spieghi Link a pagina di Youtube.com ? Non è un video particolare, ce ne sono decine..

Velocità basse, spostamenti sulla sella zero e spinta sulle pedane praticamente nulla, come fanno?
 
Messaggio Inviato: 27 Ago 2012 14:28
 

urano88 ha scritto:


eusa_think.gif eusa_think.gif eusa_think.gif Allora questo come lo spieghi Link a pagina di Youtube.com ? Non è un video particolare, ce ne sono decine..

Velocità basse, spostamenti sulla sella zero e spinta sulle pedane praticamente nulla, come fanno?



A proposito di video....., per provare a spiegare meglio il concetto di gestione del mezzo sul lento relativamente alle gimkane , ti posto questo quà sotto , dove è evidente l' azione di "pressione" del pilota sulla parte esterna del corpo moto..... icon_smile.gif
Piedino che sfiora l' asfalto a parte , che il pilota può permettersi di utilizzare , al fine di estremizzare la piega avendo un certo margine di "recupero"..... , la tecnica di guida nelle gimkane , intesa come insieme di azioni fisiche sul mezzo , è un mix fra quella fuoristradistica/motardistica e quella tipicamente stradale......
In questo genere di competizioni , i cambi di direzione/inclinazione avvengono sterzando il manubrio nel senso della svolta , e ci si aiuta dosando le pressioni su pedane e corpo moto.....
Nello specifico , si preme sulla pedana interna in inserimento e sulla parte esterna del corpo moto (.....come è d' uso nelle discipline fuoristradistiche e derivati.....).....
La pressione sulla pedana interna aiuta a migliorare direzionalità e rapidità nei cambi di inclinazione , quella esterna aumenta l' aderenza.....
In questo genere di competizioni , sporgere una qualsiasi parte del corpo per incrementare il livello di tenuta non sarebbe produttivo....., in parte a causa del continuo susseguirsi dei cambi di inclinazione , ed in parte perchè una simile postura (....sia la gamba interna a sfiorare l' asfalto , sia corpo e gamba a "cercare" contatto con lo slider....) implicherebbe un aumento dell' ingombro laterale dell' insieme "moto-pilota" , costringendo chi guida a percorrere linee più ampie per "starci dentro"....., che alla fine non pagherebbero dal punto di vista cronometrico..... icon_wink.gif



doppio_lamp_naked.gif doppio_lamp_naked.gif



Link a pagina di Youtube.com
 
Messaggio Inviato: 28 Ago 2012 10:15
 

Hai notato come nel video che hai postato il tizio non vada più veloce, né giri più stretto di quello che ho postato io? Questa tecnica non mi sembra granché.

C'è una cosa che molti trascurano nel controsterzo e che è efficacissima sin da velocità bassissime. Senza tirare in ballo effetti giroscopici dietro la cui complessità spesso ci si nasconde una cosa basilare è che se una moto sta andando dritta e si gira il manubrio da un lato, essa, per pura inerzia, tenderà a cadere dall'altro impostando di fatto un angolo di piega che poi può essere mantenuto impostando, nuovamente col manubrio, la traiettoria.

Per quanto riguarda la spinta sulle pedane ci sto riflettendo da più o meno quando ho iniziato ad andare in moto, quindi più o meno sei anni. Al momento sono abbastanza convinto che non influenzino minimamente la dinamica del mezzo se non aiutando il lavoro delle sospensioni, nel senso che se prendi una buca mentre hai le gambe in tensione ti si stacca il sedere dalla sella e la assorbi meglio. Puoi avere dei vantaggi nell'ambito della gestione della moto in condizioni di scivolamento, ma in normali condizioni di aderenza non fa differenza.

A mio avviso quello che guida la moto è al 80% la forza impressa al manubrio e al 20% gli spostamenti del pilota in sella, intesi unicamente come movimenti del baricentro.
Nel dettaglio del tuo video la posizione improbabile del pilota fa sì che, nonostante la moto sia sdraiata in terra, il complesso moto-pilota stia eseguendo una piega modesta, da cui la scarsa velocità e il raggio di curva relativamente ampio.
 
Messaggio Inviato: 28 Ago 2012 11:22
 

Questo più o meno è quanto riesco a sfruttare il posteriore con delta P di 0,2 a favore.





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Messaggio Inviato: 28 Ago 2012 11:40
 

penso anche io che la spinta sulle pedane sia fortemente sopravvalutata a livello amatoriale. effetto ne produce ma per essere "rilevante" si deve parlare si pressioni mooolto elevate, pressioni che un non atleta puo', forse, esercitare per tempi limitatissimi. che poi magari uno dia un piccola pressione per diverse ore ci puo' stare ma non e' quella che imho fa la grande differenza. nel lento il manubrio e' molto piu' veloce negli effetti. chi ha una moto da enduro sa benissimo che stando in piedi e caricando tutto il peso su una sola pedana (cosa che molti non atleti non riescono a fare neppure una volta partendo da seduti senza aiutarsi con le braccia) la moto cambia direzione ma mooolto piu' lentamente di quando accade accompagnando l'operazione con un adeguato movimento di sterzo.
nel topic si sono dette molte cose giuste manca la piu' ovvia cioe' che comprare un 1000 vecchio per fare guidato lento e' un po come comprare un suv bello, d'immagine, potente e poi lamentarsi che in centro milano si fa fatica a girare e parcheggiare. chi ci tiene lo puo' usare ma anche a farci modifiche non sara mai una macchina facile nel traffico .
il 1000 nello stretto e' un po la stessa cosa, e' pensato per avere stabilita' ed una prima da 150 all'ora , razionalmente parlando non certo la moto migliore per l'utilizzo specifico. chi e' capace ci viaggia forte lo stesso, uno normale va uguale o piu' forte (dritto escluso) anche con moto ben piu' "modeste"
 
Messaggio Inviato: 28 Ago 2012 14:11
Oggetto: Re: Difficoltà nel misto lento arrivata con la nuova moto
 

mi son letto qua e là stò topic....

cominciamo con il dire che stiamo parlando evidentemente di strada e quindi la sicurezza è la cosa prioritaria

io vengo da anni di gare di enduro e qualche buona moto carenata

Citazione:
Le curve cerco sempre di affrontarle con il motore su di giri


io personalmente per strada oltre 8000 con il mille non sono mai andato....
e i tornanti li prendo a 4000/5000giri....
percorrendo la migliore traiettoria ti assicuro che in pochi mi stanno dietro con supersportive!

Citazione:
sfrutto la massima trazione aprendo un pochino il gas ancora prima di arrivare a centro curva e questo mi fa chiudere la traiettoria finale di uscita esattamente come vorrei


nulla di più sbagliato!!! l'azione del gas raddrizza la moto, portandola verso l'esterno!!!

e allora, come si fa a prendere curve lente nel migliore dei modi?
cerco di estremizzare il concetto, raccontandoti il mio modo di guidare sullo Stelvio con il cbr1000rr! rimanendo sempre entro la metà della carreggiata e senza mai rischiare la caduta!

è più facile da farsi che a dirsi, l'importante è ritardare il pù possibile l'ingresso andando a costeggiare il più possibile la zona esterna della curva, quindi, diciamo ad 1/4 della stessa a gas COMPLETAMENTE CHIUSO, senza intervendo del freno anteriore, agire sul freno posteriore, che quello si che consente di chidere la traiettoria!!! quindi, agire sullo sterzo, cercando di effettuare una traiettoria il più a V possibile, in modo da catapultarsi il più vicino possibile al punto di corda.

fatto questo, a centro curva (se hai fatto tutto bene), ti ritrovi al centro della tua carreggiata rivolto con la moto in uscita curva, ed ora e solo ora, quando puoi permetterti di tirare un po' su la moto dalla piega puoi aprire il gas!

questa è la tecnica SU STRADA che mi da maggiore sicurezza feeeling e velocità, ma sopratutto SICUREZZA!
 
Messaggio Inviato: 28 Ago 2012 15:26
 

urano88 ha scritto:
Hai notato come nel video che hai postato il tizio non vada più veloce, né giri più stretto di quello che ho postato io? Questa tecnica non mi sembra granché.

C'è una cosa che molti trascurano nel controsterzo e che è efficacissima sin da velocità bassissime. Senza tirare in ballo effetti giroscopici dietro la cui complessità spesso ci si nasconde una cosa basilare è che se una moto sta andando dritta e si gira il manubrio da un lato, essa, per pura inerzia, tenderà a cadere dall'altro impostando di fatto un angolo di piega che poi può essere mantenuto impostando, nuovamente col manubrio, la traiettoria.

Per quanto riguarda la spinta sulle pedane ci sto riflettendo da più o meno quando ho iniziato ad andare in moto, quindi più o meno sei anni. Al momento sono abbastanza convinto che non influenzino minimamente la dinamica del mezzo se non aiutando il lavoro delle sospensioni, nel senso che se prendi una buca mentre hai le gambe in tensione ti si stacca il sedere dalla sella e la assorbi meglio. Puoi avere dei vantaggi nell'ambito della gestione della moto in condizioni di scivolamento, ma in normali condizioni di aderenza non fa differenza.

A mio avviso quello che guida la moto è al 80% la forza impressa al manubrio e al 20% gli spostamenti del pilota in sella, intesi unicamente come movimenti del baricentro.
Nel dettaglio del tuo video la posizione improbabile del pilota fa sì che, nonostante la moto sia sdraiata in terra, il complesso moto-pilota stia eseguendo una piega modesta, da cui la scarsa velocità e il raggio di curva relativamente ampio.



In ordine :

nel video che ho postato , la postura viene estremizzata per fini puramente spettacolari , inclinando esageratamente la moto (....se ascolti attentamente si sente lo sfregare del poggiapiedi sull' asfalto.....) e controbilanciando col corpo per mantenere l' equilibrio.....
Dubito che il pilota del video stesse cercando velocità e/o efficacia nel percorrere una linea..... icon_rolleyes.gif
L' ho postato solo per evidenziare una tecnica ben nota ai fuoristradisti/motardisti , cioè la "spinta" o pressione che dir si voglia sulla parte esterna alla svolta sul corpo moto , utilizzando la gamba relativa , ed in particolare la "zona ginocchio" , che aiuta ad incrementare l' aderenza......
Questo per riallacciarsi al "come fanno" nelle gimkane..... icon_wink.gif


La "pura inerzia" di cui parli non esisterebbe se la velocità di spostamento del mezzo fosse pari a 0...., ed altro non è che l' ormai arcinoto "controsterzo" , che volenti o nolenti sfrutta le forze giroscopiche tanto spesso tirate in ballo.....
Questa tecnica funziona a 3 km/h come a 200 km/h....., ma ovviamente , essendo strettamente correlata alle suddette forze , è più efficace e maggiormente percepibile nei suoi effetti al salire delle velocità.....


Non mi permetto di discutere sui tuoi 6 anni di esperienza....., ma da "motociclista matusalemme" quale sono , con "qualche" anno di agonismo sul groppone , ti garantisco che la pressione sui poggiapiedi non serve soltanto ad alleggerire il peso-pilota dalla sella , al fine di collaborare con il sistema sospensivo della moto..... icon_smile.gif
La pressione sul poggiapiedi interno alla svolta , sia che venga attuata rimanendo in linea col corpo moto , sia sfruttando il naturale aumento di pressione dovuto allo spostamento del corpo verso l' interno , serve soprattutto a trasferire buona parte del "peso-pilota" più in basso di quanto non accadrebbe se si scaricasse totalmente sulla sella.....
Questo abbassamento del "peso-pilota" aiuta a percorrere linee più efficaci ed aumenta la stabilità del mezzo.....

Relativamente alle percentuali necessarie da adottare durante la guida.... icon_rolleyes.gif , se ne potrebbe parlare per mesi , ma a mio modesto parere , dipende moltissimo dal contesto di guida relativo....., oltre che , naturalmente , dalla postura e "tendenza" del pilota...... eusa_think.gif
Infine....., la velocità di percorrenza non è strettamente correlata al grado di inclinazione della moto.....
Il pilota del video è "costretto" ad inclinare moltissimo la moto per "starci dentro" , a causa anche della postura adottata (....busto quasi verticale , come nelle discipline fuoristradistiche....) , al fine di poter gestire meglio il mezzo e mantenere un minimo di equilibrio....., altrimenti precario a causa della bassa velocità d' avanzamento..... icon_wink.gif



doppio_lamp_naked.gif doppio_lamp_naked.gif
 
Messaggio Inviato: 28 Ago 2012 16:35
 

Ho provato a mollare i registri, in particolare ho aperto solo quelli in compressione di un altro paio di click, direi sostanzialmente invariata "l'impacciataggine" della moto nel lento, peggiorata invece nel veloce, penso quindi che andrò a richiudere i registri, ho trovato utile il vostro consiglio di applicazione di maggior pressione sulle pedane, facendo qualche prova effettivamente il cambiamento c'è, sono arrivato anche ad applicare molta pressione facendo lavorare di più i muscoli sia dei polpacci che delle cosce, la moto scende più velocemente e si riesce a prendere più confidenza, sono comunque lontano dal feeling che avevo con le precedenti, poi certo la gomma arrivo lo stesso a chiuderla e non mi ritengo un fermone, vorrei però tornare a sentire la moto come sentivo le altre...
 
Messaggio Inviato: 28 Ago 2012 22:16
 

Datti tempo , "Lucas"...... icon_smile.gif
Come già detto da me e da altri , la cavalcatura con cui stai viaggiando adesso è tuttaltro che ideale per essere gestita e sfruttata efficacemente sullo stretto..... icon_confused.gif
Inoltre....., col tempo ti renderai conto che quel genere di moto , oltre ad un lavoro mirato e più "attento" sulle pressioni da applicare per gestirlo al meglio , richiederà anche una "rivisitazione" delle traiettorie , come già accennato da altro utente poco sopra (..."Baldo" , mi pare.... eusa_think.gif ) , per poter risultare efficaci e sicuri.....
In pratica...., con quel genere di prestazioni , sullo stretto risulta produttivo adottare linee "spezzate", in modo da evitare quanto più possibile di dover gestire l' aderenza del posteriore a moto fortemente inclinata..... icon_wink.gif

Riguardo al discorso relativo alla pressione sulle pedane , ti racconto un aneddoto che mi vide protagonista.... eusa_shifty.gif
Nel 1976 , alle mie prime esperienze motociclistiche stradali , iniziai a prender confidenza con tale tecnica , seguendo i dettami di un noto "manico" dell' epoca.....
Bene......, l' amico mi scassò talmente i maroni , con 'sta storia della pressione sui poggiapiedi , che alla fine riuscii a "far fuori" la suola dei miei primi stivali da strada in soli 3 mesi...... eusa_wall.gif
All' epoca facevo molta palestra , ed i miei arti inferiori non soffrirono eccessivamente per il plus lavoro.....
La cosa più buffa , fu l' espressione estremamente soddisfatta del mio mentore quando gli mostrai le suole bucate delle mie calzature..... icon_lol.gif , segno inequivocabile che avevo seguito alla lettera i suoi consigli...... icon_asd.gif icon_wink.gif


doppio_lamp_naked.gif doppio_lamp_naked.gif
 
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