Citazione:
Lo posto qua perchè in fondo anche se con un istruttore sempre una pistata è stata, è tratto dal mio diario on line, nel caso no riuscissi a sistemare l'impaginazione, vorrei fosse preso per quello che è, la voglia di condividere, anche se con molto ritardo la mia piccola esperienza, alla quale mi sono avvicinato con qualche scetticismo ma che mi ha fatto ricredere, i corsi hanno un senso, sopratutto se in ambiente protetto e controllato.... mi hanno tolto pure gli specchietti per non guardare dietro
2011.06.13
Corso Base 76 Racing Team (circuito di Viterbo)
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Erano mesi che aspettavamo trepidanti, da quando Mirko e Fede ci dissero che stavano progettando di allargare il loro campo di azione, qui al centro.
Arriva la Conferma e le prime date dei corsi.
Un minimo di aiuto al motodays, chissa’ se ha portato fortuna… a noi sì.
Il primo corso è nostro! Tutti pronti a marzo per la prima, tutti tranne il Meteo, corso annullato e spostato, tutto compreso naturalmente, e per fortuna.
Siamo a Giugno, Lunedì 13, ore 8,15 appuntamento direttamente in pista a Viterbo, Circuito internazionale, neanche a dirlo la Domenica è stata piena di impegni e poi ho fatto anche la notte, non ho fatto in tempo neanche a togliere le staffe per le valigie laterali, nel dubbio, se le potrò tenere o no, mi porto le brugole e chiavi per smontare tutti i supporti, ma dato che ci sono ci monto pure le tre valige e le riempio!!!!!
Per fortuna il meteo non fa scherzi.
Ci presentiamo alle 8,30, Mirko quando mi vede col mio bel Trittico (bauletto e valigie) fa una faccia e si gira dall’altra parte ridendo, ma anche Ornella, nel suo piccolo, non deve aver sfigurato col gixxer baulettato.
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Siamo un po in ritardo, rapidamente prendiamo le tute in affitto il sottotuta ed io anche i guanti, hanno a disposizione tutto quello che serve per vestirsi da pista, tutto igienizzato e cambiato annualmente, e dopo esserci vestiti come moderni cavalieri, ci tuffiamo nel briefing mattutino, approfittiamo della colazione offerta dalla casa, e così con il cornetto in bocca seguiamo Mirko che comincia con le nozioni di comportamento in pista, sicurezza, tecnica e tutto quello che che con le nostre domande tiriamo fuori, o che ci guida a porle, lui è sereno, cordiale, disponibile come al solito… ed anche molto professionale, ma le risate ci scappano lo stesso.
Nel frattempo Fede e Marco (l’altro istruttore) controllano la pressione alle gomme delle nostre moto, e lo stato generale dei mezzi, regolano la pressione a quelle più indicate per girare in pista, poi ci chiederanno anche se sapevamo a quanto avevamo la pressione delle gomme sulle nostre moto. Bastardi!
Finiamo il briefing in sala e ci spostiamo fuori nella corsia dei box, li ci aspetta una moto messa sui cavalletti, Mirko ci sale sopra e ci mostra la corretta postura e i movimenti che vorrà da noi replicati durante la giornata, mani, braccia, piedi, caviglie, testa, ginocchio, culo, insomma, un esercizio fisico completo, poi a turno saliamo tutti e sotto il suo sguardo cerchiamo di riprodurre quello che ci ha fatto vedere.
Nota: con la moto ferma è un supplizio, una fatica che non immaginavo, tanto che dubito di arrivare all’ora di pranzo.
Ancora spiegazioni, raccomandazioni, e tutti sulle moto, insieme a fare un giro di pista così come guidiamo normalmente, per vedere come ci proponiamo sulla moto, inquadrare i primi errori e chissà altro, rientriamo, ci dividono in due gruppi, Ornella in un gruppo e me in un altro.
domanda mai posta, per paura della risposta: perchè lei là ed io qua’?
il gruppo di Ornella inizia per primo, io sono finito con amici di bandit.it e cerco di togliermi un po’ di tensione chiacchierando, odio l’attesa mi genera una tensione da stappata col botto, vedo Ornella girare, e come gli altri compagni di turno mi sembrano un po’ tutti ingessati, non posso non notare il lavoro di Mirko e Marco, uno davanti e l’altro dietro, osservano e indicano dove passare, piano piano tutti quanti vengono visionati accompagnati più di una volta durante il turno, in pratica non si è mai soli, puo’ capitare al massimo per un giro, altrimenti o li hai dietro o davanti o addirittura davanti e dietro…
che detta così sembra più un ammucchiata che un corso di guida, ma è così.
rientriamo ai box… fa fico dirlo!
tocca a noi!!!!
aaargh…gasp..
cavolo sono tesisssimo!
fede con la bandiera ci fa entrare… io ci rifletto un po’ e così entro per ultimo
do gas?… si ma piano eh?
e poi come diceva?
avambraccio in linea con il manubrio, ginocchio fuori e INDIETRO, punta della pedana sulla pianta del piede… ecco si così…. no posso allargare ancora di piu’ il ginocchio, più indietro ecco ora mi tira il cavallo… sono appeso… ecco ora sembrerò che corro di fianco alla moto…
eh mi si affianca Mirko…
Daunio il ginocchio tiralo più indietro, piegalo di più!!!
fuori il culo!!
eh?
ma se mi sto strappando l’inguine! penso…
mi sembra di capire che non sto facendo quello che penso di fare, sempre a dire di piegare meno ed uscire di più col corpo, mentre io penso di fare quello che mi chiedono…
bah.
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finisce il turno, noi rientriamo e l’altro gruppo esce, senza soluzione di continuità, 15 minuti in pista, 15 minuti di riposo alternandosi.
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al secondo turno, Mirko prende su Ornella e la porta come passeggera sulla sua moto, sono terrorizzato, non per lei, ma perchè mi ha detto che dopo tocca a me!
Ed infatti, prima del mio turno, prende la mia moto e mi dice sali!
ed io nonononnononononononnono ti prego, ti prego ti prego…e lui SALI!
ok ….
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lo ammetto non è che io abbia paura, no, io ho il terrore di fare il passeggero, ed esserlo con uno che gratta le saponette mentre ti guarda e spiega come e quando devi fare le cose, è alienante, ma ti fa capire che il limite che vedi è una tua pippa mentale.
ed allora risalito sulla mia moto al posto giusto, ricomincio,con più determinazione.
eccomi,arriva la curva, sciolto Daunio, gomito così, ginocchio fuori, interno coscia colà… giu’ la moto, ancora ed ancora…
comincio a migliorare, lo sento, è faticoso, il movimento deve essere rapido e senza scomporsi o scomporre la moto, morbido sul manubrio, rapido sulle gambe, guardare lontano, concentrazione, poi però ti rendi conto che li vedi passarti, rimanerti davanti indicandoti dove passare e guardandoti vedere cosa combini,
naturalmente loro non guardano la pista… cioè io mi impegno e loro se vogliono mi seminano senza guardare la strada… ce nè da studiare…vabbè…
Giro dopo giro,turno dopo turno, ci prendo gusto, comincio a toccare, il ginocchio, ma anche le pedane, Mirko mi dice che continuo a piegare troppo, e che sto giocando al risparmio, cavolo lo preferisco a tavola!!!
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a proposito di tavola, arriviamo all’ora di pranzo, e tutti insieme mangiamo ridendo scherzando insomma un bella tavolata tra amici, finito il pranzo di nuovo in sala corsi, altre spiegazioni, guardiamo le foto della mattina con le indicazioni degli errori, i cambiamenti tra i primi giri e gli ultimi, ovviamente ci scappano anche i perculamenti, e finiamo con il test sulle traiettorie e la loro correzione, almeno la teoria è ok!
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di nuovo in pista, come dicevo comincio a prenderci gusto, il mio prenderci gusto però mi porta a strafare,
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tocco a terra ad ogni curva, pure le pedane e tanto, così tanto che mi sentono dai box, diranno dopo, ed in un giro la gamba destra si affloscia, alla prima a destra ok, alla seconda a sinistra rimango sul fianco destro della moto,non mi tiro su…
riesco comunque a completare la esse rallentando e usando lo sterzo, con il culo e ginocchio tutto a destra, e la moto diritta, mi dico “dai che non se ne è accorto” ma non completo il pensiero che Lui è li di fianco che mi sta cazziando, di brutto per il rischio che ho corso, ma da dove è sbucato?
non mi sembrava di aver corso un gran pericolo, ma i suoi occhi sono di chi si è spaventato di molto, gli spiego che forse sono stanco e faccio per uscire, ma ci ripenso, finisco il turno tranquillo tranquillo mi dico, arrivo all’ingresso dei box e tiro dritto… vroooooommmm …10 metri ed una vespa mi entra nel sottocasco…
AAAAAAAAAAAAAHIIIIIIIIIOOOOOOOOOOOOO!!!!!
mi fermo sul prato, e come un ossesso mi spoglio, è dentro e punge la bastarda.
dovevo proprio uscire, si vede.
Fede arriva a verificare che succede, e controlla le punture, esco per i campi e mi lecco le ferite ai box.
riecco il mio turno rientro ancora piu’ deciso… siamo a fine giornata.
mi accodo a Marco, ora c’è un po’ piu’ di spazio, cerco di stargli dietro, esco col culo, col ginocchio, tocco senza toccare con la moto, nonostante la stanchezza mi sento piu’ sciolto e sicuro nei movimenti, continuo ancor un po’ da solo e poi sono di nuovo con Marco prima dietro, mi osserva un po’ e poi mi sorpassa e mi indica OK (evvvvvvai!) e di seguirlo (oh, almeno ho capito così), mi ci metto di buzzo buono a cercare di stargli dietro sopratutto nelle volte strette strette e nel rettilineo, ma finalmente ho avuto un segno di approvazione.
YEAAAAH!!!!
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Finiamo il corso con la consegna degli attestati, della card per le convenzioni, e la foto di gruppo, ci rimettiamo in abiti “civili” poi una birretta con mirko fede e marco, mentre anche loro dopo una giornata senza soste tirano un po’ il fiato, ma anche due o tre di birre facciamo… e la mia gloriosa giornata in pista termina di nuovo in moto alla volta di casa.
Conclusione.
Devo rifarlo!
troooppobbbello!
insospettabilmente utile, sopratutto!
anche se in quel modo esasperato per strada non ci girerò, è stata una giornata che mi ha fatto capire molte cose che gia’ facevo inconsciamente, ma che essendo inconsce non sempre sapevo gestirle…
qualcuno ha presente le giornate in cui ci sembra di avere le ruote quadrate? ecco appunto…
è divertente, con persone piacevoli, un’ottima esperienza che condensa in una giornata molti km ed anni di giri in moto.
risultato finale….
prima e dopo
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direi che è meglio della vannamarchi!!!!
voglio ringraziare di cuore per tutto Mirko, Fede e Marco
ovvero il 76 Rracing Team
Guidainpista.it
ciao!!!
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