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Tourist Trophy ancora tragico-Terzo morto all'isola di Man
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11943990 Inviato: 7 Giu 2011 7:59
Oggetto: Tourist Trophy ancora tragico-Terzo morto all'isola di Man
 

LONDRA - Nuova tragedia al Tourist Trophy, una delle gare di moto più estreme al mondo, sull'Isola di Man. Il 34enne pilota irlandese Derek Brien è morto in seguito ad un incidente nel primo giro della gara delle Supersport. La corsa è stata immediatamente interrotta. Brien è il terzo pilota che perde la vita nell'edizione di quest'anno: martedì scorso stessa sorte era toccata a Bill Currie, pilota di sidecar, e al suo passeggero Kevin Morgan. Nella sua carriera di pilota Brien aveva partecipato anche al campionato Superbike irlandese.

..............dal Il Gazzettino.it .........7 giugno 2011

doppio_lamp_naked.gif
aquilasolitaria
 
11944016
11944016 Inviato: 7 Giu 2011 8:06
 

uff quest'anno è brutta doppio_lamp_naked.gif
 
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11944025 Inviato: 7 Giu 2011 8:09
Oggetto: TT
 

Virgo ha scritto:
uff quest'anno è brutta doppio_lamp_naked.gif


Tutti gli anni è così. E' il Tourist Trophy, la corsa più bella e più pericolosa.
Quando capita spiace immensamente, ma è così.
 
11944164
11944164 Inviato: 7 Giu 2011 8:46
 

porka wakka... che brutto icon_sad.gif
 
11944187
11944187 Inviato: 7 Giu 2011 8:51
 

Già... Purtroppo quest'anno siamo già a tre... icon_confused.gif
Purtroppo però, al TT il rischio fa parte del gioco... Un gran bel gioco con i suoi gran bei rischi...

R.i.p. doppio_lamp.gif doppio_lamp.gif

icon_arrow.gif Link a pagina di Motoclub Tingavert
 
11944580
11944580 Inviato: 7 Giu 2011 10:19
 

Il TT è una corsa anacronistica dove oltretutto la sicurezza attiva e passiva non è cambiata in modo importante rispetto ai tempi in cui era una gara del circuito mondiale. Salvo che le moto di oggi hanno una potenza doppia rispetto ad allora. Piloti avveduti, tra i quali Giacomo Agostini (che lo ha vinto 4/5 volte), la boicottarono duramente, fino a costringere la federazione ad escluderla dal modiale, già molti anni fa.
Per motivi, difficilmente comprensibili ai più, la corsa è rimasta in essere come agonismo competitivo.
E' come se oggi si corressero ancora la 1000 miglia competitiva sulle vecchie statali.
Ma evidentemente le cose vanno così: le lobby in UK impediscono la caccia alla volpe perchè crudele, non più consona ai tempi, ma per il TT invece sembra che vada bene continuare.
 
11944817
11944817 Inviato: 7 Giu 2011 11:16
Oggetto: TT
 

Ocsecnarf ha scritto:
Il TT è una corsa anacronistica dove oltretutto la sicurezza attiva e passiva non è cambiata in modo importante rispetto ai tempi in cui era una gara del circuito mondiale. Salvo che le moto di oggi hanno una potenza doppia rispetto ad allora. Piloti avveduti, tra i quali Giacomo Agostini (che lo ha vinto 4/5 volte), la boicottarono duramente, fino a costringere la federazione ad escluderla dal modiale, già molti anni fa.
Per motivi, difficilmente comprensibili ai più, la corsa è rimasta in essere come agonismo competitivo.
E' come se oggi si corressero ancora la 1000 miglia competitiva sulle vecchie statali.
Ma evidentemente le cose vanno così: le lobby in UK impediscono la caccia alla volpe perchè crudele, non più consona ai tempi, ma per il TT invece sembra che vada bene continuare.


Questo discorso non ha senso. E' la solita litania soporifera.
Chi corre il TT lo fa per scelta, non per obbligo, di certo non per i soldi, forse per la gloria.
Tra l'altro le selezioni sono strachiuse.
Il circuito da quanto ho potuto vedere di persona, è messo in sicurezza per quanto possibile (è comunque una strada, non una pista, anche se ci sono cordoli qua e là), 2 eliambulanze, 2 ambulanze per ogni checkpoint, protezioni in gommapiuma e pneumatici, balle di fieno ricoperte in pvc, squadre di Marshalls e paramedici... Viene fatto tutto il possibile, ma quando sei a 300kmh su una strada racchiusa tra muretti di pietra... I piloti lo sanno, ne sono consapevoli.
C'è ancora chi scala gli ottomila in invernale, senza ossigeno e spesso ci rimane. Eppure non vedo muri che si ergono per impedirglielo.
I surfisti sono alla ricerca costante degli spot più pericolosi (Jaws, Mavericks, Teahupoo) e ogni anno ne annegano a decine tra professionisti e amatori. Anche in questo caso non vedo ergersi proteste.

Le road races sono pericolose, più della pista, certo. Ma chi le corre ne è consapevole e ha fatto la sua scelta. Non vedo perché dovremmo bandirle?
Togliamo tutto quello che è pericoloso (inteso per se stessi)?

P.S. Agostini ne ha vinti 10 di TT.
 
11944860
11944860 Inviato: 7 Giu 2011 11:29
 

Non condivido quanto detto, non mi risulta che un avvenimento di questo tipo rientri tra le attività estreme. La società civile non può tollerare che queste cose continuino ad esistere. Naturalmente occorre che l' altra parte di società lo capisca.
 
11944891
11944891 Inviato: 7 Giu 2011 11:38
Oggetto: TT
 

Ocsecnarf ha scritto:
Non condivido quanto detto, non mi risulta che un avvenimento di questo tipo rientri tra le attività estreme. La società civile non può tollerare che queste cose continuino ad esistere. Naturalmente occorre che l' altra parte di società lo capisca.


Non condividere è lecito.
Società civile, quale? La tua? La mia?
Esiste la facoltà di libera scelta e quella deve mantenere una società civile.
 
11944971
11944971 Inviato: 7 Giu 2011 11:58
 

Ocsecnarf ha scritto:
Non condivido quanto detto, non mi risulta che un avvenimento di questo tipo rientri tra le attività estreme. La società civile non può tollerare che queste cose continuino ad esistere. Naturalmente occorre che l' altra parte di società lo capisca.


hai idea semplicemente parlando ad esempio nel ciclismo quanti ciclisti amatoriali/professionisti perdono la vita in gara ?! (parliamo di gare non di farsi il giretto con gli amici)... secondo il tuo ragionemento allora dovremmo vietare tutto.

Io posso vietare ciò che è fatto non legittimamente e che lede e mette a repentaglio la vita di altre persone non direttamente consapevoli del rischio, vedi correre come matti in strada noi tutte le domeniche.

Il pilota che partecipa al TT sa bene che cosa sta affrontando, come tutti i piloti e/o professionisti credo di quasi tutti gli sport basati sulla velocità.
Non viene obbligato ne costretto... è una sua scelta, vedi Valentino, che dopo aver provato ha rifiutato, più intelligente, non so, lui ha doveri di immagine e di resa agonistca che certo gli impediscono di rischiare la vita in una gara come il TT.

Allora vietiamo anche la Parigi-Dakar, vietiamo le indycar cittadine, vietiamo i rally... vietiamo tutto ciò che implica qualcosa che sia al di fuori di uno standard di corsa/autodromo come i modermi autodromi anche caserecci?

Mi sembra un pò eccessivo, ti faccio un altro esempio...

io faccio paracadutismo da anni (non militare, paracadutismo sportivo) ok? non mi son mai fatto male se non che un perone rotto x via di una caduta banale al pari di uno scalino, il paracadutismo del 2011 ha dei livelli di sicurezza matieriali e elettronica che lo rende 10 volte meno pericoloso di andare a sciare.... eppure a rigor del ragionamento sarebbe da vietare? perchè estremo e pieno di rischi?

Bene se io domani vado a fare BASE jump che è tutt altro pianeta... so e sono consapevole che i rischi che correrò ssaranno 100 volte maggiori... Lo vietiamo a priori? volendo si... ma ciò non toglie che continuerà ad esestire, come il TT e nn x soldi o per audience... ma per mito e per storia. sopratutto per fascino.

Le emozioni che danno certi spettacoli null altro le da.
e il TT è una di quelle per questo che sopravvive... la sicurezza e le regole nello sport sono giuste e hanno salvato tantissime vite probabilmente... ma un conto è appisolarsi sul divano davanti a una gara di F1 che hanno ormai solo effetto sonnifero.... un conto è vivere una emozione come il TT anche solo nel vederlo.

Sottointeso ognuno di noi ha il suo punto di vista... io nn credo che sia da vietare... dato che è a selezione, è una scelta volontaria e non lede o mette a rischio nessun altro all infuori di chi decide di correrlo.
 
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11945341 Inviato: 7 Giu 2011 13:16
 

E siamo ancora qui a discutere se cancellare o meno il TT... icon_rolleyes.gif icon_rolleyes.gif

Sono assolutamente a fovore del Tourist Trophy!! Ma sono di parte. Io lo adoro, lo seguo, lo trovo bellissimo, ci sono stato e ci tornerò.
E' vero, è una corsa pericolosa, per certi versi magari anche un po' anacronistica, però perchè sopprimerla?
Sono anni, decenni, che ormai (giustamente) non fa più parte del campionato mondiale, ma è una gara a sè.
Ci sono tante altre corse stradali, ma il TT è sempre il TT.
Negli anni è stato fatto tanto e tanto si farà ancora per la sicurezza dei piloti, ma ricordiamoci che si corre pur sempre su strada e gli ostacoli ci sono e ci saranno sempre.
Ricordo che un anno in un tratto del tracciato, gli organizzatori volevano togliere una cabina telefonica situata in zona pericolosa... Bè, i piloti si sono opposti. Certo era si pericolosa, ma per loro era un riferimento, arrivando allo scollinamento e vedendo la cabina, sapevano a priori i riferimenti della staccata e della curva...
I piloti del TT, che gente...
Questa è la tabella dei premi in denaro del TT dell'anno scorso:

immagini visibili ai soli utenti registrati



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immagini visibili ai soli utenti registrati



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Bè, non so voi ma io non vedo delle cigre stratosferiche che mi fanno pensare che lo facciano solo per soldi...
Ricordo anche che la partecipazione al TT non è "libera" come in altre corse stradali.
Chi corre al TT lo fa soprattutto per una cosa che si chiama PASSIONE.
La stessa passione che ha convinto noi a diventare Motociclisti.
Ricordiamo per ultima una cosa importante: chi corre al TT lo fà per scelta personale, non per imposizione.
Chi corre al TT potrebbe benissimo starsene spaparazzato sul divano, così come potrebbe starsene spaparazzato sul divano quello che fa paracadutismo, bunjee-jumping, parapendio, arrampicate, scalate, ecc, ecc...

Già, io adoro il TT... Ma dopotutto, nessuno è perfetto.
 
11945372
11945372 Inviato: 7 Giu 2011 13:21
 

Link a pagina di Euromoto.eu

leggetevi l'articolo, fino in fondo

Citazione:
Dal Tourist Trophy, il giorno dopo. Perché?
"Con Brian salgono a tre i piloti deceduti durante l'edizione 2011 del TT. Pensieri e parole a ruota libera. Senza demagogia e con infinito rispetto"




C’è chi li chiama folli e chi li chiama eroi: di certo, a chi decide di sfidare le 37,73 miglia dello Snaefell Mountain Course non mancano né il coraggio, né un approccio alla vita particolare.

Il rischio di morte viene messo in preventivo, ed è un corollario della sfida che può portare a superare se stessi. A vincere, a ben piazzarsi, o - semplicemente - a concludere i quattro o sei giri del Tourist Trophy portando a casa la pelle. Non è la parabola di Icaro e nemmeno quella dell’aspirante vittima sacrificale. E' una storia di vita, di sport, di asfalto, di chilometri, di pericoli. Di motori cui viene richiesto di superare il proprio limite; di corpi che cingono le moto per essere un tutt’uno contro gli altri, il cronometro e l’imprevedibile. Ben poco possono in genere le protezioni d’ordinanza sulla tuta: il pilota è nudo di fronte a sé, tra marciapiedi e cartelli stradali potenzialmente assassini che spera siano guide verso la gloria.

Mentre scriviamo, è forte l’eco della terza vittima del Mountain in questa edizione 2011: l’irlandese Derek Brien, 34enne della Contea di Meath. Ha terminato la propria corsa durante la gara delle Supersport a Gorse Lea. Ha chiuso gli occhi per l’ultima volta, al pari dei sidecaristi Bill Currie e Kevin Morgan, caduti in prova pochi giorni fa. Non ha senso tenere il conto, non ha senso censurare come è prassi per molti organi di informazione. Il TT non rende? Non è il caso di entrare nel merito. Ne ha chiedersi il perché. Senza subire pedissequo il fascino del Mountain, il TT affascina. Non solo perché si può morire: sarebbe un fascino perverso. Perché racconta 37,73 miglia di storie. A lieto fine o meno, ma sempre vere. Perché non c'è nulla di più vero di chi affronta il Mostro armato solo del proprio coraggio e della propria perizia. Del proprio cuore, per fare opera di sintesi.

C'è chi parte per vincere. Chi per arrivare. Tutti per correre. Senza la fama di reietto: solo con la convinzione di sfidare se stessi e vincere. Una scommessa pulita - già, qui non si parla di calcio - e pericolosa. Personale. E, in quanto tale, da rispettare a priori. Nell'appuntamento-clou, la Superbike TT, erano in sessanta al via. Quindici i piloti, per contro, al via nel Gran Premio di Spagna in MotoGP. Numeri alla mano, chi ha affrontato il Mountain merita (almeno) quattro volte rispetto. E silenzio, se non se ne capisce lo spirito.

 
11945423
11945423 Inviato: 7 Giu 2011 13:29
 

Due note personali
JO74 ha scritto:
Sono assolutamente a fovore del Tourist Trophy!!
E' vero, è una corsa pericolosa, per certi versi magari anche un po' anacronistica, però perchè sopprimerla?

Sono d'accordo.
Una volta messi i sicurezza gli spettatori e i "non corridori" in genere, chi scende in strada ben cosciente del rischio che corre (e con lui gli altri piloti), non vedo perche' proibirla.
Ripeto: l'importante e' che a correre dei rischi siano solo coloro che si buttano nella mischia.


JO74 ha scritto:
Chi corre al TT lo fa soprattutto per una cosa che si chiama PASSIONE.
La stessa passione che ha convinto noi a diventare Motociclisti.

Qui un po' meno... nel senso che la PASSIONE che ha fatto diventare ME motociclista sta alla competizione come malgioglio alla gnocca... io mi sono appassionato alla moto per la liberta' che mi regala, per il fatto di non essere chiuso in una scatoletta (quanti raffreddori causati dal fatto che se proprio non piove non chiudo la visiera!!)... non per dimostrare che io (o la mia moto) siamo piu' veloci di quegli altri...

Rispetto chi dell'agonismo motociclistico ha fatto una ragione di vita, ma non lo capiro' mai.
Non esiste solo "quella" passione per la moto
 
11945480
11945480 Inviato: 7 Giu 2011 13:38
 

Ocsecnarf ha scritto:
Non condivido quanto detto, non mi risulta che un avvenimento di questo tipo rientri tra le attività estreme. La società civile non può tollerare che queste cose continuino ad esistere. Naturalmente occorre che l' altra parte di società lo capisca.


Quest'anno è morto un ciclista al giro d'italia e la manifestazione non si è nemmeno fermata.

Società civile.... cosa è "civile"?









Un caro saluto a Derek Brien doppio_lamp.gif
 
11945542
11945542 Inviato: 7 Giu 2011 13:46
 

42 ha scritto:

[....]Rispetto chi dell'agonismo motociclistico ha fatto una ragione di vita, ma non lo capiro' mai.
Non esiste solo "quella" passione per la moto


Assoluto rispetto per la tua idea (ed anche per il paragaone Malgioglio/Gnocca... icon_asd.gif ), ma forse sono stato leggermente frainteso.
Lungi da me il dire che solo quella è passione, le passioni per la moto possono essere diverse, ma credo che anche quella sia un tipo di passione. Certo non la sola, ma una delle tante si.
 
11945859
11945859 Inviato: 7 Giu 2011 14:34
 

zack_75 ha scritto:


hai idea semplicemente parlando ad esempio nel ciclismo quanti ciclisti amatoriali/professionisti perdono la vita in gara ?! (parliamo di gare non di farsi il giretto con gli amici)... secondo il tuo ragionemento allora dovremmo vietare tutto.

Io posso vietare ciò che è fatto non legittimamente e che lede e mette a repentaglio la vita di altre persone non direttamente consapevoli del rischio, vedi correre come matti in strada noi tutte le domeniche.

Il pilota che partecipa al TT sa bene che cosa sta affrontando, come tutti i piloti e/o professionisti credo di quasi tutti gli sport basati sulla velocità.
Non viene obbligato ne costretto... è una sua scelta, vedi Valentino, che dopo aver provato ha rifiutato, più intelligente, non so, lui ha doveri di immagine e di resa agonistca che certo gli impediscono di rischiare la vita in una gara come il TT.

Allora vietiamo anche la Parigi-Dakar, vietiamo le indycar cittadine, vietiamo i rally... vietiamo tutto ciò che implica qualcosa che sia al di fuori di uno standard di corsa/autodromo come i modermi autodromi anche caserecci?

Mi sembra un pò eccessivo, ti faccio un altro esempio...


io faccio paracadutismo da anni (non militare, paracadutismo sportivo) ok? non mi son mai fatto male se non che un perone rotto x via di una caduta banale al pari di uno scalino, il paracadutismo del 2011 ha dei livelli di sicurezza matieriali e elettronica che lo rende 10 volte meno pericoloso di andare a sciare.... eppure a rigor del ragionamento sarebbe da vietare? perchè estremo e pieno di rischi?

Bene se io domani vado a fare BASE jump che è tutt altro pianeta... so e sono consapevole che i rischi che correrò ssaranno 100 volte maggiori... Lo vietiamo a priori? volendo si... ma ciò non toglie che continuerà ad esestire, come il TT e nn x soldi o per audience... ma per mito e per storia. sopratutto per fascino.

Le emozioni che danno certi spettacoli null altro le da.
e il TT è una di quelle per questo che sopravvive... la sicurezza e le regole nello sport sono giuste e hanno salvato tantissime vite probabilmente... ma un conto è appisolarsi sul divano davanti a una gara di F1 che hanno ormai solo effetto sonnifero.... un conto è vivere una emozione come il TT anche solo nel vederlo.

Sottointeso ognuno di noi ha il suo punto di vista... io nn credo che sia da vietare... dato che è a selezione, è una scelta volontaria e non lede o mette a rischio nessun altro all infuori di chi decide di correrlo.



Grazie per queste indicazioni.
Voglio solo dire che questo topic è stato proposto per parlare dell' evento luttuoso. Forse io sono andato fuori tema.
Ho semplicemente espresso l' opinione che per me il TT, come gara competitiva, è anacronistico, forse ho sbagliato a sottointendere di dire che, per me, l' anacronismo di questa gara è tale, a presciderere da un incidente.
Approfitto per precisarlo adesso.
E' evidente che l' incidente può portare invece a considerazioni non razionali, emozionali, su un accadimento e che sono da evitare, in qualsiasi campo.
La citazione di Agostini l' ho fatta (sbagliando al ribasso il numero delle vittorie, mi scuso) solo per dire che l' iniziativa fu portata avanti da un plurivincitore, non da uno che non avendo mai vinto fosse magare ostile a quel circuito.
 
11946489
11946489 Inviato: 7 Giu 2011 16:12
 

JO74 ha scritto:
Lungi da me il dire che solo quella è passione, le passioni per la moto possono essere diverse, ma credo che anche quella sia un tipo di passione. Certo non la sola, ma una delle tante si.

So che TU la pensi cosi', ma ti assicuro che piu' di una volta, su questo forum (magari non in questa sezione...) ho ricevuto risposte del tipo "la moto e' velocita', piega, potenza"... o "ma come fai a divertirti con un custom"...
Ho biecamente approfittato del tuo post per ribadire una volta tanto il mio modo di vivere le due ruote icon_wink.gif
 
11948489
11948489 Inviato: 7 Giu 2011 21:32
 

è questo il TT,gli esempi fatti prima bastano e avanzano,ogni estate annegano decine di sub,non vedo volantini per abolire le immersioni.
si fa tanto scalpore per questa gara,ma in bar nessuno apre mai una discussione su modi "stupidi e volontari"di sfidare la propia dea bendata,ieri su rai 2 c'era una specie di documentario,un tizio in un parcheggio alto 30 metri si è posizionato sul bordo della terrazza,ed ha eseguito una capriola all'indietro da fermo.
 
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