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Indice del forumForum Sicurezza e Prevenzione

   

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Primo soccorso al motociclista
10962446
10962446 Inviato: 18 Nov 2010 16:32
Oggetto: Primo soccorso al motociclista
 

Salve a tutti, mi sono già presentato nell'apposita sezione ma per quelli che non hanno visto il topic: Io sono Francesco (detto Peky) ed anche se mi sono iscritto da poco su questo forum lo seguo da qualche settimana, trovandolo molto interessante!
Ad ogni modo, leggendo vari articoli riguardo persone che hanno assistito ad incidenti ed hanno prestato soccorso, ho fatto una piccola ricerca sul forum ed ho trovato un articolo che da indicazioni generali su come comportarsi in caso di un incidente. Ho trovato la guida molto utile ma per chi ha un attimo di tempo consiglio vivamente di leggere anche quest'altra guida che ho trovato cercando su internet.

Link a pagina di Lulu.com

Lamps
doppio_lamp.gif
 
10962474
10962474 Inviato: 18 Nov 2010 16:38
 

Molto interessante, ora lo leggo...bell'idea postarlo 0509_up.gif
 
10962497
10962497 Inviato: 18 Nov 2010 16:41
 

grazie, lo leggerò doppio_lamp.gif
 
10962692
10962692 Inviato: 18 Nov 2010 17:18
 

Grazie, ottima idea.

doppio_lamp_naked.gif
 
10962742
10962742 Inviato: 18 Nov 2010 17:27
 

bella idea una cosa che potrebbe rivelarsi utilissima 0509_up.gif
 
10964012
10964012 Inviato: 18 Nov 2010 20:56
 

bella lì
leggo con calma in sta serata
 
10964775
10964775 Inviato: 18 Nov 2010 22:42
 

In molti pensano che è meglio non fare nulla per paura di sbagliare. Il nostro obbligo è quello di permettere al ferito di essere aiutato, dobbiamo fermarci e chiamare soccorsi. Se non si sa cosa fare limitiamoci a contattare il servizio di emergenza e ad assistere gli infortunati in attesa dell'arrivo dell'ambulanza, in attesa dell'arrivo dei soccorritori sanitari cerchiamo di parlare all'infortunato calmandolo e tranquillizandolo, anche questo è molto importante.. è molto importante riuscire a restare freddi e a non pedere la calma, diversamente si rischia di peggiorare ulteriormente la situazione.
 
10972809
10972809 Inviato: 20 Nov 2010 20:36
 

d'accordo con te cento40.

non son un medico quindi aiutando la vittima molto probabilmente gli farei più del male che del bene.

meglio un supporto morale 0509_up.gif
 
10974024
10974024 Inviato: 21 Nov 2010 8:33
 

Verissimo, Cento40, ma credo che conoscendo qualche regola sul primo soccorso al motociclista si può anche evitare di fare degli errori o di farli fare icon_smile.gif

P.S. Uno degli articoli che ho letto è stato proprio il tuo (se posso darti del tu) e mi ha toccato davvero molto...

lamps a tutti doppio_lamp.gif
 
10977877
10977877 Inviato: 21 Nov 2010 21:51
 

Certo che puoi darmi del tu peky, ci mancherebbe 0509_up.gif Sapere esattamente cosa fare in caso di emergenza può salvare una vita.. il mio consiglio è quello di informarsi sempre bene e possibilmente fare dei corsi di primo soccorso stradale.. sono gratuiti e se ne organizzano in ogni città.. io lo renderei obbligatorio per conseguire la patente
 
10978253
10978253 Inviato: 21 Nov 2010 22:59
 

Cento40 ha scritto:
Certo che puoi darmi del tu peky, ci mancherebbe 0509_up.gif Sapere esattamente cosa fare in caso di emergenza può salvare una vita.. il mio consiglio è quello di informarsi sempre bene e possibilmente fare dei corsi di primo soccorso stradale.. sono gratuiti e se ne organizzano in ogni città.. io lo renderei obbligatorio per conseguire la patente

Quotissimo!
 
10978961
10978961 Inviato: 22 Nov 2010 9:21
 

manalb ha scritto:

non son un medico quindi aiutando la vittima molto probabilmente gli farei più del male che del bene.



da ex soccorritore di ambulanza non posso che concordare in pieno.
E' utilissimo leggere quel volumetto, pero' si tratta di manovre (specie quella della rimozione del casco) che vanno effettuate solamente da personale addestrato perche' la possibilita' di arrecare danni ulteriori improvvisando e' molto elevata.
Il personale di ambulanza e' addestrato e soprattutto ha dispositivi adatti per immobilizzare e spostare successivamente un traumatizzato nel migliore dei modi evitando di complicare la situazione.
Nessuno ti dira' nulla se ti sei limitato a chiamare il 118, ma se compi una manovra sbagliata e peggiori le condizioni dell'infortunato rischi grosso anche a livello penale, e a nulla vale fare appello al cosiddetto "stato di necessita'", un tribunale di dara' sempre e comunque torto.

quello che noi possiamo fare e':
1) accertarsi dello stato di coscienza
2) valutare se respira (se e' cosciente respira icon_wink.gif)
3) chiamare il 118
4) se cosciente invitare l'infortunato a NON muoversi e cercare di tranquillizzarlo
5) assolutamente NON somministrare nulla, nemmeno acqua
 
10978984
10978984 Inviato: 22 Nov 2010 9:31
 

snowdog grazie del tuo intervento dettato anche dalla tua esperienza come soccorritore 0509_up.gif ragazzi le cose fondamentali da fare sono quelle che ha riportato snowdog fatte bene e con calma già è stato fatto tanto.. non imporovvisiamoci medici se non lo sappiamo fare, il casco come riportato assolutamente non va mai e poi mai tolto se è in arrivo il 118 e cercare di far desistere anche il malcapitato se vuole togliersi il casco.. è un'azione irrazionale che abbiamo tutti quando si cade dalla moto e siamo ancora coscienti.. non va mai fatto.. poi è chiaro che non bisogna nemmeno drammatizzare, se è solo una scivolata dove non ci sono stati traumi importanti e il malcapitato lo vediamo cosciente e vigile e risponde esattamente alle nostre domande senza essere in stato confusionale.. ma in questo caso neanche i soccorsi si chiamano, ma per tutti gli altri casi quando c'è un importanta trauma al corpo, alla testa, il malcapitato e in stato confusionale le cose da fare sono quelle riportate da snowdog icon_wink.gif

Poi se si sente il bisogno di saperne di più dopo aver letto i vari articoli iscrivetevi a un corso di primo soccorso stradale.. magari da ripetere ogni anno/due per restare aggiornati e qui possiamo davvero fare la differenza
 
10979165
10979165 Inviato: 22 Nov 2010 10:28
 

Cento40 ha scritto:
poi è chiaro che non bisogna nemmeno drammatizzare, se è solo una scivolata dove non ci sono stati traumi importanti e il malcapitato lo vediamo cosciente e vigile e risponde esattamente alle nostre domande senza essere in stato confusionale..


sicuramente... la situazione va valutata e va anche fatta valutare allo sfortunato, senza comunque voler imporre il proprio punto di vista a tutti i costi
anche se comunque non va sottovalutato assolutamente nulla, anzi, meglio essere prudenti specie se il malcapitato ha picchiato la testa.
Gli esiti del trauma cranico possono comparire anche a distanza di ore, a me capito' di soccorrere un ragazzino caduto in motorino che aveva picchiato la testa (indossava il casco).
Lo portammo in p.s. e fu dimesso di li' a poco.
Lo rivedemmo in ps dopo alcune ore dove era tornato perche' aveva iniziato ad avere capogiri... e a distanza di mesi aveva dei disturbi dell'equilibrio.
Poi puo' capitare la caduta banalissima senza alcuna conseguenza dove non serve neanche l'ambulanza... la cosa fondamentale resta comunque quella di avvisare il 118 e per i soccorsi ci penseranno loro. Anche io, nonostante il passato da soccorritore, non mi azzarderei piu' a fare nulla (se non avvisare chi di dovere) perche' ormai fuori "allenamento".
 
11012931
11012931 Inviato: 29 Nov 2010 11:09
 

Bellissima iniziativa, complimenti!
Mi permetto comunque di aggiungere la mia opinione sulla scelta di non far niente o di far troppo, sui rischi penali eccetera basandomi sulla mia superficiale conoscenza in materia (faccio l'addetto al primo soccorso in azienda da dieci anni e seguo corsi di aggiornamento e verifica del 118 annualmente):
1) non fare niente non vuol dire telefonare e basta, se le condizioni dell'infortunato sono di immediato pericolo di vita (faccia immersa in una pozzanghera, veicolo che sta incendiandosi eccetera) bisogna far qualcosa, indipendentemente dalle conoscenze di soccorritore. Nessuno potra' dir niente, nemmeno la coscienza.
2)se si fosse in grado di rilevare la mancanza della respirazione meglio fare una rianimazione mal fatta che niente, tanto peggio di cosi' non potrebbe andare, ed in questo caso togliere il casco sarebbe inevitabile.
3)per assurdo, non essendo abituati a queste scene, e' decisamente piu' produttivo restare in contatto col 118 mantenedo lucidita', per essere guidati alle opearzioni da fare che mettersi a correre qui e la', sempre che sia qualcuno che si stia occupando del traffico, di tenere lontani i curiosi eccetera).
Teniamo conto che in dieci anni ci hanno modificato tre volte la procedura della rianimazione cardio-polmonare, adesso dovremmo fare trenta compressioni veloci (90/minuto) e due insufflazioni, per due cicli successivi prima di ricontrollare la riapparizione di respiro e battito, partendo da "non ve la insegnamo che se non la sapete fare benissimo non serve", "se fate la BLS su di uno che ha battito ma non ve ne siete accorti lo potete uccidere" alla constatazione che invece e' meglio provare (avendo un minimo di conoscenza alle spalle) e che un cuore non si ferma massaggiandolo, quindi la materia e' in continua evoluzione.
Bellissima l'idea di frequentare i corsi di CRI o 118,
 
11016498
11016498 Inviato: 29 Nov 2010 22:14
 

wilecoyote hai toccato dei punti interessanti 0509_up.gif che mi riprometto di tornarci sopra presto..

wilecoyote ha scritto:
Bellissima l'idea di frequentare i corsi di CRI o 118,


Visto che sei del settore perchè non dai dei link dove si possono attingere informazioni per frequentare i corsi icon_wink.gif
 
11017989
11017989 Inviato: 30 Nov 2010 10:07
 

Non sono del settore, sono solo un volontario "aziendale", comunque noi ci appoggiamo al responsabile della sicurezza che di volta in volta organizza i corsi sia con CRI che col 118 locale, a seconda della disponibilita' degli istruttori. Personalmente mi sono trovato meglio col 118.
Consiglio di consultare il sito Cri.it o digitare sul motore di ricerca 118 ed il nome del proprio capoluogo di provincia.
Mi sono dimenticato una cosa: il corso e' indispensabile se si vuole avere una possibilita' di successo in caso di massaggio cardiaco: infatti, fortunatamente, quasi nessuno ha mai provato a comprimere un torace o insufflare aria in polmoni altrui, e senza usare il manichino e' virtualmente impossibile immaginare la corretta forza da esercitare, le reazioni di una gabbia toracica o la posizione da tenere per insufflare aria in un corpo steso a terra.
 
11018072
11018072 Inviato: 30 Nov 2010 10:28
 

Solitamente i corsi sono di due tipi: uno per il "pubblico", più generico, ed uno molto più approfondito per chi vuole uscire come volontario in ambulanza (poi ci sono anche quelli per gli addetti al primo soccorso per la ex 626).
Ad esempio a Milano i corsi per i volontari di ambulanza sono di 120 ore con esame finale e certificazione del 118 di Milano e sono corsi decisamente impegnativi.
Va da se' che non tutte le pubbliche assistenze organizzano corsi per il pubblico (principalmente per motivi organizzativi interni), la CRI invece si. A Milano anche la Croce Bianca (che non fa parte dell'ANPAS, ovvero Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) organizza corsi di primo soccorso per il pubblico.
Anche l'AIS, Associazione Italiana Soccorritori organizza corsi per il pubblico.
Comunque i corsi base sono focalizzati per la gestione di base delle emergenze, ovvero come allertare i soccorsi e come effettuare una RCP, ma NON sul trattamento dei politraumatizzati come possono essere i motocliclisti che hanno subito un incidente, in quanto serve un addestramento specifico e l'utilizzo di presidi atraumatici per la mobilizzazione (collari, tavole spinali, etc.)

Al di la' di tutto, la prima cosa quando si presta soccorso e' verificare che la scena sia SICURA, prima di tutto per chi presta soccorso. Non ha senso mettersi incoscientemente in pericolo, col grosso rischio che le persone da soccorrere diventino di piu', va bene il gesto altruistico ma ha poco senso voler fare gli eroi ad ogni costo.
 
11018089
11018089 Inviato: 30 Nov 2010 10:33
 

Mi piacerebbe contattare qualche Associazione di soccorso a Roma, per organizzare dei corsi di soccorso mirati sui infotunati Motociclisti.. qualche consiglio?
 
11078424
11078424 Inviato: 13 Dic 2010 16:58
 

da buon spaccapalle che lo fa per lavoro faccio i complimenti per il manualetto..stilato proprio bene..ma faccio presente che molte delle cose "raccontate" in maniera molto discorsiva comportano poi una grossissima dose di addestramento(la stessa palpazione del polso carotideo non è sempre facile e comporta tra i suoi "contro" la possibilità se fatta da mani inesperte di provocare pericolose aritmie o dislocazioni di strutture interne messe a dura prova dal trauma..)..
..concordo con l'idea di fare tutto il possibile quanto prima..ma ascoltate sempre cosa vi viene detto dagli operatori che rispondono alla vostra chiamata..e(sicuro che non ci sia bisogno di ricordarvelo comunque..) non cercate di fare manovre sulla base del "ricordo di aver letto da qualche parte che si a così.." icon_wink.gif
 
11079674
11079674 Inviato: 13 Dic 2010 21:00
 

Cento40 ha scritto:
Mi piacerebbe contattare qualche Associazione di soccorso a Roma, per organizzare dei corsi di soccorso mirati sui infotunati Motociclisti.. qualche consiglio?


Prova a contattare la Croce Rossa di Roma
Link a pagina di Criroma.org
 
11079706
11079706 Inviato: 13 Dic 2010 21:04
 

tafraz ha scritto:
molte delle cose "raccontate" in maniera molto discorsiva comportano poi una grossissima dose di addestramento(la stessa palpazione del polso carotideo non è sempre facile e comporta tra i suoi "contro" la possibilità se fatta da mani inesperte di provocare pericolose aritmie o dislocazioni di strutture interne messe a dura prova dal trauma..)..


non solo... per non parlare del rischio di avviare una RCP in un soggetto che magari non è in arresto cardiaco, oppure di praticarla in modo errato e quindi provocando ancora più danni ad esempio fratturando malamente sterno e costole, cosa che può provocare danni anche gravissimi a cuore e polmoni... l'addestramento è importantissimo e non si impara sui libri, nemmeno sui migliori.

Il mio consiglio da ex soccorritore è quello di fare quello che si SA FARE e di non improvvisare assolutamente nulla né per sentito dire né perché lo si è letto su di un libro.
 
11081675
11081675 Inviato: 14 Dic 2010 11:14
 

snowdog ha scritto:


non solo... per non parlare del rischio di avviare una RCP in un soggetto che magari non è in arresto cardiaco, oppure di praticarla in modo errato e quindi provocando ancora più danni ad esempio fratturando malamente sterno e costole, cosa che può provocare danni anche gravissimi a cuore e polmoni... l'addestramento è importantissimo e non si impara sui libri, nemmeno sui migliori.

Il mio consiglio da ex soccorritore è quello di fare quello che si SA FARE e di non improvvisare assolutamente nulla né per sentito dire né perché lo si è letto su di un libro.

...rompere le coste in un arresto è il meno..e provocare tali danni in un non arresto non è poi cosa così semplice.. icon_wink.gif
il mio ulteriore consiglio è quello se potete e volete di fare un corso di primo soccorso, giusto per avere qualche dritta..non solo nella vita da motociclisti..ma anche in quella di tutti i giorni..
ritengo che per tutti..in occasioni del genere già mantenere il controllo di se stessi è un grosso risultato.. icon_wink.gif
 
11095846
11095846 Inviato: 16 Dic 2010 23:18
 

Riporto un'interessante articolo trovato in rete..

Prestare soccorso
Gli obblighi di legge

In caso di incidente, comunque ricollegabile al suo comportamento, il conducente ha l'obbligo di fermarsi e di prestare assistenza a coloro che, eventualmente, abbiano subìto danno alla persona: lo stabilisce il Codice della strada, all'articolo 189.

L'articolo 593 del Codice penale, invece, si rivolge indistintamente a tutti i cittadini, dunque anche a chi non ha causato l'incidente, e prevede: "Chiunque (…) trovando un corpo umano che sia o sembri inanimato, ovvero una persona ferita, omette di prestare l'assistenza occorrente o di darne immediato avviso all'Autorità (…) è punito con la reclusione fino a un anno e con multa fino a 2.500 euro. Se da siffatta condotta del colpevole deriva la morte, la pena è raddoppiata".

E ancora: in caso di incidente con danno alle sole cose, chi non ottempera all'obbligo di fermarsi è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma dA 272 a 1.088 euro. Chi, invece, in caso di incidente con danno alle persone, non rispetta l'obbligo di fermarsi è punito con la reclusione da 6 mesi a 3 anni e con la sospensione della patente da 1 a 3 anni.

Il conducente che si sia dato alla fuga è in ogni caso passibile di arresto (articolo 381 del Codice di procedura penale), a meno che nelle 24 ore successive al fattaccio si metta a disposizione della Polizia giudiziaria. A costui verrà contestato anche il reato di omissione di soccorso (articolo 189 comma 7 del Codice della strada) per non aver prestato assistenza alle persone ferite.

Chi, poi, non ottempera all'obbligo di prestare assistenza alle persone ferite (omissione di soccorso) è punito con la reclusione da 6 mesi a 3 anni e con la sospensione della patente da 18 mesi a 5 anni. è possibile il concorso tra le due ipotesi di reato (fuga e omissione di soccorso). Inoltre, è disposta la confisca di un ciclomotore o motoveicolo adoperato per commettere un reato (ariticolo 213 comma 2-sexies del Codice della strada).

Il conducente che si fermi e, occorrendo, presti assistenza a coloro che hanno subìto danni alla persona, mettendosi immediatamente a disposizione degli organi di Polizia giudiziaria - qualora dall'incidente derivi il delitto di omicidio colposo o di lesioni personali colpose - non è soggetto all'arresto stabilito per il caso di flagranza di reato.

icon_arrow.gif Come spostare il ferito

Il primo soccorso che si può prestare a un ferito consiste nel chiamare il 118 per richiedere l'intervento di personale specializzato al più presto possibile: infatti, è meglio che il ferito sia spostato da un medico poiché ogni manovra sull'infortunato eseguita in maniera non corretta ne può peggiorare le condizioni. Il ferito si sposta soltanto se la sua vita è minacciata da un pericolo che non può essere allontanato. In tal caso è meglio muoversi con cautela e seguendo i consigli di MotorBox.

icon_arrow.gif Per estrarre il ferito dall'auto è necessario:

icon_arrow.gif far passare un avambraccio sotto l'ascella del ferito, afferrargli il mento e bloccargli la testa contro la propria spalla
icon_arrow.gif passare l'altro avambraccio sotto l'altra ascella e afferrare il polso del ferito appoggiandolo sull'addome
icon_arrow.gif adagiare la testa del ferito contro la propria spalla e cercare di sostenerlo saldamente
icon_arrow.gif retrocedere tenendo ben ferma la testa del ferito.

Per spostare il ferito si possono adottare differenti tecniche.

a) Seggiolino a due mani: in due, uno di fronte all'altro ci si abbassa ai lati del ferito, si passa un braccio intorno alla sua schiena e l'altra sotto le cosce, afferrandosi l'un l'altro saldamente i polsi e alzandosi tenendo il ferito.

b) Trasporto a braccia: ci si abbassa a fianco del ferito, gli si passa un braccio sotto le cosce e l'altro intorno alla schiena e lo si solleva con cautela.

c) Trasporto sul dorso, da evitare se si sospetta una frattura: ci si abbassa rivolgendo la schiena al ferito che mette le sue braccia intorno al collo del soccorritore. Si prendono le braccia e le si tengono strette e si prendono le cosce del ferito, come a cavalluccio.

icon_arrow.gif Le Emorragie
Le emorragie più gravi sono quelle relative alla lesione di una vena o di una arteria. In caso di grave emorragia, soprattutto se arteriosa, la vita del ferito è nelle mani del primo soccorritore che deve procedere senza esitare: nei casi più gravi la situazione può diventare irreparabile in pochi minuti.

Come Rimediare:
A chiamare soccorsi qualificati si procederà poi, dopo aver tamponato l'emorragia. Aspettando l'arrivo del soccorso qualificato, in caso di gravi emorragie è necessario:
icon_arrow.gif Sdraiare il ferito
icon_arrow.gif Sollevare l'arto infortunato
icon_arrow.gif Applicare una fasciatura compressiva o procedere con la compressione digitale a distanza
icon_arrow.gif Porre l'infortunato in posizione antishock (supino con le gambe sollevate) e tranquillizzarlo.

La Fasciatura Compressiva:
Si prenda una benda, o qualsiasi oggetto possa somigliare, come la cravatta o la cintura, la si passi una volta sulla ferita e si ponga sul punto da cui esce il sangue un tampone (vanno bene anche un'altra garza ripiegata o un pacchetto di fazzoletti di carta). Si continui la fasciatura, tenendo la benda ben tesa, in modo che il tampone eserciti una compressione sulla emorragia e si tiri finché il sangue non esce più. Se il sanguinamento continua, la fasciatura non va sciolta, ma continuata con un nuovo tampone.

La Compressione Digitale a Distanza:
Le più gravi emorragie arteriose, quelle al collo, all'inguine o alla coscia, non possono essere bloccate da una compressione sul punto di sanguinamento. In questo caso la compressione verrà effettuata lontano dal punto di sanguinamento, schiacciando l'arteria con le mani. Ecco alcuni punti di compressione:
icon_arrow.gif Arteria succlavia: per emorragie della spalla si comprime con la punta delle dita dietro alla clavicola, spingendo l'arteria succlavia in basso sulla prima costola.
icon_arrow.gif Arteria ascellare: per emorragie dalla spalla al gomito si comprime con i due pollici paralleli al centro dell'ascella abbracciando con le altre dita incrociate la spalla.
icon_arrow.gif Arteria omerale: se l'emorragia è dal gomito, si solleva il più possibile il braccio dell'infortunato e si comprime con le dita sulla faccia interna del braccio, a metà altezza sotto al bicipite, l'arteria omerale sull'omero. Se l'emorragia è dell'avambraccio o della mano si comprime con i due pollici tenuti paralleli nella piega del gomito mentre con le altre dita incrociate si abbraccia il gomito stesso.
icon_arrow.gif Arteria femorale: per emorragie della coscia si preme con tutto il peso del corpo, con il pugno chiuso e il braccio teso nella piega inguinale, mantenendo le dita parallele alla piega e il braccio teso in direzione del bacino non perpendicolarmente al terreno.
icon_arrow.gif Arteria poplitea: per emorragie dal ginocchio alla caviglia e del piede si preme con i pollici paralleli all'interno della piega del ginocchio stringendo con le altre dita incrociate il ginocchio stesso.

La compressione digitale a distanza va mantenuta fino all'arrivo del personale specializzato.

Il Laccio Emostatico:
Consente l'arresto totale della circolazione sanguigna dell'arto a cui viene applicato, ma la totale assenza di irrorazione sanguigna ai tessuti comporta l'accumulo di scorie e sostanze tossiche pericolose se entrano in circolo. Alla mancata irrorazione può seguire la necrosi (morte) dei tessuti e, quando si allenta il laccio, l'infortunato può avere uno shock.
Quindi si ricorre al laccio solo ed esclusivamente se tutti gli altri tentativi meno cruenti falliscono. E' consentito l'uso del laccio emostatico soltanto in caso di amputazione e schiacciamento (l'arto è già perso) o di gravi e inarrestabili emorragie arteriose. Come laccio si possono usare cinture, cravatte, stracci arrotolati, ma non si devono mai usare materiali taglienti come spaghi, fili, stringhe. Il laccio va posto solamente a quelle parti dell'arto in cui si trova un solo osso come nel braccio a livello dell'omero e nella coscia a livello del femore, poiché l'arteria può scorrere tra due ossa. Si pone sempre alla base dell'arto e una volta messo non va mai tolto poiché si può verificare un'emorragia molto più intensa di prima e lo shock per l'immissione nel sistema circolatorio delle sostanze tossiche trattenute sotto il laccio. Se il ferito non riesce a raggiungere l'ospedale entro 15 minuti il laccio va comunque allentato per cercare di evitare la necrosi dei tessuti non irrorati: dopo aver messo l'infortunato in posizione antishock e tenendo sotto controllo polso e respiro, si deve allentare il laccio molto lentamente. Se l'emorragia riprende copiosa si deve stringere immediatamente il laccio. Se l'emorragia riprende scarsa si tiene il laccio allentato per 3-4 minuti al massimo e poi lo si stringe. Se l'emorragia non riprende si può lasciare il laccio allentato ma non va mai tolto.

Fonte:
icon_arrow.gif Link a pagina di Motori.corriere.it
 
11096022
11096022 Inviato: 16 Dic 2010 23:51
 

qualche piccola indicazione
icon_arrow.gif nessuno vi processerà mai se su un incidente provocato o meno non presterete soccorso in quanto soggetti non formati..anzi, notoriamente la legge si schiererà dalla parte del soggetto leso se gli causerete danni.
icon_arrow.gif il trasferimento in caso di necessità di una vittima di incidente fuori dall'auto non è cosa così semplice come pare nella descrizione, solo iin caso di ACC potete non premurarvi dei proteggere il rachide cervicale..ma non pensate che gestire un ACC sia cosa facile.
icon_arrow.gif vi auguro che nel disgraziato caso facciate un incidente a spostervi non sia un medico. rotfl.gif rotfl.gif rotfl.gif
icon_arrow.gif attenzione...il concetto di compressione digitale a distretto corporeo distale è dibattuta e rischia di far danni ingenti..meglio spesso compressione manuale sul punto emorragico in attesa di soccorsi preparati che MAI E RIPETO MAI vanno chiamati in ritardo.
icon_wink.gif
 
11096352
11096352 Inviato: 17 Dic 2010 0:51
 

Ritengo che fare partecipare a un corso di primo soccorso, e ripeterlo almeno una volta l'anno sia del tempo prezioso che noi Motociclisti andiamo ad investire per la nostra sicurezza.. domani potrebbe toccare a me e vorrei che chi si fermasse a prestarmi soccorso sapesse essattameentnte cosa fare..

icon_arrow.gif Corso di primo soccorso
icon_arrow.gif Corso di guida sicura su strada

Sono due delle cose che renderei obbligatorio al conseguimento della patente, un netta presa di responsabilità da parte di noi Motociclisti, ma anche tutti gli alti utenti della strada non sono esentati
 
11096378
11096378 Inviato: 17 Dic 2010 1:02
 

Cento40 ha scritto:
Ritengo che fare partecipare a un corso di primo soccorso, e ripeterlo almeno una volta l'anno sia del tempo prezioso che noi Motociclisti andiamo ad investire per la nostra sicurezza.. domani potrebbe toccare a me e vorrei che chi si fermasse a prestarmi soccorso sapesse essattameentnte cosa fare..

icon_arrow.gif Corso di primo soccorso
icon_arrow.gif Corso di guida sicura su strada

Sono due delle cose che renderei obbligatorio al conseguimento della patente, un netta presa di responsabilità da parte di noi Motociclisti, ma anche tutti gli alti utenti della strada non sono esentati

concordo..
obbligatorio forse è troppo complesso..
ma caldamente raccomandato..
come del resto sarebbe utile davvero per tutti..anche per la quotidianità..spesso per noi operatori trovare un aiuto REALE sul posto fa comodo..e può addirittura migliorare la prognosi.. icon_wink.gif
 
11096859
11096859 Inviato: 17 Dic 2010 10:21
 

Secondo me stiamo andando un po' troppo sul teorico con questa interessantissima discussione, e anche con qualche inciampo, se mi e' consentito il termine.
Per come la vedo io un evidente pericolo imminente di morte giustifica sempre lo spostamento, rifaccio l'esempio di qualcuno a faccia in giu' in una pozzanghera o di un ferito in un auto che sta incendiandosi, collarino disponibile o no. Il non fare niente, invece, non lo giustifico affatto.
Evidentemente non toccherei piu' di tanto uno incosciente che respira e non sanguina copiosamente.
Per quanto riguarda la compressione a distanza non ho alcuna fiducia che possa avere successo se non eseguita da uno specialista, se e' difficile trovare il polso carotideo figuriamoci comprimere un arteria nel cavo ascellare o dalle parti dell'inguine. Tra l'altro all'ultimo corso ci e' stato detto che il laccio emostatico sta riprendendo quota, essendo la teoria dell' accumulo delle scorie sempre pericolosa anch'essa in discussione: ma il laccio dovrebbe essere qualcosa di "piatto" (la cinghia dei pantaloni invece di un cordino).
Il movimento del ferito e' gia' un casino di suo, se e' in stato di shock e si agita, c'e' un bel da cercare di convincerlo a non muoversi, e buonanotte alle cautele per il rachide cervicale, a me e' capitato l'unica volta che mi e' capitato di prestare i primi soccorsi alle vittime di un grosso incidente.
In pratica, seguire un corso e tenersi aggiornati, come ha gia' detto qualcuno, e' meritorio in generale e molto utile anche per la sicurezza domestica, ma non bisogna illudersi di poter stabilizzare provvisoraiamente qualcuno con ferite molto gravi, si puo' solo tentare di farlo sopravvivere fino all'arrivo dei soccorsi veri.
 
11096872
11096872 Inviato: 17 Dic 2010 10:24
 

tafraz ha scritto:

icon_arrow.gif vi auguro che nel disgraziato caso facciate un incidente a spostervi non sia un medico. rotfl.gif rotfl.gif rotfl.gif


giusto una precisazione: in molti casi a bordo delle ambulanze NON c'e' comunque un medico, ma solo personale di soccorso addestrato, che comunque ha tutti i presidi necessari (collari cervicali, barella a cucchiaio, tavola spinale, KED) per mobilizzare un traumatizzato minimizzando i rischi di ulteriori e gravi lesioni.
Per esempio a Milano l'automedica (una volta c'era solo l'elicottero di giorno e l'automedica di notte, ora vi sono piu' mezzi con basi negli ospedali) esce solo in determinati casi di una certa gravità e naturalmente se non già impegnata altrove, e comunque sempre in appoggio ad un'ambulanza in quanto equipaggiata solo per le terapie di soccorso e non per il trasporto di infortunati/malati.
 
11096879
11096879 Inviato: 17 Dic 2010 10:27
 

wilecoyote ha scritto:

In pratica, seguire un corso e tenersi aggiornati, come ha gia' detto qualcuno, e' meritorio in generale e molto utile anche per la sicurezza domestica, ma non bisogna illudersi di poter stabilizzare provvisoraiamente qualcuno con ferite molto gravi, si puo' solo tentare di farlo sopravvivere fino all'arrivo dei soccorsi veri.


quoto al 100%

comunque se usi il laccio emostatico dovresti segnare l'ora in cui esso viene apposto
 
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