Norway ha scritto:
Cosa posso dire dopo due anni di moto dimentico pure io il cavalletto, non becco mai la marcia giusta, suono il clacson al posto di mettere le frecce, al distributore non trovo mai la chiave anche se ce l'ho sotto il naso nel serbatoio oppure è appesa al collo (su consiglio del mio ragazzo, dopo che ho perso le chiavi in austria). Questa estate ho commosso una signora francese, che quando ha capito che non riuscivo a tirare fuori la moto in retro da un piccolo dislivello, è scesa dalla macchina e mi ha spinto indietro la moto. Sempre in Francia mi fermo in salita (una brutta salita) sono in prima, ma è così ripida che non riesco a ripartire e la moto continua a spegnersi, inizio a cristonare, se la mia amica non scendeva a spingermi, la sera ero ancora lì, nel frattempo alzo lo sguardo e mi trovo con un pubblico esterefatto, non so se l'avevo scioccato con la mia imbranatura o se con la serie di imprecazioni che avevo tirato; in più per sostenere il peso della moto che andava indietro, con la pedalina mi sono graffiata la gamba, dopo due settimane ho ancora le croste. Pochi giorni dopo entro in una strada in discesa sterrata, capisco che non posso continuare, decido di scendere dalla moto per studiare la situazione più avanti, metto il cavaletto IN DISCESA, che in un secondo torna su, se non mi soccorre il mio ragazzo la moto va a farsi benedire. E per finire prima di partire, appoggio gli occhiali da sole sul bauletto, metto il caso e parto con gli occhiali ancora lì, che naturalmente cadono ed un amico mi rincorre per ridarmeli. A volte mi domando se sono Stanlio oppure Ollio o tutti e due assieme.