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Il mio viaggio solitario da Torino a Berlino (e ritorno)
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10372536 Inviato: 8 Ago 2010 11:51
Oggetto: Il mio viaggio solitario da Torino a Berlino (e ritorno)
 

Ciao a tutti, volevo condividere con voi la mia esperienza motociclistica di quest'estate.
Avevo programmato di partire da Torino, la mia città, per arrivare a Berlino e cogliere così due piccioni con una fava: visitare la capitale tedesca e fare un tour della Germania.
E' stato il mio secondo viaggio in moto. L'anno scorso ho visitato la Provenza ma è durato solo 4 giorni per un totale di circa 1200 km.
Questa volta invece, tra andata e ritorno, ho percorso 3200 km di strumento e sono stato lontano dall'Italia per 12 giorni.

Ovviamente l'esperienza è stata intensa, come si conviene a ogni giro in sella alla mia moto. Però la natura e la lunghezza del viaggio, sommate alla mia inesperienza, mi hanno creato alcune contraddizioni e riflessioni di cui scriverò.

Parto il 21 luglio da Torino imboccando la autostrada in direzione autostrada. Secondo i miei programmi, dovrebbe essere l'unica tappa autostradale di tutto il viaggio. Non amo l'autostrada in generale, benchè meno possendo una naked. Comunque i primi chilometri scorrono tranquillissimi anche grazie al bel tempo e arrivo ad Aosta in poco più di un'ora. Mi fermo per rifornirmi a un distributore e sgranchirmi le gambe. Dopo una veloce seconda colazione a base di pizza riparto, pronto a percorrere le vie del Gran San Bernardo.
Nei primi chilometri il passo è letteralmente devastato dai lavori in corso. Alcuni dei tornanti sono in condizioni talmente pessime da farmi rischiare lo spegnimento della moto (brecciolino in mezzo alla corsia, asfalto crepato, bordi di carreggiata mancanti per alcuni metri, ecc...). Tutto questo dura circa una decina di chilometri, fatti veramente a passo d'uomo. Dopodichè tutto sembra riprendere la normalità di un percorso di montagna, ragalandomi piacevoli pieghe e paesaggi fotografici.

Link a pagina di Yfrog.com
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Dopo aver passato il confine con la Svizzera, mi fermo per pranzare in un paesino in mezzo al niente. Già comincio a prefigurarmi la dieta teutonica perchè, pur avendo passato il confine da poche decine di chilometri, il mangiare ha tutto un altro sapore (e non è un complimento).
Nel pomeriggio mi incammino per Basilea, meta della mia prima tappa, in cui sarò ospitato da una mia amica. Il tragitto era caratterizzato si da bei paesaggi, ma i limiti di velocità tassativi alla lunga mi hanno innervosito. Percorrere a meno di 50 km/h i paesini perdendo un sacco di tempo ha tolto un pò del piacere al pomeriggio. Per non parlare dell'assurdità di questi limiti. Comunque non avevo scelta e ho dovuto adeguarmi.
Per fortuna incontro sulla strada il lago di Ginevra, che mi ristora coi suoi paesaggi la sua frescura

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L'ultima parte della tappa mi fa riflettere e imprecare sulla presunta precisione svizzera. PEr ben due volte mi vedo costretto a cambiare strada per via di lavori in corso. La prima volta percorro quasi 20 chilometri senza uno straccio di indicazione stradale e mi perdo, ritrovandomi solo grazie alla cartina che mi ero portato.
La seconda volta, a una manciata di chilometri da Basilea, improvvisamente sui cartelli scompare l'indicazione per la città lasciando posto a un paesino. Torno indietro con la paura di aver mancato una deviazione ma nulla. Sembrava che Basilea si fosse eclissata. Mi fermo consultando nuovamente la cartina e concludo che la strada non può che essere quella. Riparto non avendo idea di dove mi trovo ma dopo pochi minuti faccio bingo !! Magicamente ricompaiono le indicazioni per Basilea e, dopo aver attraversato altri 3-4 paesi a 40 km/h arrivo stanco morto dalla mia amica in tempo per cenare e andare a dormire.
 
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10372883 Inviato: 8 Ago 2010 13:05
 

Il giorno dopo lo passo a visitare Basilea. Personalmente non mi ha entusiasmato. L'ho trovata una città piuttosto grigia e banale, fatta eccezione per 2 o 3 costruzioni e una torre di antica fattura nel centro della città.

Il giorno dopo saluto la mia amica ringraziandola di cuore e riparto...Per oggi la meta prefissa è Baden-Baden, nella foresta nera.
Quando parto il cielo è plumbeo e minaccia pioggia. Imbocco la statale che mi porta nel cuore della foresta e inizio il tragitto...Dopo una ventina di chilometri circa la strada è chiusa per lavori in corso e fanno deviare tutto il traffico per una stradina secondaria. Non trovo nessuna indicazione per la strada principale anche se ci sono cartelli che indicano le direzioni per i paesi limitrofi. Mi fermo un paio di volte per orientarmi sulla cartina ma i nomi di quei paesini non compaiono. Credo sia perchè sono troppo piccoli. Dopo una buona mezzora a girovagare per strade e stradine vedo l'imboccatura per l'autostrada e , a malincuore, decido di imboccarla per qualche chilometro fino a incontrare un paese più grande e decidere il da farsi. Percorro agilmente l'autobahn fino a Friburgo, poi colgo l'occasione per uscire e riprendere la statale.
All'inizio riesco nuovamente a orientarmi e sembra filare tutto liscio ma poi una nuova deviazione mi costringe, per non rischiare di smarrirmi nuovamente, a imboccare l'autobahn in direzione karlsruhe. A questo punto, letteralmente, piove sul bagnato. Mentre sfreccio a 110 km/h (sfreccio si fa per dire XD) inizia a piovere...La quantità d'acqua non è tale da pregiudicare la continuazione del viaggio nè limita la visibilità. In ogni caso la prudenza mi consiglia di rallentare l'andatura, anche perchè sotto il casco sto imprecando in tutte le lingue da me conosciute. Mi fermo in uno di quei spaziosi parcheggi che si trovano regolarmente lungo l'autostrada per decidere il da farsi. Nel frattempo la pioggia si è ridotta a un lieve ma continuo gocciolare.
A quel punto insistere nel vedere la foresta nera non aveva più senso per me. Qua c'è il primo cambiamento sostanziale nel programma. Al di fuori della foresta infatti, non avevo altre tappe particolari fino a Berlino. Tra me e me concordo, a malincuore, che la soluzione migliore sia quella di spostare tutto il tragitto sulle autobahn. A posteriori credo sia stata la soluzione migliore. Infatti da quel momento, i problemi hanno cessato di esistere e gli spostamenti sono diventati agili e non (troppo) faticosi.

Così mi rimetto in strada e , dopo aver pranzato nei pressi di Karlsruhe, anche grazie al fatto che aveva smesso di piovere, tiro dritto fino a Francoforte dove mi sistemo in un albergo e ho pure tempo di visitare per un paio d'ore la città.
Francoforte non è particolarmente bella ma mi ha colpito il contrasto che c'è tra i grattacieli e le vecchie costruzioni nelle vie adiacenti.

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10373037 Inviato: 8 Ago 2010 13:43
 

Il giorno dopo parto alla volta di Erfurt con un bel sole e un lieve venticello che rinfresca l'atomsfera. La tappa è breve, circa 300 km, e scorre via in poche ore...arrivo nel primo pomeriggio ma, dopo 2 ore di inutili ricerche, sono costretto a uscire dalla città senza aver trovato un albergo. A quanto ho capito parlando con un'albergatrice, c'è una fiera di qualche tipo ed è difficile trovar da dormire in quei giorni.
Uscito dalla città ho un colpo di fortuna: trovo un bed&breakfast gestito da due giovani ragazzi. Vestono come metallari e sembrano un pò trasandati, ma dopo i miei timori iniziali scopro invece che la residenza è gradevolissima e i proprietari ospitali gentili. Pernottamento e colazione mi sono costati 30 euro....non male considerata la buona qualità !!

Il giorno dopo riparto per l'ultima tappa...il tempo è stupendo e il traffico in autostrada scorrevole, fatta eccezione per un qualche tir che gioca a sorpassarsi l'un con l'altro !!
Le autobahn tedesche sono davvero comode e nella maggior parte dei casi ben tenute. Si può entrare e uscire come si preferisce perchè oltretutto sono gratuite !!
Arriva l'ora di pranzo in autogrill con menù a base Burgerking e pepsi...prelibatezze teutoniche, gnam !!

Nel parcheggio del distributore accanto al fastfood incontro un motociclista olandese vicino alla sua bmw. Credo fosse una 1200rt. Iniziamo a chiacchierare sul nostro viaggio. Io gli racconto del mio, ormai sono a pochi chilometri e la voglia di arrivare mi si legge in faccia !!
Lui invece è partito dall'Olanda con destinazione Polo Nord !!!!! Mi spiega che la moglie con le figlie è partita per prima in macchina e lo sta aspettando in Polonia !! E io che pensavo che con una famiglia non si potesse più viaggiare in moto !! In questo senso credo che abbiamo da imparare dai nordeuropei. Ricordo, durante il mio interrail di un paio di anni fa, di aver visto le mamme norvegesi andare a spasso con figli e passeggini anche sotto il diluvio. Per loro non è un problema, mettono giacche a vento, stivali, teline proteggibimbo e vanno ovunque. E' un pò diverso dall'Italia, dove in genere ci facciamo problemi a uscire di casa non appena compare qualche nuvola !!
Dopo aver scambiato qualche opinione sugli ultimi modelli di moto da turista, saluto l'intraprendente olandese e riprendo il viaggio.

L'avvicinamento a Berlino mi mette su di giri...Neglili ultimi chilometri mi sembra di spingere io la moto per farci arrivare prima !!
Poi i limiti di velocità cominciano a diventare via via più restrittivi, segno che ci stiamo avvicinando al centro urbano : 120-100-80 km/h
Fino a che sulla mia sinistra, a lato della carreggiata, non compare una statua che raffigura un orso ritto sulle zampe posteriori, messo su un piedistallo.
Sotto la colonna c'è una scritta: BERLIN !!
Sono arrivato...
 
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10378717 Inviato: 9 Ago 2010 19:35
 

Dopo aver trovato l'albergo e aver faticosamente sistemato la moto nel parcheggio di un altro hotel inizia il mio tour berlinese. La città ha un fascino tutto suo. Ciò che mi ha più sorpreso è la differenza evidente tra un quartiere e l'altro. Io stavo a Charlottenburg, un quartiere residenziale e turistico, poi ho visitato Tiergarten, interamente occupato da un parco e dal famoso zoo. Mitte è il quartiere forse più importante, perlomeno quello più ricco di monumenti. Lì infatti si erge la porta di Brandeburgo, il Reichstag (il parlamento), il Duomo e vari musei tra cui il Pergamon, ricco di reperti dell'antica Grecia e di Babilonia.

Il primo giorno va via così, tra una piacevole visita allo zoo, miriadi di foto alla porta di Brandeburgo e al Reichstag. Il secondo per i miei gusti è stato meno entusiasmante. Ho visitato il quartiere di Kreuzberg, noto per l'eterogeneità etnica e quindi per l'integrazione razziale. A me non ha comunicato niente di speciale, ma l'ho visitato solo di sfuggita.
Ho poi visitato il museo della storia ebraica in Germania negli ultimi 200 anni (!!!) che ho trovato noioso, come quasi tutti i musei che visito abitualmente, anche se, per chi è appassionato di storia, offre spunti interessanti.
Nel pomeriggio proseguo la mia camminata nella zona centro meridionale fino a incrociare il Checkpoint charlie, dove ai tempi del Muro avvenivano i (rari) passaggi da una zona all'altra. Lentamente torno sul viale che porta alla Porta di Brandeburgo (la mia è una fissazione icon_biggrin.gif ) e poi fino al mio quartiere per cenare in un ristorantino italiano niente male. I wurstel mi hanno davvero stufato e sento il bisogno di cibo nostrano !!

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10399416 Inviato: 13 Ago 2010 23:46
 

Bel report, Estel, e mille complimentoni per la tua avventura.... 0509_up.gif 0509_up.gif 0509_up.gif

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10402720 Inviato: 14 Ago 2010 17:15
 

robysteel ha scritto:
Bel report, Estel, e mille complimentoni per la tua avventura.... 0509_up.gif 0509_up.gif 0509_up.gif

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grazie per il report cosi viene voglia di partire subito
 
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10430891 Inviato: 20 Ago 2010 20:20
 

Prego...devo continuarlo !! Solo che non sono riuscito ancora a caricare foto...magari domani riprovo !!
 
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10439588 Inviato: 22 Ago 2010 21:01
 

Complimenti per il bel viaggio!
Confermo che la strada del Gran San Bernardo nella prima parte è veramente malmessa se nn si ha un enduro... così come la severità degli Svizzeri per gli eccessi di velocità... un mio amico si è visto recapitare una molto di 18 euro per aver superato di pochi km/h il limite...
 
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10585833 Inviato: 15 Set 2010 18:25
 

Svizzeri....che razza strana !! icon_asd.gif
 
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10595227 Inviato: 17 Set 2010 9:49
 

Bel tour ho cercato la continuazione perchè affascinato dal tuo racconto metti il seguito,ciao 0510_saluto.gif doppio_lamp.gif doppio_lamp.gif
 
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10710414 Inviato: 5 Ott 2010 17:14
 

burga ha scritto:
Bel tour ho cercato la continuazione perchè affascinato dal tuo racconto metti il seguito,ciao 0510_saluto.gif doppio_lamp.gif doppio_lamp.gif


Mi fa piacere...Allora riprendo da dove mi ero fermato.
Dopo aver trascorso 3 giorni a Berlino e aver stabilito un record in termini di camminata (non ho mai preso mezzi pubblici.....) riprendo la street e mi avvio a grandi passi verso Dresda. La città dista da Berlino non più di 300km. Percorrendo la Autobahn mi porta via poco più di tre ore. Sono contento di poter fare solo una piccola tappa; è l'ideale per rimettersi in marcia senza fretta e poter nuovamente visitare un posto diverso.

Dresda è una città partcolare. E' divisa in due tronconi dal fiume Elba. Le due parti differiscono molto l'una dall'altra. La parte dove alloggio io (tra l'altro è un B&B in stile messicano che non c'azzecca nulla con l'atmosfera della città, molto informale e colorato) è quella orientale ed è la più recente in termini di costruzioni. Sono i quartieri più residenziali, dove trovo negozi di ogni tipo, perlopiù posseduti da stranieri e i classici kebabbari e ristorantini esotici. Ne approfitterò per mangiare tutte le sere in una trattoria greca e riprendermi così dall'indigesta cucina tedesca...
In ogni caso sono zone in cui i cittadini del posto convivono con un gran numero di immigrati (specialmente turchi). A quanto ho visto, tra l'altro, mi pare che sia una coesistenza pacifica, forse anche grazie alla costante presenza di forze dell'ordine.

Ovviamente il pezzo forte della visita è rappresentato dalla parte vecchia della città , quella a ovest del fiume. Ora posto qualche foto perchè rendono meglio l'idea. Quello che so è che la città fu interamente ricostruita dopo i bombardamenti a tappeto del 1945 (a Dresda furono costruite alcune delle più importanti fabbriche di armi).
Lo stile architettonico è di impatto. Sono abbastanza ignorante in materia, comunque ricorda molto il barocco. Gli edifici sono molto sfarzosi. Oro e marmo abbondano sia in materiale sia in colore...
A me è piaciuta molto, ma alla lunga la vista di tale e tanta magnificenza può stancare.
Dopo 2 giorni, è ora di ripartire...

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10710709 Inviato: 5 Ott 2010 17:54
 

Dopo Dresda mi aspetta un tappone da circa 500km. Destinazione: Monaco di Baviera.
Ci sono già stato due anni, durante un interrail. Quindi decido di limitare la mia presenza a una nottata di riposo prima di rientrare in Italia.
Il viaggio, lungo l'autostrada, scorre tranquillo e impiego meno tempo del previsto per arrivare. Circa alle sei del pomeriggio entro in città e ad aspettarmi trovo un'amara sorpresa: un temporale.
Rimango sotto l'acqua meno di venti minuti, un'inezia rispetto alla lunghezza dell'intero viaggio. Però sono sufficienti a farmi prendere tutta l'acqua prima evitata.
Trovo un albergo al volo e mi fiondo in stanza, bagnato fradicio...Stendo la roba sul termosifone e mi adopero con il fon per togliere l'umidità. Il resto, spero, lo farà la notte...
Ceno in un ristorante pseudo-italiano con una pizza...Il "mangime" non è male anche se ben lontano dai nostri standard.
Per fortuna, l'indomani varcherò nuovamente i confini dello Stivale. Inoltre sono contento perchè la tappa successiva promette di essere quella più bella di tutto il viaggio, motociclisticamente parlando....
Superata Monaco infatti, faccio gli ultimi chilometri di autostrada fino a Garmisch (trovando molto traffico). Poi sconfino in Austria accompagnato da un sole e un cielo delle migliori occasioni: non una nuvola a cercarla col binocolo !!
In Austria mi ricordo di tenere ancora a freno il mio polso destro. Anche qua i controlli sono molto rigidi.
Attraverso il Fernpass (a me sconosciuto fino a cinque minuti prima) "scortato" da decine di bolidi su due ruote, soprattutto supersportive. Ho notato da queste parti che sono presenti numerose s1000r, l'ultimo modello bmw. Si vede che non scherzano !!!

Continuo il mio itinerario giornaliero puntanto verso Innsbruck fino a un bivio. Qua sono costretto a fermarmi e consultare le cartine. Le indicazioni non sono chiare purtroppo e se mi dirigo troppo verso Innsbruck sarò costretto a scendere in Italia passando dal Brennero (cosa che non voglio perchè mi farebbe allungare, inoltre io VOGLIO lo Stelvio).
Dopo aver controllato, le ambiguità rimangono e sono costretto a fidarmi dell'intuito. Proseguirò ancora dritto, dovrebbe esserci una svolta dopo pochi chilometri.
BINGO !! Infatti c'è... Trovola deviazione per una strada che mi porterà dritto dritto al passo di Resia, attraversando il quale mi troverò poi in Italia.
Dopo una veloce sosta in autogrill per pranzo mi ributto a capofitto sull'asfalto.
Il tempo tiene e guidare è un piacere. Le strade in Austria sono molto belle, l'asfalto è esemplare per qualità, e anche se non si può insistere molto a causa dei limiti, il tragitto mi ripaga sempre con grande piacere alla guida.

Prima di partire per questo lungo viaggio, associavo per pregiudizio le strade della Svizzera a quelle dell'Austria. L'unica cosa che hanno in comune sono appunto, i severi limiti e la manutenzione perfetta. Per il resto preferisco di gran lunga l'Austria. In Svizzera, non appena si scende dai passi, la strada diventa monotona e anche i meravigliosi paesaggi dopo un pò cessano di essere meravigliosi, nel senso che rimangono tali e quali per ore. A un certo punto ti sembra di viaggiare in cartolina. In Austria invece ci sono sempre sottili differenze che non mi stancano neanche dopo un giorno intero in sella.
Inoltre nella "precisissima" Svizzera ho trovato ben tre deviazioni nel giro di 200km, con scarse indicazioni alternative. Come ho raccontato in un post precedente, mi sono perso a causa di lavori in corso e mi sono ritrovato solo dopo 30km grazie a fortuna e senso dell'orientamento. In Austria, eccezion fatta per il bivio (dove comunque almeno venivano indicate le due destinazioni finali con chiarezza) non ho mai avuto di questi problemi.

Guidando attraverso le pinete austriache mi avvicino al passo di Resia accompagnato dagli odori dei boschi che ti avvolgono fin sulla strada, alternati ai profumi dei paesini che attraverso man mano: fiori ma anche dolci e torte che vogliono entrarti nel casco !!
Esattamente come l'ape che, non so come, arriva a pungermi il braccio sinisitro. Mi brucia un pò, ma niente che mi costringa a fermarmi...
Arrivato al passo di Resia, trovo lo stesso meraviglioso paesaggio che ho trovato l'anno scorso durante un weekend allo Stelvio e dintorni. Oggi però, a differenza di quella volta in cui trovammo pioggia, è una giornata fantastica !!

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10720644 Inviato: 6 Ott 2010 23:11
 

Al lago di Resia trovo molta gente. Qualcuna solo per fare fotografie ma molte altre direttamente "spiaggiate" in riva al lago. E c'è anche chi abbozza un bagno...
Dopo una sosta al lago, riparto verso lo Stelvio. Ho intenzione di dormire dalle parti di Bormio, e non voglio perdere troppo tempo sulla strada, visto che i chilometri mancanti non sono così pochi...
Dopo alcuni chilometri passati a svicolare nel traffico incredibile (sono capitato in queste zone che è pure sabato) prendo lo svincolo per la celebre statale 38 dello Stelvio. Faccio un rabbocco di benzina per essere sicuro di non dovermi più fermare fino all'albergo e rimonto in sella.
Da qui è un susseguirsi di curve che vanno via via infittendosi. All'inizio incontro qualche curva stretta, di quelle che servono a scaldarsi per benino. Da un certo punto in avanti la sequenza di tornanti diventa insistente da togliere il fiato. Credo siano 30-40 tornanti consecutivi nel vero senso della parola. Non un rettilineo separa le varie curve, che oltre ad avere due carreggiate molto strette, in certi stratti presentano un asfalto non irreprensibile. Insomma, viaggio con un ritmo abbastanza sostenuto ma sempre con cautela nell'esecuzione delle curve.
Inoltre, anche qui il traffico fa sentire la propria presenza: caravan e camper non si fanno pregare per far perdere tempo anche se molti di loro, con mio sommo stupore, rallentano per lasciar passare le moto !!
Arrivo giubilante in cima al passo. Dopo aver penato non poco per parcheggiare la moto (mi sono "insabbiato" a causa della pendenza e del brecciolino sul bordo della strada, e ne sono venuto fuori facendomi aiutare da un altro motocilcista) faccio una bella pausa-merenda in un bar, sedendomi nel dehors e mangiando torta e cappuccino mentre davanti a me sfrecciano moto di ogni tipo. In cima al passo c'è sempre gran via vai.

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Dopo questa lunga e doverosa sosta, riparto per l'ultima parte della tappa: la discesa del passo sul lato teoricamente migliore. Infatti dallo Stelvio a Bormio l'asfalto è solitamente mantenuto in buone condizioni e le carreggiate più larghe invitano a lasciarsi andare.
Parto sciolto ma dopo pochi minuti commetto un lieve errore che mi condiziona. Uscendo da una curva lenta a destra finisco lievemente largo. Non ero contromano ma "a filo" della carreggiata. Nel mentre passa un camper che mi sfiora di pochi centimetri. Non corro nessun rischio reale visto che la velocità era moderata e io nel mio senso di marcia , comunque lo spavento è grosso e non mi godo il resto della discesa. Pur facendomi la predica da solo per come ho percorso la curva, continuo a incazzarmi sempre come una iena con gli utenti sulle quattro ruote. L'autista del camper infatti, aveva notato già qualche istante prima il mio errore, ma invece di rallentare per facilitare le mie manovre (cosa che dovrebbe, penso io, essere un gesto prima di tutto di buonsenso) mantiene la propria velocità e, non ancora contento, mantiene pure la traiettoria senza allargarsi di un centimetro.

Dopo aver terminato la sequenza di tornanti trotterello più sereno nell'ultimissimo tratto di strada. Sono molto stanco e ho voglia di farmi una bella doccia per smaltire le ore in viaggio.
Trovo sistemazione direttamente a Bormio, in un hotel a gestione familiare che dà sulle montagne.

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Faccio tutto seguendo ormai una consueta sequenza: check in, doccia, cena fuori, passeggiata digestiva (in questo caso particolarmente piacevole data la fresca arietta montana) e dormita pesante per preparmi alla prossima tappa: da Bormio a Piacenza con in testa l'obiettivo: raggiungere i miei genitori che prendono il sole a Ceriale, in provicina di Savona.
 
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10732126 Inviato: 8 Ott 2010 18:13
 

La mattina successiva parto da Bormio dopo un'abbondante colazione. Il cielo è limpido come il giorno prima...Il mio itinerario di oggi prevede di passare attraverso il passo dell'Aprica, che si rivela spettacolare e tortuoso. Da Aprica mi dirigo verso Brescia. Le statali sono sgombre e solo a tratti trafficate. Incontro comunque un traffico scorrevole e la mattinata scorre senza intoppi...L'unico inconveniente che avverto è un caldo crescente !!
Mi fermo a pranzo in una trattoria che dà sul lago d'Iseo. Mi concedo una mangiata a base di spaghetti allo scoglio più tiramisù. Con mia somma sorpresa, non vengo spennato alla cassa !!
Dopo pranzo mi cala la palpebra e, dopo un accorto girovagare sulle rive del lago, trovo subito dietro il ristorante un cantuccio, che non si può nemmeno definire spiaggia, proprio a due metri dall'acqua.
Mi distendo per una ventina di minuti godendomi la brezza, il lento sciabordio delle acque che mi sfiorano i piedi e....una famiglia di anitre che mi diverto a ingannare tirando finte molliche di pane. Ci cascano tutte, meno una che deve aver già "mangiato la foglia".

Mi rimetto in cammino verso Brescia, il caldo è davvero pressante, così mi godo un'andatura lungo lago a ritmo codice. Viaggio con visiera alzata e mi lascio rinfrescare dall'arietta e dalla vista del lago. Passato il lago, riprendo un ritmo più consono alla tappa e arrivo a Brescia in un baleno, grazie alla superstrada a due corsie, decisamente tenuta meglio di molte autostrade a tre corsie di mia conoscenza.
Arrivato a Brescia mi ritrovo a gironzolare per la periferia e la supestrada senza trovare indicazioni per Piacenza. Possibile?
Dopo un quarto d'ora fatto di avanti-indietro mi fermo iracondo e consulto la cartina. Scopro che sulla mia strada devo passare per Cremona. Riparto a razzo cercando il primo cartello di indicazioni: ecco Cremona.
Mi ci butto a capofitto maledicendo il sistema approssimativo di cartelli e informazioni. Piacenza e Brescia distano circa 90km e ritengo incredibile non trovare cartelli che diano informazioni dirette...
Comunque dopo questa perdita di tempo, il resto del pomeriggio scorre apaticamente eppure dolorosamente. Il panorama intorno a me è da pianura padana, un mortorio continuo fatto di un susseguirsi di campi monocolore, cascine anonime, paesi deserti (è pure domenica oggi) e la continua sensazione di trovarsi in una zona che un tempo era una palude: canneti e ruscelletti !! Scrivevo anche dolorosamente perchè dopo la sosta pranzo decido di non fare alcuna sosta. La voglia di arrivare a Piacenza e terminare il più presto possibile questo pomeriggio prende il sopravvento. Infatti pago con dolori ai piedi e alla schiena, che non ho avvertito nemmeno durante i lunghi tapponi tedeschi !!
Giungo a Piacenza sfinito e, di nuovo, mi si offre davanti un panorama desolante. La città è un obbrobrio (con tutto il rispetto nei confronti dei piacentini), e trovo che sia la massima espressione, il riassunto forse, di tutto ciò che ho scritto pocanzi sull'atmosfera della Pianura Padana. Inoltre, fin troppo spesso mi ritrovo sulle strade vecchie fabbriche e ciminiere orripilanti, prati assaliti da erbacce giallastre e il degrado dell'immigrazione mal integrata. Qua per interderci, siamo lontani anni luce dall'eterogeneità di Dresda, dove il "vecchio" artistico trova un suo equilibrio con il "nuovo" multietnico.
Qua, il "vecchio" consiste solo nella sensazione di trovarsi in una città sterilmente industriale e il "nuovo" in qualche ragazzo rumeno che ti guarda sospettosamente.

Parcheggio la moto davanti all'hotel che ho scelto per dormire sta notte, scendo dalla moto e ho un momento di malessere. Mi prende un violento capogiro, breve ma destabilizzante. Mi appoggio alla moto e aspetto che mi passi. Mi viene in mente solo ora un fatto importante: fino al giorno prima, avevo viaggiato in Germania con temperature mai superiori ai 25°. Non mi ero mai fatto problemi, quindi, a stare in strada anche alle due o le tre del pomeriggio. Idem per le tappe svizzere e austriache, dove l'alta quota mi aveva protetto dall'arsura. Oggi invece, pure avvertendo, ho trascurato l'effetto della temperatura (superiore ai 30°). Provvedo quindi a rinfrescarmi e bere e tutto passa lasciandomi solo lo spavento.
Ceno in una pizzeria dove i clienti siamo in tutto io e una piccola famiglia e mi rintano in stanza per prepararmi a dormire, sempre accompagnato dalla sensazione di trovarmi in un posto desolante. Mi addormento sperano di poter partire il più presto possibile la mattina dopo. Mi aspetta per fortuna uno dei percorsi che desideravo da molto tempo: la Val Trebbia, ispiratami da una celebre rivista di moto !!
 
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10819536 Inviato: 23 Ott 2010 17:07
 

bel giro!!!!! 0509_doppio_ok.gif 0509_doppio_ok.gif
 
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10819825 Inviato: 23 Ott 2010 18:11
 

Grazie DAvide 83, una di queste sere mi metto con calma icon_biggrin.gif e scrivo delll'ultima tappa del viaggio...
 
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11111183 Inviato: 20 Dic 2010 17:50
 
 
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11111626 Inviato: 20 Dic 2010 19:11
 

Scusa ma non so se è lecito inserire dei link di pubblicità in questa parte del forum....
 
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11269942 Inviato: 24 Gen 2011 17:41
 

estel82 ha scritto:
Dopo aver trovato l'albergo e aver faticosamente sistemato la moto nel parcheggio di un altro hotel inizia il mio tour berlinese. La città ha un fascino tutto suo. Ciò che mi ha più sorpreso è la differenza evidente tra un quartiere e l'altro. Io stavo a Charlottenburg, un quartiere residenziale e turistico, poi ho visitato Tiergarten, interamente occupato da un parco e dal famoso zoo. Mitte è il quartiere forse più importante, perlomeno quello più ricco di monumenti. Lì infatti si erge la porta di Brandeburgo, il Reichstag (il parlamento), il Duomo e vari musei tra cui il Pergamon, ricco di reperti dell'antica Grecia e di Babilonia.

Il primo giorno va via così, tra una piacevole visita allo zoo, miriadi di foto alla porta di Brandeburgo e al Reichstag. Il secondo per i miei gusti è stato meno entusiasmante. Ho visitato il quartiere di Kreuzberg, noto per l'eterogeneità etnica e quindi per l'integrazione razziale. A me non ha comunicato niente di speciale, ma l'ho visitato solo di sfuggita.
Ho poi visitato il museo della storia ebraica in Germania negli ultimi 200 anni (!!!) che ho trovato noioso, come quasi tutti i musei che visito abitualmente, anche se, per chi è appassionato di storia, offre spunti interessanti.
Nel pomeriggio proseguo la mia camminata nella zona centro meridionale fino a incrociare il Checkpoint charlie, dove ai tempi del Muro avvenivano i (rari) passaggi da una zona all'altra. Lentamente torno sul viale che porta alla Porta di Brandeburgo (la mia è una fissazione icon_biggrin.gif ) e poi fino al mio quartiere per cenare in un ristorantino italiano niente male. I wurstel mi hanno davvero stufato e sento il bisogno di cibo nostrano !!

Link a pagina di Img824.imageshack.us

Link a pagina di Img69.imageshack.us



Da archeologo il Pergamon e' a tutt oggi una delle cose piu' assurde che ho visto in un museo
 
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11270428 Inviato: 24 Gen 2011 19:16
 

Visto che la storia è praticamente il tuo lavoro certamente ne capisci più di me. Io da mototurista non l'ho trovato interessante. Ammetto però che i musei in generale non mi piacciono e ci vado mal volentieri, meglio una scorazzata in moto per i colli a fotografare paesaggi icon_biggrin.gif
 
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11273500 Inviato: 25 Gen 2011 11:14
 

estel82 ha scritto:
Visto che la storia è praticamente il tuo lavoro certamente ne capisci più di me. Io da mototurista non l'ho trovato interessante. Ammetto però che i musei in generale non mi piacciono e ci vado mal volentieri, meglio una scorazzata in moto per i colli a fotografare paesaggi icon_biggrin.gif


a me piacciono i musei della 1 e 2 guerra mondiale!!...in particolare dove cè roba americana tedesca e italiana!!!! 0509_doppio_ok.gif 0509_doppio_ok.gif 0509_doppio_ok.gif 0509_doppio_ok.gif 0509_doppio_ok.gif
 
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11284091 Inviato: 27 Gen 2011 11:18
 

mi sono letto tutto il report d'un fiato.
complimentissimi.. icon_asd.gif

aspetto l'ultima parte! 0509_up.gif
 
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11287896 Inviato: 27 Gen 2011 22:14
 

Grazie Troy, a presto per l'ultima parte !! icon_smile.gif
 
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11446068 Inviato: 28 Feb 2011 0:23
 

Dopo mesi ne approfitto per scrivere l'ultima tappa del mio viaggio. Mi servirà anche per "sopportare" meglio le settimane che mancano alla bella stagione !!

Sono partito da Piacenza con la fretta addosso. La giornata è splendida e incita ad arrivare il più presto possibile alla parte interessante del viaggio. A dir la verità la tappa del giorno è interessante per intero. Primaditutto perchè l'itinerario è quasi tutto "curve"; per secondo, è l'ultimissima parte del mio viaggio. Confesso di essere stato commosso più di una volta: passando attraverso la Svizzera, scorgendo la statua dell'Orso di Berlino (piazzata ancora in autostrada !!), scollinando dallo Stelvio e ora......nella Val Trebbia.

Fino a Bobbio la strada è piacevole ma non eclatante. Di tanto in tanto trovo qualche sconnessione tipica delle statali nostrane. Ciò che rende suggestivo il tragitto è trovarsi per decine di chilometri il fiume Trebbia intorno a te. A volte ci passi sopra da un ponte, scherzandolo in accelerazione. In altri momenti ti fa da fedele compagno alla tua destra, scorrendo tra saliscendi pietrosi e infilandosi circondato dall'asfalto della s45 e dai boschi adiacenti.
Dopo Bobbio la strada diventa una giostra. Passo attraverso un infinito misto di curve medio-lente. Trovo pochi tornanti e la cosa non mi spiace, mi trovo a mio agio in questa successione senza sosta ma dolce. I tunnel d'ombra che gli alberi gettano sull'asfalto riparandomi dal sole di agosto mi aiutano a divertirmi senza affaticarmi.
E' un susseguirsi quasi ininterrotto fino a Genova, dove trovo un caos biblico fatto di scooter, auto e gabbiani..... Tiro avanti arracando sulla Aurelia fino a Savona. Poi mi fermo per il pranzo.
Dopo un gustoso piatto di spaghetti allo scoglio mangiato quasi sulla spiaggia, riparto in direzione Ceriale, dove alloggiano i miei genitori per le vacanze.
Gli ultimi chilometri passano in mezzo alle mille cittadine liguri del litorale, tutte uguali eppure piacevoli. Non so come facciano in Liguria a non avere il tasso di incidenti più alto d'Europa: gli scooter mi sorpassano a velocità folli e gli automobilisti ti fanno la rasetta che è un piacere.
Arrivato a Loano, l'ultimo paese prima del Traguardo, comincia l'Amarcord. Ripasso involontariamente i 15 giorni passati in giro per l'Europa, autocompiacendomi e un pò incazzandomi, come è nella mia natura, per le cose belle viste e passate in rassegna, e le cose negative che credevo di essermi lasciato alle spalle. Perchè l'esistenza di un persona che ama la strada è fatta della consistenza dell'asfalto. E' lucido solo finchè non lo tocchi...
 
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