Sono appena rientrato dal Corso di Guida Sicura Dinamica su Strada organizzato dal motoclub Curve e Tornanti con sede al Centro Federale FMI di Polcanto.
Mi sono iscritto a questo corso dopo aver avuto pareri positivi da chi già l'aveva frequentato.
Sono arrivato nel tardo pomeriggio di domenica scorsa al centro per l'accoglienza.
Mi sono sistemato in camera (pulita, gradevole anche se piccola, con bagno) e mi sono recato al primo incontro con i miei "colleghi" per la presentazione e l'esposizione del programma del corso.
Premetto che la quota d'iscrizione di 450€ circa è comprensiva di vitto e alloggio completi dalla cena del primo giorno al pranzo dell'ultimo.
Abbiamo conosciuto gli istruttori (il responsabile Raffaele Prisco, Marco Fratter e Lorenzo) e ricevuto alcune indicazioni sul comportamento e l'organizzazione.
Subito dopo, la cena e qualche chiacchera.
Lunedì abbiamo fatto una lezione teorica sulla posizione di guida, poi siamo andati tutti a far rifornimento insieme, quindi abbiamo effettuato un primo giro sul lago di Bilancino per essere valutati in base all'andatura dagli istruttori e per essere divisi in gruppi possibilmente omogenei: bianchi, blu e rossi. Sono stato assegnato ai rossi, il gruppo di motociclisti un pò più ( o troppo?) veloci.
Dopo il primo briefing abbiamo iniziato il lavoro sul cosiddetto "centocurve", un tratto di strada che sale verso il passo della Futa, misto stretto, affinchè l'istruttore ci potesse dare indicazioni su come correggere i nostri "vizi" di guida, dalla posizione dei piedi (in punta col destro pronto a pelare sul freno dietro), dei gomiti (un pò aperti), delle spalle (che devono spostarsi verso l'interno della curva), della testa (che guarda avanti verso la strada da percorrere), mentre ci sconsigliano di muovere il bacino. Grande importanza viene data alla scelta della traiettoria, che deve si rendere fluida la condotta della moto tra le curve, ma deve scegliere di stare all'interno della propria corsia e non deve invadere anche solo col casco lo spazio esterno alle righe bianche.
Pranzo piacevole a Badia di Moscheta, poi un tratto molto curvoso per lavorare ancora sulla posizione e le traiettorie. Passi della Colla e della Sambuca per ulteriore affinamento.
Interessante lo scambio di moto con quella dell'istruttore: è importante provare moto diverse per sapere come applicare le indicazioni anche in posizioni di guida diverse.
La sera splendida cena al Centro federale a Polcanto. Tutti a dormire presto, provatissimi dalla dura giornata.
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Martedì abbiamo affrontato questioni più tecniche legate alla moto nella lezione teorica, poi siamo partiti, con un istruttore diverso, per il Passo del Muraglione. Da segnalare la presenza di un ragazzo munito di telecamera, autorizzato dagli istruttori, che registra tratti di strada con dietro gli allievi: a richiesta e per soli 20€ spedisce a casa il DVD montato con le riprese complete del secondo giorno, dalla mattina alla sera.
A pranzo, un breve sterrato ci porta all'agriturismo dei Tre Casali con pasta fatta in casa e dolci freschi. Solo poche goccie di pioggia che inumidiscono poco l'asfalto ma per il pomeriggio è già asciutto!.
Nel pomeriggio sulla strada per il passo Colla l'istruttore responsabile e il ragazzo con telecamera si sono piazzati su una curva riprendendoci per poi poter commentare in aula la condotta di ciascuno.
Prima di cena tutti in aula per osservarci vicendevolmente.
Altra splendida cena al centro e poi tutti a dormire!
Mercoledì siamo partiti subito dopo colazione per un bel giro e ritocchi finali: ripercorrendo parte delle strade del primo giorno ci si rende conto del lavoro fatto.
A pranzo viene fatta la consegna diplomi, un brindisi e tutti a casa...
Sono stato valutato positivamente, tanto che se vorrò potrò partecipare l'anno prossimo al corso avanzato, il "Special".
Una foto ricordo col gruppo dei rossi davanti al Mugello:
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Sono molto soddisfatto del corso, per la competenza degli istruttori, l'ospitalità al centro, i contenuti e i modi di trattarli, l'efficacia del metodo, tanto che consiglio a chiunque, anche a chi va in moto da tanti anni e si ritiene bravo (al corso c'era gente con alle spalle tanti km e tanti anni di moto) di parteciparvi.
In senso figurato, si può dire che il corso ha il pregio di allargarvi la strada e di raddrizzarvi le curve: la gestione delle traiettorie, la fluidità del movimento e della guida, la posizione in sella e l'utilizzo dei comandi opportunamente, fanno si che il margine di sicurezza personale, rispetto a prima, si innalzi, a parità di ritmo, notevolmente, a tutto vantaggio della sicurezza.