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controllo livelli olio, radiatore e liquido freno
10195837
10195837 Inviato: 9 Lug 2010 13:38
Oggetto: controllo livelli olio, radiatore e liquido freno
 



ragazzi ho delle domande da farvi:

- il livello del liquido freno anteriore deve essere a meta' vaschetta tra max e min?
- come controllo il liquido del radiatore?
- l'olio motore che si vede dalla finestrella dove deve essere? a meta'?


ho appena fatto il tagliando degli 11.000 km ma ho usato la moto parecchio in pista ultimamente e vorrei stare tranquillo!

Grazie ciao!
 
10195995
10195995 Inviato: 9 Lug 2010 13:50
Oggetto: Re: controllo livelli olio, radiatore e liquido freno
 

el_barto85 ha scritto:
ragazzi ho delle domande da farvi:

- il livello del liquido freno anteriore deve essere a meta' vaschetta tra max e min?
- come controllo il liquido del radiatore?
- l'olio motore che si vede dalla finestrella dove deve essere? a meta'?


ho appena fatto il tagliando degli 11.000 km ma ho usato la moto parecchio in pista ultimamente e vorrei stare tranquillo!

Grazie ciao!


Via in pista senza le basi di officina?

1) al max non oltre
2) il serbatoio del radiatore ha due tacche, max e min, meglio al max mai sotto il min, occhio apri il tappo a freddo
3) a meta fra le due stecche a moto dritta non sui cavalletti

Leggi il manuale.

doppio_lamp.gif
 
10202163
10202163 Inviato: 10 Lug 2010 14:09
 

eusa_think.gif eusa_think.gif eusa_think.gif
Il liquido nel radiatore NON si controlla, non c'è modo di farlo se non aprendo il relativo tappo (a freddo!) per verificare se sia pieno; al massimo si controlla quello nella vasca di espansione che però non ci dice se c'è un problema nell'impianto di raffreddamento; il livello nella vasca cambia a seconda delle esigenze ovvero quando, raggiunta una certa temperatura, per compensare la sovrapressione che si crea nel circuito, raccoglie l'eccesso di liquido ed analogamente quando la temperatura scende ne permette il reflusso nel radiatore e nel circuito (tutto grazie ad una valvola nel tappo del radiatore); quindi se si controlla il livello a caldo darà un risultato, se lo si controlla a freddo il risultato sarà differente. A caldo non deve eccedere il massimo.

Il livello dell'olio si controlla a motore spento ma caldo, in questa condizione non deve essere al di sotto del livello del minimo (non dovrebbe esserlo neanche quando è in moto); se controllato a motore freddo e a riposo (come si farebbe la mattina appena si va a prendere la moto) il livello può anche raggiungere (e a volte superare) il segno del livello massimo perchè lentamente defluisce (per forza di gravità) dalle parti alte del motore nella coppa riempiendola e facendo quindi salire il livello.

Il livello del liquido dei freni non deve superare il segno del massimo quando le pasticche sono nuove, successivamente può ovviamente essere più basso perchè al consumarsi delle pasticche il livello scende (mai rabboccarlo!).
 
10202444
10202444 Inviato: 10 Lug 2010 15:21
 

frozenfrog ha scritto:
eusa_think.gif eusa_think.gif eusa_think.gif
Il liquido nel radiatore NON si controlla, non c'è modo di farlo se non aprendo il relativo tappo (a freddo!) per verificare se sia pieno; al massimo si controlla quello nella vasca di espansione che però non ci dice se c'è un problema nell'impianto di raffreddamento; il livello nella vasca cambia a seconda delle esigenze ovvero quando, raggiunta una certa temperatura, per compensare la sovrapressione che si crea nel circuito, raccoglie l'eccesso di liquido ed analogamente quando la temperatura scende ne permette il reflusso nel radiatore e nel circuito (tutto grazie ad una valvola nel tappo del radiatore); quindi se si controlla il livello a caldo darà un risultato, se lo si controlla a freddo il risultato sarà differente. A caldo non deve eccedere il massimo.

Il livello dell'olio si controlla a motore spento ma caldo, in questa condizione non deve essere al di sotto del livello del minimo (non dovrebbe esserlo neanche quando è in moto); se controllato a motore freddo e a riposo (come si farebbe la mattina appena si va a prendere la moto) il livello può anche raggiungere (e a volte superare) il segno del livello massimo perchè lentamente defluisce (per forza di gravità) dalle parti alte del motore nella coppa riempiendola e facendo quindi salire il livello.

Il livello del liquido dei freni non deve superare il segno del massimo quando le pasticche sono nuove, successivamente può ovviamente essere più basso perchè al consumarsi delle pasticche il livello scende (mai rabboccarlo!).


Scusa ma la ZX-6r (almeno la mia e credo anche del proprietrario del topic) ha il serbatoio della riserva del liquido del radiatore esterno appoggiato alla fiancata vicino alla carene lato interno con due tacche ben visibili, sul libretto c'è scritto che si controlla da li quindi non capisco perchè non si possa controllare.

Olio si cambia caldo ma da che ne so io si controlla a freddo infatti dicono che deve stare a metà fra min e max perchè scaldando cresce di volume e viscosità.
Anche questo è scritto nel manuale.

Sul discorso del olio freni il livello deve essere al max anche a pastigle 50% deve mantenere la stessa pressione nel circuito altrimenti ti tocca "pompare" più forte per avere la stessa efficaccia.
Su qeusto sono un pò meno sicuro ma se c'è un max perchè non rabboccarlo?

Sbaglio io?
 
10205557
10205557 Inviato: 11 Lug 2010 13:23
 

Eccomi a dissipare i dubbi.

Non so perchè ma il mio post non riesce a caricare nella sua interezza quindi provo a suddividerlo (forse perchè il sistema si è "stancato dei miei post chilometrici?... icon_asd.gif).

PARTE 1

Partiamo da una considerazione: i vari libretti d'uso e manutenzione in genere sono fatti ad uso e consumo di persone a digiuno di ogni nozione tecnica (quasi a dire: "fai questo o fai quello e non ti preoccupare d'altro!") non che questo sia così tragico, all'occhio del possessore medio può anche risultare sufficiente, ma di certo sono "ricchi" di descrizioni generiche che talvolta possono risultare fuorvianti (ma che all'occhio di un utente più esperto o smaliziato non sfuggono).
Non parliamo poi dei vari manuali d'officina che sono spesso tradotti in maniera assai poco precisa e approssimativa (anzi, in alcuni casi con terminologie bizzarre ed in contrasto con quanto dovrebbero spiegare e chissà per quale motivo la nostra lingua è una delle meno trattate al punto da diventare incomprensibile per noi stessi...).

A parte questo, visto che vogliamo sottilizzare, sui vari libretti di uso e manutenzione si parla genericamente di livello del liquido di raffreddamento non di livello del liquido nel radiatore (accezione che sarebbe comunque tecnicamente sbagliata e vedremo tra poco perchè); ed in questa, che è palesemente una inesattezza macroscopica, si individua paradossalmente un motivo in un certo qual modo attinente alla realtà dei fatti.
Comunque sia, qualsiasi cosa sia scritta sui vari manuali, quello che tu controlli NON è il livello del liquido del radiatore, puoi starne certo, quella del libretto è, come dicevo, una definizione tecnicamente impropria (e non deve condurre a considerare il radiatore come identificativo di tutto l'impianto di raffreddamento).
Ti spiego il perchè (qualche notizia tecnico-storica).
Da almeno la metà degli anni novanta (se non prima) su tutte, e sottolineo tutte, le sportive Kawasaki è stato adottato un impianto di raffreddamento di tipo sigillato ed in pressione.
La sua caratteristica principale è, come dice il nome, costituita dal fatto che l'impianto funziona con il liquido di raffreddamento che deve circolare all'infinito (in loop) in un circuito che non dovrebbe avere sbocchi (la parola sigillato cosa suggerisce? nulla esce, nulla entra...). Questo sistema, in abbinamento con i moderni liquidi di raffreddamento, consente di poter tenere temperature d'esercizio superiori a quanto sarebbe consentito con degli impianti "aperti" senza incorrere nei problemi tipici di questi ultimi.
L'impianto viene riempito completamente di liquido di raffreddamento (ovviamente a freddo) e poi chiuso (sigillato, tramite il tappo del radiatore).
Stante così il sistema, si potrebbe avere, in linea del tutto teorica, un impianto che funziona a ciclo continuo senza alcun tipo di intervento; il fatto è che in realtà non è esattamente così. Infatti l'unico problema di questo tipo di impianto è che, a causa delle continue variazioni di temperatura, il liquido nel circuito si espande e si contrae seguendo queste variazioni (noto principio fisico della dilatazione termica) aumentando o diminuendo di volume. Finchè queste variazioni sono contenute (entro limiti ben definiti) vengono compensate automaticamente dal liquido stesso. Nel momento in cui invece queste variazioni superano tali limiti devono essere compensate in qualche altro modo altrimenti l'aumento di pressione e di temperatura potrebbero compromettere la resistenza dei materiali dell'impianto (mai gonfiato un palloncino fino a farlo scoppiare? ecco, il principio è lo stesso) nonchè le componenti del motore danneggiandole (per deformazione a causa del surriscaldamento). Questa compensazione viene attuata permettendo alla parte del liquido che diviene in eccesso di defluire, ristabilendo di conseguenza nel circuito i valori di pressione/volume corretti. Qui entrano in gioco il tappo del radiatore (di cui parlo tra poco) e la vasca di espansione (capito perchè si chiama così?) la quale raccoglie questa eccedenza di liquido per poi "restituirla" al momento opportuno perchè quando il liquido si raffredda si contrae diminuendo di volume (ed essendo il circuito sigillato si creerebbe al suo interno una depressione) e per mantenere in efficienza questo "scambio" ne contiene essa stessa una certa quantità. La vasca di espansione è l'unica parte dell'impianto che non lavora in pressione e non è sigillata tant'è che se si apre il suo tappo non succede nulla (è dotata anche di un tubicino di sfiato, per permettere, in casi limite, la fuoriuscita di liquido in eccedenza anche dalla vasca stessa e per non creare ulteriori, e del tutto inutili, stati di pressione/depressione).
Il principio di funzionamento è abbastanza semplice. Dunque, abbiamo detto che il circuito è sigillato ma che per caratteristiche fisiche si deve permettere di far sfogare il liquido. Sembrebbe una contraddizione, ma in realtà sappiamo che i progettisti hanno sempre in serbo qualche "trucchetto".
L'artefice della "magia" (mi sia permessa la definizione) è il tappo del radiatore che è dotato di due valvole.
La prima valvola ha doppia funzione, quella primaria è di mantenere il circuito in pressione nelle normali condizioni d'esercizio, e quella secondaria è di permettere, in caso questa superi i valori previsti, di sfogarla aprendosi e scaricando parte del liquido verso la vasca di espansione; non appena il valore rientra nella norma la valvola si richiude e ristabilisce la pressione (il tutto è piuttosto rapido); quando si arresta il motore e la temperatura diminuisce, il liquido che in temperatura si era espanso (per i noti principi della fisica) si contrae, la seconda valvola si apre e permette al liquido presente nella vasca di espansione di defluire (viene aspirato per depressione) verso il radiatore ripristinando la giusta quantità nel circuito (se tutto funziona a dovere aprendo il tappo del radiatore a motore freddo si noterà che il livello del liquido arriva proprio sotto il tappo).
Da quando è stato adottato questo sistema su tutte le ZXR la vasca di espansione è posta sul lato sinistro della moto in posizione più o meno accessibile a seconda del modello e delle esigenze di progetto; per esempio sulle ZXR fino al 2002 era esterna, tra telaio e carena (vicino al ginocchio), su quelle dal 2003 al 2006 era interna al telaio posta dietro ai corpi farfallati, mentre nelle serie successive è posta esternamente al radiatore, sul suo lato sinistro (secondo me, assieme all desrizione nel libretto, è quello che ti ha tratto in inganno). La vasca di espansione è collegata al radiatore, per mezzo di un solo tubicino, a metà altezza del tappo del radiatore.
Tutta questa spiegazione per arrivare al punto focale della questione, ovvero perchè la vasca di espansione non può fungere da indicatore del livello del radiatore (e di conseguenza di un ipotetico livello nell'impianto)? Perchè per farlo dovrebbe funzionare seguendo il principio dei vasi comunicanti essendo quindi in costante collegamento col radiatore però, per i motivi progettuali che ti ho spiegato (circuito in pressione), questo non è possibile: Aggiungi anche che per poter funzionare per il principio dei vasi comunicanti la vasca dovrebbe essere collegata alla parte bassa del radiatore (o del circuito più in generale), ma questo non è possibile perchè per funzionare in ottemperanza al sistema in pressione/temperatura deve essere necessariamente collegata nella parte più alta del circuito perchè è noto che i fluidi (nonchè i gas) caldi vanno verso l'alto ed è lì che è più facile controllarne il flusso.

Da questo la mia affermazione che ribadisco (se ancora non fosse chiaro): non controlli il livello di liquido nel radiatore (e di conseguenza nel circuito di raffreddamento) ma solo il livello di quello presente in quel momento nella vasca di espansione.
Se proprio si volesse controllare il livello nel radiatore (o nel circuito) si potrebbe farlo se su questo fosse ipoteticamente presente un oblò o una finestrella analogamente a quanto accade per il circuito di lubrificazione.
 
10205580
10205580 Inviato: 11 Lug 2010 13:27
 

PARTE 2

Passiamo all'olio.

Io per esperienza mi permetto solo di suggerire dei sistemi diversi, a volte semplicemente più pratici e/o realistici.
Dunque non dico che controllare il livello dell'olio a freddo sia concettualmente sbagliato, te lo concedo, ma il sistema a freddo è sicuramente più valido quando lo si sostituisce e si vuole avere a colpo d'occhio un'idea (ma solo un'idea) di quanto ce ne sia; a parte che in quell'occasione se ci si attiene ai valori di fabbrica non si può sbagliare (e in questo caso, a meno di refusi di stampa, quanto indicato nel libretto è corretto).
Quello che ho indicato io è un sistema più efficace e realistico perchè si effettua in condizioni più vicine a quelle di utilizzo, ovvero a motore caldo. Ma uno non esclude l'altro (ognuno è libero di scegliere quello che ritiene più comodo).

Parliamo del liquido dei freni (non fatevi bacchettare su questo, non è un olio, pur possedendo caratteristiche oleose non ne possiede le proprietà).

Mi spiace infrangere certe convinzioni ma qui si sono dette delle notevoli inesattezze...

Il livello può essere al massimo solo ed unicamente quando le pasticche sono nuove, non può fisicamente essere al massimo anche quando le pasticche sono al 50%: sarebbe (è) una contraddizione (è una questione di fisica elementare dei fluidi...).
Perchè? Perchè se le pasticche sono consumate in misura della metà vuol dire che il loro spessore è assottigliato e che di conseguenza i pistoncini (per compensare questo assottigliamento) si trovano necessariamente in posizione più estesa nelle pinze, la loro posizione più estesa libera dello spazio all'interno delle pinze, spazio che deve essere colmato dal liquido quindi la quantità all'interno delle pinze risulta essere maggiore; questo comporta che il liquido presente nella parte alta del circuito (tubi e pompa) debba defluire verso le pinze calando quindi di livello, ed è ovviamente la quantità di liquido contenuta nella vaschetta/serbatoio che compensa questo calo di livello assolvendo al compito.

Il fatto che debba essere al massimo per evitare di pompare più forte per ottenere uguale potenza (o efficacia) frenante [cito: "anche a pastigle 50% deve mantenere la stessa pressione nel circuito altrimenti ti tocca "pompare" più forte per avere la stessa efficaccia" ] è una balla colossale (ma chi è che mette in giro certe voci?).

Non è certo la quantità di liquido nella vaschetta a mantenere la pressione nel circuito, in stato di riposo la pressione del liquido è nulla, o meglio, è uguale a quella atmosferica; è solo la pompa (e nessun altro componente) a generare la pressione nell'impianto frenante; il mantenimento di questa condizione è demandato alla pompa stessa che è strutturata in maniera tale da avere (ed eseguire) doppia funzione: di spingere il liquido nel circuito per esplicare l'azione frenante e contemporaneamente nel ricaricarsi per eseguire la successiva frenata (si chiama precarica).
Il liquido dei freni, come tutti i fluidi (acqua compresa), è incomprimibile, il che vuol dire che una volta riempito il circuito, teoricamente, non ne servirebbe altra quantità; il fatto è che in realtà è necessaria una certa quantità in più per due motivi fondamentali: per primo che il meccanismo di riempimento (per la precarica) della pompa (che avviene ogni qual volta si preme sulla leva) funzioni in efficienza scongiurando il pericolo che la pompa aspiri dell'aria compromettendo quindi l'efficienza dell'impianto; per secondo per garantire una quantità sufficiente a coprire il fabbisogno per il corretto utilizzo durante tutto l'arco di durata delle pasticche (come ho spiegato, al consumarsi delle pasticche il livello cala).

In ultimo: Perchè quando si consumano le pasticche non si rabbocca il liquido?
La spiegazione.
Partiamo dal presupposto che si deve eventualmente ripristinare il livello di liquido solo quando si montano le pastiche nuove (ed ovviamente quando si sostituisce tutto il liquido) non in altre occasioni (e non si deve ovviamente eccedere il massimo) perchè quella è la condizione iniziale nella quale tutti i parametri sono e devono venire rispettati. Questo garantisce la giusta quantità necessaria per tutto l'arco di utilizzo (e consumo) delle pasticche (e se tutto è fatto a regola non deve scendere sotto al minimo anche con le pasticche finite).
Come ho già spiegato (e come tutti dovrebbero sapere) man mano che le pasticche si consumano il livello di liquido nella vaschetta diminuisce perchè i pistoncini fuoriescono e richiedono più liquido; se lo si rabbocca riportandolo a livello quando le pasticche sono consumate si ottiene come unico risultato che, al momento di montare pasticche nuove, dovendo riportare i pistoncini in posizione di riposo, questi spingono la maggior quantità di liquido presente nelle pinze verso l'alto nel circuito (verso la vaschetta), facendola traboccare (e tutti sappiamo che il liquido è corrosivo per le vernici ed alcune plastiche come i vetri delle strumentazioni...), quindi oltre che per motivi tecnici anche per motivi pratici è più sensato non rabboccare (a meno di volersi divertire ad aspirare il liquido in eccesso prima che fuoriesca o di "divertirsi" ad asciugare la fuoriuscita).

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