Il giro "corto" di oggi fa parte di quelli ben collaudati, giusto l'anno scorso ad inizio stagione se ne era fatto uno identico; il topic riportava una mappa precisa delle strade e dei ritrovi (anche se vi è stata una leggera modifica sul tragitto di andata) e teoricamente anche andando in giro da soli non ci si può perdere se ci si è stampato il roadbook.
Nei vari motogiri si avanza sempre percorrendo tratti di 15-20km per poi fermarsi a compattare il gruppo.
Occorre poi non confondere la velocità con la linearità: ad esempio stamattina nel tratto da Cortemilia a Millesimo in cima al gruppo abbiamo viaggiato con una velocità molto varia a causa della strada non ben "ricordata" da tutti...quindi veloci in alcuni rettilinei e lenti in certe curve cieche.
Nel rientro pomeridiano da Montezemolo ad Alba invece ho fatto con Pier il tratto in modo molto più lineare, cioè con meno scarto tra la velocità in rettilineo e quella in curva..e questo è molto più redditizio rispetto alla guida di stamattina.
Questo per dire cosa che l'"andar veloci" non è solo sinonimo di velocità, ma spesso si ottiene con una buona conoscenza delle strade, della propria moto e con uno stile di guida adatto..tutte cose che vengono fuori man mano che si gira, esattamente come hai detto te:
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Eccomi qui. Mi permetto di riportare uno tra i tanti commenti.
Innanzi tutto direi che la deviazione non è così leggera rispetto al giro originario. Almeno per me che vengo da fuori. Io mi sono stampato il giro e confesso che a volte mi sono trovato con qualche perplessità sulla strada da prendere. Ma io non sono della zona.
Di solito non è che ci si ferma ogni 15-20 km, dipende. C'è da dire che una regola è questa: se ad un incrocio non si trova nessuno si deve tirare dritto per la strada principale, in caso di svolta allora ci si ferma e si aspettano gli altri. Spesso non succede così, vuoi perchè c'è quello che fa' ciò che vuole vuoi perchè i pruriti sportivi mettono le ortiche al sedere.
Serpentone o no è buona regola, se si parte in gruppo, cercare di rimanere in gruppo, altrimenti me ne vado in giro da solo. E qui arriva l'italica tendenza. Nessuno è obbligato ad andare piano o forte. Può essere vero però se uno accetta di fare un giro si deve adeguare al ritmo del più lento. Perchè è il lento che rischia di più se va' oltre le sue capacità o le sue concezioni di moto ed è una questione di rispetto per gli altri e per chi non conosce le strade.
Mi è capitato di fare qualche giro in Germania aggregandomi a gruppi di motociclisti trovati per strada. Di solito mettono quello che guida più piano a fare l'andatura e gli altri si adeguano o almeno lo tengono in considerazione. Da noi c'è il vizio che ognuno deve essere libero di fare ciò che vuole e poi capitano ste cose.
Se si scrive andatura turistica tutti si adeguano lasciando perdere certe discussioni sulla fluidità di guida e certi arrovellamenti linguistici degni del dottor azzeccagarbugli. Hai la sportiva? Ti adegui. Se io trovassi un post con scritto andatura sportiva, non mi iscriverei. Semplice e lineare. Il discorso di qualcuno sulla Ferrari lascia il tempo che trova. 2 sett fa' in riviera con la coda che c'era le Ferrari se ne stavano in coda e se c'è il limite restano a 130 ( magari non qui ma in Paesi seri sì ). Diciamo che io la definirei l'italica anarchia che trova ogni scusa per far quello che si vuole.
Andatura turistica significa poter vedere il paesaggio. Anche su strade che conosco al millimetro non mi piace andare troppo perchè non si sa' mai. Non è questione di essere sicuri di ciò che si può fare ma di metter in preventivo che dietro una curva ci può esser qualsiasi cosa. In più, moto nuova a cui non sono ancora riuscito ad abituarmi del tutto e gomme nuove io su tracciati che non conosco vado tranquillo.
Per il percorso visti i diversi punti di ritrovo, di solito è meglio attenersi al programma stabilito. SE c'è chi ha le fregole per passare da una parte diversa la prox volta ci passa. Se non sbaglio c'è chi è passato da una parte piuttosto che dall'altra. Ad Osiglia si è arrivati a gruppi staccati di quasi un'ora. Io non faccio testo visto che ho viaggiato da solo causa partenza ritardata da NOvara. Pur partendo tardi e con i limiti di orario che avevo ho cercato di arrivare ad Osiglia perchè ci tenevo, nonostante tutto, a conoscere un po' di membri del club. Però c'è stato un po' di sconcerto all'arrivo ad Osiglia visto l'arrivo molto spezzettato dei gruppi.
Non conosco a sufficienza le motivazioni e le persone quindi faccio considerazioni generiche. A discolpa di HGH che si è dimostrto molto gentile segnalandomi le varizioni via cell mentre ero in viaggio, posso dire che il capogruppo non puo' correre dietro col guinzaglio a tutte le briglie sciolte. Sono anche gli altri che devono accettare delle limitazioni se si esce in gruppo, se si dice andatura turistica chi ha i pruriti se li fa' passare. E se si scrive sportiva chi si ritiene non adatto non si iscrive. Se io voglio fare 500 km ed il giro ne prevede solo 300 mi adeguo e non mi lamento, altrimenti vado per i cavoli miei. Se il giro ne prevede 500 tutte curve ma fatto a 200 km/h me ne sto' a casa. Come ha detto Monique. E non si tratta di essere buoni o non buoni ad andare in moto ( non è che si è buoni solo se si limano le pedane ) di antipatie o voler fare polemiche, bensì di come si intende la moto e del significato che ha la parola gruppo.
In un giro del genere mi sarei fermato 1000 volte a fare foto, mi piacciono le langhe, eppure non ne ho fatta una. Beh allo stesso modo la manetta si può anche chiudere.
Tutto ciò per dare un colpo al cerchio ed uno alla botte in base ai vari sentito dire, spero di poter partecipare a qualche prox uscita riuscendo ad essere della partita sin dall'inizio, per giri ad andatura turistica. nel frattempo è stato un piacere fare la conoscenza con tutti voi.
Buona serata a tutti,
Mauro