anto965 ha scritto:
La paura, se non ci lasciamo sopraffare, è salutare e vitale! Ci fa affrontare le sfide (senza paura che sfide sarebbero?) e ci pone giusti limiti, ci dà adrenalina ma nel contempo c'invita ad essere prudenti. E dà un buon sapore alle vittorie!
Quoto questo, parecchio... è la definizione di coraggio. Affrontare la paura - chi non ha paura non è coraggioso, è incosciente!
Cento40 ha scritto:
Mi spiego meglio, se nel malagurato caso si muore coinvolti in un'incidente con la moto, lo strazio è tanto, ma il dolore prima o poi passa lasciando il posto al ricordo di una persona a cui si è voluto bene. Ma se nell'incidente si riportano conseguenze non mortali ma gravi, come restare paralizzati, o conseguenze cerebrali restando cerebrolesi, a quel punto diventiamo un grosso e grave problema per chi ci dovrà assistere per tutta la vita, sconvolgendo in questo modo non solo la nostra vita ma anche quella di chi ci sta vicino e ci assiste.
Per questi motivi trovo molto scorretto un comportamento superficiale quando si sale in sella alla moto e si va senza prestare la massima attenzione possibile. Ovvio che queste cose possono succedere anche a chi presta la massima attenzione... ma sono ancora molti motociclisti che riportano gravi lesioni per colpa di una guida scellerata!
E quoto anche questo, parecchio!
Anche se la guida scellerata è di altri, dobbiamo renderci conto che la pelle in gioco è quasi sempre la nostra. E agire il più possibile per prepararci a quelle cose che nel mondo reale succedono, fin troppo spesso.
Guardare in faccia la realtà e rendersi conto che il nostro modo di guidare deve prendere in considerazione anche l'idiozia altrui è il primo strumento di sicurezza.