Ciao Girodan
girodan ha scritto:
A Piacenza sono di parere diverso....in origine credo che il decreto Berselli fosse come dici tu, ma se non sbaglio una circolare esplicativa successiva obbligava alla revisione in Motorizzazione quelli iscritti ai Registri Storici, che sono identificabili mediante la classificazione di veicolo storico e collezionistico che viene trascritta sul libretto....
Potrebbe essere che l'interpretazione di Piacenza coincida con la risposta data ad un Giornale di Brescia dal Ministero ??
Ed ecco la risposta del Ministero dei Trasporti:
“Gentilissimo Dr. Manieri,
Le trasmetto un appunto in merito alle revisioni periodiche dei veicoli di interesse storico:
"I veicoli di interesse storico e collezionistico sono quelli iscritti in uno dei registri di cui all’art. 60 del Codice della strada. Ne consegue che è possibile avere due veicoli identici, con lo stesso anno di costruzione, dei quali uno è di interesse storico e l’altro no: semplicemente perché il secondo non è iscritto in uno dei suddetti registri.
Ciò premesso, si conferma che la revisione dei veicoli di interesse storico e collezionistico, costruiti in data a antecedente al 1° gennaio 1960, debbono effettuare la revisione presso gli Uffici Motorizzazione Civile, in quanto sono previste deroghe alle ordinarie modalità di effettuazione delle prove strumentali.
Nulla osta, invece, alla revisione di un veicolo ante 1960, non classificato di interesse storico collezionistico, presso un centro privato di revisioni (ex art. 80 Codice della strada).
In quest’ultimo caso il veicolo deve essere sottoposto, tra l’altro, alle ordinarie prove strumentali senza alcuna deroga."
Cordiali saluti
Ministero dei Trasporti e Infrastrutture
Cosa ne pensi??
Saluti