Sabato ottobre 2009 ore 06,55
E' una bella giornata, la temperatura è mite e si preannuncia un buon viaggio.
Ho potuto usare la moto poco , questa estate, e da Luglio questo è il primo viaggetto, nulla di eccezzionale, si intende, sono praticamente a casa, ma ci sono diue cose importanti e belle:
la prima è rivedere persone con le quali mi trovo bene, dalla quali ho imparato molte cose in questo anno, e verso le quali nutro un sincero affetto, e poterle rivedere anche per poche ore mi allarga il cuore.
La seconda è che farò un viaggio in moto con Lorenzo, l'amato figlio dicciannovenne . Per varie vicissitudini di questa vita bizzarra, non siamo mai riusciti a farne uno insieme, e questa cosa, dal punto di vista di un padre, è una cosa molto importante e coinvolgente.
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Lorenzo ha restaurato la moto del fratello, un Aprilia 125RS ferma da diversi anni.
Non me l'aveva mai detto, ma sapevo che ci teneva tantissimo a fare un viaggio, anche piccolo, insieme.
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Porto la moto furi dal garage, la accendo per scaldarla e finisco di preparami. Primo problema della giornata: la luce posterirore è fulminata: non sò se interpretarlo come un segno premonitore, ma è già il secondo raduno degli Over che mi fà fulminare la lampadina...bè, ora non ho il tempo di cambiarla, ho appuntamento con Lory alle sette al distributore, e in familia si fà a gara a chi arriva prima agli appuntamenti, e un ritardo di cinque minuti è oggetto di scherni e prese in giro da parte di chi è stato puntuale...
Arrivo primo....
Spengo la moto e cambio la lampadina. Arriva quasi subito Lorenzo con la sua moto, finisco di aggiustare la mia e si riparte.
Si và pianino, che la sua moto ha ancora i 14 cavali di legge adatti per un sedicenne.
Il tempo è buono, io un pò meno...
Questo non è stato un buon anno per me, ho iniziato il primo gennaio litigando e sono dieci mesi che litigo, e come dire.....
sono un pò esaurito...........
Il 31 dicembre prenderò un bel respiro e poi non litigo più............
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Si passa Castrocaro, sono un pò pigro e indolente, ma il viaggio procede senza problemi di sorta. Si comincia a salire il passo delle Centoforche, le curve sono ancora bagnate per la rugiada della notte la temperatura è già bassina e incontriamo un pò di nebbia.
Si arriva a Santa Sofia, e si sale per il passo del Carnaio. Poco traffico, strada in condizioni un poco disastrate, Lorenzo sempre dietro.
S. Piero in Bagno e poi la strada per Alfero. Questa è più gradevole, ci sono dei punti dove ci si può un pò lasciare andare (aprire il gas insomma) e in breve siamo a destinazione. Non ricordo assolutamente il nome dell'albergo (è ovvio) ma il paese è piccolo e non sarà difficile trovarlo, basta cercare un gruppo di
motocorriere e sicuramente sono
loro
Come previsto, intravedo delle moto e dei motociclisti nel cortile di un albergo, torno indietro e facciamo il nostro ingresso.
L'incontro, l'accoglienza è sempre densa di emozioni piacevoli: si rincontrano gli amici
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Bevo il caffè con Daniela, che mi manca da luglio e si riempe un pò di vuoto, si unisce Gabriele, che non mi prende in giro per la Guzzi e anzi, mi offre il caffè: anche i bmwisti hanno un'anima da qualche parte .............
Mi sento di nuovo bene.. come a casa.
Come al solito si indugia nei preparativi, ma poi alla fine.....
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.............si parte!
Sembra strano, ma se uno non và in moto per un pò, perde l'allenamento, almeno per me è così, e così procedo un pò lento rispetto al gruppo. Ma non ho problemi. Sò che qui ci si aspetta, che ognuno è libero di scegliersi l'andatura che non si abbandona mai nessuno: questa è amicizia, non si chiede mai all'altro chi è, lo si prende come è; eppoi c'è Markone che guida la comitiva, e questa è una garanzia.
Si entra in Toscana, Poppi e inizia la salita. L'asfalto è buono, ma io procedo pigramente.....
Ad un tratto sento il rombo dello scrico della moto di Markino dietro di me...
Non si capisce perchè debba sempre avere delle moto con le marmitte sfondate, ma come dicevo prima, ognuno ha le
sue, e sulle mie è meglio sorvolare!
Così,
risvegliato da tale fragore mi ringalluzzisco e inizio ad aumentare il ritmo, tutto contento di fare due curve con Markino, ma forse, nel profondo.... molto nel profondo... di
NON FARLO PASSARE...............
Per un pò lo tengo dietro, poi lo faccio passare, sia per non stressarlo toppo......
sia perchè oggi ho un'andatura più lenta........
Lorenzo è nel gruppetto di testa, sò già che si starà verificando con le "motorone". Ogni tanto l'ho osservato mentre piega il suo corpaccione sulla motoretta, ha un'età un pò strana: può guidare un'automobile da 200 cavalli ma non una moto con più di 34: è un paese bizzarro questo!
Arriviamo in cima: thò siamo alla Calla.................
Vabbè, la mia avversione verso i passi è nota, ma forse ora stò esagerando!!! Non avevo proprio capito dove eravamo diretti, d'altro canto non era nemmeno molto importante, importante era fare un viaggetto insieme, di questo avevo bisogno.
Lorenzo col suo sorriso schernitore seguito da gesto eloquente, mi fà notare il ritardo, scendo dalla moto e Duchino mi cantilena
"Devi farmi passare... devi farmi passare..."
"Bhe! avevo capito che si facevan due curve assieme.........."
Eppoi si rivolge agli altri due Guzzisti: Ivo (mitico) e Paolo (nuova conoscenza) entrambi su California
"Almeno lui ha la moto piccola, ma le vostre sono ancora più difficili da superare.....
"
Così nel solito clima di felice svacco generale, tipico di queste gite, si ozia e si scherza e si fanno foto
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Tre guzzisti sul cippo.
Tra i tanti generi di motociclisti conosciuti fin'ora, i Guzzisti sono i piu fuori di testa. A cercare di metterne assieme un pò, si scopre che non se ne assembla uno con l'altro, eppure fanno storia.
E la storia riprende, ci si rinfilano i caschi e si riparte. Lorenzo è sempre nel gruppetto di testa: bene, sò che stà bene e per lui questa sarà una giornata da ricordare: sono certo che stà apprendendo un sacco si cose che gli serviranno nel futuro.
Io riprendo nella mia pigrizia motociclistica il viaggio.
Siamo partiti da pochissimo, ad un tratto Paolo (Tuonoblu) alza un braccio: c'è un pericolo, bisogna fermarsi..
Mi fermo e vedo Markino in piedi sulla strada che barcolla leggermente, la sua moto in terra....
Accidenti! E' caduto il Duca! Diversi di noi gli vanno intorno. Marco non sembra troppo rotto, è disorientato. In piedi appoggiato al guard-rail (almeno questa volta sono utili) è pallido ma lucido.
Non vedo sangue, quidi non è troppo ferito.
Vedo invece la sua moto in terra.
Quando c'è un incidente di una motocicletta, la scena della moto
sdraiata mi fà salire un gran magone.. eppoi la moto di Marco non può stare in quelle condizioni..
Mi piego per tirarla su, ma giù di tono come sono oggi, è impresa a dir poco ridicola. Corre in mio aiuto Daniela: splendide donne motocicliste, vedono tutto, capiscono subito dove servono e si danno...
Ma aimè! mi sà che noi due non combiniamo nulla se non ci facciamo aiutare!
Chiamo aiuto e accorre Tuonoblu (almeno lui è giovane...
) e così in tre la tiramo su e la mettiamo in piedi, che quella è la posizione che le si addice.
Ci rifacciamo intorno a Marco. Paolo gli rompe i pantaloni e vediamo il ginocchio ferito, Non perde sangue ma si è scorticato un bel pò!
Fortuna che il solito Guzzista, ha un pò di pronto soccorso con sè, ma soprattuto che la compagna di
Superbike è infermiera. In breve, coi mezzi di fortuna a disposizione, si pulisce e copre la ferita, e alla fine è ben rattoppata.
Marco ha sete. Daniela mi chide dell'acqua, ma non l'ho presa; mannaggia!
"Ma come, l'hai sempre con te!" mi dice ...
Accidenti! oggi non ho preso nulla con me: niente thermos caffè, niente acqua, niente cassetta di pronto soccorso..............
tutte cose che sarebbero state utili in questo frangente.....
Ma interviene Titti: almeno lei ha l'acqua!
Un pò rassicurati dalla condizioni di Marco, che pur un pò sconvolto non sembra in gravi condizioni, ci rilassiamo. Intanto Paven si mette in contatto con Markone, che è nel gruppo di testa e gli spiega l'accaduto.
Marco è di nuovo in se e si decide di ripartire. Vuole risalire sulla moto, che a parte le strisciate, una freccia rotta e la leva del cambio saltata, non sembra aver subito grossi danni.
Qualcuno cerca dissuaderlo dal guidare, ma orgoglio e fierezza gli escono dallo sguardo, è proprio fuori discussione! guiderà fino all'ospedale di Santa Sofia: il paese più vicino.
E che diamine! con queste persone mi piace andare in giro! Non c'è preparazione, non ci sono regole, ma quando occorre ognuno sà cosa deve fare, ognuno ci mette un pò di suo, e si forma il gruppo, un gruppo di umani che umanamente ci mette del suo per risolvere una situazione........
Mentre Marco e Daniela vanno verso l'ospedale, ci rocongiungiamo col gruppetto di testa, e guidati dai romagnoli, ritorniamo all'albergo per il pranzo.
Paven, sempre in contatto con Marko60 che si stà occupando dell' amico e delle sue sicure peripezie ospedaliere, ci tiene costantemente aggiornati sugli sviluppi.
La tavolata è come al solito di alto livello, si ride, si scherza, si stà bene, anche rinfrancati dalle buone notizie sulle condizioni di Markino.
La cameriera ha capito subito che Lorenzo ed io non mangiamo carne e ci porta un menù alternativo veramente gradevole.
Sono le quattro del pomeriggio, ed è ora di andare.
Cominciano i saluti. Sono un poco triste, perchè vorrei rimanere un altro pò, ma Lorenzo deve tornare, i due Marki sono all'ospedale di Forlì per ulteriori accertamenti e sarà ancora lunga...