A parte il luogo sacro unico al mondo, e il trovarsi con migliaia di fantastici motociclisti di tutte le “caste”, l’unica pecca è stata, specie a discapito di chi è partito da luoghi lontani, la mancanza di un posto di ristoro idoneo a soddisfare le esigenze di circa 2000 ragazzi e non. Non erano certo le 5 euro di ingresso nella Piazza (non a moto ma a persona) a cambiarci la vita, ma avendo partecipato a centinaia di motoraduni nazionali ed esteri, credo che si sarebbe dovuto fare di più per soddisfare a pieno il dopo Angelus. Non voglio fare polemiche ma Roma è lì, a portata di mano per chiunque ed avvicinarsi con la moto nella piazza si può in qualsiasi momento della giornata, per cui gli organizzatori dovevano a mio modesto parere, provvedere a trovare una sistemazione migliore per il dopo cerimonia religiosa, in un luogo più verde e bello della città di cui Roma non manca, come Villa Phampili, Villa Borghese, Villa Giulia, Gianicolo, magari con quella giornata anche la Pineta di Ostia o il Lago di Bracciano sarebbe stato un posto ideale. Provvedendo così ad installare stand con prodotti tipici e locali, banchetti e panche per sedersi, fontanelle per potersi dare una rinfrescata, dei WC, e magari nà fisarmonica e nà chitarra (a Roma ce ne sono pure troppe). Invece niente di tutto questo, ci siamo ritrovati “Benedetti” con il caldo sole delle 14.00, a stare seduti in un luogo triste, come segregati, in una vasca di cemento senza nulla a parte un chiosco dove una bottiglietta d’acqua costava 2 euro, aspettando l’orario di inizio dei giochi da circo con un piccolo stand di due caschi ed un giubbino, ed un altro che per vendere macchinette di caffè ne offriva a destra e manca. Che tristezza, essendo di Roma non ho parole, sono andato a casa a pranzare invitando una coppia di Perugia appena conosciuta, nella speranza che la prossima edizione sia migliore. Un abbraccio a tutti.