Lance ha scritto:
La querela per calunnia la vedo un po' improbabile, se non in casi estremi.
Quindi, in parole povere e per il poco che posso capirne io, se io faccio una querela di falso sostenendo che il verbalizzante "ha visto male", non lo accuso di un reato e, di conseguenza, non lo calunnio (a prescindere dal fatto che, in ogni caso, bisognerebbe anche dimostrare che io so che le mie accuse sono false).
Sia chiaro che non intendo affatto sostenere che sia facile dimostrare, in sede di giudizio di falso, che un agente ha commesso un errore, anzi credo sia vero il contrario.
Assolutamente no, se io querelo qualcuno vuol dire che affermo che egli ha compiuto il reato di falso in atto pubblico, volontariamente e dovrò pur chiedere che l'agente venga perseguito, altrimenti è una semplice denuncia che non porterà a nulla.
La querela, per intenderci, non è una segnalzione all'autorità giudiziaria e non è un ricorso, è un atto formale che mi mette nelle condizioni di dover rispondere di quello che dico a meno che provo di aver ragione.