Questo riassunto l'ho aggiunto anche in calce alla discussione sul forum relativo ai caschi, ma vorrei riportarlo anche qua, visto che siamo a inizio stagione e la voglia di prendere abbigliamento nuovo è tanta.
Credo sia molto importante abbia la massima visibilità, visto che si sta parlando della nostra sicurezza e come dicevano i latini: "Repetita iuvant!"
Anche se troverete in Internet parecchia bagarre in merito a come i test sono stati condotti, credo possa essere opportuno interpretare i risultati non in maniera assoluta. Mi spiego meglio: può essere che alcuni test condotti da Altroconsumo non siano stati fatti seguendo le regole previste dalle norme, o con apparecchiature non conformi, tuttavia ciò non toglie che certi caschi si siano comportati meglio di altri.
Citazione:
Vi riassumo velocemente un articolo apparso sul n. 257 di marzo di Altroconsumo, dove effettuano ulteriori test sui caschi: "In moto si casca proprio male".
L'articolo presenta i risultati di una campagna di test su alcuni modelli di casco, condotti non solo come prescrive la legge, ma anche in base ad altri parametri, di cui vi parlo più in basso.
Veniamo subito alla classifica: gli unici a non essere bocciati e ad essersela cavata egregiamente sono, in ordine:
SHOEI Xr 1100 - 389-460 € - in fibra con chiusura a doppio anello;
GREX R2 - 85-103 € - in termoplastica con chiusura a sgancio rapido;
NOLAN N85 - 138-184 € - in termoplastica con chiusura dentellata.
I modelli che invece sono stati ritenuti insufficienti sul lato della sicurezza sono:
X-LITE X-602;
SHARK VisionR;
AGV Grid;
AIROH Dragon;
PREMIER Style;
SUOMY Apex;
ARAI Axces.
Ecco i dettagli dei test eseguiti dal team di Altroconsumo:
Test a norma: viene misurato il rispetto degli standard previsti dalla norma ECE-R22-05. Sei modelli del secondo elenco (eccetto: X-LITE) con giudizio pessimo non passano le prove.
Tenuta del cinturino e scalzamento: viene valutata la capacità del casco di restare saldo in caso di urto. Tutti i caschi passano, chi meglio, chi peggio, le prove.
Sicurezza della visiera: non ci sono problemi di sicurezza meccanica, mentre ne emergono nelle prove ottiche. Delle tre prove previste dal regolamento, hanno scelto la più restrittiva (metodo "A"). Hanno simulato l'usura della visiera "graffiandola" per verificare se la visibilità resti buona o se si verifichi abbagliamento. I quattro giudizi insufficienti vanno ai modelli: SHARK, AVG, AIROH, ARAI.
Taglia XS: hanno ripetuto le prove di omologazione su caschi di taglia piccola (da XXS a S), rispetto alla L prevista per legge. I risultati non sono stabili, ma variano in funzione della taglia: un problema che i produttori dovrebbero verificare. Unico bocciato: SUOMY.
Assorbimento urti in punti non predefiniti: all'interno dell'area di protezione prevista dalle norme di omologazione, hanno individuato quattro punti di impatto, come previsto dalle norme sui caschi bici. Bocciati sei caschi del secondo elenco, se la cava a in maniera buona X-LITE.
Totale test aggiuntivi: le prove extra, fatte in diversi punti di impatto non predefiniti dall'omologazione e critici, rivelano che molti caschi che risultavano sicuri nel test a norma, sono in realtà vulnerabili in più punti. I bocciati nelle prove di assorbimento degli urti da tre passano a sette. I tre che non passano i test predefiniti su taglia L sono: PREMIER, SUOMY e ARAI. I sette sono quelli dell'elenco puntato.
Sicurezza complessiva: sei caschi su dieci non rispettano le norme obbligatorie; XLITE è bocciato nei test extra.
Personalmente sono basito di fronte a certi risultati. Si parla tanto di sicurezza, di guard-rail intelligenti e poi scopriamo che i dispositivi di protezione principale per la nostra testa sono totalmente inadeguati. Vergogna e infamia a tutte le case costruttrici
Se siete in procinto di cambiare casco, spero possiate farlo in maniera più consapevole anche grazie a questo piccolo ulteriore resoconto.