Che bella! Non la cambierò mai più!
Questo è stato il mio primo pensiero dopo aver ritirato dal concessionario la mia Bandit 650; poi i viaggi: Sicilia, Croazia, Francia, Spagna; poi i fine settimana a cercare curve: dalle valli Bergamasche al passo del Turchino, dalla Val trebbia al confine con la Francia, i Borghi della nostra bella Italia con la pioggia, con il sole e con la nebbia del Pavese sempre soddisfatto della moto che basta abbia il pieno di benzina e ti porta ovunque. Inevitabilmente inizi a chiedere di più……..una guida un po’ più sportiva e ti fa male essere superato da moto di pari cilindrata ma che pesano 20-30 kg in meno e che hanno una ciclistica più raffinata. Bene! Allora adesso vi sistemo io! Cambi le molle e olio all’anteriore, un bel mono posteriore super regolabile, mamitta racing, filtro aria in cotone, togli il cavalletto centrale per perdere qualche chilo e voila!.
Poi la prima esperienza in pista, e a parte il fatto di venir sverniciato sul rettilineo di Franciacorta dai milloni, ti accorgi che il limite non sono le gomme, quelle sono in mescola, costano un botto e in pista lavorano che è un piacere. Non è nemmeno il motore; nel misto se la gioca ad armi pari e a meno che non vai a Monza, non riesci a fare i 300 km/h sul piccolo rettilineo di Franciacorta.
Non sono nemmeno le pedane che ho grattato per terra con il metallo e la gomma, averle arretrate non mi farebbe andare più veloce.
Allora cos’è?!?? E’ questo motorone che pesa un botto! è questo telaio che è stato concepito per trotterellare in giro per il mondo e non per girare in pista. Basta! La cambio! Voglio anche io la street triple, anzi no! Mi compro la FZ1 così mi faccio anche io il millone. Anzi no! Mi compro quel cbr 600F usato che ho visto su moto.it. Anzi no! Svendono le Aprilia, forse con un po di sacrificio mi acchiappo un RSV usata. Anzi no! Magari un gsx-r 750: che bella!
Già, e puoi che me ne faccio? La mia banditina la conosco da una vita: onesta, sincera, bella e robusta: perché tradirla? In fondo mica posso svendere una moto che và benissimo.
Vado giù nel box e la guardo: è lì, con il suo occhione gigante e sembra aver capito che forse amo un’altra. No, non è vero: rimani con me.
Scusate lo sproloquio.
