gtdesmo ha scritto:
Beh il fatto è che non essendoci l'obbligo di fatto di indossarli quasi nessuno sottopone i suoi guanti a test di omologazione più che altro per una questione di costi. Ogni modifica al prodotto, comporterebbe una nuova omologazione, almeno in italia. La cosa per Francia e Germania è differente, ixon stranamente è francese, ma i costi sono veramente non accettabili per un prodotto come un guanto. Infatti oggi le protezioni omologate sono quelle di braccia, spalle e gambe, che essendo intercambiabili sono più o meno sempre quelle.
A mio modo di vedere i guanti più sicuri e robusti al giorno d'oggi sono quelli in pelle di canguro con protezioni su nocche, dorso mano, falangi, polso, e che hanno il guanto che copre fino a metà avambraccio, e con almeno due chiusure (polso + avambraccio). Il motivo è che la pelle di canguro è più resistente rispetto a quella di bovino a pari spessore. Contando che lo spessore nei guanti spesso è più basso delle tute perchè il guanto deve garantire una certa sensibilità sui comandi la cosa non la vedo così sbagliata. Io uso dei suomy in canguro per esempio.
Contando che i principali produttori di guanti sono italiani, fatti due conti.
Omologare un guanto costa 3500 dollari... spiccioli rispetto le spese di una grande azienda. Non credo proprio sia una cosa "economica"... più che altro sarebbe antieconomico per l'azienda perché i proprio guanti difficilmente passerebbero l'omologazione.
Per il resto non ho capito il tuo intervento e cosa vuoi dimostrare, perdonami.
Per frabiker: qualunque guanto ben fatto offre un po' di protezione. Quello che vado affermando io è: tu ditta, se i tuoi guanti sono tanto buoni perché non li omologhi?
Per Wong: la ditta in questione è anch'essa francese... Furygan.com
Ma ho solo testimonianze indirette, quindi per saperne di più bisognerebbe scrivergli (il loro sito è in manutenzione). E io non so scrivere il francese. Proverò in inglese.
E comunque sì: scegliere capi omologati è un premio per le aziende che si impegnano in questo senso. Magari sono meno, ma è anche un segnale che diamo al mercato di "svegliarsi", che alcuni di noi non sono lì a bersi come verità tutte le chimere della pubblicità.
Solo l'omologazione garantisce che tale indumento sia destinato all'uso motociclistico, che è un dispositivo di protezione individuale, che supera determinati test. Deve essere interesse di TUTTI i motociclisti che inizi ad esserci più scelta in questo senso.
Le aziende, anche famose, che lavorano bene faranno poca fatica a ottenere le omologazioni. Le aziende, anche famose, che lavorano male invece finalmente dovranno mettersi al passo.
Per come stanno le cose a me viene da pensare che le aziende, anche famose, per lo più lavorino male, dedicandosi più al marketing e alla pubblicità che alla sicurezza. Ma io penso male... Diceva il vecchio Giulio che a pensare male si fa peccato ma spesso ci si prende.