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Inviato: 29 Apr 2009 21:53
2-7-2005 Sabato – Il Grande Giorno
Notte agitata …finalmente ci si sveglia..sono le cinque e mezzo, tra un’ora bisogna partire, la strada da fare è lunga, dobbiamo arrivare entro stasera ad ARDRES, piccolo paese nei dintorni di CALAIS..occhio e croce sono circa 1.150 km, la maggior parte in autostrada, anche se dal confine franco-svizzero di MULHOUSE percorreremo statali fino a REIMS.
Tra una cosa e l’altra perdiamo un po’ di tempo, finisce che partiamo che sono le sette passate…caricare per la prima volta le borse semirigide su XX mi porta via più di quanto pensassi..avevo fatto una prova con le borse vuote, ma a pieno carico la faccenda è sicuramente diversa..ho fatto i calcoli che tra bauletto GIVI, borsa sul serbatoio e le due laterali stipate in ogni dove (avete mai visto una donna partire senza asciugacapelli e tacchi a spillo? Ma va bene così..! ) XX deve sobbarcarsi quasi 40 Kg. di peso supplementare che, unito al dolce peso dello scrivente (quasi 90, fortunatamente la Lady è certamente più leggera!) muta decisamente il comportamento della Ragazza..me n’accorgerò più avanti quando controllerò il consumo anomalo delle gomme..
L’entusiasmo tocca il cielo, il clima sembra propizio, via si parte!
Raggiungiamo il confine con la Svizzera a Chiasso, dove una solerte svizzerotta ci appioppa l’adesivo che ci permetterà di viaggiare sino a fine anno lungo le autostrade svizzere..gentilmente ci avverte di non attaccare il Bollino in un luogo visibile, ma di metterlo sotto la sella, altrimenti potrebbe essere oggetto d’interesse non desiderato! E’ qualche anno che non transito da queste parti in autostrada e la mia mente risuona di tutte le leggende metropolitane che mi sono sentito dire “attento..hanno radar dappertutto..ti fermano dovunque, anche se superi di poco il limite sei fregato, danno multe salatissime, se non paghi subito ti sequestrano la moto, ecc. ecc.”, insomma sono terrorizzato e mi metto tranquillo sui 120….il viaggio procede pacifico (fin troppo..), una breve sosta prima del Gottardo per un “ottimo caffè” in un’area letteralmente invasa da cinesi d’ogni tipo..prima di commettere un omicidio (il gruppo è decisamente invadente e maleducato..) ci dirigiamo verso il Passo… qui abbiamo una dimostrazione di elvetica efficienza: le macchine sono incolonnate prima del tunnel in corsie delimitate da birilli..assistiamo ad un certo punto, notevolmente increduli, alla scena di un poliziotto (una moderna versione di Pinotto ) che sposta di qualche millimetro qua e là i birilli affinché siano perfettamente in linea..mi giro per incontrare lo sguardo della mia Metà e faccio fatica a trattenere una risata (da queste parti non sono famosi per humour.)..finalmente tocca a noi sobbarcarci 17 km di tunnel..nulla da dire salvo che in certi tratti la temperatura supera i 40 gradi..
Il viaggio procede tranquillo fino a Lucerna..qui ci fermiamo per riposare qualche minuto, ma non facciamo in tempo a distenderci sulla panchina che qualche goccia incomincia a picchiettarci sul naso (avete presente quella scena nel “Piccolo Grande Uomo” nella quale il capo indiano si stende sulla pira funebre per morire, ma decide di rimandare perché inizia a piovere? Uguale..).. e’ il momento opportuno per provare le protezioni impermeabili delle borse..purtroppo una si straccia dopo cinque minuti cinque..le togliamo entrambe, non piove poi così tanto!
Superiamo il confine francese a MULHOUSE (dopo la Svizzera essere in Francia mi conforta alquanto!) ed imbocchiamo la statale che ci porterà, tagliando l’Alsazia per il Col De Bussang, rasentando Colmar e Strasburgo, fino a REIMS, dove infileremo nuovamente l’Autoroute per l’ultima tirata.. prima del Col de Bussang sostiamo per il pranzo nella piccola città di THANN (la memoria mi dice che dovrebbe essere gemellata con la nostra GUBBIO) e qui in una piccola Brasserie ci gustiamo uno stupendo “faux filet au rochefort”..
E’ bellissimo come in Francia essere motociclista sia sufficiente per attirare lo sguardo ed il sorriso della gente …lungo la strada ho l’ennesima riprova della cortesia e gentilezza che esiste in questo Paese verso i “motard”..le auto si spostano a lato per farci passare , qui non è mai necessario usare, come estremo rimedio, l’abbagliante per ottenere un po’ di attenzione..è proprio un altro mondo..
Maciniamo km su km, XX si comporta bene (ma questo è assolutamente ovvio ), il paesaggio cambia, si passa dai possenti fianchi dei monti del Giura alla sconfinata pianura francese..
Mi accorgo di avere lasciato a casa la cartina della Francia, l’unica guida è l’itinerario (comunque perfetto) che mi sono scaricato dal sito di “Viamichelin”.. dicevo che la guida è perfetta, non sempre lo è purtroppo la mia interpretazione , così almeno in un paio di volte sbagliamo strada (a Nancy prendiamo la direzione sbagliata e questo ci costa 50 km. in più)..siamo in ritardo sulla tabella di marcia e siamo anche stanchi per il gran caldo..ogni sosta per il pieno diventa uno spogliarello e ci costa tempo..avvisiamo il Bed & Breakfast che arriveremo non prima delle undici (ed io che avevo già immaginato una cenetta a Calais a base di ostriche..vaff.. )..
Incomincio ad aumentare l’andatura (prima tra i 140 ed i 150, facendo attenzione ai radar ed alle pattuglie nascoste..sono dei veri artisti sapete?) e mi metto con il mio TIR sui 180 facendo una vera strage di insetti..la luce che tarda a calare mi aiuta, sono quasi le 10 ed è ancora chiaro..finalmente arriviamo a destinazione..
Proprio un altro mondo, i proprietari della Villa (splendida) si scusano per non poterci accogliere personalmente, perché assenti per festeggiare un parente..ci lasciano la chiave di casa dietro un vaso..nemmeno sanno chi siamo…altri paesi, non mi stancherò mai di ripeterlo nei prossimi giorni..
La cena è saltata, non facciamo in tempo a posare la testa sul cuscino che già ronfiamo alla grande..domattina ce la prendiamo comoda, il traghetto a Boulogne parte alle 14.30..
Ultima modifica di Wolfgang6012 il 29 Apr 2009 23:08, modificato 1 volta in totale