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Inviato: 24 Nov 2008 23:16
Oggetto: report Trentino Alto Adige 16-18 ottobre
Gentili amici del Tingavert,
qui di seguito cercherò di riassumervi gli itinerari e le sensazioni del mio piccolo tour in Trentino Alto Adige (la Terra del motociclista), effettuato tra il 16 e il 18 di ottobre scorso.
La base prescelta è Molveno, splendido paese che si affaccia sull’omonimo lago.
La partenza, così come il viaggio di andata, non è stato così agevole, dato che ancora la mia VFR non era dotata di borse e bauletti vari.
Risultato, io e la mia “santa” zavorrina ci siamo dovuti arrabattare con uno zaino ciascuno (oltre la classica borsa a serbatio). Immaginate voi la comodità…ero sdraiato, appiccicato al serbatoio per poter lasciare lo spazio retrostante prima al mio zaino e poi alla mia gentile compagna di viaggio.
(x intenderci, prima cosa fatta al ritorno: acquisto valige laterali Givi).
Finalmente arriviamo a Molveno, dopo 300km circa di autostrada e piuttosto provati. Fortunatamente il viaggio e la “sofferenza” è stata mitigata dalle prime bellissime curve che ci hanno accompagnato dall’uscita dell’autostrada fino al luogo di destinazione; inoltre i colori e i profumi che la stagione regala, nei dintorni di Fai della Paganella e Andalo, sono davvero da favola.
Giunti a destinazione (all’hotel Belvedere), complice anche il maltempo, decidiamo di trascorrere il pomeriggio all’interno dell’ottimo e accogliente centro benessere dell’albergo.
Il giorno successivo, rinvigoriti e risollevati dal trattamento relax, decidiamo di dedicare tutto il nostro tempo (e le nostre forze) ad un giro “classic Trentino/Alto Adige”: Val Gardena, p.so Sella, p.so Pordoi, Val di Fassa, lago di Carezza, Val d’Ega.
Partiamo quindi alla volta di Bolzano (facendo l’autostrada per risparmiare tempo), per dirigerci poi verso la Val Gardena.
Finalmente le tanto sognate e auspicate strade alto atesine si snodano davanti ai nostri occhi, a tutto beneficio della VuFeRa che gradisce e per contro gratifica.
La prima tappa prevede l’arrivo al Passo Sella e questo è lo scenario che ci si presenta per arrivarci:
L’imponenza e la maestosità di queste montagne è da togliere il fiato...
Effettuato il cambio di guanti (brrrr) saliamo di altitudine per godere di una vista spettacolare sulla Val Gardena.
Finalmente arriviamo a quota 2240mt sul Passo Sella.
È da qui che notiamo che il passo Pordoi non è poi così lontano; decidiamo quindi di sfidare il freddo e di scalare un’altra montagna.
Come si poteva immaginare, ne vale la pena (peccato solo che la mia zavorrina abbia deciso di smettere di parlarmi dato il freddo, che a quota quota 2239mt, per lei non è più sopportabile)
Scendiamo finalmente a valle, dove troviamo un clima decisamente migliore. E’ d’obbligo a questo punto la pausa pranzo.
Ripartiamo nuovamente, con destinazione il lago di Carezza. Come al solito il traffico è praticamente inesistente e grazie all’asfalto in ottime condizioni mi lascio andare nuovamente ad un’andatura piuttosto allegra.
Arriviamo quindi al lago di Carezza…che scopriamo oramai essere il laghetto di Carezza. Infatti la sua dimensione è veramente ridotta (…e chi lo sapeva!!). Rimangono comunque dei colori incredibili:
Appagati da quest’altra bellezza naturale, percorriamo l’altrettanto colorata Val d’Ega per poi rimboccare l’autostrada che ci riporta al campo base.
Approfittiamo della splendida giornata per ritrarre il fantastico quadretto che Molveno, il suo lago e il gruppo Brenta generosamente ci regalano
(gli intrusi, scusate, siamo io e zavorrina)...
(d’obbligo ritornati in albergo, altro giro nel centro benessere….).
Il giorno successivo pianifichiamo un altro giro che questa volta prevede di circumnavigare il gruppo Brenta (ossia le montagne che sovrastano Molveno). Peccato solo che questa volta il tempo non sia dalla nostra. Nella notte è piovuto ed il cielo è ancora coperto…e piuttosto minaccioso. Pertanto lascio in stanza le buone intenzioni di pieghe leggiadre e guida “sportiva”.
Quindi partiamo. Ci abbassiamo fino a Stenico e Tione (700mt circa) per poi imboccare la Val Rendena.
La percorriamo per tutta la sua lunghezza, passando da Villa Rendena a Pinzolo, per poi risalire ed arrivare a mt1522 a Madonna di Campiglio. Constatiamo tristemente che di panorama oggi ne vedremo zero, mentre di freddo ne prenderemo un sacco!
(siamo solo rincuorati dal fatto di non essere gli unici motociclisti (pazzi) da queste parti)
Scendiamo mestamente a valle per recuperare forze e morale.
Il tempo fortunatamente è un pochino migliorato, le strade si sono asciugate e quindi riusciamo a percorre l’ampia ed invitante Val di Non con un ritrovato ritmo ed entusiasmo.
Prima di far rientro a Molveno, ci prendiamo una breve sosta per fotografare questo sito magico: il castel Belfort nei pressi di Fai della Paganella.
L’atmosfera che circonda questo spettacolare posto in questa particolare giornata è da brividi...
e la signora....
Facciamo finalmente ritorno in albergo dove ci concediamo un’abbondante merenda, prima di dedicarci alle calde acque delle piscine “termali”.
Sfortunatamente la domenica, a livello meteo, non si presenta nei migliori dei modi, decidiamo quindi di riarmarci dei nostri bagagli (i soliti due zaini+borsa) per far ritorno a casa, nella solita e scontata Brianza, accompagnati però ora da nuove immagini, emozioni, colori e natura che il Trentino, come poche altre regioni, sa donare.
LAMPS A TUTTI!!
EgoSte.