motomatto ha scritto:
Non vorrei "insegnare ai gatti a rampare" come dicono da queste parti ma io e mio padre abbiamo due condizioni assicurative diverse da cio' che scrivi tu.
Io sono il proprietario dell'auto che in realta' usa mio padre mentre la polizza e' a suo nome,viceversa la mia auto e' di mia proprieta' con l'assicurazione intestata a mio padre,"ereditata" da lui quando rottamo' anni fa' un vecchio A112.
In realta' da un paio d'anni la polizza della mia auto l'ho fatta cointestare anche a me,visto che nel malaugurato caso che mio padre venisse a mancare (sgraaaatt..
) perderei la classe di merito.
Tieni presente che NON sono piu' nello stato di famiglia di mio padre da 11 anni quindi penso non c'entri nulla questo....E' per caso cambiata qualche normativa di recente???
Allora ci sono delle nuove normative che non ti sto ad elencare.
In ogni caso la classe compete unicamente al proprietario della vettura il quale è il solo tenuto a rispondere del veicolo.
Anche volendo il contraente sarebbe quasi del tutto indifferente, e qualsiasi nome si indichi come tale non inciderà (o perlomeno in maniera decisamente ridotta) di un centesimo sul prezzo.
Le vecchie polizze, e con vecchie intendo quelle con 2/3 anni di vita in poi, permettevano effettivamente di comportarsi e di muoversi abbastanza liberamente in questo campo.
Nel tuo caso avendo già, per l'appunto, una vecchia polizza diciamo che continui a beneficiare del vecchio stato di cose.
Oggigiorno l'unico modo per usufruire di una scelta del contraente "diverso", che non sia legato al nucleo famigliare, è la cointestazione del mezzo.
Detto questo possono anche oggi esistere delle compagnie, diciamo più malleabili, che permettano qualche "eccezione" alla consuetudini, ma vanno prese come tali e non come un comportamento standard.
Ho scritto un po velocemente spero che sia abbastanza comprensibile.
Un saluto,
Alessandro.