ecco, il problema di quando si compiono certi confronti è quello di stabilire dei termini di paragone: per questo ho specificato
"...evitando improponibili paragoni tra motori esistenti..." prima di dire quello che... ho detto!
IMPORTANTE: premesso che quando si parla di usure in un motore è corretto considerare il lavoro svolto in
milioni di cicli (compiuti) e non di km percorsi dal veicolo, e neanche di ore di funzionamento...
...nell'ordine:
- la maggiore usura dei segmenti in un 2T è ovviamente dovuta alla presenza delle luci che con i loro bordi costituiscono un utensile da taglio per le fasce
MA
> è pur vero che in un 2T le fasce godono di una lubrificazione costante mentre in un 4T lavorano praticamente a secco, se i segmenti raschiaolio compiono perfettamente il loro lavoro;
> è pur vero che un 2T può continuare a trascinarsi avanti senza grossi problemi anche con segmenti molto usurati, almeno finché la compressione è sufficiente a farlo partire, mentre un 4T comincia a dare problemi di trafilaggio d'olio in camera, incrostazione delle valvole e della camera di scoppio, sovrappressioni nel carter con conseguenti inondazioni di vapori d'olio nel filtro aria, ecc.
> ed è pur vero che sostituire uno o due segmenti ad un 2T è operazione molto più semplice ed economica, rispetto ad un 4T
- la durata dei cuscinetti di banco non è certo legata al tipo di ciclo ma al tipo di lubrificazione e lo dici tu stesso (
come ben sai, visto che ti sei lanciato in questo progetto...) ed è ovvio che le usure (misurate sempre in milioni di cicli) saranno sempre superiori in cuscinetti ad attrito volvente (a sfere o rullini) che si giovano unicamente dell'olio disperso in miscela rispetto a cuscinetti a strisciamento (bronzine) in cui non c'è praticamente contatto tra le superfici, ammesso che...
...ammesso che:
> la pressione dell'olio non scenda mai sotto certi valori (e l'aumento dei giochi di accoppiamento che deriva dalle usure provoca proprio un abbassamento di pressione)
> la qualità del lubrificante sia sufficiente e lo stesso non sia inquinato da residui metallici, trafilaggi di carburante, acidificazioni (a contatto con metalli ossidati e/o per condense nel carter), emulsioni (con liquidi di raffreddamento)
> il lubrificante non sia semplicemente esausto (privo ormai di viscosità sufficiente)
> il motore non si trovi a funzionare a lungo in posizioni anomale (ad es.: coricato per terra dopo una caduta o durante un'interminabile wheeling, ecc.)
> il motore non venga sollecitato troppo quando non è a regime termico...
da tenere anche conto che un 4T scarica sul banco pressioni mediamente superiori a quelle generate da un ciclo a 2T, ciò per via delle maggiori PME e della maggiore massa degli organi in moto alterno.
-
certo che ho smontato (almeno) un pistone del CR250: embè?
con cosa lo confronteresti?
torniamo al punto di partenza: non è meccanicamente corretto fare paragoni di questo tipo, in quanto è molto difficile equiparare le condizioni di lavoro tra due motori di diverso tipo.
comunque il caso di una moto da cross a 2T è un caso limite, in quanto si tratta dell'applicazione duetempistica che, se escludiamo il trial, si deve accontentare delle minori percentuali d'olio in assoluto: stiamo parlando di una lubrificazione che in genere non va oltre l'1,5% mentre in pista, ad esempio, si va mediamente al 3, con i kart addirittura al 5-6%, ecc.
e stiamo parlando da motori da competizione, genericamente monofascia e per le quali sono previste delle precise scadenze di sostituzione!
non sono certo fatte per durare: i segmenti nel 2T sono sempre più "teneri" del cilindro (a meno di non considerare segmenti cromati applicati su cilindri - ovviamente - in ghisa)
nelle mie esperienze di lungo corso ricordo IN TUTTO:
- un grippaggio (reversibile, senza grossi danni) accusato con un kart 106cc da noleggio
mentre stavo effettuando dei test di lubrificanti
- uno sbiellamento con un kart da 125 da corsa,
dopo 4gare che non lo aprivo per revisione... (tutte a punti, di cui la penultima sul podio e l'ultima vinta, povero motore...
)
STOP con danni subiti a motori a 2T,
since 1973...
per contro:
- sbiellaggio del mio vecchio Gilera Arcore 125
- grippaggio (reversibile) di una vecchia Audi 80 a benzina a causa di un calo di pressione
- fusione banco di una BMW 524 (Diesel turbo)
- fusione banco e altri danni al motore di un furgone Ducato Maxi (Diesel aspirato)
- lesioni alla testa di un furgone Mercedes 308 (che per altro è un motore in grado di fare 1.000.000 di km, a starci attenti!) a causa di una perdita nell'impianto (una cavalletta che mi sfondò il radiatore
)
quindi con le mie esperienze potrei dire che i motori meno affidabili sono i Diesel 4T!!
un discorso più pratico è quello che, si, un 4T può risultare mediamente più longevo di un 2T ma solo a patto di una manutenzione specifica e di un UTILIZZO rispettoso e cosciente!
un 2T infatti, va uguale anche se lo maltratti: "vuole" solo respirare aria ben filtrata, un minimo di lubrificazione e una carburazione non troppo magra.
> ricordo che 2T sono i motori utilizzati per le applicazioni più "toste": fuoribordo, jet-sky, attrezzature agricole leggere, macchine volanti ultraleggere, motoseghe, decespugliatori, grossi Diesel navali, i più grossi Diesel da movimento terra, kart da competizione, ecc. ecc.
tutte (o quasi) applicazioni nelle quali un 4T durerebbe ben poco!!!!
il 4T infatti, a differenza del 2T, è sensibile alla posizione nello spazio (un 2T può funzionare anche capovolto: vedi motoseghe, jet-sky, ecc.) subisce grosse usure durante la fase di riscaldamento, pretende periodici controlli e sostituzioni dell'olio,
è molto più delicato in caso di fuorigiri accidentali o voluti che siano...)
non dimentichiamoci poi degli organi di distribuzione che, a meno non si tratti di una cascata di ingranaggi, hanno anche loro dei limiti ben precisi di utilizzo e delle usure limite per la loro integrità.
...
mi fermo qui 'che si è fatto tardi, ciao a tutti!
torno appena possibile