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Inviato: 26 Mar 2008 12:01
Oggetto: I giudici delle multe (articolo del corriere sui gdp)
Vi riporto qualche passaggio del corriere della sera di venerdì scorso:
«Scusi, mi hanno tolto i punti dalla patente perché sono passato col rosso. Devo fare ricorso. Dov' è la stanza del giudice della strada?»
L' esplosione del numero di sentenze sulle multe è arrivata nel 2003 con la patente a punti. Prima chi veniva pizzicato a passare con il rosso o al di sopra dei limiti di velocità spesso pagava la sanzione e amen. Ma il taglio dei punti, con il rischio di arrivare a zero e non poter più guidare, ha fatto aumentare i ricorsi.
Il tesoretto dei Comuni rischia di essere rosicchiato dai giudici di pace.
La legge dice che la metà di quelle somme andrebbe usata dai sindaci per migliorare strade e viabilità. Ma in realtà quei soldi servono per dare fiato alle casse comunali: a far quadrare i conti in tempo di tagli dei trasferimenti dallo Stato centrale, ad evitare di far salire ancora le tasse locali. Meglio un prelievo indiretto, e sacrosanto perché colpisce chi viola il codice della strada, rispetto ad un aumento dell' Ici o della tassa dell' immondizia che certo non porterebbero voti. Una formula perfetta che piace alle amministrazioni di ogni colore politico. Ma che rischia di non funzionare più se le multe annullate dai giudici di pace continueranno a crescere, come è successo negli ultimi anni.
Ma c' è un altro punto che sta a cuore ai Comuni italiani: meglio evitare sanzioni troppo salate. Se la multa è piccola l' automobilista rinuncia al ricorso e paga. Se invece è salata, almeno ci prova. Per questo è stata proprio l' Anci in un documento presentato alla commissione Trasporti della Camera a scrivere che «l' inasprimento delle sanzioni non può essere l' unica strada per diminuire il numero degli incidenti stradali». Giusto. Ma anche un po' interessato.
Link a pagina di Archiviostorico.corriere.it
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