Ho letto l'articolo .... io faccio un commento generale ... attenzione a percorrere la strada della sola esclusività! La passione, soprattutto per quanto riguarda le moto, nasce dal contatto diretto con i giovani, le persone a reditto "normale" che fanno vivere il marchio Ducati amplificandone il valore con il loro desiderio e la gioia di avere anche solo un vecchio monster 600 .... mi chiedo quanto possa durare una strategia che allontana dalla gente comune l'oggetto della passione e del desiderio?
Se le ducati diventano moto solo per persone con "reddito alto" si perde il contatto con il sostrato di persone che ogni giorno rendono il marchio vivo....
La Guzzi ha fatto una scelta di auesto tipo e infatti le hanno in mano solo le persone dai 40 in su forse per quel marchio è un posizionamento giusto ma per Ducati?
Oppure vogliamo fare la fine della Harley e diventare un circolo posticcio di figli di papà e di tribù chiusa su se stessa che espone un'identità da "easy rider" tanto improbabile quanto ridicola.
Forse sarò blasfemo ma se questa sarà la strada, cioè praticamente eliminare gli entry level che coniughino qualità e prezzi abbordabili alora dico viva i Giapponesi che offrono prodotti di qualità e che regalano a tantila gioia di sentirsi motociclisti....