In questi mesi in cui sono ripiombato nel mondo delle due ruote ho letto molto sul variatore Multivar2000 e ne ho lette tantissime e molte discordanti tra loro...
ma la cosa che mi ha stimolato di più a compiere la stesura di questa guida è stato l'elevato numero di Multivar in circolazione.
I° step - Analizziamo al microscopio le sostanziali differenze tra il variatore Piaggio e il Multivar2000
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Ecco le differenze costruttive tra i due componenti diamo uno sguardo veloce e commentiamo i parametri...
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Noterete che, il mozzo (1) ha una lunghezza superiore di circa 9 mm rispetto l'originale, ciò permette una maggior escursione della puleggia mobile (3) e maggior spazio tra le due semipulegge con conseguente riduzione del rapporto di trasmissione con variatore a riposo. Tale riduzione, deriva dal fatto che, la cinghia, che risulta essere sempre in tensione, avendo più spazio disponibile viene posizionata più in basso tra le semipulegge del variatore e recuperando sulla lunghezza totale va a posizionarsi più in alto sulle semipulegge della frizione. Anche se, i 9 mm di maggiorazione del mozzo vengono ridotti a 7 mm dalla maggior larghezza del complesso semipuleggia, rulli e calotta. (
risultato atteso maggior ripresa)
La maggior escursione della puleggia mobile non modifica la velocità di punta, in compenso, tale velocità, viene incrementata dall'eliminazione del dente, di circa 1 mm, presente su tutte le semipulegge originali. Pertanto, il maggior diametro della semipuleggia mobile (3) serve ad accogliere la cinghia che, data l'eliminazione dello scalino, farà avvicinare maggiormente le due semipulegge, e farà posizionare più in alto la cinghia incrementando il rapporto di trasmissione. (
risultato atteso maggior velocità)
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Qui sicuramente i + smanettoni si leccheranno le dita fatte di grasso e maleodoranti di benzina volando con la mente alla tanto decantata modifica della puleggia originale.
Il minor peso del complesso, anche se minimo, migliora le condizioni di accelerazioni.
La
diminuzione dell'angolo della pista sulla semipuleggia mobile mi fa pensare a tante motivazioni, e con carta e matita alla mano sono arrivato ad alcune conclusioni...
La mia tesi è, che tale riduzione di angolazione rallenti la variazione di rapporto di trasmissione tenendo il motore più brioso e che, avendo meno spazio tra le due pulegge, la cinghia debba posizionarsi più in alto e faccia incrementare il rapporto di trasmissione.
Verifichiamo questa mia tesi: Quando la semipuleggia mobile (3), si avvicina alla semipuleggia fissa fà innalzare la cinghia, ma essendo minore l'angolo, la parete da scalare è più impervia pertanto accade che la cambiata rallenta mantenendo un rapporto basso più allungo e garantendo una fluidità di accelerazione.
Volevo fare un commento sulla qualità costruttiva...
Quando come un bambino ho aperto la confezione della Malossi, per prima cosa ho preso tra le mani la semipuleggia mobile, e mi sono saltate due cose all'occhio: 1) avrei voluto vedere un pezzo di fattura unica tipo CNC ma forse il prezzo sarebbe lievitato! comunque ciò non pregiudica assolutamente le prestazioni; 2) Di tutt'altro peso invece è la rugosità delle piste di scorrimento dei rulli... ma siccome prima di giudicare cerco sempre di trovare un motivo valido alle cose credo che ci sia anche qui un motivo. In effetti quanti di noi realmente sanno se i rulli.. scorrono o girano? io penso che scorrono ma tendono anche a girare per la loro forma.. e se la malossi con la rugosità voglia forzare il rotolamento dei rulli che ne dovrebbe allungare la durata??!!
Altro appunto costruttivo, a favore della Malossi, è il complesso cursori-calotta che ha una minor tolleranza evitando giochi inutili del piattello rispetto ai rulli.
II° step - Prime impressioni subito dopo il montaggio
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Rimonto tutto scrupolosamente, passo anche un pò di carta tra le semipulegge per evitare che nel montaggio le mani abbiano potuto imbrattarle come se le impronti digitali possano calare il rendimento e frettolosamente rimonto il tutto... ecco giro la chiave tiro la leva freno e premo sullo start...
Ora è in moto sul cavalletto, lo faccio scaldare e lascio girare un pochino la cinghia nuova, indosso il casco e parto...
Apro il gas e subito noto un leggero aumento della rumorosità, giro un pò a filo di gas per raggiungere il solito pezzo di strada che tutti noi abbiamo come pista personale ed apro tutto... noto una migliore accelerazione, ma non esagerata ed un rapido raggiungimento dei 100kmh... a parità di percorso effettuato la velocità raggiunta è vistosamente più alta! La rumorosità cresce in accelerazione almeno fino a quando tra i 40 o 50 kmh non avviene un impercettibile variazione del rapporto di trasmissione. Quello che mi sorprende è la fluidità dell'accelerazione, e la mancanza di quel vuoto che si sentiva verso i 60 kmh, bene!
Rallento e voglio provare l'accelerazione in velocità... durante la marcia a circa 60 kmh apro il gas e lo scooter risponde prontamente, meglio! Ora vado un pò in giro, voglio provare come si comporta quando tra un oretta è tutto bello caldo! Giro un pò e faccio il pieno, cosi confronterò anche la differenza dei consumi, e riprovo ad aprire, fondamentalmente non cambia quasi nulla, solo un abbassamento della ripresa nei primi metri nella partenza da fermo! Volevo fare un appunto, io ho montato
la cinghia nuova e la prima sensazione che si nota quando si monta una
cinghia nuova è una riduzione dell'accelerazione nei primi metri, tanto è dovuto alla lunghezza leggermente inferiore in quanto vergine e dala maggior rigidita del componente mai usato. Ciò influenzerà, in questo primo step, il ns test. Altra considerazione merita la tarutra, io mi sono attenuto alla configurazione presente nella confezione ma ho evitato volutamente il mollone bianco.
III° step - Consumi
Ci sono voci discordanti sui consumi di uno scooter munito di Multivar, le tesi sono due. La prima cita
a parità di velocità consumi meno perchè apri di meno il gas la seconda invece dice
cambia più lentamente quindi consuma come un auto nel traffico, sempre con le marce basse
E allora che ho fatto.. io ho un figlio 19enne che utilizza lo scooter come dovrebbe essere utilizzato "un mezzo di trasporto" guida cittadina, in compagnia di amici, sgasata classica e passeggiata a filo di gas con la gilr... Bene, c'è di meglio?
Ore 17.28 del 28.09.07: papà, ti serve lo scooter? no, anzi, fammi un piacere... fammi il pieno e azzera il contachilometri!
P.S. non ha ancora provato lo scooter con il multivar e non sa nè cosa sia e nè che io l'abbia montato...
01/10/2007 Sono passati più di due giorni e lo scooter nelle mani di mio figlio ha percorso 128 km quindi, ora, è il momento di verificare i consumi. Scendo per andare a lavoro passo dal benzinaio e rifaccio il pieno... 6.70 lt consumati percorrendo 128,4 km
19 km con un litro a fronte dei precedenti 22 kml.
Mio figlio ha notato la differenza e me l'ha comunicato con una esclamazione che la dice tutta:
va troppe belle ma che teneve? traduco...
è troppo divertente ma che aveva prima? come se io lo avessi riparato o avessi sostituito qualcosa che ne avesse fatto diminuire le prestazioni!
IV° step - Mollone bianco si mollone bianco no
Nel mio test ho montato esclusivamente il variatore senza sostituire il mollone della frizione presente nella confezione Malossi, forte dell’esperienze passate e per evitare che il motore si imballasse stridendo malamente e senza avere una proporzionata accelerazione. Il mollone non è un componente che deve essere montato per incrementarne la ripresa, come molti credono, ma uno strumento che si rende necessario a bilanciare la forza sviluppata dei rulli in relazione alla coppia sviluppata del nostro motore. Il mio scooter è totalmente originale e quindi a mio parere non si è reso necessario il montaggio in relazione della coppia sviluppata e dei rulli utilizzati. Dalla prova realizzata sui 200 km percorsi non sono sorti dubbi di sorta.
Questa è una mera comparazione tra i due componenti e alcune considerazioni ed impressioni strettamente personali.