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moratoria sulla pena di morte
3224505
3224505 Inviato: 20 Dic 2007 11:13
 

Uhm grazie per la spiegazione.

similaun ha scritto:
L’abrogazione della pena di morte non rafforza lo Stato di diritto: ne è premessa.


Dissento, ma capisco il ragionamento...

Citazione:
La pena capitale nega l’affermazione del diritto in due dei suoi valori fondanti: la vita e la dignità della persona


La vita e la dignità della persona non sono il fondamento del diritto, sono soltanto il fondamento del diritto in alcuni stati moderni icon_smile.gif Né la germania nazista né il comunismo stalinista avevano questi come valori fondanti, e stenterei a dire che una teocrazia come quella talebana abbia dignità e rispetto della vita come valori.
Lo stato di diritto è uno stato in cui il diritto governa ed è uguale per tutti, al di sopra del "potere" personale o di considerazioni quali razza, sesso, religione, preferenze sessuali... Questo non inficia l'uso della pena di morte né lo proibisce...
Una costituzione come quella americana, che sancisce i "diritti inviolabili" dell'uomo, quella sì che rende la pena di morte una cosa anticostituzionale!

Però le istituzioni godono di uno "statuto speciale" che permette loro di promulgare leggi.
Altrimenti la reclusione sarebbe illegale, in quanto la legge condanna il sequestro di persona, l'infliggere multe sarebbe estorsione (in quanto comporta una minaccia) e così le tasse... i controlli degli agenti sarebbero violenza privata, eccetera.
Lo stato non permette ad alcuno di rinchiudere qualcun'altro - però lo fa. Non permette ad alcuno di esigere denari sotto minaccia, però lo fa (con le multe o le tasse).
In linea di principio, la pena di morte non è diversa, no? icon_wink.gif

Sto facendo un po' l'avvocato del diavolo: la mia opinione in proposito è piuttosto blanda - la permetterei se posta come alternativa a un ergastolo, nel senso di "suicidio assistito".
Però non la condanno *in principio* come fanno tanti, e sopratutto penso con estrema attenzione al perché viene condannata questa pratica di uccidere, che è la più diffusa, in assoluto, in tutta la storia umana.

Come riflessione, il buddismo ha una convinzione che secondo me tutti gli stati dovrebbero adottare: "non ci sono uomini migliori o peggiori, solo uomini con gusti diversi". Ammetto che fatico ad applicarlo ad alcuni generi di criminali, ma è un buon sistema per valutare le pene: a seconda del reato, non del reo.
 
3224589
3224589 Inviato: 20 Dic 2007 11:28
 

Calimar ha scritto:
.
Lo stato non permette ad alcuno di rinchiudere qualcun'altro - però lo fa. Non permette ad alcuno di esigere denari sotto minaccia, però lo fa (con le multe o le tasse).
In linea di principio, la pena di morte non è diversa, no? icon_wink.gif


a me sembra una diversita' enorme...se tu usi la teoria e' uguale ma la pratica e' diversa..penso che ci sia differenza tra una multa/tasse e un impiccagione in pubblica piazza o una lapidazione per adulterio?
Il ragionamento che fai e' corretto ma non hai ancora spiegato perche' sei a favore della pena di morte...in pratica..senza usare la teoria..scusami forse sono tardo.
 
3224773
3224773 Inviato: 20 Dic 2007 11:57
 

maxpolenta ha scritto:
a me sembra una diversita' enorme...se tu usi la teoria e' uguale ma la pratica e' diversa..


A livello emotivo sì. A livello di principio, no. Se parliamo di principi (e lo stato di diritto è un principio, applicato il più possibile ma mai perfetto), la cosa non è differente.
Se mi dici che lo stato non puo' uccidere perché la legge non lo permette, io dico che non puo' nemmeno esigere tasse perché la legge non lo permette.
Se mi dici che lo stato non puo' uccidere perchè è eticamente o moralmente sbagliato, non posso obiettare - la morale e l'etica sono cose che ognuno deve percepire dentro di sé.

Citazione:
Il ragionamento che fai e' corretto ma non hai ancora spiegato perche' sei a favore della pena di morte...in pratica..senza usare la teoria..scusami forse sono tardo.


Io non sono a favore della pena di morte sempre e comunque - rifiuto la condizione manichea di "o con noi o contro di noi". Ti riporto quello che ho scritto:

calimar ha scritto:
la mia opinione in proposito è piuttosto blanda - la permetterei se posta come alternativa a un ergastolo, nel senso di "suicidio assistito".
Però non la condanno *in principio* come fanno tanti, e sopratutto penso con estrema attenzione al perché viene condannata questa pratica di uccidere, che è la più diffusa, in assoluto, in tutta la storia umana.


Non concedo al mio stato di disporre della mia vita in nessuno dei due casi: non con la condanna a morte, non con la condanna a vivere, e rivendico il mio diritto di morire se così decido. Quindi, ritengo che sia diritto di ognuno decidere per la pena di morte invece dell'ergastolo.

Non condivido la condanna "tout-court" (si scrive così?) della pena di morte, come se dovesse essere ovvio a tutti e condiviso per forza: ritengo che ogni idea debba essere discussa, e ritengo che un idea che non ammette discussione, contrasti od obiezioni sia un idea fragile. icon_smile.gif
 
3224893
3224893 Inviato: 20 Dic 2007 12:10
 

Calimar ha scritto:

Non condivido la condanna "tout-court" (si scrive così?) della pena di morte, come se dovesse essere ovvio a tutti e condiviso per forza: ritengo che ogni idea debba essere discussa, e ritengo che un idea che non ammette discussione, contrasti od obiezioni sia un idea fragile. icon_smile.gif


certamente..la discussione e le opinioni sono sacre..io intendo pero' un altra cosa..se domani tu dovessi votare ad un referendum..se sei contrario o no alla pena di morte..dovresti rispondere si o no..cosa risponderesti..?
 
3225105
3225105 Inviato: 20 Dic 2007 12:47
 

Mi inserisco?

Voterei conto la pena di morte.

Ma non per motivi etici o religiosi, sinceramente in caso di gravissimi reati sarei concorde. Però magari tra 10000 colpevoli ci scappa l'errore e si manda a morte un innocente. Per questo, solo per questo, sono totalmente contrario alla pena di morte

icon_wink.gif
 
3225145
3225145 Inviato: 20 Dic 2007 12:53
 

Scusate la riflessione.. ma la certezza della pena nessuno la prende in considerazione come alternativa alla pena di morte? icon_eek.gif
 
3225201
3225201 Inviato: 20 Dic 2007 13:08
 

a me nn interessa tanto che ci sia o no la pena di morte, ma mi interessa che le pene che ci sono vengano applicate....

possibile che una persona che ha ucciso altre 4 persone ora firmi una linea di vestiti??
e che sia a mangiare e a dormire in un posto a nostre spese???


dico questo:fateli lavorare e fate in modo che goli anni della pena nn vengano ridotti, cosi per motivi futili come buona condotta ecc...
e come lavoro un lavoro socialmente utile+

come costruzione di case per i terremotati(che cè gente che le aspetta da 20 anni) riparazione delle strade ecc.......
 
3226216
3226216 Inviato: 20 Dic 2007 14:49
 

maxpolenta ha scritto:
certamente..la discussione e le opinioni sono sacre..io intendo pero' un altra cosa..se domani tu dovessi votare ad un referendum..se sei contrario o no alla pena di morte..dovresti rispondere si o no..cosa risponderesti..?


Che la domanda è malposta. Non posso rispondere a una domanda così, è come dire "sei favorevole o contrario alle donne?" icon_lol.gif

Non sono né favorevole né contrario, se fossi costretto a decidere su una domanda così posta risponderei "contro" per spirito di conservazione (ovvero male minore), perché la pena di morte abolita è meglio di una pena di morte applicata male.
Se mi chiedessero "sei favorevole alla pena di morte per questi reati", la mia risposta dipenderebbe dall'alternativa alla pena di morte, e dal reato.
So che do l'impressione di evitare la domanda, ma purtroppo solo i nostri politici sono convinti di poter semplificare gli argomenti fino a questo punto.

Cento40 ha scritto:
Scusate la riflessione.. ma la certezza della pena nessuno la prende in considerazione come alternativa alla pena di morte?


La certezza della pena NON E' una alternativa alla pena di morte. L'ergastolo lo è. La certezza della pena e' un punto di partenza e un presupposto per qualsiasi discussione sul diritto.

E' inutile parlare di esami di riparazione se gli studenti prendono il 6 politico, giusto? icon_wink.gif allo stesso modo questa discussione (almeno da parte mia) parte dal presupposto della certezza della pena.
Se non c'è, non mi importa molto di come lo stato NON punisce i crimini: NON punirli con l'ergastolo per me è uguale a NON punirli con la pena di morte, non credi? icon_smile.gif

Citazione:
Però magari tra 10000 colpevoli ci scappa l'errore e si manda a morte un innocente. Per questo, solo per questo, sono totalmente contrario alla pena di morte


E perché se lo butti in galera e butti via la chiave, con poi le decine d'anni di durata dei processi italiani, gli fai un favore? E parliamo un attimo di quelli che vengono liberati e sono colpevoli... e reiterano il reato. Le loro vittime erano innocenti, e le abbiamo condannate noi, con la difesa del condannato a tutti i costi.

icon_smile.gif bella discussione, bravi tutti.
 
3228993
3228993 Inviato: 20 Dic 2007 19:07
 

secondo me la pena di morte è moralmente giusta, ma politicamente ingiusta, perche ora come ora non c'è in nessun stato un sistema giudiziario che sia abbastanza sicuro.

quando arriveremo ad un livello tipo quello di Minority Report ne potremo riparlare...
 
3229197
3229197 Inviato: 20 Dic 2007 19:29
 

Cento40 ha scritto:
Scusate la riflessione.. ma la certezza della pena nessuno la prende in considerazione come alternativa alla pena di morte? icon_eek.gif


Concordo!
Non concordo sulla definizione "pena".
Non c'è nessuno da punire. Non voglio e non posso entrare nel merito del perchè qualcuno compie atti per i quali io, nell'immediato, sarei il primo dei carnefici.
Appurata la colpevolezza, costoro vanno isolati "con certezza e per sempre".
La pena di morte è da applicare a coloro che eventualmente li liberano.
(no! nemmeno a loro, scherzavo!?)
 
3230933
3230933 Inviato: 20 Dic 2007 22:40
 

Cento40 ha scritto:
Scusate la riflessione.. ma la certezza della pena nessuno la prende in considerazione come alternativa alla pena di morte? icon_eek.gif

In effetti... spingere a migliorare il sistema sarebbe una ottima alternativa all'auspicare l'omicidio di Stato, secondo me.
Io non voglio uno Stato che uccide per insegnare che non bisogna uccidere.
Meglio: io non uccido. Sono quindi contrario alla pena di morte, senza se e senza ma, sempre e comunque.
 
3231483
3231483 Inviato: 21 Dic 2007 1:01
 

Calimar ha scritto:


E perché se lo butti in galera e butti via la chiave, con poi le decine d'anni di durata dei processi italiani, gli fai un favore? E parliamo un attimo di quelli che vengono liberati e sono colpevoli... e reiterano il reato. Le loro vittime erano innocenti, e le abbiamo condannate noi, con la difesa del condannato a tutti i costi.

icon_smile.gif bella discussione, bravi tutti.


Non puoi contrapporre come antitetiche la difesa del cittadino dal crimine e la difesa del criminale in un processo, suvvia!
 
3231490
3231490 Inviato: 21 Dic 2007 1:04
 

Calimar ha scritto:
La certezza della pena NON E' una alternativa alla pena di morte. L'ergastolo lo è. La certezza della pena e' un punto di partenza e un presupposto per qualsiasi discussione sul diritto.

E' inutile parlare di esami di riparazione se gli studenti prendono il 6 politico, giusto? icon_wink.gif allo stesso modo questa discussione (almeno da parte mia) parte dal presupposto della certezza della pena.
Se non c'è, non mi importa molto di come lo stato NON punisce i crimini: NON punirli con l'ergastolo per me è uguale a NON punirli con la pena di morte, non credi? icon_smile.gif


La certezza della pena NON E' una alternativa alla pena di morte. L'ergastolo lo è. La certezza della pena e' un punto di partenza e un presupposto per qualsiasi discussione sul diritto.

E' inutile parlare di esami di riparazione se gli studenti prendono il 6 politico, giusto? icon_wink.gif allo stesso modo questa discussione (almeno da parte mia) parte dal presupposto della certezza della pena.
Se non c'è, non mi importa molto di come lo stato NON punisce i crimini: NON punirli con l'ergastolo per me è uguale a NON punirli con la pena di morte, non credi? icon_smile.gif[/quote]

Continuo a sostenere che lo Stato garantisse pene certe correllate al reato.. hai ucciso a sangue freddo per derubare la pensione una vecchietta? Ergastolo duro a vita senza sconti, senza buona condotta.. altro che lavori socialmente utili.. a spaccare scogli con una mazza da 25 kg dalla mattina alla sera.. e pane e acqua, al massimo per la buona condotta si può "premiare" con un pasto più ricco... io la vedo in questo modo.. ma ripeto che è un mio pensiero (IMHO)

Ultima modifica di Maurizio60 il 21 Dic 2007 1:26, modificato 1 volta in totale
 
3231497
3231497 Inviato: 21 Dic 2007 1:06
 

Calimar ha scritto:
Uhm grazie per la spiegazione.

La vita e la dignità della persona non sono il fondamento del diritto, sono soltanto il fondamento del diritto in alcuni stati moderni icon_smile.gif Né la germania nazista né il comunismo stalinista avevano questi come valori fondanti, e stenterei a dire che una teocrazia come quella talebana abbia dignità e rispetto della vita come valori.
Lo stato di diritto è uno stato in cui il diritto governa ed è uguale per tutti, al di sopra del "potere" personale o di considerazioni quali razza, sesso, religione, preferenze sessuali... Questo non inficia l'uso della pena di morte né lo proibisce...
Una costituzione come quella americana, che sancisce i "diritti inviolabili" dell'uomo, quella sì che rende la pena di morte una cosa anticostituzionale!

Però le istituzioni godono di uno "statuto speciale" che permette loro di promulgare leggi.
Altrimenti la reclusione sarebbe illegale, in quanto la legge condanna il sequestro di persona, l'infliggere multe sarebbe estorsione (in quanto comporta una minaccia) e così le tasse... i controlli degli agenti sarebbero violenza privata, eccetera.
Lo stato non permette ad alcuno di rinchiudere qualcun'altro - però lo fa. Non permette ad alcuno di esigere denari sotto minaccia, però lo fa (con le multe o le tasse).
In linea di principio, la pena di morte non è diversa, no? icon_wink.gif

Sto facendo un po' l'avvocato del diavolo: la mia opinione in proposito è piuttosto blanda - la permetterei se posta come alternativa a un ergastolo, nel senso di "suicidio assistito".
Però non la condanno *in principio* come fanno tanti, e sopratutto penso con estrema attenzione al perché viene condannata questa pratica di uccidere, che è la più diffusa, in assoluto, in tutta la storia umana.

Come riflessione, il buddismo ha una convinzione che secondo me tutti gli stati dovrebbero adottare: "non ci sono uomini migliori o peggiori, solo uomini con gusti diversi". Ammetto che fatico ad applicarlo ad alcuni generi di criminali, ma è un buon sistema per valutare le pene: a seconda del reato, non del reo.


Ritengo non solo legittimo ma auspicabile il ruolo di avvocato del diavolo che ora avochi a te stesso.
Lo sforzo che mi pare di cogliere nel tuo post, di mantenere distaccato il giudizio sulle pene e – aggiungo forse indebitamente - sul loro dover essere proporzionate alla gravità del reato, e mantenere distinto il reato dal peccato è, secondo me, del tutto omogeneo allo spirito che informa proprio lo Stato di diritto.
Lo Stato di diritto che intendo è quello che nasce dalle due grandi rivoluzioni borghesi. Il diritto di cui parlo non è un generico sistema di leggi, più o meno organico, ma quell’ordine che si contrappone allo Stato di polizia. Quindi, se la ratio esige la distinzione kelseniana tra l’istanza morale dall’esercizio del diritto, è pur vero che le sue origini provengono dagli ideali illuministi e dal pensiero settecentesco.
La Germania nazista, L’URSS stalinista non furono informati punto a questo modello. Ovviamente non lo sono le attuali teocrazie medio-orientali. Non lo è qualsiasi ordinamento giuridico che abbia fonti ritenute sacre, quindi non discutibili per principio.
In questo senso, la difesa della vita e della dignità della persona non nasce in quanto questi valori siano ritenuti sacri, ma perché condizione necessaria a quella convivenza pacifica, cioè volta ad attenuare i conflitti e la violenza da essi derivante, senza cui sarebbe difficile, per non dire impossibile, sopravvivere. La difesa della vita ha motivi razionali e non è scindibile dalla difesa della volontà e della dignità.
Lo Stato di diritto è tale perché è discutibile, ed è discutibile e discusso perché è il frutto di un’attività speculativa. Può esistere diritto senza interpretazione? Cos’è la giurisprudenza se non interpretazione? Quindi ci si può ben dire favorevoli alla pena di morte, e si può difendere la propria opinione per via del tutto razionale come per immagini. In un forum si possono scrivere anche dei deliri, purché ben scritti, aggiungerei (*).
Ma qui ragioniamo sul potere che lo Stato deve o non deve avere di dare la morte a un individuo, di uccidere in nome della legge, ovvero di passare in modo totale e irreversibile sopra l’inviolabilità della persona e della sua volontà, sia pure nel comminare una pena intesa come forma di difesa. Quindi occorre sostenere la giustezza e l’efficacia di questa pena con argomenti almeno persuasivi. i sentimenti dei parenti delle vittime, ancorché degni del massimo rispetto, non mi persuadono: riconducono all’identità tra la giustizia e vendetta, e allo Stato come mediatore di faide e latore di questa vendetta.
E poi i parenti sono volubili: basta l’importo di una polizza o il contenuto di un testamento per mutare radicalmente i loro sentimenti.

(*) Il riferimento ai deliri è del tutto generico e quindi non riferito agli argomenti oggetto di questo thread.
 
3232056
3232056 Inviato: 21 Dic 2007 9:47
 

Credo che la pena di morte sia una barbarie, ancora di più per chi la applica dopo anni di detenzione. Personalmente trovo che l'abolizione della pena di morte sia segno di crescita di un popolo, togliere la vita ad un criminale, per quanto feroce sia il suo crimine, ci rende come lui.

Non riesco proprio a vederla in un altro modo, solo al pensiero che alcuni uomini stiano andando al patibolo mi rattrista e riesco a sentire la loro paura, una paura che nessun uomo dovrebbe mai avere neanche il più feroce assassino.

Non riesco accettare nessuna scusa pro pena di morte, inoltre dove è presente il tasso di criminalità non è più basso.

Ciao
 
3232718
3232718 Inviato: 21 Dic 2007 11:20
 

Cattivone ha scritto:
togliere la vita ad un criminale, per quanto feroce sia il suo crimine, ci rende come lui.


Quindi togliere la vita a un uomo con un sistema non doloroso equivale nel tuo sistema di credenza a torturare e uccidere decine di persone?
Dissento.
E' una provocazione, ovviamente, ma il discorso del "ci rende come lui" non mi ha mai persuaso - noi SIAMO GIA' come lui. Se parti dal presupposto che lui sia "meno, minore, inferiore, sbagliato" stai giudicando il reo, e non il reato. E se commisuri la pena al reo, e non al reato, non applichi le regole del diritto.
Se io rubo, e sono un assassino, il mio furto è peggiore del tuo che sei un santo?

Citazione:
Non riesco proprio a vederla in un altro modo, solo al pensiero che alcuni uomini stiano andando al patibolo mi rattrista e riesco a sentire la loro paura, una paura che nessun uomo dovrebbe mai avere neanche il più feroce assassino.


Pensa alle vittime. La LORO paura non ti rattrista?

Citazione:
Non riesco accettare nessuna scusa pro pena di morte, inoltre dove è presente il tasso di criminalità non è più basso.


Altro argomento che, pur essendo veritiero in principio, così presentato non ha alcun senso. Mi spiego.
"il tasso di criminalità non è più basso" - ovviamente, se ammazzassimo chi parcheggia in divieto di sosta, il tasso di criminalità aumenterebbe enormemente. La pena di morte NON E' e non sarà mai un DETERRENTE.
Non funziona, semplicemente - lo sappiamo tutti credo.

La pena di morte deve essere intesa secondo me come mezzo della società per difendere sé stessa: se intesa come vendetta, sono d'accordo con similaun (al quale riservo una risposta), lo stato non puo' esserne artefice, e se intesa come deterrente è dimostrabilmente inefficace.

Citazione:
altro che lavori socialmente utili.. a spaccare scogli con una mazza da 25 kg dalla mattina alla sera.. e pane e acqua, al massimo per la buona condotta si può "premiare" con un pasto più ricco... io la vedo in questo modo.. ma ripeto che è un mio pensiero (IMHO)


Stai vedendo la cosa emozionalmente, ma le leggi non possono essere fatte sull'onda emotiva... se si vuole mantenere la democrazia icon_wink.gif La punizione è una questione di secondaria importanza: quello che si intende raggiungere è una società ideale in cui il crimine sia ridotto al minimo fisiologicamente possibile... non una società che punisca i cattivi, questo non ha alcuna importanza icon_wink.gif
 
3232769
3232769 Inviato: 21 Dic 2007 11:29
 

Caro Calimar, lo so non è un deterrente è sola vendetta, uno dei più vili sentimenti, scusa ma la vendetta non fa' per me. Penso anche alla paura delle vittime, mai non sono un'assassino e non voglio diventralo, se amamzzo caino sono come lui.

Ciao Calimar
 
3233030
3233030 Inviato: 21 Dic 2007 12:13
 

Citazione:
Quindi, se la ratio esige la distinzione kelseniana tra l’istanza morale dall’esercizio del diritto, è pur vero che le sue origini provengono dagli ideali illuministi e dal pensiero settecentesco.


Premetto che con questa frase parli parecchio al di sopra della mia testa - ne capisco il senso generale ma non i riferimenti. Sono solo un povero diplomato in elettronica io icon_wink.gif


Citazione:
Lo sforzo che mi pare di cogliere nel tuo post, di mantenere distaccato il giudizio sulle pene e – aggiungo forse indebitamente - sul loro dover essere proporzionate alla gravità del reato,


E' esattamente questo - parto da due presupposti: la certezza della pena e la sua proporzionalità. Questi sono due concetti basilari per la giustizia intesa come oggi è intesa.
Dati questi presupposti, discuto la pena di morte in quanto tale, ovvero la privazione della vita come mezzo punitivo. Non puo' essere educativo, evidentemente, come non lo è l'ergastolo, in quanto l'educazione implica una successiva applicazione di quanto imparato...

Io ho le mie idee sulla proporzionalità, che probabilmente non sono comuni: per me, la violenza sessuale, il sequestro, le sevizie, sono reati peggiori dell'omicidio. L'omicidio è un evento unico, limitato nel tempo - la tortura e la violenza lasciano cicatrici che una vittima paga per tutta la vita. E' una condanna all'ergastolo, quando non è una condanna a morte.

Citazione:
e mantenere distinto il reato dal peccato è, secondo me, del tutto omogeneo allo spirito che informa proprio lo Stato di diritto.


Sono d'accordo.

Citazione:
In questo senso, la difesa della vita e della dignità della persona non nasce in quanto questi valori siano ritenuti sacri, ma perché condizione necessaria a quella convivenza pacifica, cioè volta ad attenuare i conflitti e la violenza da essi derivante, senza cui sarebbe difficile, per non dire impossibile, sopravvivere. La difesa della vita ha motivi razionali e non è scindibile dalla difesa della volontà e della dignità.


Non lo so. Forse proprio per le mie convinzioni poco comuni (tra cui il fatto che la privazione della vita sia meglio della privazione della libertà), mi portano a discutere in maniera diversa. Come detto, non sono favorevole in principio alla pena di morte e ne rifiuto il valore vendicativo.
Ciò nonostante mi chiedo cosa porti le persone a rifiutare come inaccettabile la pena di morte, e ad accettare condanne (prendo esempio dal topic) ai lavori forzati perenni, sopratutto quelli inutili, che sono una umiliazione continua.

Prenderò un esempio un po' crudo. Cosa è più terribile dei campi di sterminio nazisti? La barbara uccisione delle persone o le condizioni di vita in cui venivano tenute, ammassati come animali, costretti a lavorare, in pericolo di vita continuo?
Quello che aghiaccia e spaventa me è la disumanizzazione - la negazione dell'umanità, costruita proprio sull'istinto di sopravvivenza. Se vuoi vivere, lavora, mangia schifezze, china il capo, umiliati, soffri.
Mi fa più paura la disumanizzazione della morte.

Io, per me stesso, sceglierei probabilmente la morte piuttosto di una vita passata in una cella.

Cosa rende i lavori forzati, o l'ergastolo, più accettabili della pena di morte? Mi chiedo semplicemente quante delle persone che oggi fanno festa per l'abolizione ci hanno pensato veramente, con attenzione.

Citazione:
i sentimenti dei parenti delle vittime, ancorché degni del massimo rispetto, non mi persuadono: riconducono all’identità tra la giustizia e vendetta, e allo Stato come mediatore di faide e latore di questa vendetta.


Concordo.

Citazione:
Ma qui ragioniamo sul potere che lo Stato deve o non deve avere di dare la morte a un individuo, di uccidere in nome della legge, ovvero di passare in modo totale e irreversibile sopra l’inviolabilità della persona e della sua volontà, sia pure nel comminare una pena intesa come forma di difesa. Quindi occorre sostenere la giustezza e l’efficacia di questa pena con argomenti almeno persuasivi.


Non condivido la questione riguardo l'inviolabilità della persona e della sua volontà. Qual'è l'inviolabilità di un condannato ergastolano? LA sua volontà non è stata ignorata?

Se la questione dell'uccisione è etica, ovvero "uccidere è sbagliato" - e vi faccio presente che questa regola è stata creata dall'uomo e non è mai stata universale in tutta la storia umana, anzi - allora rimaniamo nel campo delle opinioni personali: io giustifico l'omicidio in certi casi, anche quando non giustifico in alcun modo e in alcun senso altri reati.
E anche altri lo fanno, anche se sospetto non con la stessa razionalità, basta guardare i milioni di topic dove si chiede morte devastazione e urla di dolore a chi sgarra...

Quello che io contesto è l'universalità del principio di inviolabilità della vita icon_smile.gif non è universale.

Cattivone ha scritto:
Penso anche alla paura delle vittime, mai non sono un'assassino e non voglio diventralo, se amamzzo caino sono come lui.


Tu ti consideri migliore di un assassino, e giudichi il reo e non il reato. E' una tua scelta, ma comprendila. Io non mi pongo al di sopra di un assassino - sono già come lui. Solo che lui ha compiuto scelte discutibili che io non ho compiuto. icon_smile.gif
 
3233294
3233294 Inviato: 21 Dic 2007 12:47
 

Concordo con gli interventi di Cattivone.

Le digressioni storiche spiegano al limite perchè una cosa esiste o meno nelle tradizioni o nella mentalità, ma non hanno nulla a che fare col giudizio morale che noi diamo a quelle cose.
In certi interventi molto lunghi che mi precedono, devo dire che faccio fatica a delineare motivazioni chiare e nette a favore della pena di morte, ma può essere che non mi sono soffermato abbastanza io.

Uccidere per me è sbagliato, punto.
Ripeto che non si può uccidere per insegnare che non si deve uccidere. Che una punizione non deve essere confusa con una vendetta.
Per il nostro sistema poi, le pene devono mirare alla rieducazione del reo, come primo obiettivo. Questo ovviamente non esclude la punizione di per se, ovvio, che infatti è ampiamente prevista. Di certo ritengo che un sistema come il nostro sia anni luce più civile ed evoluto rispetto a quelli che degli individui non graditi prevedono l'eliminazione.
Questo sulla carta, lo so, perchè i mali della nostra giustizia li conosciamo tutti, a cominciare dalla mancata certezza della pena, e dal fatto che questo rieducazione finalizzata al recupero nella pratica difficilmente viene messa in opera.
Tuttavia questa è la linea da seguire secondo me, ma soprattutto "non uccidere" per me è un principio assoluto, non graduabile, che per quanto mi riguarda rimane in piedi anche di fronte a un "sistema giustizia" claudicante.
Io non uccido proprio nessuno.
 
3234073
3234073 Inviato: 21 Dic 2007 14:28
 

Calimar ha scritto:

Premetto che con questa frase parli parecchio al di sopra della mia testa - ne capisco il senso generale ma non i riferimenti. Sono solo un povero diplomato in elettronica io.


Vabbè, un diplomato in elettronica con le idee chiare e perciò stesso non comuni. Anch’io sono solo io. E nulla più. Uno con poche idee, ma ben confuse!
Comunque non c’è niente di siderale nella citazione, solo un riferimento a uso e consumo di chi, come me, voglia approfondire l’argomento: Hans Kelsen: “Lineamenti di dottrina pura del diritto” – Einaudi - € 16,50. Ovviamente non si tratta della bibbia, ma di un testo che chiarisce una delle matrici culturali del diritto nei paesi occidentali.
Le preferenze che esprimi sulle pene, e ciò che dici sui crimini, in particolare i più abietti, costituiscono già un giudizio che presuppone una posizione morale, tanto sull’agire umano quanto sul valore della vita: non vita purché sia, ma vita intesa come qualcosa degno d’essere vissuto, il che va ben oltre la difesa della vita in sé, e ci restituisce qualcosa di più ampio, di più profondo. Io lascerei che ciascuno attribuisse alla sua vita il valore che crede.

Mi riservo di esprimermi più tardi circa l’ergastolo e altre pene alternative. Mo’ vado a magnà, ‘che mi si è fatto tardi.
 
3234567
3234567 Inviato: 21 Dic 2007 15:22
 

Calimar ha scritto:


Tu ti consideri migliore di un assassino, e giudichi il reo e non il reato. E' una tua scelta, ma comprendila. Io non mi pongo al di sopra di un assassino - sono già come lui. Solo che lui ha compiuto scelte discutibili che io non ho compiuto. icon_smile.gif


Sì Calimar mi considero meglio di un assassino, hai detto beno non sono come lui e non voglio diventare come lui. Ho un rispetto altissimo della vita, anche quella di un assassino, non vorrò mai leggere nei suoi occhi il terrore, non riesco a capiere come uomini di "giustizia" possano continuare a dormire dopo aver ammazzato una persona. Proprio non so.
 
3234614
3234614 Inviato: 21 Dic 2007 15:28
 

Cattivone ha scritto:
. Ho un rispetto altissimo della vita, anche quella di un assassino, non vorrò mai leggere nei suoi occhi il terrore

L'assassino non penso che si faccia di questi "scrupoli"......imho, ovviamente....
 
3235226
3235226 Inviato: 21 Dic 2007 16:54
 

Io sono contro la pena di morte.

Comincio con questa frase solamente per mettere subito in chiaro quale sia il mio pensiero.

Innanzitutto complimenti a Calimar, che ha ovviamente un'opinione diversa dalla mia, ma porta sempre la discussione al punto giusto. In effetti ho letto quasi tutti i post e mi sembra che ci sia parecchia confusione su stato di diritto, alternative, certezza della pena ecc.

E' un dato di fatto che i favorevoli alla p.d.m. aumentino non appena avvenga un fatto particolarmente cruento, che solleva sdegno nella popolazione, così come è vero che in uno stato come il nostro in cui non esiste la certezza della pena, si tenda ad auspicare una pena più dura, seppur ciò non significhi più sicura.

Negli stati in cui la p.d.m. esiste ed è praticata, chi vi è sottoposto non è un pluriomicida o uno stupratore di bambini. Vorrei che questo fosse chiaro, i pluriomicidi, serial killer e (maledetti, aggiungo io) stupratori e/o pedofili coprono solamente una piccolissima parte dei condannati a morte. Lasciamo stare Cina, Iran e affini, dove la democrazia è un miraggio, nella ben più democratica America vengono condannati a morte minorenni, se pur omicidi, e si aspetta fino alla maggiore età per metterli a morte (Paola Cooper) e con "solo" un omicidio commesso. Certo che chi ammazza qualcuno va punito, certo che anche un solo omicidio è grave, ma vorrei che capiste ciò che voglio dire: non stiamo parlando solo di recidivi, anzi.

Poi c'è il fatto che la p.d.m. è intesa solo come pena, e non ammette (per forza di cose) riabilitazione. A me francamente può interessare poco che uno stupratore sia riabilitato, effettivamernte a me interessa principalmete che questo non commetta più reato, che il resto della popolazione sia protetto, in questo sono d'accordo con Calimar, ma il punto è un altro.

E' già stato detto, ed è il fulcro del discorso: esiste l'errore umano ed io trovo inaccettabile che un uomo INNOCENTE venga messo a morte. Punto. E succede di continuo. Credo che questo dovrebbe essere il punto di partenza.
 
3235590
3235590 Inviato: 21 Dic 2007 17:33
 

puppet ha scritto:
Innanzitutto complimenti a Calimar, che ha ovviamente un'opinione diversa dalla mia


Grazie... ma la mia opinione non è così netta da essere diversa dalla tua. Sono contento di non dovermi preoccupare della questione se non in linea di principio - e sono sopratutto contento che non sia lasciato ai nostri governanti e legislatori il decidere.
In un ipotetico stato comandato da ME come monarca assoluto, la pena di morte esisterebbe per alcuni reati, e non esisterebbe alcun reato d'opinione, come invece esiste in italia (apologia di genocidio, apologia di fascismo, eccetera). icon_wink.gif
Ma visto che siamo fortunatamente in democrazia, non mi fido abbastanza dei legislatori per dargli mandato di decidere chi ammazzare, quindi in un ipotetico caso in cui si chiedesse la mia opinione, risponderei "no alla pena di morte".
So che la sto invece difendendo: perché in linea di principio non la ritengo inammissibile.

Citazione:
E' un dato di fatto che i favorevoli alla p.d.m. aumentino non appena avvenga un fatto particolarmente cruento, che solleva sdegno nella popolazione


Sì e questa è una cosa che mi irrita. La gente dovrebbe ricordare di pensare a mente fredda alle regole che vuole.

Citazione:
così come è vero che in uno stato come il nostro in cui non esiste la certezza della pena, si tenda ad auspicare una pena più dura, seppur ciò non significhi più sicura.


Anche questo è ridicolo. Che lo stato NON punisca con 5 anni o NON punisca con 10 o 20 anni che differenza fa? Concordo con te su questo punto.

Citazione:
Negli stati in cui la p.d.m. esiste ed è praticata


Ma non dobbiamo preoccuparci di questo, visto che la legge italiana non la prevede. La maggior parte degli stati dove è praticata non conosce il significato di democrazia o di diritti dell'uomo.
Però non vedo grossi movimenti per il rispetto dei diritti dell'uomo in cina, in birmania, in tibet, in israele (che è poi il paese che ha violato il maggior numero di risoluzioni ONU negli ultimi 10 anni - sì, più dell'Iran).
Gonfiamo il petto orgogliosi per aver convinto l'ONU a *consigliare* di abolire la pena di morte, ma ignoriamo amabilmente i diritti dell'uomo. Non vedo grosse ragioni per gioire...

Citazione:
chi vi è sottoposto non è un pluriomicida o uno stupratore di bambini. Vorrei che questo fosse chiaro, i pluriomicidi, serial killer e (maledetti, aggiungo io) stupratori e/o pedofili coprono solamente una piccolissima parte dei condannati a morte.


Mi piacerebbe avere dei dati in proposito - c'è un bombardamento mediatico ogni volta che gli stati uniti si avvicinano a una esecuzione... io non ho dati precisi, sarebbe bello che se qualcuno li ha, li postasse.
Purtroppo tra 10 minuti andrò via e non seguirò il topic fino a dopo capodanno, quindi per quanto riguarda me ha poco senso...
Pero' mi interesserebbe.

Citazione:
ma vorrei che capiste ciò che voglio dire: non stiamo parlando solo di recidivi, anzi.


Beh qui è il caso di capire di cosa vogliamo parlare. Io fin'ora ho parlato dell'istituto della pena di morte, in linea generale e di principio. Secondo me puo' essere resa un istituto utile, se applicata nel modo giusto e in linea puramente di principio.

Citazione:
Poi c'è il fatto che la p.d.m. è intesa solo come pena, e non ammette (per forza di cose) riabilitazione.


Come d'altro canto l'ergastolo. Se un ergastolo è scontato fino alla fine, quale riabilitazione può mai esserci?

Citazione:
A me francamente può interessare poco che uno stupratore sia riabilitato, effettivamernte a me interessa principalmete che questo non commetta più reato, che il resto della popolazione sia protetto, in questo sono d'accordo con Calimar, ma il punto è un altro.


Beh mettila così... se potesse essere riabilitato sarebbe meglio, ma la prima preoccupazione secondo me deve essere la difesa delle vittime e delle potenziali vittime.
Sono pragmatico: il mio scopo non è la giustizia - non si puo' ottenere, quella. Il mio scopo è la riduzione o l'eliminazione dei reati. Questo si ottiene con la deterrenza da un lato, con la punizione (perché minacciare una punizione senza poi applicarla ha il risultato che tutti vediamo in italia) da un altro, e con la riabilitazione.
Per certe persone, il rischio è talmente alto che non è pensabile rimetterle in circolazione: mi riferisco come si diceva a pluriomicidi ma molto di più a stupratori o pedofili *recidivi*. Per me ergastolo o pena di morte fa poca differenza, a patto che siano garantiti, trovo semplicemente più umana quest'ultima. Ergo il mio assunto iniziale che vada offerta la scelta.

La punizione come strumento di giustizia, o un giudizio MORALE sulle persone, non mi interessa e non mi compete (in quanto stato): ci sono le religioni per quello. Quello che lo stato deve fare è garantire sicurezza, né più né meno.
Già questo sarebbe un risultato ottimo icon_wink.gif

Citazione:
E' già stato detto, ed è il fulcro del discorso: esiste l'errore umano ed io trovo inaccettabile che un uomo INNOCENTE venga messo a morte.


Su questo, purtroppo, c'è poco da obiettare. Hai ragione, ovviamente... d'altra parte, un innocente viene messo a morte ogni volta che un omicida condannato reitera il reato, e ogni volta che un guidatore ubriaco uccide qualcuno. E poi ci sono sorti peggiori della morte, che vengono giornalmente riservate a molti.

Se noi limitassimo la pena di morte a chi, per esempio, viene CONDANNATO due volte per un reato di omicidio, pedofilia o stupro... daremmo a tutti un occasione per redimersi. Non parli di "ho stuprato due donne, poi mi hanno preso => condanna a morte".

Ma dopo che ho scontato la pena (che raramente arriva all'ergastolo in ogni caso), esco e commetto nuovamente il reato. Questa non è una persona che puo' essere riabilitata.
Nel caso di stupro e pedofilia la percentuale di persone che reitera dopo la prima *condanna* è prossima al 90%, e considerate che solo il 3% degli stupratori vengono condannati.
Chi di voi è disposto ad andare dalla vittima di uno di questi che compongono il 2,7% a dire che "aveva pagato il debito alla società", "ha scontato la sua pena", "è stato riabilitato"?

A me va benissimo considerare l'ergastolo una alternativa alla pena di morte, ma deve essere un ergastolo assicurato e non negoziabile. E a quel punto termina anche il discorso della riabilitazione.

Discussione interessantissima, che mi dispiace dover abbandonare qui... almeno per un paio di settimane.
 
3235920
3235920 Inviato: 21 Dic 2007 18:16
 

Calimar ha scritto:

..... ma ritengo umano e giusto che mi sia presentata la scelta, in quanto come persona senziente io ritengo di avere il diritto di disporre degli anni che mi rimangono icon_smile.gif Il che va anche a vantaggio della collettività, in quanto evito di diventare un peso.


sono d'accordo sul 90% di quello che sostieni ... solo che non sono così benevolo sull'ergastolo ....

se vuoi vivere a spese dalla comunità per tutta la vita ... paghi ... con il lavoro, con i tuoi beni personali o in qualsiasi altro modo tangibile ....

altrimenti ... hai ucciso e vivi a spese delle persone che hai danneggiato ... è incongruente.
 
3237008
3237008 Inviato: 21 Dic 2007 20:55
 

puppet ha scritto:
E' già stato detto, ed è il fulcro del discorso: esiste l'errore umano ed io trovo inaccettabile che un uomo INNOCENTE venga messo a morte. Punto. E succede di continuo. Credo che questo dovrebbe essere il punto di partenza.

Per me il fulcro non è affatto il fatto che rischi di essere condannato a morte un innocente.
Così come non lo è affatto il grado di efficienza del nostro attuale sistema di giustizia.
Io trovo ineccettabile che ad essere messo a morte coscientemente e freddamente sia un uomo, indipendentemente da tutto il resto.
 
3237188
3237188 Inviato: 21 Dic 2007 21:17
 

vanguard ha scritto:

Per me il fulcro non è affatto il fatto che rischi di essere condannato a morte un innocente.
Così come non lo è affatto il grado di efficienza del nostro attuale sistema di giustizia.
Io trovo ineccettabile che ad essere messo a morte coscientemente e freddamente sia un uomo, indipendentemente da tutto il resto.


Ed io son d'accordo con te. Ma il mio discorso era rivolto a chi crede che questo, invece sia accettabile. Quindi ecco il mio ragionamento: "ritieni accettabile mettere a morte un uomo colpevole? Bene! E se invece questo fosse innocente?"

Io sono CONTRO la p.d.m. in senso assoluto, anche nei confronti di un Saddam o di un Hitler.
 
3237250
3237250 Inviato: 21 Dic 2007 21:25
 

puppet ha scritto:


Ed io son d'accordo con te. Ma il mio discorso era rivolto a chi crede che questo, invece sia accettabile. Quindi ecco il mio ragionamento: "ritieni accettabile mettere a morte un uomo colpevole? Bene! E se invece questo fosse innocente?"

Io sono CONTRO la p.d.m. in senso assoluto, anche nei confronti di un Saddam o di un Hitler.

Ops, non avevo capito che parlavi nel senso di obiezione a chi sostiene la pena di morte. Non posso che quotare ciò che hai scritto allora icon_wink.gif
Ed è solo una delle tante che possono essere fatte, secondo me.
 
3238263
3238263 Inviato: 22 Dic 2007 1:16
 

Io ve la dico cotta e mangiata.
Sono molto favorevole alla pena di morte!
Se vi stuprassero e uccidessero vostra figlia come reagireste?
Se violentassero vostra moglie come reagireste?
se seviziassero i vontri cari come reagireste?
si può morire per con 56 coltellate per un dollaro e mezzo?
Molte volte si giudica per quel che si legge.Ma pregriamo il nostro signore di non trovarsi mai in quella situazione di decidere per la vita o per la morte.
Non avrei niente da perdere ,perche gente senza pietà mi ha tolto tutto e senza alcun diritto.Allora per certa gente;perchè dobbiamo dargli il diritto alla vita.Se proprio loro si sono presi il diritto di uccidere e violentare. icon_evil.gif icon_evil.gif icon_evil.gif

Si alla pena di morte
 
3238355
3238355 Inviato: 22 Dic 2007 7:18
 

allieno ha scritto:
Io ve la dico cotta e mangiata.
Sono molto favorevole alla pena di morte!
Se vi stuprassero e uccidessero vostra figlia come reagireste?
Se violentassero vostra moglie come reagireste?
se seviziassero i vontri cari come reagireste?
si può morire per con 56 coltellate per un dollaro e mezzo?
Molte volte si giudica per quel che si legge.Ma pregriamo il nostro signore di non trovarsi mai in quella situazione di decidere per la vita o per la morte.
Non avrei niente da perdere ,perche gente senza pietà mi ha tolto tutto e senza alcun diritto.Allora per certa gente;perchè dobbiamo dargli il diritto alla vita.Se proprio loro si sono presi il diritto di uccidere e violentare. icon_evil.gif icon_evil.gif icon_evil.gif

Si alla pena di morte


Citando il Dalai Lama: "Occhio per occhio saremmo tutti ciechi"

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