Ottimo, hai riassunto benissimo le tue idee, e quoto alla grande!! io questa domenica e questo lunedì sono andato a fare 1 giro cn 1 mio amico con la mia dt x provarla 1 pò sul lungo.... siamo 2 ragazzi" di sostanza" e abbiamo preso 135 con marmitta Arrow e centralina a massa... comunque io sono il primo a dire ke i motard si devono vedere x l'accelerazione e non per la velocità massima, ma ci tenevo a dare questo dato comunque raga con queste due modifiche x essere un 125 la moto è 1 furia veramente è rapidissimo a salire subito di giri, e credetemi col mio dt in accelerazione ho messo a figura di ca**a ad 1 sacco di moto ben + potenti!! in poke parole... DT 125X FOREVER!!
motardista88 ha scritto:
Ciao ragazzi, io ho il DT 125 X da diversi mesi e vorrei provare a chiarire sinteticamente un po' dei vs dubbi:
innanzitutto, come qlcn ha già detto, essendo un motard è fatto per curve, sterrati o brevi rettilinei, non per lunghi vasconi dritti veloci: se è questo il vostro scopo, prendetevi una sportiva/stradale.
Inoltre, è bene precisare che tutti i tachimetri, dal primo all' ultimo, sono un po' generosi: non sapendo esattamente la grandezza di questo margine, tanto vale attenersi alla velocità che viene visualizzata.
Alcuni non distinguono tra potenza all' albero motore e potenza alla ruota (quella effettivamente scaricata a terra). Il DT, in origine, è "tappato" come gli altri 125 a quota 15 cv. Ha 15 cv all' albero, che sono ca. 12 alla ruota: in queste condizioni, anche se avete tempo di lanciarlo più di 115 km/h non vi fa.
Se vogliamo ripotenziarlo, la prima modifica da fare (è anche quella più semplice ed economica) è mettere a massa con il telaio il cavetto che è presente dietro la mascherina, e che non fa contatto da nessuna parte, In questo modo, si consente alla valvola di scarico di aprirsi completamente, mentre in origine era impostata dai tecnici Yamaha per aprirsi solo a metà.
La moto passa così da 12 a 18 cv (veri), e la differenza si sente già. La vel max ora è 120 km/h: è un piccolo aumento per ora, infatti quello che più cresce è la quantità di accelerazione disponibile (ripresa), più che la velocità.
In secondo luogo, si cambia la marmitta originale, che è molto tappata, con una aperta omologata come Arrow, Giannelli, Leovince, Polini, ecc... Contemporaneamente o si mette un carburatore più grosso o per lo meno si ingrassa la carburazione di quello esistente (Mikuni da 28) e si allarga in proporzione anche la presa d' aria. In questo modo, dai 18 cv di prima si arriva a 24-25 cv alla ruota, che non è poco per una moto che a secco pesa 122 kg. Queste sono le principali modifiche: poi, certo, ci sono le marmitte non omologate che danno altri 2-3 cv in più, ma circolare per strada diventerebbe un problema...
Si potrebbe anche cambiare il cilindro con uno più grosso, o modificare le luci all' interno del cilindro originale, ma così facendo il motore non sarebbe più lo stesso. Le indicazioni che ho riassunto sono per permettere al motore di esprimere al meglio se stesso, senza però cambiarne la natura.
Spero di essere stato utile a qualcuno, se avete qlc altro dubbio/domanda/osservazione dite pure...
ciao ciao