Blackbaron ha scritto:
... agire sulle regolazioni del mono e della forca può compromettere il Set-up ottimale, rendendo la moto poco stabile , nervosa rigida o molto reattiva. Ecco cosa puo succedere variando alcune regolazioni;
Per il mono:
-Nel caso in cui abbiamo una situazione di precarico eccessivo o estensione troppo frenata, avremo poca trazione e tendenza a saltare sulle buche.
-Nel caso di scarso precarico avremo un comportamento di difficoltà ad andare in piega, e fine corsa del mono molto frequenti.
Mentre per la forcella una regolazione errata del precarico comporta:
-Nel caso di precarico eccessivo, avremo un comportamento rigido duro e la moto si presenta molto reattiva, problemi ad andare in piega, e alta sull'anteriore.
-Nel caso di scarso precarico, avremo la moto bassa anteriormente, facilità ad andare in finecorsa.
Pertanto un giusto Set-up sia del mono che della forca garantiranno una maggiore stabilità e quindi di sicurezza...
assodato quanto saggiamente esposto dal Barone Nero và detto che sulla maggioranza delle moto è possibile intervenire, senza cambiare nessun parametro di taratura, sullo sfilamento della forcella rispetto alle piastre per cambiare l'altezza dell'avantreno.
questa semplice modifica influisce ovviamente sull'assetto perché modifica la misura fondamentale dell'avancorsa e varia leggermente anche la distribuzione delle masse. la moto diventa più nervosa e reattiva guadagnando in maneggevolezza senza che l'avantreno perda carico, anzi.
purtroppo pochissime moto hanno il mono a interasse variabile, quindi con la possibilità di variare l'altezza del retro per riequilibrare le cose, ma sul mercato sono disponibili degli ammortizzatori artigianali che possono essere esplicitamente richiesti con la possibilità di variarne l'interasse (ad es.: FGmoto,. Bitubo, ecc)
si tratta di una modifica che ho avuto modo di apportare su alcune moto per particolari esigenze di assetto.
tener conto che accorciare il mono di 1mm significa abbassare il retro di almeno 5mm!!
se si vuole affrontare la spesa (un mono a int. variab costa mediamente il 15% in più dello stesso modello a int. fisso)
si ottiene, accompagnando con un proporzionato sfilamento delle canne, l'abbassamento voluto senza variare i fondamentali parametri dell'assetto.
se si è sicuri di quello che si fa è possibile anche ordinare un mono ad int. fisso ma più corto: costa meno ma se si sbaglia misura non si può tornare indietro!
bisogna solo sapere che una moto più bassa non guadagna maneggevolezza (come si potrebbe essere portati a pensare)
ma, anzi, va piegata di più per affrontare la medesima curva alla medesima velocità.
ciò, sommato alla minore altezza da terra può limitare leggermente il limite di piega e la possibilità di sfruttamento degli pneumatici.