ropons ha scritto:
iele123 ha scritto:
Andare in moto è già pericoloso di suo, se poi a questo fattore pericolosità aggiungiamo la velocità, la spavalderia e il sentirsi pilota....beh diventa una roulet russa.
A me piace correre e correrei sempre, ma non lo faccio più in quanto penso a mia moglie che dice alla mia figlioletta che papà non c'è più!
Solo a scriverlo mi vengono i brividi.
Ho una Z1000, la moto corre, ma il cervello va più veloce e l'amore per la famiglia e il buon senso impone i veri limiti che una legge o un codice non sarebbero mai in grado di imporre.
Ciò non vuol dire che chi non ha figli o famiglia sia scalmanato, non mi permetterei mai, riporto la mia esperienza e una bimba mi ha tolto mezzo giro di manetta e 40 cavalli.
Devo chiedere la riduzione della tassa di possesso?
...è giusto, è inevitabile! Nella vita le priorità sono diverse da persona a persona ed all'interno della stessa persona variano in funzione di innumerevoli fattori condizionanti. Questo vale per ogni cosa che noi facciamo e non solo per la nostra passione motociclistica.
Tutti nelle singole diversità hanno diritto ad esprimere sia la propria approvazione come il proprio dissenso senza, per questo, arrogarsi il diritto di giudicare chi ha altre scale di valori e/o priorità nella propria esistenza, come un "diverso" (leggi ipocrita, ecc.).
Comunque tutto, secondo un livello puramente pragmatico d'approccio alla vita, dipende dalla nostra cultura e dal nostro livello intellettivo: se uno ritiene d'utilizzare un mezzo piuttosto che un altro per rischiare la propria esistenza...è libero di farlo (appellandosi al libero arbitrio).
Secondo un livello eminentemente educativo, invece, non riesco ad evitare di tentare una mediazione con queste persone che fanno della sfida continua con la sorte una specie di battaglia personale, sempre intenti a dimostrare al proprio ego d'essere dalla parte del giusto!
Vi quoto entrambi.
LeoBert hai incentrato questo topic tutto sulle tue gesta di motociclista, cosa vuoi di mostrare e a chi?
In moto non c'è niente di più pericoloso che il voler mostrare un coraggio che spesso non si ha.
Ma soprattutto mi dà fastidio quella tua presunzione nell'affermare "Tutti dite:".
Forse sarebbe stato più corretto scrivere molti di voi nel Forum Sicurezza e Prevenzione dicono.
Se vuoi vedere come si comportano quei "bravi ragazzi" su strada basta che tu partecipi a qualche uscita.
Per concludere ciò che differenzia l'appassionto dallo sborone, non è il fatto di rialzarsi, perchè entrambi possono cadere; l'unica differenza è che lo sborone se ne vanta come si vanta di altre sue imprese, l'appassionato magari lo manifesta per aiutare altri a non commettere lo stesso errore.
Riguardo alle critiche sull'ospitalità offerta sul forum ad alcune esibizioni di virtuosismo motociclistico, tali restano e come tali vanno confinate in luoghi privati.
Mi spiego impennare la moto, derapare e altre amenità del genere fanno parte di quelle abilità particolari che alcuni motociclisti hanno acquisito, non vedo perchè debbano essere condannate se esercitate in luoghi privati.
Anche la Polizia Stradale nei suoi caroselli si esibisce in difficili esercizi con la moto.
Il dire poi che siano di cattivo esempio e per questo pericolose è pretestuoso; dovremmo quindi proibire le capriole, i salti mortali e tutti quei gesti atletici potenzialmente pericolosi solo perchè potrebbe esserci qualche sprovveduto che vi si cimenta senza le dovute capacità e cautele?