non vedo questo cosa c'entri con il poliziotto che mi multa per una qualche infrazione. Ognuno è responsabile per la correttezza (o meno) del proprio operato, e fine della storia.

che ognuno sia responsabile delle proprie azioni è vero, ma l'operato scorretto del capo dei vigili implicitamente delegittima l'intera categoria perché è sintomatico della tendenza, o meglio della potenziale predisposizione di chi per lavoro commina anche multe a sentirsi al di sopra della legge per il semplice fatto di essere dalla parte del controllore e non del controllato.

Personalmente dopo questi fatti così eclatanti non credo che questo delirio di onnipotenza (chiamiamolo così) sia così raro da trovarsi anche altrove.

Se il malcostume è nel vertice figuriamoci cosa può essere nell'orticello dei singoli sottoposti.

magari proprio quello non lo fa...ma ormai dopo queste notizie il dubbio (e la roditura annessa) saranno una costante.

E poi, nota finale, se proprio devi fare una cazzata, almeno falla bene: della serie non mettere a disagio o in pericolo altre persone con le tue azioni: vuoi provare il tuo mezzo a 170 su strada, ok, non si può fare, ma se proprio hai deciso di farlo, fallo su un tratto di autostrada in sicurezza e da solo.

basta che lasci l'auto in doppia fila fuori dal ristorante con la paletta bene in mostra sul cruscotto e vedrai che nessun vigile ti farà mai una multa.

Come d'altra parte una impennata o sgommata da parte di un motociclista delegittima l'intera categoria perché è sintomatico della tendenza del gruppo di sentirsi al di sopra della legge per il semplice fatto di avere due ruote invece che quattro

No, secondo me il discorso non regge - a meno che tu non sia disposto ad accettare una categorizzazione basata sulle azioni del peggiore di un gruppo.

Scusa sarò tardo io, ma ne ho letto uno. Parli di altri?

Quindi visto che al governo il migliore è un ladro, siamo tutti rapinatori e assassini? E' senso di rivalsa questo, sacrosanto quanto vuoi, ma non mascherarlo da inferenza logica...

Questo è un tuo sacrosanto diritto, ma d'altra parte tale è anche il diritto di un automobilista che ha dovuto inchiodare per evitare uno scooterista indisciplinato di stringerti e di interpretare il CdS alla lettera considerandoti un pericolo.
Io personalmente preferirei vivere in un mondo dove la responsabilità è _personale_ e non di categoria (come per altro sancito dalla nostra costituzione all'art.27, almeno per la resp. penale).

di tutte le cazzate, proprio la più abietta.

ma temo che dovremo essere noi per primi a vigilare su chi vigila

e ti sembra normale sta cosa!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Ed invece nei paesi civili funziona esattamente cosi'.

Proprio poco tempo fa, vedevo un bel servizio televisivo sul principio di trasparenza introdotto in Svezia (o Norvegia?, la memoria vacilla).
Significa che TUTTI (e dico TUTTI) i documenti del governo sono pubblici e consultabili da OGNI cittadino.
Lettere inviate a / dai parlamentari.
Stipendi governativi e compensi per attivita' extragovernative.
Spese per trasferte, telefonia, cancelleria, collaboratori.
La responsabile dell'ufficio raccontava come un paio di anni prima, agli esordi del sistema "trasparenza", un giornalista avesse raccolto (e poi pubblicato sul suo giornale) i costi telefonici che lo Stato sosteneva per i singoli parlamentari.
Bene, 6 mesi dopo l'inchiesta i costi si erano dimezzati.

Altro esempio... un paio di anni fa due ministri svedesi hanno dato le dimissioni perche' un giornale aveva dimostrato che non pagavano il canone TV.

Eccessivo? Forse, ma esemplare del fatto che il controllore deve essere controllato... da noi.

Ed invece nei paesi civili funziona esattamente cosi'.

Proprio poco tempo fa, vedevo un bel servizio televisivo sul principio di trasparenza introdotto in Svezia (o Norvegia?, la memoria vacilla).
Significa che TUTTI (e dico TUTTI) i documenti del governo sono pubblici e consultabili da OGNI cittadino.
Lettere inviate a / dai parlamentari.
Stipendi governativi e compensi per attivita' extragovernative.
Spese per trasferte, telefonia, cancelleria, collaboratori.
La responsabile dell'ufficio raccontava come un paio di anni prima, agli esordi del sistema "trasparenza", un giornalista avesse raccolto (e poi pubblicato sul suo giornale) i costi telefonici che lo Stato sosteneva per i singoli parlamentari.
Bene, 6 mesi dopo l'inchiesta i costi si erano dimezzati.

Altro esempio... un paio di anni fa due ministri svedesi hanno dato le dimissioni perche' un giornale aveva dimostrato che non pagavano il canone TV.

Eccessivo? Forse, ma esemplare del fatto che il controllore deve essere controllato... da noi.