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Inviato: 24 Set 2007 21:17
Oggetto: Creta agosto 2007
Finalmente mi sono deciso, a venti giorni dal mio ritorno, a parlare del viaggetto di quest'estate... il primo vero viaggio dall'acquisto della moto a maggio!
il prima
Consigliato da un amico di Salonicco, decido per un giretto per Creta, io e la mia ragazza. 3 settimane il prossimo agosto (che ormai è passato), traghetto per arrivarci e macchina a noleggio per girarla. Sì, macchina... avevo la testa piena di strani pensieri sul fatto che in moto fosse troppo dura, soprattutto per la mia ragazza, e che io non avessi abbastanza esperienza. Ne parlo con mio zio (il classico "zio motociclista da una vita") che mi guarda: "...ma scusa non hai appena comprato la moto!?"
Detto fatto.
il durante
L'eccitazione sale, ma nel traghetto si calma. Arrivo a Patrasso, tiro fuori la moto, compro una inutilissima cartina da 9 euro al porto, partiamo per la trasferta ad Atene. 250 km di ""autostrada"", curve, vedute spettacolari, roba da cardiopalma:
- la strada è ufficialmente una statale con corsia di emergenza e doppia riga continua... di fatto un'autostrada a 4 corsie a sorpasso libero e alla c***o. paura, ma ci si abitua presto... basta restare buoni buoni nella corsia di emergenza.
- i limiti di velocità sono un optional. anzi no, sono fissati: dalla potenza del tuo mezzo.
- l'asfalto è liscio come l'acciaio.
- i motociclisti, con piacevole sorpresa, salutano tutti. Tutti tranne: quelli senza casco, quelli in costume, quelli in motard.
- ai caselli, quando non sono smantellati, si paga 1 euro. Le macchine pagano 2,50 euro.
- le indicazioni stradali sono fortunatamente in doppio alfabeto, greco e romano. Peccato che poi abbiano messo i cartelli diligentemente uno per uno dietro al rispettivo albero.
Arrivati indenni al Pireo, trasferta in traghetto a Hiraklion. Qui l'asfalto è liscio come l'acciaio ripassato col burro. Giuro, non fa presa neanche la scarpa da ginnastica mentre cammino... meno male che la moto è stracarica.
Da qui abbiamo cominciato a girare... l'isola è larga solo poche decine di chilometri, quindi siamo andati molto a zigzag verso ovest e poi ancora a zigzag verso est, toccando tutto quello che c'era da toccare... Le montagne, le gole, le spiagge isolate, le spiagge affollate, le scogliere, le lagune tropicali, i resti minoici (e qui ci sarebbe qualcosa da dire... visto che sono solo ammassi di pietre...), la fu potente città romana non dissotterrata perchè non interessa a nessuno, la fortezza più resistente del mondo lato mare (i turchi la presero in una notte girando attorno ed entrando dalla porta principale lato montagne), il palo della luce che attraversa un balcone, il campeggio gestito da un'irlandese con ogni comfort, il campeggio libero in una spiaggia del sud (ragazzi, o il sole vi piace veramente tanto, o non fatelo!), la spiaggia nudista, la spiaggia dove "si è pregati di non prendere il sole in topless", le caprette selvatiche (krikri), i 10 km di sterrato accidentato per raggiungere ognuna delle due più belle spiagge di creta, i 70 km per trovare un bancomat, il misto stretto di montagna a picco sul mare senza guard-rail nè la minima illuminazione di notte, il vento a raffiche laterale che mi spostava da una corsia all'altra, la nutella (ehm...), magiche (e magiche è dire poco) notti stellate, magiche notti calde, le grotte sul mare, le acque cristalline, le acque verdi, le acque turchesi, il campeggio vista petroliere, i tortellini a la crèm, gli spaghetti alla carbonara migliori del mondo, il saki, il pane e olio, il grasso per catena...
Vi sto rompendo? ok allora qualcosa di più interessante:
le cadute
1^ Benzinaio dopo Bologna: dopo aver pagato monto, faccio salire Laura, mollo il manubrio per mettermi i guanti. La moto si inclina verso sinistra. Mollo i guanti per prendere il manubrio. La moto si inclina di più verso sinistra. Pianto i piedi in terra, che scivolano sulla benzina. La moto cade.
2^ Arrivo al primo campeggio, entro in moto e arrivo fino alla nostra piazzola viaggiando a 4kmh a dire tanto. Freno per fermarmi, la moto si sbilancia a sinistra, la ruota anteriore si impianta, lo sterzo si chiude, la moto cade.
3^ dopo 40 minuti di sterrato (tenuto conto che: la mia è una moto da strada, la mia esperienza è di pochi mesi e 2000 km, non ho mai affrontato uno sterrato neanche in bici, tantomeno ne ho affrontato uno con zavorrina) superato senza problemi, mi immetto nella strada asfaltata per tornare a casa. Curva lenta a destra, in uscita apro deciso il gas fiducioso nell'accoppiata gomma da strada/asfalto, qualcosa perde aderenza: il mio gomito, il suo ginocchio e il pedale del freno posteriore subiscono un incontro ravvicinato con l'asfalto.
quello che mi è servito di più
nastro adesivo trasparente
quello che mi è servito di meno
giacca con protezioni (l'unica volta che ho deciso di non indossarla, è stata in occasione della terza caudta!)
quello che mi sarebbe troppo servito
salviettine rinfrescanti
il meglio di creta
le montagne, e relative strade. soprattutto se secondarie, o terziarie.
il peggio di creta
il sole alle ore 14.00
altri dati inutili
2694: i km percorsi
54: le ore di traghetto totali
8: i cm di gioco della catena prima di farmela tirare
0: gli eurini che si sono fatti pagare i due meccanici che mi hanno aiutato a creta
ah l'ultima cosa...!
altre e migliori foto le trovate qui