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Paura o blocco psicologico?!
2073872
2073872 Inviato: 16 Lug 2007 14:36
Oggetto: Paura o blocco psicologico?!
 

Un saluto a tutti da una new entry del sito.Faccio i complimenti a tutti perrchè fino ad ora,solamente come utente passivo, ho sempre trovato nel forum tutte le indicazioni che cercavo.Complimenti davvero.
Ciò che però ora mi ha spinto a scrivere è perchè vorrei un vostro parere su un fatto strano che mi succede da quando ho ripreso,a maggio,ad andare in moto.
Ho 33 anni ed i primi passi su una moto li ho compiuti all'eta di 8 anni con mio padre,anch'esso grande appassionato e capace di attaccarmi questa passione,su varie moto da lui acquistate nel tempo (ducati 500 sport,guzzi le mans 850,suzuki katana 1100).
I miei primi passi da solista però,li ho fatti solo dieci anni dopo seduto sul mitico cagiva 125 c9 all'età di 18 anni.
Successivamente,verso i 22 anni,sono passato alla Yamaha, FZR600:un piccolo macigno per me che sono alto 164 ma comunque una moto che mi ha dato grandi soddisfazioni e grande feeling. L'ho tenuta per quattro anni circa e poi l'ho dovuta vendere per motivi economici.
Da qui nessuna altra moto e quindi nessun altro tipo di esperienza sulle due ruote fino a due anni fa quando ho tenuto per 3 mesi una cbr600 del 98 e con il quale sono usciti i primi problemi.
Devo fare a questo punto una premessa molto importante che forse è la causa scatenante di tutti i problemi che andrò a descrivere.
Putroppo anche mio padre ha continuato la sua strada sulle moto ma soprattutto contro il tempo.Basti pensare che all'età di sessant'anni,nel 2002,dopo aver venduto una R1 perchè,a suo avviso,troppo nervosa e con un impianto frenante pessimo, ha fatto il suo nuovo ed ultimo acquisto:una suzuki gsxr 1100.
Il 28 febbraio 2003 il brutto fatto:su una strada di aperta campagna,incrociando una stradina sterrata che collega due cascine,un uomo anziano 70enne alla guida di una macchina non si è fermato allo stop proseguendo allo stop soltanto dopo aver rallentato un pochino.
Mio padre,accorgendosi della macchina,ha rallentato ma senza fermarsi perchè sicuro che l'auto si fosse fermata;
subito dopo la collisione, avvenuta, a detta delle perizie cinematiche che sono state eseguite successivamente in seguito ad un'azione legale che da 4 anni stiamo portando avanti,a circa 40km/h.
Dopo 12 ore di agonia con il bacino rotto in più punti e 3 interventi chirurgici in 6 ore, mio padre si arrese.
Ricordo ogni attimo di quella notte passata in ospedale,ogni singolo istante nel quale tutto mi sembrava così irreale
ed impossibile ma che purtroppo risultava essere altrettanto vero ogni volta che avevo modo di vedere la figura di mio padre distesa su quel letto che andava avanti e indietro dalla sala operatoria.
Ricordo ogni attimo della settimana che ne seguì fino al giorno della sua ultima tappa: la sepoltura al cimitero.
Perdonatemi ora se scrivo queste cose,perdonatemi se magari faccio l'errore di raccontare a tutti gli amanti della moto l'ultima cosa che vorrebbero sentirsi dire e dalla quale si scappa costantemente, ma questo è ciò che succede ogni giorno per le strade, è la vita e penso vada affrontata,anche nei suoi lati più cupi e senza senso.
Ed è questo che vorrei fare con voi con questo mio topic.
Ma veniamo al presente e a quello che mi succede oggi!
Nonostante tutto quello che è successo,una delle cose vive che mi è rimasta dentro e che mi lega ancora a mio padre è la passione per la moto:l'emozione che provo a vederle passare sulle strade con quel rumore inconfondibile che mi tocca il cuore,il grande senso di libertà e di potenza che mi da lo starci a cavallo con le gambe ben salde al serbatoio, mentre il vento fischia sul casco e la strada sfreccia tutto intorno!!No,queste emozioni non potranno mai morire perchè sono dentro di me e soprattutto indelebili nel mio DNA!!
Ma c'è un problema e, forse, non di poco conto: da quel giorno ho cominciato ad avere paura!!
Come detto,a maggio ho rifatto un nuovo acquisto: cbr600f 2005.
Da qui ho partecipato ad un paio di corsi (lombardore e guida sicura motorrad BMW a vairano) proprio perchè non mi sentivo sicuro ogni volta che salivo in sella (sopratutto nel rispetto che ho per la mia zavorrina,che mi segue sempre perchè amante anch'essa della moto e alla quale voglio un bene immenso e mai e poi mai vorrei le succedesse qualcosa: rispettoso senso di responsabilità) e devo dire che le cose sembravano andare meglio, anzi,partecipando all'ultimo corso BMW (...la k1200 è una moto spaziale!!!provatela!!!) mi sono divertito un sacco, non ho pensato nemmeno per un attimo al pericolo e ad ogni giro di pista che mi sparavo, sfrecciavo su qualsiasi moto che ho avuto la possibilità di provare come mai avevo fatto prima.
Ieri però tutto mi è tornato ad andare storto!! Insieme a mio cognato abbiamo deciso di farci un bel giro domenicale con destinazione p.sso san Marco, nella bergamasca.
Fin dall' inizio mi sono accorto che tutto il feeling ed il gap recuperato con l'ultimo corso l'avevo già perso in non so quale angolo di paura nella mia testa.
Così, come in passato,ho ricominciato a vedere ogni macchina come un pericolo, ogni curva come un monte da superare senza fiato, ogni metro davanti a me come un possible e potenziale motivo di rovinosa caduta o causa di morte!!
Consapevole che questa sia la peggiore situazione psicologica per andare in moto ho comunque continuato cercando di guardare oltre,cercando di non pensarci e di rincorrere solamente quella passione che mi porta a cercare la moto. Volevo,e voglio,vincere la paura e questo blocco psicologico, affrontando il tutto come una sfida personale da vincere...ed ho continuato.
Non per tanto però, perchè complici due tornanti abbastanza ripidi percorsi a velocità prossima allo zero per paura, la poca esperienza e confidenza col gioco gas/frizione in salita, la stanchezza che ormai si faceva sentire, probabilmente legata a tutto quel lavoro di testa che stavo facendo, fatto sta che sul primo tornante la moto mi si è spenta ma riaccendendola sono riuscito, non so come, a proseguire, ma sul secondo tornante (a dx) mi sono arenato: ho preso la curva troppo troppo stretta, la moto si è spenta, il panico si è preso gioco di me, l'equilibrio è andato a farsi fottere ed il potente mezzo mi si è piegato mestamente su un lato, appoggiato praticamente all'erba del tornante per quanto questo era ripido ed io l'avessi preso stretto!!
Detto così può sembrare stupido ed assurdo ma purtroppo per me è la verità dei fatti. E' la situazione in cui mi trovo, è ciò contro il quale sto combattendo perchè so che è una cosa che posso superare...e vi assicuro che non è facile!
Mi piace la moto, mi piacciono le emozioni che mi fa provare quando ci sto sopra, mi piace il mondo che ci gira attorno ma allora perchè mi ritrovo in questa situazione??!!
Lascio a voi ora lo spazio affinchè possiate esprimere tutti i vostri pareri e le vostre esperienze, qualsiasi consiglio o dritta che mi possa essere utile per superare questo muro che comincia un pochino a demoralizzarmi.
Vi ringrazio anticipatamente a tutti...
Un saluto...Danilo doppio_lamp.gif
 
2074049
2074049 Inviato: 16 Lug 2007 14:55
 

ho letto tutto il tuo post e cerco di esserti un po' d'aiuto con qualche mio parere...

quando si guida una moto lo si fa per un senso di liberta' che ogni motociclista prova in ogni momento in cui si e' in sella di questi stupendi mezzi a 2 ruote.
leggendo il post si puo' capire quanto tu faccia fatica a rilassarti alla guida senza pensare ai mille pericoli che la hanno tutte le strade...

pero' nella prima parte del tuo post quando descrivevi le sensazioni della PISTA ho sentito nelle tue parole felicita',senza preoccupazioni e ansie.

quindi se andare per strada ti preoccupa cosi tanto perche non usare la moto solo in pista dove puoi viaggiare in piena liberta e sicurezza?
 
2074077
2074077 Inviato: 16 Lug 2007 14:59
 

Mi dispiace veramente per quello che ti è successo, è sicuramente molto triste.
Non sono uno psicologo e sinceramente non so darti un consiglio, posso solo dirti che forse è solo una questione di tempo, che probabilmente se non ti lasci andare ti passerà e che comunque credo sia una reazione normale.
Per quanto possa contare hai la mia solidarietà.

Non mollare doppio_lamp.gif
 
2074139
2074139 Inviato: 16 Lug 2007 15:06
 

Chi non ha vissuto la tua stessa esperienza non credo possa capire fino in fondo il tuo stato d'animo.
Al mio primo motoraduno un centauro di vecchia data mi disse:
"quando si nasce ognuno di noi ha un fogliettino con scritta la data del suo ultimo giorno di vita, tutto ciò che possiamo fare è cercare di non anticiparla usando la testa!!!".
Quella frase credo rispecchi crudelmente ma anche realisticamente la Vita!
Perciò il mio consiglio è accendi la moto, apri bene gli occhi, non dare mai nulla per scontato e guida con prudenza!!!
Così facendo la data su quel fogliettino non cambierà ma neppure si cancellerà!!!!!

Non credo tuo papà sarebbe felice nel vederti rinunciare, per colpa di un destino crudele, alla passione che anche lui condivideva!!!! a quanto ho capito era prudente per cui significa semplicemente che il suo foglietto portava scritto quella data icon_sad.gif

Non rinunciare.
Ogni volta che che viaggi con lei pensa che tuo padre ti guarda sorridendo, guida anche per lui!!!!! 0510_abbraccio.gif
 
2076446
2076446 Inviato: 16 Lug 2007 19:55
 

Che triste, provo pena per questa situazione, la passione per la moto smorzata da un trauma che purtroppo è difficile da superare: la perdita di un genitore e proprio per causa della propria passione.
L'unica cosa che sento di dirti è datti tempo, continua a vedere la tua passione come qualcosa di positivo, senza dimenticare il rischio, quello dovremmo tenerlo tutti sempre presente ogni volta che giriamo la chiave. Continua pian piano ad usare la moto cercando di riacquistare la fiducia persa, magari prova ad usare un mezzo meno potente, che tu dia molta più sicurezza e padronanza, poi pian piano le cose se devono venire, verranno da sole.
Auguri ed un abbraccio di solidarietà.

Lamps!
 
2076787
2076787 Inviato: 16 Lug 2007 20:33
 

jena ha scritto:
Chi non ha vissuto la tua stessa esperienza non credo possa capire fino in fondo il tuo stato d'animo.
Al mio primo motoraduno un centauro di vecchia data mi disse:
"quando si nasce ognuno di noi ha un fogliettino con scritta la data del suo ultimo giorno di vita, tutto ciò che possiamo fare è cercare di non anticiparla usando la testa!!!".
Quella frase credo rispecchi crudelmente ma anche realisticamente la Vita!
Perciò il mio consiglio è accendi la moto, apri bene gli occhi, non dare mai nulla per scontato e guida con prudenza!!!
Così facendo la data su quel fogliettino non cambierà ma neppure si cancellerà!!!!!

Non credo tuo papà sarebbe felice nel vederti rinunciare, per colpa di un destino crudele, alla passione che anche lui condivideva!!!! a quanto ho capito era prudente per cui significa semplicemente che il suo foglietto portava scritto quella data icon_sad.gif

Non rinunciare.
Ogni volta che che viaggi con lei pensa che tuo padre ti guarda sorridendo, guida anche per lui!!!!! 0510_abbraccio.gif


Quoto in pieno le parole di jena ed aggiungo che non devi darti fretta.
Ricomincia con giri brevi e rilassanti e magari in buona compagnia con chi possa capire pienamente il tuo stato d'animo e non cerchi di forzare il tuo ritmo. Ti lancio un sentito in bocca al lupo e vedrai che a breve comincerai a raccontarci con i report i tuoi giri doppio_lamp_naked.gif
 
2077671
2077671 Inviato: 16 Lug 2007 22:29
 

La tua domanda d'apertura credo contenga già la risposta: stai sperimentando una sorta di "blocco psicologico" dovuto alla "paura" di perdere il bene più prezioso che hai, la vita...e la terribile esperienza che hai vissuto con tuo padre è stata la scintilla che ha messo in moto un meccanismo di autodifesa inconscio...è naturale avere paura...è proprio la paura che agendo a livello psicologico consente di far fronte a situazioni di pericolo con le dovute cautele...certo, nel momento in cui si trasforma in fobia diviene uno "stato patologico" che può essere invalidante e può generare un disagio notevole...ciò detto, ti posso dire che anche io (siamo quasi coetanei) quando sono in moto talvolta devo fare i conti con improvvisi stati di ansia e tensione causati dalla enorme mole di lavoro che il cervello compie per elaborare ogni metro di strada percorso e valutare potenziali rischi e pericoli, soprattutto derivanti dalla presenza di altri veicoli...lo so che è uno stato di enorme disagio, che non permette di affrontare con la necessaria serenità, lucidità e piacevolezza la guida in moto, ma è anche una condizione mentale che riflette sostanzialmente due cose: sei una persona responsabile (di te stesso e di chi hai accanto), cosciente, matura (anche grazie ad esperienze dolorosissime), rispettosa di un dono ricevuto e non sacrificabile a nessun costo...ma hai anche da gestire un condizionamento psicologico notevole, legato all'evento passato, e che probabilmente devi ancora metabolizzare del tutto...Anche nel mio caso (ho molta meno esperienza pregressa di te) il mondo delle moto mi affascina, ed andare in moto mi procura belle soddisfazioni, ma quella dose potente (forse eccessiva?) di prudenza/paura/coscienza non consente un pieno appagamento...prova, come ti hanno consigliato, a verificare se la tensione si verifica così forte anche in pista...Non saprei che altro dirti...è una questione delicata...devi sentirti a posto con te stesso...sicuro di te e del mezzo che guidi, sempre prudente e all'erta...puntando ad un giusto equlibrio tra il godere delle sensazioni che la moto può trasmetterti e la costante attenzione ai pericoli che inevitabilmente si affrontano nella guida di un mezzo a due ruote...coraggio...ricorda che comunque non devi dimostrare niente a nessuno, ad iniziare da te stesso...non pensare che aver eccessivo timore nell'andare in moto sia così deprimente e sia sintomo di un "guasto" generale in te, anzi...forse è sintomo di un pizzico di buon senso e maturità in più che hai guadagnato (tornerà utile in futuro!)... icon_wink.gif
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2081202
2081202 Inviato: 17 Lug 2007 12:10
 

Mi spiace davvero per quello che è successo, io anni fà ho perso 2 amici, non è la stessa cosa ma ho passato praticamente 1 anno e mezzo con gli stessi problemi e prima di riuscire a fare un giro in moto rilassato ho davvero sudato. quello che mi ha aiutato è stato un gruppo di amici in moto che mi portavano a spasso piano piano, mi facevano fare strade quasi deserte e con percorsi da principiante, dove potevo pensare al bello dell'andare in moto senza pensare alla curva con tornante che dovevo affrontare. Grazie a questo io ne sono uscito, sono rimasto un fermone, ma adesso riesco ad apprezzare la moto in tutti i suoi aspetti, e quando viaggio a volte penso ai miei amici che ho perso e immagino che loro siano con me a godersi la passione che ci lega.
Anch'io ti dico con tutto il cuore "non mollare" proprio in ricordo di tuo padre, che ha davvero saputo trasmetterti la passione, lui sarà sempre con Te e ti aiuterà a tornare a goderti la moto come lui ha sempre fatto.
E se dovesse servirti chiamaci arriveremo in massa per portarti a fare un giretto tutti assieme, magari se sei in mezzo a 50 moto sarai più tranquillo.
Tantissimi auguri
Bruno
 
2082105
2082105 Inviato: 17 Lug 2007 13:37
Oggetto: Re: Paura o blocco psicologico?!
 

Danloc1 ha scritto:
Un saluto a tutti da una new entry del sito.Faccio i ...............
Un saluto...Danilo doppio_lamp.gif


Ciao Danilo,
la paura è una reazione psicologica, è una forma di reazione allo stress di attacco o fuga.

Fino a quando non hai toccato con mano i rischi che ti hanno visto personalmente coinvolto, la paura che avevi per il mezzo si presentava sotto forma di "attacco" quindi un crescendo delle tue abilità di conduzione della moto. Adesso si presenta la "fuga".

E' come se il tuo pattern motorio, disegno motorio, abilità tecniche vengono offuscate e ti ritrovi su un mezzo con due ruote ed a stento riesci a tenere l'equilibrio. Ti ritrovi come un ragazzino che non è mai stato in bicicletta e questo provoca una forte sensazione di ansia e stress, ma tutto questo cozza con le tue passioni forse l'unica: la moto!

Per motivi personali non stò a raccontarti le mie vicende, posso solo dirti che la tua sensazione è molto simile a tante altre. Stai vivendo una condizione di "conflitto emotivo" ed "elaborazione del lutto".

Il conflitto emotivo è una condizione di non equilibrio emozionale. Due emozioni molto forti e contrapposte non vanno d'accordo tra loro. La prima è la sensazione di enorme pericolo: la morte, gli incidenti, la corsia d'ospedale, il funerale e sopratutto la perdita di una persona molto cara punto di riferimento e faro della tua vita sono ricordi così vividi che inibiscono la seconda emozione. L'essere motociclista, senso di libertà, accelerazioni al limite dello spasmo, il controllo precario del mezzo, l'adrenalina, il rombo del 4 cilindri, la velocità. Tutto questo non può andare d'accordo con la precedente emozione.
Nasce il conflitto.

L'elaborazione del lutto in psicologia è una condizione identica al lutto. Si alternano molto frequentemente due emozioni: disperazione e rabbia. Si è disperati perchè venendo meno la possibilità di andare in moto, crollano tutti i sogni e le ambizioni. Ci si sente incapaci, depressi, non si ha più appetito, si dorme male. Era l'unica cosa che ti faceva sentire bene. La rabbia (la seconda emozione) è una forma di reazione. Vai in moto, cerchi di ritrovare i tuoi limiti, ti fai coraggio sei inc@zzato, spendi i tuoi risparmi per fare corsi da pilota, ma i risultati non raggiungolo le aspettative.

Nessuno lo può dire quando, ma dopo la rabbia e la disperazione in una elaborazione del lutto si raggiunge sempre una condizione di equilibrio: la rassegnazione. In questa fase si riescono a fare le cose migliori e condizioni di conflitto cominciano a sfaldarsi e tutto lo si vive più serenamente.

Si Danilo, tutto ciò che stai vivendo è assolutamente normale. Guai se non fosse così. Il nostro cervello ha la capacità di elaborare situazioni che ci mettono in pericolo e manifesta sensazioni ed emozioni che ci mettono in guardia dal pericolo stesso salvaguardando la nostra incolumità. Tutto questo è il risultato di una evoluzione durata milioni di anni.

Potrei stare ore a parlare di queste cose che mi affascinano personalmente. Oggetto di un corso di laurea che stò frequenatando e nel mio caso lo stesso corso ha realizzato una condizione di rassegnazione ed ha sfaldato una condizione di conflitto. Ho concentrato le mie energie altrove distraendomi da paranoie.

Credimi, ci vuole tempo. Molto tempo, ma tutto si mette a posto e posso scommeterci ad occhi chiusi. Tornerai sereno più di prima mentre affronterai curvoni da 200 km/h e più, ma lascia che il tempo faccia il suo corso.

Cià. icon_wink.gif
 
2082895
2082895 Inviato: 17 Lug 2007 14:46
 

L'unico modo per non avere paura ad andare in moto è andare in moto.

Se non maturi esperienza di velocità, di traffico, di curve non potrai mai vincere i tuoi demoni. L'unico modo è affrontarli.

Comprati una moto che ti da feeling (dopo averla provata),mettiti le protezioni base (casco, paraschiena, giubetto, guanti) e FIDATI della tua moto e di te stesso. La fiducia è una cosa cieca, quindi non ci devi pensare, ti devi solo fidare, come fare un tuffo.

Una volta lessi su un manuale di surf questa regola base:

Don't think, don't esitate, just do it.

fai lo stesso e fai esperienza.
 
2102261
2102261 Inviato: 19 Lug 2007 17:24
 

Un ringraziamento di cuore a tutti coloro che mi hanno risposto dando il proprio valido contributo nell'aiutarmi a non mollare, a capire che ciò che provo è del tutto normale, a farmi comprendere ancora una volta quanto la classe dei motociclisti sia un gruppo a parte,unico,speciale,sempre più unito e solidale con tutti gli elementi che lo compongono
A tutti davvero GRAZIE GRAZIE GRAZIE!!Farò tesoro del vostro contributo leggendo e rileggendo più volte ogni vostro consiglio,cercando di applicarli in ogni singolo istante che passeremo in moto..nella speranza che un giorno io e la mia zavorrina potremo avere il privilegio di unirci materialmente a tutti voi con una uscita insieme...preferibilmente senza tornanti lungo il tragitto!!! icon_rolleyes.gif icon_smile.gif
Ne approfitto anche per ringraziare pubblicamente colei che mi è vicina e so che continuerà a farlo in ogni istante di questo particolare momento della mia vita.Un grazie speciale anche alla mia dolce compagna,senza la quale sarei semplicemente uomo a metà!!
Un saluto affettuoso a tutti!!
A presto, Danilo
 
2115926
2115926 Inviato: 21 Lug 2007 18:05
 

quando avevo 20 anni (ora sono 45) un mio zio e' morto di una grave malattia l'ho visto soffrire quasi ogni giorno per mesi.mi e' rimasto per anni una sensazione di precarieta'della vita mi sembrava di dovermi ammalare da un momento all'altro.questa paura a volte si rivolgeva altrove verso rischi di incidenti in bici in auto o chissa' cosa altro.tutto ragionevolmente sotto controllo ma sufficiente a creare un ansia costante.piu' ci ragioni sopra e peggio e'.un po' di fatalismo tanta comprensione verso se' stessi mollare un po' l'andatura quando non ti senti a posto e pensare che tanti per mille motivi hanno le loro paure che fanno parte di noi e che forse non saranno mai vinte ma con cui possiamo convivere.se bastasse non andare in moto per essere immortali sarebbe ok ma non e' cosi': come dicono gli inglesi lo spettacolo deve continuare, la vita deve andare avanti anche se a volte e' molto piu'dura di quello che avremmo immaginato.


ciao
 
2183737
2183737 Inviato: 31 Lug 2007 19:05
 

88mph ha scritto:
L'unico modo per non avere paura ad andare in moto è andare in moto.

Se non maturi esperienza di velocità, di traffico, di curve non potrai mai vincere i tuoi demoni. L'unico modo è affrontarli.

Comprati una moto che ti da feeling (dopo averla provata),mettiti le protezioni base (casco, paraschiena, giubetto, guanti) e FIDATI della tua moto e di te stesso. La fiducia è una cosa cieca, quindi non ci devi pensare, ti devi solo fidare, come fare un tuffo.

Una volta lessi su un manuale di surf questa regola base:

Don't think, don't esitate, just do it.

fai lo stesso e fai esperienza.



perdonami se mi permetto, ma non condivido per nulla la regola base del manuale del surf; mi sa tanto di baggianata da sport "estremo".
il cervello va usato per pensare, e pensare sta alla base di tutto, quando si vogliono evitare pericoli.
te lo dice uno che tra free climbing, mtb, motocross etc., di cose strane ne ha fatte molte, cose che però non sono mai, o quasi, divenute pericolose grazie all' uso smodato del cervello.
la paura non è sempre un fatto negativo, talvolta ci aiuta a renderci conto dei pericoli; certo che quando sfocia in fobia, come capita al nostro amico Danilo diventa un bel problema al quale sinceramente non so dare una soluzione.
non ti sto dicendo di mollare tutto, solo tu puoi trovare dentro di te la decisione giusta, ma ti vorrei dire che cercare aiuto a qualcuno qualificato a dartelo, può essere la giusta soluzione e non ci sarebbe nulla di cui vergognarsi.
altrimenti pazienza, la moto è una cosa bellissima ma non indispensabile.
nessuno mi maledica per quest'ultima frase la considero una possibilità qualora Danilo non riesca a superare il suo momento difficile.
un grande abbraccio.
marco.
 
2184894
2184894 Inviato: 31 Lug 2007 22:43
 

Io sono abbastanza duro, non voglio sembrarti sgarbato, ma se tale paura, giustificata per tutto ciò che successo in passato, ti porta ad avere situazioni di malessere e panico, non riuscendo ad affrontare situaioni di relativo pericolo, vedi esempi tornanti, allora lascia stare la moto, rischieresti di diventare un pericolo, soprattutto e per te stesso, la passione della moto deve essere liberatoria di benessere, non posso ogni volta che allaccio il casco sudare freddo ed avere la tremarella alle mani, sono paure giustificate, ma che devono essere affrontate comunque con decisione e convizione e forse è proprio ciò che ti manca. icon_wink.gif
 
2212849
2212849 Inviato: 5 Ago 2007 15:42
 

Mancio1979 ha scritto:
Io sono abbastanza duro, non voglio sembrarti sgarbato, ma se tale paura, giustificata per tutto ciò che successo in passato, ti porta ad avere situazioni di malessere e panico, non riuscendo ad affrontare situaioni di relativo pericolo, vedi esempi tornanti, allora lascia stare la moto, rischieresti di diventare un pericolo, soprattutto e per te stesso, la passione della moto deve essere liberatoria di benessere, non posso ogni volta che allaccio il casco sudare freddo ed avere la tremarella alle mani, sono paure giustificate, ma che devono essere affrontate comunque con decisione e convizione e forse è proprio ciò che ti manca. icon_wink.gif


non penso sia giusto rinunciare ad una passione che lo faceva stare bene per colpa di una situazione che non è dipesa da lui,purtroppo,è successa per colpa di una persona che era distratta con l'auto icon_sad.gif ,penso che pochi avrebbeero la forza e determinazione per superare un trauma cosi grande,e in questi casi si ha bisogno degli amici,di qualcuno che ti stia accanto...,secondo me,non devi cercare di ritornare come prima,ma solo di andare in moto,vai anche a 30 km/h ma vai e piano piano prendi di nuovo confidenza,vai con qualcuno che ti voglia bene,e se sei stanco fermati e vai il giorno dopo,si peggiora se si è stanchi,se le paure non si affrontano non si possono mai vincere,ti auguro buona fortuna anche se sono convinto che presto ce la farai icon_wink.gif
 
2291448
2291448 Inviato: 21 Ago 2007 16:28
 

Io magari sono troppo giovane e la mia esperienza quasi nulla rispetto a quella di altri che ti hanno consigliato.
Probabilmente, come già fatto presente da altri utenti, è solo una questione di tempo, solo, se ti piace veramente il mondo delle due ruote, non mollare e pensa che tuo papà ti ha lasciato una splendida passione, e non sarebbe da te rinnegarla (ne sono sicuro). Quindi pazienta, cerca di continuare a usare la moto, come se dovesse essere una sorta di esercizio con il quale tu possa recuperare, pian piano, passo dopo passo, la sicurezza perduta.
Ti saluto con rispetto per la tua forza d'animo e ti faccio tanti sinceri auguri affinchè tu riesca a superare questa difficoltà.

Nicolò. doppio_lamp.gif
 
2297435
2297435 Inviato: 22 Ago 2007 14:48
 

Caro Danilo, anch'io (ho 36 anni) purtroppo ho perso mio padre (in un attimo) da 3 anni (anche se in altro modo) e quindi in un certo senso posso capirti!
Ho cercato di "resistere" ai vari stress di questi anni bui, insicurezze, paura del futuro, precarietà della vita, mancanza del pilastro fondamentale della famiglia ecc. ecc.
Tutto ciò fino a quando verso maggio con la moto nuova (mentre ero in sella) mi sono prese paure e ansia (molto forti) di cadere o fare un incidente, cose mai successe nei 3 bui anni precedenti!
Ho capito che qualcosa non andava, era chiaro che la mia testa mi stava dando un segnale di allarme (l'ansia e la paura sono per la testa come il dolore per il fisico).
Insomma, per fartela breve, ho deciso di andare da una psicologa (molto brava) e sto iniziando una nuova vita, pur se lentamente e con qualche normale ricaduta.
Ti dico tutto ciò perchè per cultura spesso non pensiamo che la "testa" si possa ammalare (per cause diverse) come qualsiasi altro "pezzo" del nostro corpo, in realtà è proprio così e ci sono dei dottori proprio per questo, pensaci, un abbraccio!
 
2298406
2298406 Inviato: 22 Ago 2007 17:28
Oggetto: Ciao
 

Ciao Danilo, mi spiace molto per quello che ti è successo e dubito di potermi anche solo lontanamente immaginare quello che provi. Però vorrei raccontarti una cosa che mi è successa e che mi ha segnato. Ho sempre avuto moto da quando avevo sedici anni (ora ne ho 33) ma nel 2003 vendetti in fretta il mio monster, la moto successiva l'ho comprata dopo due anni. Per uno come me, che non possiede nemmeno la macchina e ama solo la moto, era una cosa fuori da ogni logica. Chi mi stava vicino non capiva. Evento traumatico? No, per nulla. Semplicemente, ad un certo punto, senza che nulla di particolare fosse accaduto, guidare la moto non mi dava più la soddisfazione, il piacere, il senso di libertà che mi aveva sempre dato. Anzi, mi trasmetteva ansia, paura, i muscoli erano sempre contratti ed anche le manovre più semplici non riuscivano fluide come ero abituato a fare. Chi vive le moto sa che diventano estensioni del corpo, ci si sente tutt'uno con loro ed i movimenti risultano spontanei, armoniosi. Ma tutto questo non c'era più, ed ho preferito non forzarmi oltre, ho venduto la moto e via. Poi, per lavoro, mi sono ritrovato a dover guidare delle moto... La prima volta che l'ho fatto temevo che quelle sensazioni potessero ripresentarsi, non è stato così. Adesso passeggio nuovamente per le strade, mi godo quello che le due ruote mi hanno sempre trasmesso ben consapevole dei rischi che comportano, ma in maniera spensierata. Ti scrivo tutto questo perchè concordo con chi ti consigliava di darti del tempo, di aspettare che la tua passione vinca la paura (senza forzarla troppo) e ti chieda di portarla a passeggio, a sentire il vento sul viso e gli odori dei posti che attraversi. In bocca al lupo per tutto.. un lampeggio, Ciccio.
 
2298726
2298726 Inviato: 22 Ago 2007 18:20
 

ciao danilo, butto lì le prime impressioni che mi vengono subito dopo aver letto il tuo post, non sentirti così a disagio a provare quelle sensazioni, datti tempo , accetta la tua attuale condizione con leggerezza, è normale che accosti l'andare in moto e le altre macchine (in pista non le avevi) a l'episodio che ti ha traumatizzato.
io ti dico, prenditi una moto tranquilla, una custom, una stradale, o semplicemente una che ti dia feeling, vai pianino, tranquillo, nessuno ti giudicherà se vai piano, fatti le tue esperienze come se dovessi ricominciare sempre da capo ogni volta e recupera la fiducia. E anche se non torna chissenefrega, l'importante è che fai una cosa che ti piace, che vai in moto, e te la godi, sia questo un giro a cannone o un giro a 40 all'ora.
per farti sentire meno solo ti confesso che sono anch'io un fermone, vado piano pianino, mi devono aspettare sempre tutti, in prossimità delle curve alle volte freno troppo, vado piano anche sul dritto e ogni volta che non mi sento confidente col mezzo o la situazione (traffico, asfalto,ecc) non mi convince. Mi faccio mille paranoie, mille pensieri, ansie, problemi, ma non posso rinunciare alla moto, prendo confidenza col tempo (ce l'ho da meno di un anno) e anche se non passerò mai i miei blocchi pazienza, mica è una gara.
La moto mi piace e andarci deve piacere a me!

ciao
 
2299455
2299455 Inviato: 22 Ago 2007 20:11
 

a volte quando vado in moto tranquillamente inizio a pensare a tutto quello che potrebbe sucedere: risultato, un blocco totale, anche se mi sembra di vedere una macchina a 300 metri pinzo in modo esagerato, i tornanti li prendo pianissimo mettendomi anche in pericolo...io devo sinceramente dire che quando corro, invece, sento la moto molto più mia, sento di non essere un utente passivo che può rimanere schiacciato tra 2 macchina oppure alla mercè di vecchi che non rispettano gli stop, ma sento la moto sotto di me reattiva, impostata, come su un binario, mi sento molto più concentrato, tempi di reazione ridotti, non ho tempo di pensare a quello che potrebbe succedermi...agisco e basta....
quindi secondo me il motto dei surfisti non è sbagliato, l'importante è non bruciare le tappe.....
 
2299661
2299661 Inviato: 22 Ago 2007 20:45
 

ciao Danilo,
ho ripreso oggi il tuo topic perchè mi è venuto a mente un altro aspetto.
vorrei chiederti che cosa pensano i tuoi famigliari del fatto che tu vada in moto dopo la disgrazia che vi ha colpito.
beninteso che non ti chiedo questo perchè tu ti senta in colpa con loro, ma piuttosto perchè ritengo che a volte, non per cattiveria ma perchè non ci si pensa, si agisce non dando peso ai sentimenti delle persone a noi più vicine. non dico che sia il tuo caso, ( non vorrei che tu ti offendessi e non vorrei che pensassi che sto entrando troppo nell' intimo di una persona che non conosco nemmeno) ma vorrei sapere se ci hai mai pensato.
concludo ripetendo una cosa che scrissi nel mio precedente intervento e che ora è stata ribadita da Matrix7117, riguardo al fatto che ha cercato e trovato aiuto presso una persona qualificata, con grande giovamento.

mi fa enorme piacere constatare che ci sono alcune persone che ammettono candidamente di essere dei motociclisti tranquilli (i cosìdetti fermoni),che guidano solo per il gusto di guidare, che sanno di non dovere dimostrare nulla a nessuno, in un mondo in cui sembra che ogni volta che si accende la moto, inizia il gp.
questo è indice di grande intelligenza e maturità.

ciao.
 
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