1motonera ha scritto:
Quel giorno di cui parla Srad, lui e altri amici scomparvero in una nuvola di polvere lasciandomi indietro; adesso potrei dire che è stata colpa della moto nuova che non conoscevo, delle mani formicose e anchilosate, penso invece che la mia natura sia da andatura tranquilla, godendomi, moto, strada e paesaggio a velocità umane (raramente oltre i 100-120), poi anche io posso farmi la "sparata" ma per pochi chilometri (se conosco, se sono in forma, ecc) . Quel giorno ho riscoperto la bella sensazione del sentirsi perso nel nulla, la sensazione dell'esplorazione, anche sbagliando strada e tornando indietro. Penso si siano divertiti di più quelli che si son persi, e mi dispiace non esserci stato!
Trattengo ogni commento sui scappati dalle piste che pensano di poter andare a 160 su strade larghe 10 metri!
mi candido come scopa.....
vedi, ci sono sicuramente molti modi di vivere la moto.
Non sono assolutamente d' accordo quando dici che si diverte di più uno che sbaglia strada, questo dipende molto da come intendi il giro.
Personalmente se devo andare a fare delle scampagnate con il cestino della merenda, l' anguria e la bottiglia di barbera, preferisco andarci in macchina bello comodo e senza fretta, viceversa quando voglio spararmi un giro che comprende 4 passi alpini con una Yamaha R6, preferisco una andatura allegra e decisamente divertente, sempre mantenendo un grande margine di sicureza per non mettere in pericolo la mia vita e quella delle altre persone.
Poi ripeto, si è liberi di intendere il motociclismo sotto una infinità di forme e adattarlo il più possibile alle proprie esigenze e gusti, non credo però sia giusto prendersela con chi si è solamente sbizzarrito un pò tra le curve....