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Inviato: 22 Apr 2007 22:31
Oggetto: 22.04.2007 Samurai & Co. in Val d´Aveto e Rapallo
Le convocazioni erano partite il venerdì sera ma gli scongiuri affinché il Sig. “Meteo” ci concedesse una bella giornata per questa domenica (22.04.2007) già erano stati lanciati dal ritorno dal Garda di due domeniche fa……e, per fortuna, il Sig. “Meteo” ci ha ascoltati !
Ritrovo ore 9.00 al Pro: io, Lele, Fabio, Luca (di seguito nominato Marche), Ciano, Mattia, Leo (la denominazione alla fine del report), Davide, Andrea ed infine, ultimo ma non per importanza e con grande gioia, il nostro “solista”, Ste (detto Church).
Già tutti benzinati partiamo per il Penice, prima tappa della lunga serie di curve che ci avrebbe portato al mare via Val d’Aveto; i ricordi di due anni fa mi riaffiorano ancora nella mente: già perché, la notte dopo il nostro ritorno, stavo ancora facendo pieghe in piena fase R.E.M. ……….
Ok, dicevamo, tappa al Passo Penice per sosta relax, ricambio acqua al pesce ed eventuale sigarettina per i fumatori, poi giù tutti verso Bobbio, non prima però che Leo, causa principio di stordimento, decidesse di rimettere il Db-killer al nuovo tromboncino della sua Z750.
Anche se siamo in 10 e la carovana rimane sempre piuttosto allungata riusciamo a non perderci fino a Marsaglia e lì, dopo aver svoltato a sinistra dopo il distributore, ci arrampichiamo verso la prima sosta designata: la “Madonnina del Roccione”. Ecco, bene, le teste calde in ogni buon gruppo di motociclisti ci devono sempre essere ed infatti, mentre il Lele (che ricordo essere il nostro GPS umano) non forzava il ritmo in vista della fermata programmata, Davide e Andrea se la giocavano sul filo dei decimi di secondo oltrepassando a gran lena il piazzalino di sosta. Ecco perché non verranno riportati (oserei dire con disonore ) nella qui presente foto di gruppo
Il santuario della “Madonnina del Roccione” è molto piccolo ma dotato, secondo me, di una particolare intensità
Tempo di fare una foto del paesaggio e delle curve prima e dopo la galleria
e arrivano anche i due fuggitivi che, non vedendoci più arrivare, decidevano di fare dietro front per venire a cercarci.
Preghierina protettrice per il gruppo , firmetta nel registro e si riparte per Chiavari.
Ah ! Prima però questo bellissimo gesto d’amore del Marche per la sua ragazza (ehm, la scritta c’era già, ma quello che conta è il pensiero, no ?!)
La strada è veramente tortuosa ma altrettanto bella da percorrere, il traffico, quasi assente, e le buone condizioni dell’asfalto ci permettono di gustarci ogni singola curva e controcurva nel limite della propria incolumità. Così dopo qualche centinaio (o migliaio …) di curve arriviamo a Chiavari alle 12.30 passate; come al solito qualcuno penserà che sia arrivata l’ora di accamparsi per gustarci i deliziosi panini recuperati dai resti della spesa del giorno prima rimasta nel frigorifero, ma invece no e così, con somma gioia del Leo che, come era successo qualche settimana prima a Recco (nel giro della Val Trebbia), comincia a sbraitare come un venditore ambulante dal centro del gruppo nel tentativo di far fermare la carovana, proseguiamo, passiamo Zoagli, entriamo a Rapallo e, come due anni fa, ci fermiamo sul lungomare in prossimità dei cannoni ma soprattutto dove c’è il primo parcheggio per moto decente e libero. E’ stata una bella sfacchinata ma veramente appagante ! Finalmente ……………RELAX ! Pranziamo e facciamo qualche foto del panorama:
il castello ( )
il viale alberato (di questo sono sicuro)
il mare (anche di questo)
della fauna locale:
il tipico velista
la tipica “anatra di mare”
il tipico “crostaceo degli scogli”
L’ambiente, la compagnia ed un po’ anche la stanchezza ci fanno svaccare come delle foche monache sugli scogli e, tra una ca@@ata e l’altra iniziano le prime confessioni:
Leo: “Oh, mentre scendavamo, per venire a prendervi e dirvi che stavamo perdendo gli altri quasi faccio un dritto …..”
Io: “Cacchio, io invece sono entrato troppo forte in una curva e, mentre pinzavo e gridavo alla moto “Va sù (ossia giù in dialetto lomellino) bastard !!” stavo già pensando di tirare un calcio al guard rail per stare in piedi ………. fortunatamente tutto bene ……”
Fabio: “Beh, pensavo di fare una figuraccia a dirvelo, ma, visto che avete iniziato voi, per poco non facevo un dritto anch’io …..”
E via così discorrendo ……… il tutto condito da interventi folcloristici e coloriti del Leo relativi ai suoi gusti sui piedi delle donne e sulle sue innumerevoli storie amorose ………
Il sole è caldo e così, nonostante una leggera brezza primaverile, facciamo a turno e andiamo a prendere un bel gelatino alla gelateria che fa angolo; io ed il Ciano non potendo disonorare la tradizione, non possiamo esimerci dal prendere un bel caffettino corretto stravecchia.
Bene, la giornata è piacevole ma è venuta l’ora di raccogliere baracca e burattini e prepararci a tornare a casa, non prima delle rituali foto di gruppo:
una sulla balaustra
una a me (ma che bel sirenetto !)
ed una con autoscatto (scusate la posa, ma la prova “olio cuore” nel saltare la balaustra e correre in posizione con i pantaloni di pelle, non era cosa da tutti i giorni ……)
da notare il panorama retrostante formato dalle nostre cose, che richiama senza alcun dubbio, il centro di prima accoglienza di Lampedusa !
Ok ….. tempo di fare benzina (mannaggia a me che per sbaglio ho schiacciato il tasto relativo alla pompa del diesel e adesso mi ritrovo con uno scontrino da 10 euri del distributore ) e si entra in autostrada: probabilmente sarà l’orario o una qualche congiunzione astrale o planetaria ma, del traffico mostruoso che di solito si incontra fino a Genova, neanche l’ombra !
Serravalle, sosta all’Autogrill per abbeveraggio (mazza che caldo tropicale !!) e, anticipando l’eventuale traffico si esce a Tortona; da qui si va per Sale e Pieve del Cairo: stavolta al comando c’è il Lele e così la manche di superbike innescata dal Ciano la volta scorsa non prende il via, o meglio, è solo rimandata perché il ritorno da Sannazzaro a Garlasco, non è propriamente da considerarsi a norma di Codice della Strada.
Vabbuò, va, lo dico ……….. dopo lo smacco subito la volta scorsa, il Lele ha pensato bene di sverniciarmi in una prova di ripresa col suo CBR 954 …….. però non vale ! … lui ha 25 Cv alla ruota e qualche chilogrammetro in più di coppia rispetto alla mia bimba !!
Eccomi qua, sono le 22.45, sono stanco, ma per la gloria mi sto immolando a scrivere il report; mo carico le foto, le inserisco e butto il mio sacco di ossa nel letto che sento già chiamarmi …… Marco ……. Marco ……..
Un grosso saluto ed un ringraziamento a tutti, siamo veramente una bella squadra di “Sbabbari” educati e soprattutto rispettosi delle leggi (non si sa mai chi dovesse leggere il report) !!
Un saluto particolare va a Fabio (per il Tinga HondaCB600F) che probabilmente già dalla settimana prossima torna a fare il cuoco a Cogne …… eh sì, è uno sporco lavoro, ma qualcuno dovrà pur farlo ……..
E anche all’altro Fabio (detto “Monte”) che “poverino” non è potuto venire con noi perché era in vacanza premio con la ditta a Marrakech. Lo so, lo so, è stata veramente dura scegliere di andare al caldo a crogiolarsi sotto il sole e farsi un bel bagno rinfrescante ……..
Ah, già, dimenticavo uno dei tanti soprannomi affibbiati al Leo proprio a fine giro; per il suo amore per le donne ed in particolare per i piedi a fine giornata è stato nominato: “www.piedino.org” (ma org è pronunciato non con la gh ma, bensì, con la gi di orgia ) Personalmente gli avrei dato il nome di Sisto, un personaggio della canzone "Le lucertole del folk" dei Modena City Ramblers (...Dammi un tre... Poi c'è Sisto con il basso e quello è un vero omone si tromba tutte le donne e non chiede neanche il nome c'è Mauro con il piano, di mestiere salta i pasti è così magro che lo trovano infilato in mezzo ai tasti e Johnny la belva, fa un macello col tamburo gli sudano le ascelle e puzza sempre come un mulo. Dammi un tre...) SCHERZO !!