Moto
Diario di viaggio RE-TE
Scritto da davide - Pubblicato 07/06/2004 22:38
Da Casina (RE) a Tortoreto (TE) via Aulla, Viterbo e Norcia: le strade percorse e un'esperienza da dimenticare sul Gran Sasso

Siamo partiti mercoledì 2 giugno 2004 verso le 9.30 di mattina da Casina, con la Honda VFR800 e le 3 valigie piene zeppe, per rimanere via fino al 6. Abbiamo fatto la S.S. 63 passo del Cerreto e ad Aulla (MS) abbiamo preso l'autostrada fino a Rosignano (LI). Da lì abbiamo proseguito per Follonica (GR), dove penso di avere preso un autovelox: non dovrebbe essere grave perché secondo me superavo di poco il limite, comunque aspetterò e vedrò: mi sa che qualche punticino stavolta ce lo lasciamo. A Follonica siamo usciti per passare da Castiglione della Pescaia, dalla via alta dove si può gustare una panoramica del paese. A Grosseto ci siamo ricongiunti alla E80 e abbiamo evitato l'acqua per un pelo.

Verso Montalto di Castro siamo usciti e abbiamo seguito per Viterbo, passando per Tuscania, da una bella strada per motociclisti. Anche a Viterbo abbiamo schivato l'acqua per poco, poi abbiamo imboccato una superstrada fino a Terni, che è una cittadina interessante che si trova sulle colline ed ha un paesaggio vario. Da qui abbiamo percorso strade secondarie fino a Norcia, situata su un altopiano, che offre una vista molto bella oltre ad essere famosa per il cioccolato (comperato in quantità), il tartufo e ad essere ristrutturata ad hoc.

Da Norcia siamo scesi ad Acquasanta Terme ed abbiamo proseguito fino ad Ascoli Piceno, schivando ancora l'acqua, poi Porto d'Ascoli e infine Tortoreto Lido, dove avevamo prenotato l'albergo.

Tortoreto Lido non è un gran che dal punto di vista turistico, nel senso che mancano locali e movimento, molto meglio Alba Adriatica che è attaccata (i centri distano un paio di km) dove c'è decisamente più gente in giro di sera e locali vari. Mi hanno detto che Tortoreto è migliore come spiagge, cosa che non abbiamo potuto verificare dato che c'è stato sempre nuvoloso e in spiaggia non siamo andati se non per fare un giro.

Queste zone sono comunque splendide perché offrono un'ottima cucina a base di pesce, cittadine molto belle da visitare, tante strade poco trafficate da percorrere in moto, sia a ridosso del Gran Sasso che delle colline circostanti.

Un'altra sezione del Tingavert era alloggiata a San Benedetto del Tronto ma non siamo riusciti a incontrarci perché, date le condizioni pessime del tempo, sono ripartiti il giorno dopo il loro arrivo.

Fatto sta che il cielo è sempre stato nuvoloso o piovoso e siamo stati nei dintorni; il sabato sembrava migliorato e allora abbiamo deciso di partire per un'escursione ad ampio raggio. Io ero quello vestito più leggero ed avevo la giacca da moto, senza imbottitura interna, una maglietta dalle maniche corte, jeans e scarpe da ginnastica.

Alla mattina abbiamo visitato Civitella del Tronto, cittadina medievale ottimamente ristrutturata in cui è presente anche una fortezza spagnola e la via più stretta d'Italia (io mi sono dovuto girare un po' sul fianco per passarci), poi abbiamo fatto un giretto ad Ascoli dove abbiamo pranzato, abbiamo proseguito fino ad Acquasanta Terme dove abbiamo preso delle strade che terminavano sulle montagne (e siamo quindi tornati indietro, ma tanto ce lo immaginavamo).

A questo punto abbiamo continuato fino ad Amatrice, iniziando a salire sul Gran Sasso: la direzione che seguivamo era Campotosto, dove c'è un grande lago costeggiato dalla strada, ed è un paese che si trova molto ma molto in alto, purtroppo non immaginavamo quanto!

Il cielo, memore delle grazie che ci aveva concesso nei giorni precedenti ha iniziato a eruttare pioggia durante la salita sulla montagna; inizialmente era stata lanciata la proposta di tornare indietro, solo che pensavamo che la via per sbucare dall'altra parte fosse breve, quindi abbiamo pensato di andare avanti. La pioggia è aumentata fino a diventare molto forte ma il problema grosso è stata la temperatura che ha iniziato a scendere man mano che si saliva. Siamo arrivati a Campotosto con 9 gradi, completamente inzuppati e con un freddo terribile addosso, ma essendo ancora convinti che la via per sbucare dall'altra parte (cioè a Montorio al Vomano, in provincia di Teramo) fosse breve, abbiamo proseguito.

Dopo pochi chilometri la pioggia era talmente forte che praticamente non ci si vedeva più, alzavo la visiera del casco per vedere ma mi si riempivano gli occhi di gocce, tremavamo come delle foglie e non sapevo più cosa fare, avevo paura dell'ipotermia (magari esageravo un pochino...) e il fatto è che mettersi lì ad andare a chiamare qualcuno nelle case mi sembrava quasi assurdo.

Abbiamo stretto i denti e siamo andati avanti (siamo stati circa un'ora in quelle condizioni) e finalmente abbiamo imboccato la via che conduce a Teramo, che sarebbe anche molto bella da fare in moto in condizioni normali... La temperatura ha iniziato a risalire grado per grado, quando finalmente siamo tornati intorno ai 13 gradi ho iniziato a pensare che ce l'avevamo fatta; pian pianino abbiamo raggiunto Teramo e successivamente l'albergo a Tortoreto.

Un consiglio che mi sento di dare dopo questa brutta esperienza è di non sottovalutare mai il tempo, quando si va in moto, e se si ha intenzione di andare verso le montagne di vestirsi sempre bene. Non è sufficiente pensare che se fa troppo freddo si torna indietro perché se per caso il tempo cambia quando si è arrivati in alto, tornare indietro potrebbe comunque essere un problema.

Per finire, domenica siamo tornati a casa e date le previsioni, onde evitare ulteriori esperienze con le montagne abruzzesi e marchigiane, abbiamo fatto l'Autostrada Adriatica fino a Reggio; unica consolazione: ho provato una specie di gelato che vendono allo Spizzico degli autogrill che si chiama Vancioc (vaniglia + cioccolato... che fantasia!) e mi è piaciuto molto.

Naturalmente, il tutto dopo una vacanza in cui l'elemento principale (non essendoci potuti sfogare con la moto) è stato mangiare a volontà. Come sempre, Tingavert!

Ciao
Davide
 

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Commento di: testdav il 14-06-2004 19:06
Bel racconto! ma per via di inserire qualche foto...
A proposito, notizie sul viaggio da parte della banda degli scalmanati ?
Se comunque vi pùo consolare (... ma non credo...) vi posso assicurare che in quei giorni strozzava bene anche 400 km più a sud, poi meno male si è sistemato...

Ciao smarmittati !
Commento di: Davide il 14-06-2004 19:13
...ci siamo scordati la macchina fotografica!!! (meno male, se no la potevamo direttamente buttare via).
Ciao