Moto
Le tipologie di asfalto
Scritto da K_Potter - Pubblicato 11/04/2006 08:20
Alcuni consigli su come riconoscere un asfalto affidabile.

Rettilineo lunghissimo, metto una marcia dopo l'altra arriva il momento (bellissimo) di attaccarsi ai freni e sentirsi per un attimo un eroe del mondiale SBK ... è a quel punto che un motociclista si chiede:

quanto forte posso entrare? quanto tiene questo benedetto asfalto? quali parametri ho per valutare "a colpo d'occhio" se posso fidarmi del grip offerto dall'amico/nemico asfalto?

Amico fino a che appoggi il ginocchio ed il gomito ...

quando tocchi la spalla, le frecce, gli specchietti e il casco ... non è poi così amico!


Qui il motociclista può reagire in tre modi:

  1. mi butto, tengo aperto ... e vedrai che qualcosa succede
     
  2. meglio perdere un metro che un dente ... entriamo con prudenza
     
  3. parlami!!! asfalto parlami!!! dimmi qualcosa!!! e dopo la rivelazione si sceglie il punto uno, il punto due o si inizia a cercare una via di fuga (da dentro una siepe si riflette un gran bene)


Oltre alle condizioni del manto, dobbiamo mettere in conto salsedine, sabbia, sporco in genere e oggettistica varia (lattine di Coca, sacchetti sella spesa, macchie di gasolio .... ).

La seguente illustrazione mostra un asfalto particolarmente rovinato del quale ovviamente non ci si può fidare:

Se ne è parlato in modo molto dettagliato di questo argomento citando effetti benefici e controproducenti causati da vento ed umidità.

La mia memoria labile, a pochi minuti di distanza ha già rimosso la direzione del vento "buono" facendomi entrare di diritto nel club degli smemorati ...

A dire il vero, ancora non ho ben capito come faccio mentre sono rannicchiato dietro al cupolino a capire da che parte tira il vento ... forse dovrei accertarmi "prima" e non "durante" della direzione dello stesso... perché mentre viaggio il vento c'è ... ma arriva sempre da "davanti".


Partendo dal presupposto di trovarci in condizioni ideali per sfoggiare le nostre capacità piegaiole, quindi meteo favorevole e manto stradale accettabile, la mia esperienza mi porta a dividere d'acchito l'asfalto in due famiglie:


ASFALTO CHIARO

L'asfalto che si presenta di colore chiaro in genere non mi da molta fiducia, generalmente preannuncia un manto consumato e scivoloso, tipico delle strade extraurbane molto trafficate o delle stradine secondarie che ricevono poche cure dagli enti locali.

Fa sempre comodo in questi casi avere un'altra moto davanti ed osservare la quantità di sporco sollevata dalla gomma posterore di chi ci precede per riuscire a farci un'idea veloce dell'eventuale sporcizia presente.

Se la giornata è davvero bella si riesce ad avere anche un'idea dell'usura valutando quanto l'asfalto riesca a rifettere (tipo uno specchio) il paesaggio
circostante ... meglio riflette meno tiene.

Questo manto ha praticamente perso tutto il suo effetto drenante ... se dovesse malauguratamente piovere, preparatevi a numeri da equilibrista.

Mi è capitato di trovare asfalti "chiari" che offrono ottima aderenza, in questo caso però ho riscontrato un elevato rumore di rotolamento ed una granulosità elevata facilmente visibile.


ASFALTO SCURO

L'asfalto scuro è molto spesso accompagnato da una granulosità accentuata.

Questo tipo di asfalto si trova nelle strade con manto praticamente nuovo, nelle strade di montagna, nelle autostrade-superstrade-tangenziali riasfaltate più di recente e nei tratti molto trafficati "a rischio neve".

La tenuta è ottima ed è confermata da una rumorosità accentuata delle gomme nella fase di rotolamento.

La capacità drenante è ai massimi livelli e consente di guidare in sicurezza anche in caso di pioggia intensa.

Spesso le strade di montagna offrono asfalti degni di tale nome, che ci permettono di guidare tenendo ritmi allegri senza troppe preoccupazioni.

L'unica avvertenza sono i tornanti stretti con forti pendenze in cui spesso mi è capitato di trovare uno "scalinamento" artificiale e voluto che, se da un lato toglie d'impiccio gli automobilisti in caso di neve, dall'altro manda in tilt il sistema "cervello" con tremolii inaspettati proprio nel bel mezzo della piega.


Parlando più in generale mi sono sempre trovato bene seguendo le tracce lasciate da auto e camion, mettendo le ruote della moto sulle "righe nere" ... sull'asfalto gommato dal passaggio di altri veicoli ...


Ovviamente è VIVAMENTE consigliato accertarsi di aver scaldato opportunamente le gomme; possiamo trovare l'asfalto migliore del globo ... ma se le gomme son fredde...


K_P

[immagini a cura di 88mph]

 

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The Answer Is Blowing In The Wind
Commento di: de_corsa il 15-04-2006 17:57
siccome ho "messo in mezzo" io l'affare del vento, sento il dovere di rinfrescare (è proprio il caso di dirlo...) sinteticamente l'argomento:

premesso che, a scanso di equivoci, l'umidità di cui parlo io è riferita all'aria e non è in alcun modo riscontrabile sensorialmente sull'asfalto, i venti generalmente "secchi" ovvero quelli che asciugano l'asfalto in maniera tale da renderlo sensibilmente meno aderente sono:

- nell'Italia tirrenica: la Tramontana (Nord) e lo Scirocco (SudEst). Quest'ultimo, nelle regioni più meridionali può anche essere portatore di fech-fech, ovvero di sabbia rossa del Sahara, impalpabile come talco e... quasi altrettanto scivolosa.

- nell'Italia adriatica, ai suddetti, si aggiunge il Grecale (NordEst)


Invece, i venti portatori di un buon tasso di umidità, in Italia tutta, sono generalmente il Maestrale (NordOvest) ed il Libeccio (SudOvest)

Comunque, non c'è bisogno di concentrarsi sul vento: è inutile anche perché sulla moto, come già detto, non è possibile stabilirne la provenienza.
Ciò che può essere utile conoscere è il tasso di umidità relativa dell'aria: valori al di sotto del 60% fanno già presumere una diminuizione dell'aderenza.
...e ovviamente se il tasso arriva al 100% l'umidità comincia a condensarsi e l'asfalto si bagna! Ma ciò è facilmente rilevabile, a meno che...


...dò un bel consiglio a tutti:
Evitate le visiere troppo scure o a specchio: possono falsare la percezione di macchie d'umido e/o di idrocarburi sull'asfalto.
Riservate l'utilizzo delle stesse unicamente alle giornate di piena luce.

Invece, per le giornate dubbie e fosche, sono ottime quelle di colore giallo, che hanno la proprietà di migliorare il contrasto migliorando di conseguenza la percezione dei cambiamenti d'aspetto dell'asfalto e la valutazione delle distanze.
Per contro, le visiere gialle stancano un pò la vista: non sono quindi adatte ai lunghi viaggi.
____________________________________

Un sicuro indice di buona tenuta, omesso nella descrizione, è il luccichio del suo conglomerato, come se fosse composto da vetri rotti:si tratta di granelli di quarzo che hanno la proprietà di consumarsi sfaldandosi e non smussandosi, presentando così sempre spigoli vivi sui quali la gomma fa ottima presa.
(attenti però a non cercare di scivolare su tale nastro abrasivo!)
Re: The Answer Is Blowing In The Wind
Commento di: K_Potter il 27-04-2006 13:37
mitico !
Re: The Answer Is Blowing In The Wind
Commento di: LeBof il 16-05-2008 20:36
Per quanto possa servire: io la direzione del vento (che spesso guardo per motivi diversi dal calcolo dell'umidità) solitamente la valuto guardando le chiome degli alberi o comunque della vegetazione circostante (quando c'è. Di solito c'è!).
Non è necessario fissare le piante: guardando avanti normalmente, e attorno a noi con la vista periferica, è un'informazione facilmente ottenibile.
Re: Questione di asfalto
Commento di: axeleracer il 16-09-2007 13:09
grazie mille per i consigli ottima esposizione molto simpatica!!!! cmq a volte l'asfalto che nn tiene può essere divertente cn cilindrate piccole......
Commento di: francesco_c il 10-07-2012 00:27
sapete come si chiama il tipo di asfalto per le piste?
sapete per caso dirmi anche il costo a metro quadro?
grazie.