Le ruote come ben sappiamo sono una delle parti fondamentali delle moto. Ci sono mezzi con ruote a raggi e mezzi con ruote “monolitiche”, realizzate cioè in un solo pezzo. Quest’ultime, oggi, sono le più diffuse. Ma come sono fatte e quali garantiscono migliori prestazioni?
Nella ruota di una moto troviamo anzitutto tre parti principali: il canale, il mozzo e il disco.
- Canale: è il punto in cui
è inserito lo pneumatico con delle sporgenze laterali che lo
delimitano;
- Mozzo: è la parte centrale
interna in cui vengono montati i cuscinetti a sfere che permettono la
rotazione della ruota intorno al perno;
- Disco: è la parte intermedia che unisce il canale e il mozzo e può essere formata da raggi o razze.
Il cerchione è una parte fondamentale, se non la più importante dei mezzi a due ruote. Essa consente infatti il trasferimento allo pneumatico delle forze di accelerazione e frenata, permettendo quindi alla moto di muoversi e fermarsi. Deve essere naturalmente una parte resistente, con poche probabilità di deformarsi.
I comportamenti in accelerazione, frenata e curva sono strettamente collegati al peso e alla qualità dei cerchi, oltre naturalmente dagli pneumatici. La ruota in generale con tutti i suoi componenti forma le “masse non sospese”, perché si trovano sotto le sospensioni, tutto ciò che si trova invece sopra sono le “masse sospese”. Importante nella rendita delle prestazioni è il rapporto tra queste due “masse”. Il presupposto da cui si parte è che le masse sospese stanno ferme sull’asse verticale, quando la moto è in movimento, mentre le masse non sospese seguono l’andamento della strada. E’ una condizione praticamente impossibile, ma ci si può avvicinare parecchio facendo in modo che le masse non sospese siamo molto inferiori a quelle sospese; riducendo quindi al minimo il peso dei cerchioni.
Con la riduzione del peso le prestazioni migliorano, e anche decisamente. Perché?
A parità di peso le masse non sospese assorbono una potenza superiore rispetto a quella necessaria per muovere le masse sospese, perché oltre a muoversi con la moto, ruotano. Diminuendo il peso si liberano quindi più cavalli in quanto la rotazione avviene più rapidamente, con meno inerzia.
Di che materiale sono fatti i cerchi?
Il cerchio può essere in alluminio o in acciaio, materiali ovviamente molto leggeri. Per la pista viene utilizzato anche il magnesio. Anche il mozzo è sempre con questi materiali.
Anche i cerchi come le gomme hanno sigle identificative che permettono di riconoscere le loro misure. Ad esempio la sigla 3.70xJ18 indica con 3.70 la larghezza del canale e 18 il diametro del cerchio, espresso in pollici.
Prossimamente, probabilmente, tratteremo con un nuovo articolo una breve storia della ruota con alcune curiosità.