Casco allacciato. Giro la chiave, il quadro prende vita, un
paio di “sgasatine”... sì, sono pronto; giù la
prima e via... senza meta, l’importante è andare. Una scena
piuttosto frequente tra noi motociclisti.
Vi siete mai chiesti cosa è che ci guida in questi
frangenti? Vi siete mai chiesti perché vogliamo spesso dei
momenti di “beata solitudine” con la nostra compagna di mille
avventure? La risposta è presto data... quello che mi guida,
o meglio, quello che ci guida, è la passione. Uno dei
più antichi e nobili sentimenti, che in noi centauri
è sempre lì, in prima fila, in uno spazio a lui
dedicato nel nostro cuore. Come ogni sentimento, e come ogni emozione,
la passione è difficile da spiegare, perché
è un qualcosa che viene da dentro, e ti prende, senza sapere
il perché: è viscerale, è personale,
è qualcosa di diverso per ognuno di noi.
Per noi la passione più grande(insieme alle donne, questa
concedetemela:-) è rappresentata dalla motocicletta. Sul
forum del mitico tinga è nata una discussione importante...
riporto di seguito i commenti che reputo più interessanti,
per cercare di spiegare a tutti come prende forma questa “benedetta
passione”.
Iniziamo dal pensiero di sicarius...
“La moto è una parola... LIBERTA'.
Libertà nel poter percorrere tutte le strade che vuoi, soprattutto quelle che con la macchina non puoi o non percorreresti mai... libertà di muoverti in mezzo al traffico di arrivare prima dovunque... libertà perchè non hai bisogno di una meta... puoi guidarla per il puro gusto di farlo.
Ma la libertà per me è anche mentale... spesso quando ho casini per la testa mi vesto e vado dalla mia fedele compagna e appena monto in sella tutti i casini spariscono... siamo io, lei e la strada.
Per me la moto è la mia migliore amica, la mia "psicologa", la mia compagna di vita... una compagna che non tradisce... che non ti lascia... e se la lasci tu per un'altra non se la prende!”
Passiamo ora al pensiero di Sbronzo... conciso, ma comunque pregno di
significato...
“La passione per la moto è amore e voglia di uscire dagli schemi”
Una delle “frasi” più interessanti che ho avuto modo di leggere, è senza dubbio quella che esprime l’idea di jacktornese... secondo lui infatti la moto è il “corpo” dove la sua passione, la nostra passione, prende forma... come dargli torto?
Un altro punto in comune emerso dalla discussione, e che molti di noi condividono, partendo da francy-sub, per arrivare a vetro ed a kawapotter, è rappresentato dall’adrenalina, ormone sempre protagonista nella nostra passione per le due ruote...
Per non dilungarmi troppo, chiudo qua con i commenti scaturiti dalla discussione fatta sul forum, anche per rendere l’articolo leggibile a chi non può albergare in pianta stabile sul forum stesso... concludo dandovi le mie impressioni, magari banali, magari “già sentite”, magari contorte... ma (e di questo potete starne certi) sono impressioni “di pancia”.
Quando mi giro perché sento un rombo in lontananza appartenente ad un oggetto non identificato su due ruote... io dico che questa è passione. Quando prendo la moto, anche in condizioni proibitive, magari per “giocarci” solamente 5 minuti... io dico che questa è passione. Quando vedo qualcuno che trova la forza di ricominciare, dopo un incidente, o dopo la scomparsa di qualche caro (fatto purtroppo ancora troppo frequente per tutta la categoria...) io dico che questa è passione.
Purtroppo, non sono in grado di esternare meglio cioè che provo... perciò, quando qualcuno mi chiede il perché di questa passione, semplicemente rispondo dicendo: “se non ce l’hai, non puoi capire”. Poi, metto il casco, giù la prima e si rinizia...
Saluto tutti, chiedo venia se ho scordato qualche commento...