Tecnica
Le pinze radiali
Scritto da LucaRs125 - Pubblicato 21/03/2006 08:22
Origini, punti di forza e principio delle pinze dei freni di tipo radiale

Dall'apparizione dei dischi dei freni con il sistema idraulico, all'inizio degli anni Settanta (foto 1), l'evoluzione in questo settore della tecnica motociclistica non ha avuto sosta.


foto 1

Ora è arrivata una nuova generazione di pinze, le cosiddette radiali..

Nel 2003 hanno fatto la loro apparizione diversi modelli di moto equipaggiati con le cosiddette pinze radiali dei freni.

Il termine radiale descrive il modo i cui si fissano le pinze rispetto al raggio del disco dei freni.

L'asse delle viti di bloccaggio passa per un raggio immaginario, il cui centro è lo stesso di quello della ruota (foto 2), mentre nelle pinze convenzionali è collocato in posizione perpendicolare a esso (foto 3).


foto 2




foto 3

Il vantaggio di questa soluzione tecnica è una maggiore rigidità del complesso, che si traduce in una maggiore precisione e in un consumo più regolare delle pastiglie.

In una pinza convenzionale, l'ancoraggio è su uno solo dei due lati della pinza (foto 4-A): in questo modo, l'allineamento delle pastiglie dipende unicamente ed esclusivamente dalla rigidità della pinza.

Con l'aumentare della rigidità, viene garantito l'allineamento con il disco, migliorando il contatto tra le pastiglie e disco e riducendo gli sforzi laterali.


foto 4

In una pinza con ancoraggio tradizionale, qualunque disassamento prodotto all'estremo della pinza si tradurrà in un importante squilibrio data la lunghezza del braccio della pinza (foto 4 – B).

Questa tecnologia non è nata per la motocicletta, ma proviene dal mondo dell'automobile (foto 5), dove si sono sempre usate pinze con questo tipo di ancoraggio.


foto 5

Le prime fabbriche di componenti a offrire questa tecnologia ai fabbricanti e al pubblico sono state l'italiana Brembo (foto 6), l'inglese AP e la giapponese Tokico.


foto 6

L'industria si sta organizzando per immettere sul mercato i componenti necessari per sostituire una pinza convenzionale con una radiale per la maggioranza delle forcelle che si montano sulle moto sportive (foto 7).


foto 7

[immagini a cura di 88mph]

 

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Commento di: barabba il 21-03-2006 17:56
gia' alcune cose di questo articolo le sapevo cmq e' stato interessante!
Commento di: SUPERPETARDO il 27-03-2006 11:10
ottima delucidazione sulla performace superiore delle pinze in oggetto.
avrei una domanda sui dischi (quelli ontati sul canale del cerchione):
hanno la pecca di montare pinze tradizionali (perpendicolari al raggio), ma la capacità frenate sarà sicuramente maggiore dato il raggio massimo sul quale lavora la pinza.
Come mai non ha avuto successo nel mercato?
ciao e grazie della lettura.
Commento di: de_corsa il 29-03-2006 11:07
- perché sono molto più esposti agli urti (es.: un semplice contatto con un marciapiede)

- perché tendono a deformarsi di più per via della maggior circonferenza della loro pista

- perché aumentano l'effetto giroscopico (inerziale) della ruota vanificando i vantaggi di un cerchio alleggerito

con la potenza raggiunta dagli attuali impianti frenanti si stà pensando addirittura di ridurre il diametro dei dischi, in alcune applicazioni, per guadagnare in maneggevolezza ed aerodinamica!
I dischi periferici
Commento di: de_corsa il 29-03-2006 11:10
ovviamente mi riferivo ai dischi periferici rispondendo a SUPERPETARDO, non alle pinze radiali
Commento di: monsterbass il 03-04-2006 10:37
Certo l'utilizzo dei dischi perimetrali per le moto di serie può essere sconsigliato, anche se qualche casa costruttrice tende a spingere questo tipo di prodotto. Venne utilizzata questa soluzione in via sperimentale su una moto da superbike per un campionato europeo (o italiano, adesso non ricordo bene), soluzione, considerando l'utilizzo limitato in gara, che secondo me avebbe potuto trovare un continuo sviluppo: in realtà un disco perimetrale dovrebbe pesare, visto l'assenza di campanatura, qualcosa in meno di un disco tradizionale, con il conseguente vantaggio in termini di manegevolezza, ma come diceva de corsa, la potenza frenante dei dischi attuali è anche superflua, se poi consideriamo il materiale ad alto coefficiente d'attrito che viene usato per le pasticche si può pensare sicuramente ad una riduzione del diametro dei dischi per avere ancora più vantaggi in termini di peso. Considerando invece le dimensioni dei dischi perimetrali, questi, quando la moto è inclinata, sono soggetti a forze flettenti non indifferenti che si accentuano proprio per la dimensione stessa del disco. Questo fenomeno può comunque trasmettere al pilota sensazioni che vanno al di là di una frenata sicura e potente.
Commento di: anomico il 14-08-2009 19:49
Aggiungerei anche che le pinze ad attacco radiale sono state introdotte per una certa funzionalità nell'impiego agonistico: permettono di usare dischi di diverso diametro variando solo i distanziali tra pinza ed attacco, mentre quelle ad attacco tradizionale necessitavano di staffe di diversa misura