Il problema è duplice. Non ci sono più certe moto per ragazzi, ma è anche vero che i ragazzi (mediamente) non vogliono più certe moto.
La cosa assurda è che oggi il sedicenne medio ha molte meno spese. Prova a pensare di pagare venti centesimi per ogni singolo messaggio di testo su Whatsapp (facciamo ogni tre messaggi, visto che una volta si condensava e rileggeva
). Oppure di dover pagare ogni singolo videogioco al prezzo di listino, anziché prenderlo coi mega sconti di Steam e GOG (e scordati i regali periodici). O le canzoni, 20€ ad album oppure, quando è arrivato iTunz, 1€ a brano; altro che Spotify. E potrei andare avanti per ore.
Il tutto, per giunta, facendo anche molti meno kilometri! Io ho sempre avuto il "c**o pesante", non mi piace alzarmi presto, pranzo e cena li voglio mangiare da seduto e non mi accontento di un panino al volo, la notte voglio passarla in un letto conosciuto. Eppure kilometri non ne facevo pochissimi. Per un bel po' ho girato senza strumentazione quindi non so bene quali siano state le mie percorrenze totali, ma limitandomi al periodo in cui avevo ancora l'odometro, ho visto segnare 20mila km in un anno. Che se consideriamo le condizioni di cui sopra e una famiglia piuttosto "stringente", non è male. Soprattutto considerato lo stile di guida
Oggi, invece, c'è gente che vede in vendita moto con 15mila kilometri fatti in dieci anni e chiede "ma non sono un po' troppi?"
Quindi, sì, è vero che oggi la vita per un sedicenne aspirante duetempista è più difficile, perché si dà più peso al limite degli 11 kW (che c'era anche ai miei tempi, ma...
), perché in conce la scelta è limitata e i genitori non fanno i salti di gioia all'idea di comprare una moto con quindici/vent'anni sul groppone, perché anche volendola comprare ci sono i blocchi sulla circolazione, eccetera eccetera.
Ma è anche colpa del resto dei sedicenni, se la situazione è così. Che nonostante avessero molte più agevolazioni, hanno mandato il messaggio che in fondo i quattro tempi non erano poi così male... e le Case gli sono, ovviamente, andati dietro. Se avessero accolto i 125 4T con una sonora pernacchia, lasciando le cataste di invenduti e razziando gli usati, oggi non ci sarebbe questa situazione.
Controprova: dove le esigenze sono rimaste alte, le Case hanno continuato a offrire roba seria. Vedi ad esempio KTM, che manco si sogna di fare un 125 4T, ma anzi ha investito ulteriormente sul due tempi tirando fuori un'ottima iniezione elettronica.
Perciò, sì, mi spiace molto per la situazione che descrivi. E plaudo alla tua maturità del voler rispettare il limite dei 15 cavalli e ammiro la tua passione nel riuscire a sopportare le tante idiosincrasie di un due tempi depotenziato. Però ci sono dei motivi per cui è andata a finire così, e quei motivi li puoi leggere negli occhi dei tuoi coetanei e di chi ha pochi anni più di te.
Commento di: _loka_
Ciao Tommy
Apprezzo il tuo commento, costruttivo e molto chiaro. E sono perfettamente d'accordo con quello che hai detto: in effetti le motivazioni sono anche altre, di non minore importanza, soprattutto correlate a ciò che spinge un prodotto in commercio a evolversi: coloro che lo acquistano! E sono in effetti legate a una gioventù che è cambiata molto, nella mentalità e negli interessi. Probabilmente sono pure io che sono molto diverso dalle masse, sotto questi punti di vista, e che quindi non riesco proprio a concepirle. In sostanza, possiamo tutti dire che il 2t è scomparso dalla scena per numerosi motivi, troppi, e quindi è pure lecito che il suo sviluppo e commercializzazione non sia più una priorità, per le case e (soprattutto) per i clienti, che, a fronte anche di spese minori in altri "campi" (come hai citato tu, musica e videogiochi) hanno semplicemente migrato i loro interessi.
Ti ringrazio ancora per il commento e i complimenti
Saluti