Io qui non sono d' accordo, il codice della strada ha un sacco di lacune o imperfezioni ecc a mio parere, e non mi riferisco solamente a tratti stradali con limiti assurdi, quello è il meno, e considero il codice stradale come una traccia vaga, le decisioni le baso sull' attenzione, la prevenzione e l' uso della testa
Commento di: moiraghino
Che la normativa non sia sempre chiara non si discute, che molte volte i segnali siano fuorvianti o parziali lo so anch'io, condivido e sono il primo a sperare che le cose si sistemino (provo anche a segnalarlo a chi di dovere, ma non ho mai avuto il piacere di un riscontro tangibile). Però, secondo me, quello che dici non trova senso nel caso specifico: io e jermakki ci siamo trovati d'accordo sul fatto che tante volte si dà un'interpretazione "libera" del codice senza nemmeno capirne le regole fino in fondo (che quasi sempre sono, bisognerebbe ricordarselo, regole PER noi e non CONTRO di noi). Si dice che la prima regola da usare sia quella dettata dal buon senso; nel caso del sorpasso "con strada libera, visibilità ottima ecc." da cui è partita la discussione, il buon senso dovrebbe dirti che queste condizioni non bastano, perché da una via laterale di cui non ti accorgi fino all'ultimo può arrivare una macchina, un camion o altro che entra in strada e ti viene contro (senza tra l'altro guardare a destra, da dove stai arrivando tu, perché lui "sa" che non arriva nessuno - del resto, c'è la riga continua...). E patapunfete. Se "l'uso della testa" che hai sbandierato non te lo suggerisce (e il "buon senso" diffuso oggi, mi sembra, in generale elargisce sempre meno consigli...), allora a ricordartelo ci pensa la riga continua, che nel 99% dei casi non è messa lì "per sport" (magari in alcuni sì, come i limiti apparentemente assurdi, come i semafori inutili che fanno perdere tempo, come i parcheggi dietro le curve ecc. ecc. ecc.). Lo so anch'io che rompe stare dietro a un pullman che va a 40 all'ora su un dritto di un km, come rompe non poter sfilare la colonna delle auto ai semafori perché c'è il solito fenomeno che si disallinea e ti toglie lo spazio dove avresti potuto lecitamente passare, ma un semaforo "dove non passa nessuno" non rende automaticamente giusto né opportuno né intelligente passare col rosso, così come una coda disordinata non autorizza ad uscire dalla nostra corsia e invadere quella del senso opposto, magari incacchiandoci se quelli che vengono verso di noi non si spostano subito all'esterno per farci passare: NON è nostro diritto, anzi deve essere nostro dovere non farlo, perché non esistiamo da soli e non tutto ci è dovuto.
Il Codice della Strada è un insieme di norme da rispettare alla lettera, non una "traccia vaga" che se voglio posso ignorare a mio piacimento, e dovrebbe essere considerato (da chi ne è destinatario, gli utenti della strada - ma anche da chi lo scrive, da chi lo approva e da chi deve farlo rispettare) uno strumento utile al mantenimento di un ordine comune, non una costrizione o una bandiera politica o un'occasione per racimolare qualche soldo. So anch'io che non viviamo in un mondo che incentiva questa consapevolezza, però se ogni volta che rispettiamo una regola ci sentissimo non degli sfigati, ma dei contributori attivi di una convivenza pacifica, per non dire DELLE PERSONE MIGLIORI, probabilmente saremmo anche più affezionati al Codice della Strada (e anche alle altre leggi) e contenti di tenerci in allenamento per non perdere le buone abitudini (per esempio, quella di mettere la freccia...).
Non è filosofia, è la realtà pratica delle cose...che forse ci stiamo un po' perdendo per strada.
Commento di: jermakki
Rispetto delle regole + intelligenza & buonsenso = sicurezza.
Con uno solo dei due addendi... si è sicuri solo a metà. Cioè non si è sicuri affatto.