Aspetti e problematiche inerenti la pianificazione di uscite di gruppo numerose in sicurezza.
Argomento che mi preme esprimere, inerente alla mia (breve ma intensa)
vita nel forum, è quello dell'organizzazione di un'uscita di
gruppo molto numeroso e non eterogeneo dal punto di vista di moto,
esperienza, esigenze, età e quant'altro...
Questo fenomeno fino a qualche anno fa nel gruppo Abruzzo era
pressoché inesistente... le uscite raggruppavano per lo
più dai 10-15 massimo 20 utenti quindi con i dovuti accorgimenti
e precauzioni del caso si gestiva tranquillamente l'uscita in sicurezza.
Personalmente ero ancora un utente e di quelli anche poco esperti e mi
limitavo a proporre uscite o coinvolgere amici ma non ero poi io quello
che si preoccupava di far filare tutto liscio.
Con il tempo, e la relativa esperienza le cose sono cambiate, ho
cominciato a proporre percorsi con tanto di mappa, lista indicazioni e
quant'altro... è arrivato il giorno della proposta di
coordinatore gruppo che ho accettato di buon grado.
Da li in poi è stata una escalation di iscrizioni di utenti al
gruppo Abruzzo, promossa da me e gli altri utenti attivi del gruppo e
complice il forum, di per se, che io reputo superiore a qualunque altro
sulla rete come numeri di iscritti, quantità di informazioni e
ordine.
Ora se è pur vero che un aumento di iscrizioni è indice
del buon operato del forum, è altrettanto vero che il gruppo
cresce se c'è un altrettanto interesse da parte degli utenti
attivi del gruppo esistenti nel far crescere e coinvolgere vecchi e
nuovi motociclisti.
Premesso che le tali condizioni si sono verificate non rimane che
rimboccarsi le maniche davanti a uscite per l'appunto da 30-40-50 e
più moto!
Innanzitutto una buona riuscita di un evento del genere richiede
un'altrettanto precisa pianificazione degli eventi, quindi di
fondamentale importanza è inserire il più chiaramente
possibile, tutte le info riguardo alla data dell'evento, luoghi di
incontro, orari, soste, andature, percorso prestabilito, pranzo ecc...
Personalmente al fine di rendere tutto più godibile, quando
scelgo un punto di partenza lo ritengo unico e salvo rari casi ne
aggiungo un altro... questo perché se si parte in 30-40 moto non
è assolutamente possibile fermarsi più volte per
raccogliere altri centauri, sia perché non tutti i luoghi
permettono la sosta a così tante moto sia perché,
specialmente l'estate fermarsi spesso sotto il sole con
l'equipaggiamento tecnico diventa un inferno senza considerare che si
allungherebbero i tempi sulla tabella di marcia.
Inoltre ritengo importante la coesione del gruppo nel partire insieme
verso una data meta, su questo punto ritengo utile soffermarmi
sull'importanza della colazione di gruppo... io trovo sia un momento
quasi indispensabile per conoscersi meglio, inserire i nuovi arrivati,
cominciare a rispettarsi per gli stessi principi onde evitare magari
spiacevoli dispute su strada.
Fondamentali poi rimangono le soste carburante, quando ci si ferma
ognuno deve fare il pieno, si evita così di doversi rifermare
per qualche utente sbadato.
La pianificazione di uscite numerose oltre alle suddette accortezze
richiede anche delle figure nel gruppo come una guida, diverse
staffette e una scopa.
Generalmente la guida, che deve sapere con assoluta certezza la strada,
fa l'andatura adeguata in funzione del resto del gruppo, la scopa dal
canto suo si inserisce in coda al gruppo, anch'esso deve avere la piena
conoscenza della strada, e si adopera al fine di seguire tutti i
centauri davanti a sé e non lasciare nessuno dietro.
Le staffette coadiuvano queste due figure, segnalando incroci,
eventuali problemi e quant'altro, in occasioni record con all'incirca
90-100 motociclisti siamo dovuti ricorrere al blocco degli incroci e
rotonde onde evitare che il gruppo si disgregasse, tecnicamente non si
può considerare un atto da codice della strada, ma se ben
gestito ritorna molto utile anche sul piano della sicurezza, non
dimentichiamoci che tali figure vanno sempre segnalate con apposite
casacche fluorescenti!
Di particolare utilità ho trovato l'utilizzo di un interfono
bluetooth connesso anche a distanza tra me e la guida, oltre ad un
navigatore sempre utilizzato dalla guida specialmente in caso di
qualche tratto di strada chiusa non precedentemente calcolato.
Non meno importante rimane da gestire l'andatura del gruppo che in caso
di numerose moto, al fine di rendere tutti partecipi, sarà
spesso associata all'utente più lento, spesso però il
neofita può essere esageratamente lento tanto da rendere poco
godibile al resto del gruppo l'uscita, in questi casi ho trovato
particolarmente gratificante per gli utenti stessi lasciare che la
guida continui con un passo idoneo e alternarsi tra staffette e scopa
nella compagnia degli utenti un po' più lenti.
In ogni caso nessuno nel mio gruppo è stato mai lasciato solo,
è una cosa spiacevole e fortemente demotivante per il nuovo
arrivato.
Per ultimo ma non di importanza occorre sottolineare di bocciare tutti
quei comportamenti che violino il codice della strada e in special modo
quelli che compromettono la sicurezza degli utenti della strada!
Questo concetto in parole scritte e semplice ma la sua applicazione in
strada è tutt'altro che replicabile... nel gruppo numeroso
c'è sempre (esclusi i soliti amici rispettosi l'uno dell'altro)
chi sente di dover primeggiare o dover dimostrare qualcosa... bastano
pochi elementi per mettere a repentaglio l'incolumità dei
restanti membri del gruppo... a tal proposito ho trovato molto utile,
al fine di far rispettare le regole basilari, di utilizzare un briefing
prima della partenza per sottolineare alcuni di questi punti e invitare
gli utenti più smanettoni a procedere avanti, senza innescare
sorpassi pericolosi, e aspettare agli incroci.
Inoltre in via precauzionale su strade molto tortuose, ho adottato la
modalità di ripartire ad esempio da una sosta, in piccoli
gruppetti guidati da una staffetta onde evitare per l'appunto
situazioni di precaria sicurezza.
Non rimane che discutere dell'altro modo di "tenere aperto" dei
tingavertiani, ovvero il pasto.
Generalmente è da considerare in funzione dei tempi di arrivo e
della meta prestabilita, quando è possibile inserisco nella
lista la possibilità di scelta ma è preferibile, sempre
per il discorso di far gruppo, di scegliere una soluzione unica per
tutti.
Non mi dilungo oltre, spero che questa guida, scritta sulla base delle
mie esperienze personali, possa essere di aiuto ai nuovi o futuri
coordinatori gruppo.
Un saluto e un ringraziamento va a tutti quegli elementi che rendono
ogni qualvolta possibile eventi di questo genere!
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Commento di: cioca il 11-06-2010 10:57
...per esperienza, alle tue osservazioni, aggiungerei la fondamentale presenza
di un furgone scopa, per il trasporto del vettovagliamento e/o carico incidentati...:-)